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Autore: Marti930    24/05/2013    4 recensioni
" Fu il sangue dei Sayan a forgiare il pianeta Vegeta,
fu il loro coraggio a renderlo grande,
la loro ambizione a coprirlo di gloria.
Fu il loro cuore a scegliere il primo re e nella sua discendenza, riconobbero una guida.
Fu il sangue dei Sayan a forgiare Vegeta e rimarrà quel sangue a governarlo per sempre."
Il pianeta Vegeta non è mai stato distrutto, dopo la morte del re, viene indetto un torneo per decretare il suo successore. Quale Sayan diverrà re? Scopritelo in questa ff!
Genere: Azione, Drammatico, Erotico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bulma, Chichi, Goku, Nappa, Vegeta | Coppie: Bulma/Vegeta, Chichi/Goku
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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I ventisei eletti erano pronti. Avevano tutti raggiunto la propria postazione insieme ai loro aiutanti. La competizione sarebbe iniziata dopo pochi minuti.
Kakaroth si trovava di fronte al grande schermo, fiero e risoluto. Sapeva che la prova sarebbe stata difficile ma adesso non era più il solo istinto di sopravvivenza a spingerlo a lottare.
Adesso era Chichi la fiamma che lo teneva in vita, il desiderio di baciarla ancora, di stringerla tra le braccia, lo spronava a reagire e a combattere.
Xero gli si avvicinò mettendogli una mano sulla spalla.
- Sei pronto ragazzo?-
- Si-
non c'era traccia di incertezza nella sua voce ferma e profonda.
- Dirigetevi subito verso la foresta e attendete istruzioni-
Kakaroth parlava nel microfono come un vero comandante dando disposizioni ai suoi nove Saibaim.
Non sapeva ancora che cosa avesse in mente il suo aiutante ma si fidava ciecamente, dopotutto era il suo unico alleato.
Alexis aveva raggiunto la sua postazione nello stesso momento. Prese subito la cartina studiandola attentamente. Il suo esercito sarebbe partito dal fronte meridionale, nello stesso punto ma dalla parte opposta dell'arena, era indicata una K scarlatta. Sapeva che indicava la posizione dell'esercito di Kakaroth. Era stato il Primo a fornire questa informazione al Sayan, in questo modo l'esercito di Alexis avrebbe da subito deviato il suo percorso,in modo da lasciare un passaggio sicuro allo schieramento del giovane guerriero.
Respirò profondamente, la rabbia che aveva soffocato per giorni era tornata a torturarlo, serrò i pugni e si morse energicamente il labbro nel tentativo di controllarsi.
Il pensiero che la sua vita non avesse alcun valore, che fosse stato considerato da subito sacrificabile, che non gli fosse stata neppure concessa la possibilità di dimostrare il suo valore, lo faceva impazzire. Chiuse gli occhi.
Per un attimo vide i suoi fratelli e li immaginò felici, non avrebbero dovuto arruolarsi in un esercito mercenario, costretti ad uccidere per sfamare la propria famiglia. Non avrebbero dovuto servire i guerrieri più nobili ricevendo sguardi disgustati e maligni. Sarebbero stati orgogliosi di essere Sayan e avrebbero condotto una vita semplice e tranquilla, sua madre avrebbe riacquistato la salute e sarebbe diventata una nonna premurosa.
La rabbia lasciò posto alla tristezza, Alexis riusciva a stento a trattenere le lacrime.
Non avrebbe mai visto niente di tutto ciò, immaginare i suoi fratelli finalmente felici era tutto quello che gli era concesso di avere.
Con la voce ancora tremante disse nel microfono:
- Andate ad ovest,verso le montagne rocciose-
Alexis sapeva che quella era la strada più sicura, il Primo infatti, aveva provveduto a inviargli un messaggio con indicato il percorso da seguire. In questa prova il Sayan non avrebbe potuto aiutare in modo rilevante Kakaroth, il Consiglio infatti aveva riposto tutte le speranze in Xero e nella sua veterana esperienza.
Vegeta invece si sentiva più tranquillo, era bastata una frase di Bulma per fargli ritrovare tutta la sua sicurezza.
Aveva dato al suo esercito tutte le informazioni necessarie, con quattordici Saibaim a sua disposizione,non aveva nulla da temere.
- Seguite il fiume in gruppi di quattro, due di voi faranno da sentinelle, uno seguirà l'esercito l'altro lo guiderà-
Vegeta era abituato a dare ordini. Era cresciuto ammirando suo padre guidare eserciti formati da migliaia di Sayan. Lo aveva sempre visto impassibile e imperscrutabile nella vittoria così come nella sconfitta. Per il suo sedicesimo compleanno, aveva voluto metterlo alla prova affidandogli il comando di un intero schieramento. L'esito era stato positivo, Vegeta era un vero leader, comandare gli veniva naturale quasi come respirare, sembrava nato per fare il sovrano eppure i desideri e le ambizioni del Primo erano riusciti ad ostacolare ciò che sembrava scritto nelle stelle.
Si lasciò cadere sulla poltrona posta di fronte allo schermo, la sua strategia era semplice ma efficace, era convinto che avrebbe superato la prima prova senza problemi.
Il suo aiutante stava in piedi, senza dire una parola, a pochi passi dal Sayan. Vegeta non voleva fare affidamento su di lui vista l'avversione che provava nei suoi confronti e in quelli della sua razza.
Si sorprese a pensare di preferire la compagnia di Bulma. Quella ragazza era capace di innervosirlo in pochi minuti eppure c'era qualcosa in lei di incredibilmente attraente.
Capì in quel momento che tutto ciò che detestava nel comportamento della sua schiava, era anche ciò che non riusciva a togliersi dalla mente.
Gli aveva tenuto testa fin dall'inizio, cosa a cui non era assolutamente abituato, nessuno infatti aveva mai avuto il coraggio di contraddirlo così apertamente.Inoltre era stata capace di calmarlo con un solo sguardo.Non erano molte le persone capaci di influenzare l'umore di quel Sayan freddo e impassibile, il suo distacco verso tutto ciò che non lo riguardasse in prima persona, lo rendeva completamente indifferente, anche alle cose più terribili. Bulma era riuscita a sconvolgerlo più di quanto chiunque altro avesse mai fatto.
- Un minuto-
Una voce metallica e impersonale annunciava il tempo rimasto ai guerrieri prima dell'inizio della prova.
- Ci siamo- Kakaroth sentiva l'adrenalina scorrergli nelle vene confondendosi col sangue.
- Tre, due, uno.-
Le grate che avevano fino a quel momento contenuto i Saibaim si aprirono in un lampo. I mostriciattoli si lanciarono nel cuore dell'arena seguendo le indicazioni dei loro eletti


