Storie originali > Fantasy
Ricorda la storia  |      
Autore: Malanova    24/05/2013    0 recensioni
Canta, o menestrello! Delle imprese epiche della Guerriera proveniente dalla Terra del Sud ... Ora, per tutte le tre Terre dell’Alleanza, non era altri che un assassina, dichiarata colpevole di aver ucciso la sua stessa madre, la regina Luce della Terra del Sud. Il suo cuore era colmo di dolore e di rabbia...
Genere: Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Canta, o menestrello! Delle imprese epiche della Guerriera proveniente dalla Terra del Sud, insieme al prode Arciere dell’Sud-Est.

Canta la sua ira contro il popolo di Helheim della Terra del Nord, colpevoli di aver oltraggiato il Tempio sacro di Manul.

Canta di come munita della sola sua spada Luna crescente e in sella al suo Garkain, trucidò l’esercito di Drugaskan per la conquista dell’Isola Vagante dell’ Oceano Bianco.

Canta di come liberò la Terra dell’Ovest dall’oppressione del demone di Samarcanda insieme all’ Arciere e alle sue frecce avvelenate. E ancor oggi, al suo passaggio, tutti acclamano “Monia della Terra del Sud!”.

Canta, o menestrello, canta …


Sono passati quattro anni dai giorni gloriosi di Monia. Ora, per tutte le tre Terre dell’Alleanza, non era altri che un assassina, dichiarata colpevole di aver ucciso la sua stessa madre, la regina Luce della Terra del Sud. Il suo cuore era colmo di dolore e di rabbia: era innocente! Qualcuno l’aveva incastrata! Batté un pugno sulla parete rocciosa della grotta. Il colpo fu talmente forte che dalle sue nocche sgorgò un po’ di sangue d’oro. Il suo Garkain, il pipistrello gigante, emise un fischio, spaventato. Lei si avvicinò all’animale e gli accarezzò il pelo morbido e scuro della testa. “Scusami Myotis” gli sussurrò, passando a grattargli dietro il grosso orecchio ipersensibile ai suoni. Alle sue spalle si avvicinò il suo compagno di avventure Justin, l’Arciere delle Terre di Sud-Est. Era da due mesi che non tornava e Monia, anche se non l’avrebbe mai ammesso, si era preoccupata della sua sorte. Egli gli mise una mano sulla spalla e lei fece altrettanto con la sua: questo era il saluto dei guerrieri. “Sono andato a Long Tu, la capitale della Terra dell’Ovest” gli confidò l’uomo lasciando la spalla della Guerriera “E le cose sono cambiate da quando tu sei dovuta fuggire: i Re della Terra di Sud-Est e dell’Ovest hanno nominato Argo come Regina a capo delle Terre dell’Alleanza ed sta muovendo un esercito contro le Terre dell’Est …” sospirò “Ha dichiarato la guerra”. Monia spalancò i suoi occhi verdi dallo stupore e fissò l’Arciere. Justin aveva i capelli ricci e castano chiaro, tagliati cortissimi ai due lati della testa. I suoi occhi nocciola trasmettevano molta bontà e sapevano scrutarti dentro l’anima. Era poco più alto di Monia e molto più esile ma grazie alla sua corporatura era svelto e scattante, qualità che deve avere un’Arciere. Lei, alla fine, si lasciò cadere a terra, incredula. Justin rimase in piedi e la guardò tristemente. Monia aveva i capelli biondo cenere che gli arrivavano alla base del collo, ondulati verso la fine. Gli occhi smeraldini, quando erano in preda alla rabbia, cambiavano colore e diventavano d’argento ed erano grandi e arrotondati. Monia era una donna graziosa ma ciò che colpivano gli altri era la sua fierezza. Sembrava di trovarsi davanti a un Drago dalle scaglie di conchiglia. La sua armatura, infatti, era bianca e soleva portare un mantello giallo, simbolo della sua appartenenza alla famiglia reale. In quel momento, Monia si perse nei suoi pensieri. Sua sorella Argo era una creatura semplice, che odiava far del male al suo prossimo … come era possibile che si fosse messa a capo delle Terre dell’Alleanza e avesse dichiarato guerra alle Terre dell’Est? Doveva esserci qualcosa sotto. Si alzò da terra. Nei suoi occhi era tornata la determinazione. “Preparati Justin” disse la Guerriera rivolta all’Arciere “Partiremo domani mattina per la Terra dell’Est alla città di Sheol”.

Intanto, nel palazzo reale della Terra del Sud, un uomo accarezzava i lunghi capelli scuri della Regina Argo. Il suo aspetto era simile a quello del popolo di Al, della Terra del Nord: calvo, dalla pelle scura un po’ rossiccia; portava un pizzo ormai diventato sale e pepe. I suoi occhi neri erano profondi come due abissi infernali. Era basso e piccolo di corporatura ma appena lo si vedeva un brivido freddo percorreva la schiena. Shinezad era un uomo pericolosissimo. Gli occhi castani della giovane donna erano persi in un punto non precisato della sala del trono e accettava passivamente la mano grossa e callosa tra i suoi capelli. “Sei stata molto brava, bambina mia” gli disse l’uomo quasi con affetto “Questo farà uscir fuori dal suo nascondiglio tua sorella”. Con la mano libera prese una polverina verde e la versò nella coppa d’argento piena d’acqua. Poi la porse alla Regina “Ora bevi la tua razione di medicina”. Una lacrima minuscola e blu indaco, scese dalle gote bianche di Argo.

Così la guerra tra le due sorelle iniziò.

  
Leggi le 0 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Fantasy / Vai alla pagina dell'autore: Malanova