Grassie dei commenti,me è davvero commossa ç.ç (nooooooooo…Kairi piange!!!ndtutti)! Per tutti quelli che aspettano il ritorno della famigerata fiction “Il Signore Degli Anellidi”,devo dirvi una cosa: purtroppo,alcuni file sono andati persi nel computer dopo una recente pulitura del disco. Sono ancora dentro,questo è certo,ma finchè non gli troverò non potrò vedere a che punto ero arrivata e anche quali battute avevo già scritto (un genio comico mica può ripetersi…ndkairi)(w la modestia -.- ndtutti). Entro settembre sono certa di poter aggiornare la fic. Bene,direi di cominciare: pronti a sentire le cronache di Miyuhaka?
Ma Rei e Kei sono morti davvero? Quelle figure che
siedono sulle poltrone sono vere o solo proiezioni d’amore celato? Perché Miki ha
conservato caratteristiche animali dopo l’ultima trasformazione? Chi siamo noi
per dire che l’improbabile è impossibile?
“Sembra che si trasformi…ha davvero tracce animali in sé”
“Ma com’è possibile?”
“Questo non lo sappiamo. È forse una delle poche cose che
nemmeno la scienza può svelare”
“Com’è la luna stasera?”
“Prego?”
“La forma della luna,Masako”
“Luna piena,signore”
“Portatela in cortile”
“Chi?”
“Miyuhaka”
“Rei…io…”
Voleva correre da lui,voleva abbracciarlo,stringerlo a
se,prima che lui svanisse di nuovo. Aveva dato per scontata la sua presenza,e
solo quando lui aveva lasciato questa parte per andare dall’altra,aveva capito
che non l’avrebbe più avuto accanto,mai più. Per fortuna il “mai” non è che un
avverbio tra un milione di parole.
“Ti amo…”
Il sorriso del ragazzo,svanito poco prima,ritornava sul
suo bel viso,sui suoi bei occhi ambrati.
“Lo so,Mao…lo so…”
“Non andartene…ti prego…”
Il suono del campanello spezzava la conversazione tra una
donna ed un…fantasma?
“Mao? Sono Salima!”
Non voleva farla entrare. Il volto era ancora solcato da
fiumi di acqua salata,gli occhi erano rossi,gonfi,e probabilmente ingannati dal
dolore.
“Devo andare,Mao…”
“No,ti prego…non mi lasciare di nuovo…”
“Una vita per una vita,Mao”
“Eh?”
“Qualcuno stanotte morirà”
“Rei…”
“E sarà Miyuhaka”
“Ciao”
“Ciao”
“Che cos’hai? Sembri sconvolta”
“Non dovrei esserlo?”
“Ma cos’è successo?”
“Salima…”
“Sì?”
“Credi ai fantasmi?”
“Dottore…”
“Masako,fai come ti ho detto”
“Certo,dottore”
Forse quella sera avrebbero capito. Forse quella sera
avrebbero capito cos’aveva Miki di diverso dalla altre adoloscenti,oltre al
fatto di essere orfana e completamente sola al mondo. Perché si accaniva sulle
guardie,perché sosteneva di essere colpevole di tutti quegli omicidi,e perché
quella sera era in quella macchina.
“Fate attenzione. È molto pericolosa”
“Le abbiamo dato un calmante”
“Non basterà”
“Procediamo?”
“Portatela fuori”
Un corpo trascinato per terra,sorridente,come in estasi.
Parla al cielo,parla alla pioggia.
“Guarda,Kenji,guardami stasera,questa gente
pagherà,questa gente morirà”
“Smettila,bestia. Chiudi quella bocca”
“Senti,Kenji? Mi chiamano bestia. Diglielo tu,Kenji,digli
che farebbero meglio a trattarmi meglio. Digli quant’è pericoloso un animale in
gabbia,Kenji”
“Dottore…”
“Mi hanno rinchiuso qui,Kenji. Lo sai che qui ci sta la
gente matta? Perché mi hanno messo qui,Kenji?”
“Dottore…”
“Io non sono matta”
Le rotevano gli occhi. Rideva,soddisfatta,cattiva.
“Io ho solo ucciso Kon e Hiwatari. Non sono mica matta”
Un rivolo di bava le rigava il mento sporco di sangue.
“Finalmente la luna è sorta di nuovo,Kenji”
Sorridere,sorridere alla luna. Alla luna,che nel suo
pieno rivela il vuoto dentro un corpo martoriato,dentro il corpo di una
ragazza,che è diventata un mostro.
Sono tornata,Kenji…sono tornata per te…
Non mi basta…quello che ho fatto non mi basta…
Voglio di più…
Voglio di nuovo urla e rantoli nella notte…
Voglio di nuovo in bocca il sapore del sangue…
Voglio di nuovo in bocca il sapore del terrore…
L’uomo è stupido…
Vive sul suolo del concreto…
So che non siete morti…
So che siete ancora vivi…
Rinnegati,mai nati,andatevene,nessuno vi vuole…
Nessuno vi ha mai voluto…
Ciao Rei,ciao Kei…
Bastardi,nessuno può fermare l’animale…
L’animale non perdona,l’animale uccide…
“Volete cominciare a scappare?”
“Mao…”
Due occhi di donna si incontrano. Tutti e due mostrano
dolore. Sono due donne che amavano lo stesso uomo. Due donne che hanno perduto
lo stesso uomo. Al funerale non si sono guardate. Ma quando entrambe nello
stesso momento hanno posato lo sguardo sulla fotografia scelta per la
lapide,una ha sorretto l’altra nel disfacimento del proprio essere. L’altra è
invece crollata in ginocchio,ha affondato il viso nei palmi delle mani,lacrime
ne hanno solcato le linee scavate.