- È iniziata- Chichi tremava come una foglia mentre camminava avanti e indietro senza sosta.
- Così sembrerebbe- Bulma era invece sdraiata su un fianco sopra l'erba soffice.
- Come fai ad essere cosí calma, io sto impazzendo-
- E dai Chichi rilassati. Preoccuparti non lo aiuterà a portare in salvo la pelle-

Le aveva risposto nel tentativo di consolarla, purtroppo tatto e sensibilità non erano mai state doti di cui Bulma poteva vantarsi, i suoi modi bruschi avevano solo peggiorato la situazione. Chichi si era seduta a terra sconvolta, non avrebbe più rivisto Kakaroth, il ragazzo per il quale avrebbe accettato una vita di schiavitù e sottomissione.
- Ho un'idea- Bulma si alzò in piedi di scatto.
- Xero dovrà portare a Kakaroth cibo e acqua, la prova durerà 48 ore quindi sarà inevitabile. Basterà intercettarlo, così gli chiederemo come se la sta cavando il tuo adorato Sayan-
Bulma si sentiva soddisfatta di aver avuto una trovata tanto geniale.
- È impossibile. Xero non vuole lasciarlo solo neanche per un attimo, quindi mi ha chiesto di portare nella postazione le provviste necessarie per tutto il tempo della prova.-
- Quel vecchiaccio, il mio piano era perfetto dannazione- La ragazza era furiosa.
- Lo fa solo per aiutare Kakaroth-
- Forse.... Potremo fare la stessa cosa con l'aiutante di Vegeta, cosí se il suo schieramento ne incontrerà uno composto da nove Saibaim, sapremo che si tratta probabilmente di Kakaroth-

Chichi la guardava terrorizzata. Se Kakaroth si fosse scontrato con un guerriero come Vegeta avrebbe sicuramente perso la prova.
Non era sicura di volerlo sapere, dopotutto non era il solo ad avere un esercito composto da nove combattenti, forse si sarebbe preoccupata per niente.
D'altra parte quel senso di impotenza la stava uccidendo, quindi seguì il consiglio di Bulma.


