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Autore: gaeshi    09/12/2007    2 recensioni
Il passato di Gaara si intreccia con quello di una nuova ragazza dai poteri misteriosi...
Genere: Azione, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Sabaku no Gaara , Sorpresa
Note: Missing Moments, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Naruto prima serie, Naruto Shippuuden
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Purtroppo le ragazze non poterono verificare i loro sospetti, perché dal giorno dopo gli eventi si susseguirono ad un ritmo incredibile. Il Kazekage giunse a Konoha, e Gaara misteriosamente sparì; lo cercarono affannosamente per giorni, e alla fine ricomparve da solo, con l’aria truce e spietata che aveva prima di arrivare al Villaggio della Foglia. Mancò poco che aggredisse i suoi fratelli che gli avevano semplicemente chiesto come stesse!
Decisero di lasciarlo in pace finché non si fosse calmato
“Deve essere la presenza di nostro padre…” ipotizzò Kankuro, idea confermata dalla sorella.
“Maledizione… in questo modo non saprò mai niente…” pensò Shizen.

Infine, il giorno dell’ultima prova degli esami arrivò, e gli scontri ebbero inizio.
Tutti i ragazzi davano il meglio di loro, e chi non era stato ammesso all’ultima prova osservava dall’alto incoraggiando i propri amici.
Tutto procedeva per il meglio, quando, durante l’incontro tra Sasuke e Gaara, delle familiari piume bianche cominciarono a volteggiare nell’aria. Shizen era troppo preoccupata per Gaara, che sembrava in difficoltà, per rendersene conto, e quando se ne accorse era troppo tardi. Sentì le palpebre farsi pesanti, le gambe cederle, e mentre la vista le si annebbiava mormorò “no… Gaara…” e cadde addormentata.

Quando si svegliò, qualche ora più tardi, lo stadio era quasi vuoto: c’era solo qualche persona che si stava svegliando, e nessuna traccia di Gaara, Temari o degli altri.
“Maledizione! Devo assolutamente imparare come contrastare quella tecnica!” borbottò Shizen. Poi si librò in aria, raggiunse una buona altezza, e facendo partire il vento in tutte le direzioni iniziò a cercare i suoi amici.
Le loro tracce conducevano alla foresta; vi si diresse in fretta, sorpassò Kankuro che stava ancora lottando con Shino, e raggiunse Temari. Mentre la bionda le raccontava gli ultimi avvenimenti (Naruto e Gaara, il demone-tasso, l’evocazione del rospo gigante Gamabunta) arrivò Naruto; il ragazzo era stremato, si trascinava a fatica, ma ancora ripeteva “Sakura… resisti… sto arrivando a liberarti…”.
Shizen fu commossa dall’amore che quel ninja provava verso una ragazza che nemmeno lo ricambiava, e decise di aiutarlo a distruggere la zampa demoniaca che imprigionava la sua amica. Appoggiandovi una mano sopra assorbì tutto il chakra che teneva unita la sabbia: libera dalla presa Sakura cadde a terra, prontamente soccorsa da Naruto.
Poi Shizen si ricordò di colpo perché fosse lì.
“Naruto! Dov’è Gaara?”
“Cosa?”
“Ti ho chiesto dov’è Gaara! Rispondi per favore!”
“Gaara? Ah sì, è laggiù” e indicò col braccio una radura poco distante.

Col cuore in gola la ragazza corse in quella direzione, e finalmente lo vide. Gaara era steso a terra immobile, gli occhi sbarrati e una ferita in fronte che stillava sangue.
A Shizen tremavano le gambe mentre gli si avvicinava.
“Ga.. Gaara?”.
La testa del rosso si mosse impercettibilmente, e le sue labbra sussurrarono “ciao Shizen…”.
Con un sospiro di sollievo la ragazza si inginocchiò al suo fianco.
“Come stai?”.
Gaara chiuse gli occhi e sospirando disse “Ho appena capito che tutta la mia vita è stata un errore. Quelli che mi circondano non sono vittime da sacrificare…la felicità, la vita, la posso trovare attraverso chi mi sta vicino, la mia famiglia, i miei amici… non devo odiare tutti”.
Sospirò di nuovo “ho sbagliato. Uzumaki Naruto è stato l’unico ad avermelo fatto capire”.
Shizen sorrise
“E ora cosa hai intenzione di fare?”
“Ora” disse mettendosi a sedere “ho intenzione di alzarmi, andare dai miei fratelli e dire loro che mi dispiace di quello che gli ho fatto patire in questi anni”.
“Non c’è bisogno, abbiamo sentito tutto”.
Temari e Kankuro, che erano rimasti in disparte fino ad allora, si fecero avanti sorridendo.
“Siamo felici che tu abbia capito che odiare tutti è sbagliato” disse Temari
“E anche noi vogliamo scusarci per averti trattato così male in tutto questo tempo. Ci dispiace” aggiunse Kankuro togliendosi di dosso gli ultimi insetti.
Gaara si alzò in piedi e disse “Bene. Ora vorrei riposarmi un po‘ se non vi dispiace”



E siamo al penultimo capitolo!!!
Grazie tantissimo a chi ha recensito, grazie davvero ^_^
Presto aggiungerò anche la fine.
See ya!
  
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