“Mao…manca anche a me…ma…”
Sapeva che non ci avrebbe creduto. Perdere chi si ama a
soli ventitrè anni è grave. Avrebbe potuto anche essere pazza davvero. Non
sarebbe stata un’ipotesi poi così strana. Se lo aspettavano tutti,aveva perso
l’unica cosa per cui valeva la pena vivere…
“Pensi che io sia pazza,Salima?”
“Certo che no,Mao…”
“E allora perché non mi credi? Perché hai perso così
presto le speranze di ritrovarli? Lo sai,vero,che morire non significa cessare
di esistere? Lo sai vero?”
“Non posso crederti,Mao…”
La rabbia le saliva dentro. Stupida razza,stupidi
pensieri. Siamo un castello di stupidi pensieri scettici.
“Perché non puoi credermi? Era lì,era Rei…non posso essermi
sbagliata così,non su di lui…”
Era ancora quella risata. Quella che penetra dentro,che
arriva al midollo,che disface il nostro castello. Era di nuovo quel freddo
sorriso,erano di nuovo due occhi roteanti. Era di nuovo macchia sul prato. Era
di nuovo sangue sui vestiti.
“Spiacente…siete stati troppo lenti…o troppo stupidi?”
Sono tre corpi battuti dalla pioggia. Un anziano
dottore,una giovane dottoressa e un ragazzo poco più che ventenne,infermiere.
Il bianco dei loro camici è solo un vago ricordo in una pozza rossa.
“Hai visto,Kenji? Ora il loro respiro è chiuso in un
alito di vento…”
Cosa avevano urlato prima di morire?
“E’ un kyonshi*,è un kyonshi!”
“Stupidi…io non sono mai morta…o meglio sì…ma non nel
modo a cui si attribuisce il verbo…”
Nel fango del cortile giacevano carne e pioggia. Fra poco
tuto sarebbe stato cibo per vermi,e il fango avrebbe risucchiato tutta
l’acqua,lasciando il terreno arido,arido e vuoto,come un deserto al tramonto.
Perché la scienza deve sempre dare una spiegazione a tutto? Perché quello non
può essere così e l’altro non può essere senza soluzione? Perché un morto non
può tornare in vita? Perché l’improbabile dev’essere per forza impossibile?
Brividi freddi correvano lungo una schiena bianca,e
finivano per cadere su un paio di pantaloni bagnati già dalla pioggia. Un
sussurro tenue riempiva la stanza buia. La luce era saltata,la pioggia aveva
perso rumore,il gelo era caduto su due giovani corpi femminili. Faceva
freddo,tanto freddo. Nuvole di vapore uscivano da bocche spaventate,si
disperdevano nel tutto. Non lo vedevano,ma lo sentivano. Uno scricchiolio nella
stanza vicina le fece trasalire,e un gemito strozzato si levò dal giardino sul
retro della casa. Una porta scorrevole strisciava sul pavimento,producendo un
fruscio tanto delicato quanto inquietante. Rantoli risuonavano nel silenzio. Un
corpo mutilato scivolò nella stanza con la stessa delicatezza di una piuma su
una foglia morta. Un altro lo seguì,strisciando a terra,aiutandosi con i
gomiti. Gli mancavano entrambe le gambe,che sembravano essere strappate via.
“Aiutami…”
Lo sentirono entrambe. Il primo corpo si era fermato e
aveva puntato lo sguardo sulle due ragazze. Lo sguardo in due orbite vuote.
Il terrore aveva bloccato ogni capacità di reazione.
Strette una all’altra,come per sentire calore umano,avevano respirato nebbia.
Avevano osservato carne putrefatta che camminava nel salone di una di esse.
“Mi serve…”
Ora era un rantolo più forte del precedente. Veniva da
entrambi i cadaveri.
“Mi serve il vostro corpo…”
Un flebile gemito venne da uno dei corpi stesi a terra.
Miki si avvicinò,ghignando,mentre la bava andava ancora colarle sul mento
insanguinato.
“Vattene…”
Come se fosse stata piacevolmente sorpresa di quella
inaspettata reazione,Miki gattonò fino al corpo straziato.
“Morirai,anima dannata…”
“Ah davvero? E sarai tu ad uccidermi?”
“No. Sarò io”
…
Uhhhhhhh chi sarà chi sarà
quel personaggio arrivato alla fine…lo so che questo capitolo è cortissimo,ma
voglio tenervi nel dubbio…
Ho notato che qui c’è parecchia
gente che tira il calzino ogni due secondi…bè,io avevo detto che sarebbe stato
cruento,e rispetto a quello che vediamo oggi in TV è pure poco…
Prometto che aggiornerò tra
poco!
*Kyonshi: il Kyonshi è un
tipo di zombie di antiche leggende giapponesi. E’ una figura misteriosa molto
popolare in Giappone: se un cadavere viene seppellito in “Yang” il posto dove
stanno i vivi,invece che nell’ “Yin”,dove stanno i morti,non si decompone e
finisce per trasformarsi in Kyonshi. Nel continente giapponese vige infatti
questa distinzione tra morti e vivi,gli uni nell’ “Yin” gli altri nello “Yang”.
Avevo trovato questa figura in alcuni videogiochi giapponesi,poi l’ho ritrovato
nel manga di “Yami No Matsuei”,e ho deciso di inserirla.