- Adesso?- erano passati alcuni minuti dall'apertura delle grate, presto i Saibaim di Kakaroth avrebbero raggiunto la foresta.
- Adesso diventiamo prede-
- Prede? Io non voglio essere una preda-
Il Sayan era piuttosto turbato, non capiva se Xero fosse serio o se la sua l'età avanzata avesse preso il sopravvento.
- Si ragazzo- Sembrava sicuro e deciso. - Allora spiegami perchè non riesco proprio a capire-
- Vedi, in questa prova si possono distinguere due tipi di avversari. Gli eletti che hanno ricevuto un numero medio-alto di Saibaim si comporteranno come dei cacciatori.
Andranno alla ricerca degli schieramenti piú piccoli e deboli per eliminare il numero di Saibaim corrispondente alla metà del loro esercito, per poi raggiungere in fretta l'altra estremità dell'arena. Gli altri, come te ad esempio, si comporteranno da prede.-
- Tutto qui?-
Kakaroth iniziava a dubitare della sua scelta, fidarsi del suo aiutante, forse, non era stata una buona idea.
- Certo che voi giovani avete proprio la testa dura.- Sospirò scuotendo la testa, poi continuò.
- In natura come saprai, ci sono vari tipi di prede. Alcune puntano sulla velocità per fuggire, altre ingannano il nemico, noi faremo entrambe le cose. Dirai ai Saibaim di arrampicarsi sui rami di alberi piuttosto alti e di rimanere nascosti tra le loro fronde. La loro carnagione verdognola dovrebbe assicurare loro una mimetizzazione ottimale. Aspetteranno il nemico, quindi elimineranno i 5 Saibaim necessari per poi spostarsi su alberi poco distanti, in questo modo non daranno agli avversari punti di riferimento precisi. Subito dopo si dirigeranno a tutta velocità verso il punto di arrivo sfruttando la vegetazione come difesa. Dovrebbe funzionare-
Kakaroth si calmò immediatamente. La strategia proposta da Xero sembrava buona, forse aveva ancora qualche possibilità di rivedere la sua Chichi. Comunicò le nuove istruzione ai suoi nove soldati che si diressero a tutta velocità nel ventre del bosco.


- Povero stupido cosa pensa di fare-
Nappa si trovava davanti al suo monitor indeciso sul da farsi. Il suo schieramento si stava dirigendo verso le dune sabbiose quando si accorse che un Saiabaim stava volando tra le montagne.Non riusciva a capire a quale esercito appartenesse, sembrava fosse solo.
- Attaccatelo e poi nascondetevi nella sabbia-
Subito i suoi unidici Saibaim gli ubbidirono e lanciarono raggi di energia verso l'avversario, che dopo aver schivato agilmente alcuni colpi, cadde a terra morto.
- Perfetto- Vysma sorrideva soddisfatto. Era stato lui a mandare quel Saibaim in avanscoperta. La sua tattica era rischiosa ma se avesse funzionato gli avrebbe garantito la vittoria. Tutto si basava sul conoscere il campo di battaglia in ogni minimo particolare, la cartina non forniva i dettagli che gli servivano, quindi decise di sacrificare uno dei suoi pur di ottenere un'immagine chiara e definita delle montagne rocciose. Aveva segnato su un foglio di carta alcune coordinate, era sicuro che non avrebbe fallito.

Ai piedi delle vette scorreva limpido e cristallino il fiume che attraversava l'arena da parte a parte. Vegeta aveva scelto una strategia piuttosto sicura, non voleva rischiare. Sapeva bene che i Saibaim erano capace di rimanere sott'acqua diversi minuti, quindi in caso di pericolo, avrebbe potuto sfruttare questa loro abilità.
L'idea di utilizzare due sentinelle avrebbe dovuto evitargli brutte sorprese. Vegeta era senza dubbio un cacciatore, voleva trovare subito uno schieramento con cui ingaggiare uno scontro, per poi muovere l'esercito verso la parte opposta del campo di battaglia.
Il Sayan infatti, temeva di non riuscire ad eliminare abbastanza avversari prima dello scadere delle 48 ore, il suo obiettivo era terminare la prova in sole 36.
Il suo aiutante aveva lasciato la postazione per andare a prendere il pranzo. Non appena tornò all'accampamento di preparazione fu importunato da Chichi e Bulma. La ragazza dai capelli turchini si fece avanti per prima.
- Vuoi una mano, quel Vegeta mangia per quattro- gli si era avvicinata sorridendogli.
- Se vuoi- l'aiutante aveva mostrato una certa indifferenza anche se gli era difficile ignorare la bellezza di quella giovane schiava.
Chichi cercava di sentire la conversazione tra i due a pochi metri di distanza.
- Sai potresti farmi un favore- Disse Bulma adagiando della frutta sul vassoio.
- Cosa vorresti?- <
- Sai una mia amica è tanto in pena per il suo padrone, è così ingenua e leale che mi fa tenerezza. Pensavo che potresti chiedere a Vegeta se ha avvistato un esercito di nove componenti, la faresti così felice-

La ragazza gli si era avvicinata ancora.
- E perchè dovrei? Non ci guadagno niente-
Bulma iniziava ad innervosirsi, provò ad essere ancora più esplicita.
Con una mano gli sfiorò i pettorali muscolosi ed allenati, con l'altra si appoggiò alla sua spalla. Gli sussurrò provocatrice all'orecchio.
- Devi sapere che so essere molto riconoscente quando mi si fanno dei favori come questo-
La sua mano scese piú giù. Fino alla vita.
- Bhe se proprio ci tieni- Aveva deglutito nervosamente.
Bulma gli baciò la guancia e lo ringraziò per poi ritornare dall'amica.
- Sei in debito. Mi devi un favore, un favore enorme-
ovviamente non aveva nessuna intenzione di fare ciò che aveva lasciato credere al povero aiutante di Vegeta, però temeva che prima o poi sarebbe venuto a reclamare la sua ricompensa diventando così una gran seccatura.
- Oh grazie Bulma sei un angelo. Ti prometto che saprò sdebitarmi-
- Si lo so, adesso non ci pensare. Quando tornerà per riportare il vassoio vuoto ci aggiornerà su tutto-

Intanto i Saibaim di Kakaroth avevano preso posto in cima ad alberi alti e molto folti. La tattica di Xero sembrava funzionare, quei mostriciattoli sembravano fondersi perfettamente con la vegetazione circostante.
- E se non passa nessuno?- Era l'unico dubbio che agitava ancora il Sayan.
- Verranno. Se i tuoi avversari non sono dei completi incapaci, eviteranno il deserto, pieno di dune e sabbie mobili. Anche le montagne rocciose costituiscono un territorio pericoloso, sono cosí tanti i cunicoli e le gallerie da rendere difficile l'avanzata. I piú sceglieranno la foresta. -
Dopo circa tre ore infatti, Kakaroth vide qualcosa. A meno di 100 metri dal suo esercito, un altro stava avanzando via terra. Era formato da otto Saibaim.
- Attacchiamo?-
-Certo ma sarà concesso loro un solo colpo a testa, poi dovranno immediatamente spostarsi senza fare rumore-

Kakaroth comunicò l'ordine nel microfono.
- Ora!-
Riuscirono a colpirne tre. Uno cadde a terra in fin di vita, gli altri due rimasero feriti. Il loro eletto li fece allontanare subito, doveva essere uno dei sacrificabili, visto che sembrava non avesse adottato alcuna strategia.
Kakaroth si sentì in colpa anche se solo per un attimo. Infatti si sbrigò a dirigere lo spostamento dei suoi. Quando il Saibaim nemico cessò di respirare, nella parte inferiore del monitor comparve un uno.
- Ne mancano quattro-
Per quanto Kakaroth fosse diverso da tutti gli altri rimaneva pur sempre un Sayan. Combattere era nella sua natura, non poteva fare a meno di provare una certa euforia.
- Eccovi finalmente- Erano passate già ventitré ore dall'inizio del Torneo.
Vegeta aveva finalmente individuato un esercito avversario. Richiamò la sua sentinella più avanzata perchè si unisse al resto dell'esercito.
- Sei di voi si immergano subito. Gli altri avanzino, tra un minuto li vedrete, tenetevi pronti.-
Come previsto lo schieramento nemico li aveva visti iniziando l'inseguimento. I Saibaim di Vegeta arretrarono alcune decine di metri schivando abilmente gli attacchi degli altri combattenti.
Adesso erano otto contro undici.
Iniziarono il combattimento e subito i Saibaim rimasti nascosti sott'acqua riemersero colpendo gli avversari alle spalle.
Sullo schermo comparve un cinque lampeggiante.Vegeta aveva perso due dei suoi durante quello scontro ma l'esito era stato comunque positivo.

- Il Saibaim che avevamo ferito deve essere morto.-
Sul monitor di Kakaroth era comparso un due. Aveva ancora ventiquattro ore per eliminare altri tre Saibaim. Il tempo scorreva veloce, troppo.
- Stai tranquillo figliolo ce la faremo-
Per Xero era ormai un libro aperto.
- Non mi piace fare la preda- aveva commentato il Sayan. Era giovane e impulsivo, dover aspettare immobile per cosí tante ore lo sfiniva. Decise di mettere qualcosa sotto i denti per distrarsi.


Sulle montagne rocciose Vysma aveva eliminato già cinque Saybaim.
Aveva attratto un esercito di dieci elementi in un vicolo cieco, quindi il resto del suo schieramento, aveva colto di sorpresa gli avversari. Solo cinque erano sopravvissuti.
- Maledizione- Radish aveva tirato un pugno colpendo violentemente il muro
Era stato proprio lui a ritenere Vysma un incapace ed ora, anche se ancora non lo sapeva, lo aveva probabilmente condannato alla sconfitta.
Radish non era mai stato particolarmente brillante dal punto di vista strategico e il suo aiutante non gli era stato di alcun aiuto.
Il panico iniziava a paralizzarlo, non sapeva cosa fare, come sopravvivere a quella prova. Si appoggiò alla poltrona terrorizzato, dalla fronte imperlata di sudore, piccole gocce andavano a depositarsi sul tessuto rosso della sedia.
Quasi si vergognava a pensarlo, ma dentro di sè sperava che suo fratello fosse nella sua stessa situazione.
Ancora dodici ore e la prova sarebbe terminata
- Allora cos'hai scoperto?-
- Vegeta ha eliminato tutti e sette gli avversari e si sta dirigendo verso l'arrivo. Ha incontrato due eserciti il primo era composto da undici Saibaim, l'altro....-
- Dai non farti pregare-
Bulma aveva continuato a rivolgersi a lui con un tono suadente e sensuale.
- Nove. C'erano nove Saibaim-
Chichi era riuscita a sentire chiaramente la risposta dell'aiutante.
Rimase immobile per qualche secondo in preda alla paura. Poi corse dietro ad un cespuglio.
L'angoscia era cosí forte da diventare fisica e concreta.
Rigettò la cena della sera precedente. Bulma le corse incontro aiutandola e scostandole i capelli dal viso.
Quando si sentì meglio tornò alla tenda per lavare via quell'ansia dal viso.
- Lo sapevo, sapevo che era una pessima idea.-
- Posso entrare?-
Bulma si sentiva terribilmente in colpa, voleva porgere le sue scuse all'amica.
- Si- rispose secca Chichi. Sapeva che Bulma non aveva alcuna colpa ma non poteva fare a meno di avercela con lei.
- È tutta colpa mia. È stata un'idea stupida, mi dispiace. Sono sicura che Kakaroth stia bene-
- Non devi sforzarti. So che è lui. Non c'è bisogno di prendermi in giro.-

Chichi uscì dalla tenda senza guardare Bulma neppure un attimo.
  
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