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Autore: Lallywhite_Lady Norris    24/05/2013    6 recensioni
Finalmente dopo un viaggio lungo due mesi, Ranma è riuscito a cambiare molte cose di se e soprattutto a capire una cosa molto importante. Purtroppo però si troverà a combattere ancora una volta..e ancora una volta dovrà difendere con le unghie e con i denti tutto ciò che ha di più caro al mondo: Akane! Vincerà anche questa battaglia o questa volta sarà la fine di Ranma Saotome??
Genere: Avventura, Azione, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Akane Tendo, Ranma Saotome, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Obaba e gli altri stavano guardando ancora piuttosto incuriositi il vecchietto cinese che era davanti a loro. Era evidente che sapeva molte cose riguardo a quanto accaduto ad Akane e Ryoga ora era decisamente impaziente di sapere tutto quanto! In fondo avrebbe sempre voluto bene ad Akane, nonostante ora ci fosse Ukyo al suo fianco.
«Mi scusi, ma lei chi è? E come fa a sapere di Akane?»
«Avete ragione! Chiedo scusa! Il mio nome è Wang e vengo da un piccolo villaggio poco lontano dalle sorgenti di Jusenkio. Mesi fa ho avuto la stessa sensazione di Obaba e Happosai e allora mi sono recato nello stesso posto cercato da loro, per avere le conferme che già temevo! Ottenuta risposta positiva ai miei timori, mi sono informato sulle intenzioni di Haikiri e, quando avevo capito che si  sarebbe diretto qui, ho deciso di anticiparlo. Un giorno, per caso, ho incontrato la giovane Akane, e allora ho cercato di proteggerla!»
«E come?»
«Regalandole i Bracciali del Destino del Drago!»
«I Bracciali del Destino del Drago?»
La domanda era uscita dalle bocche di tutti in attesa di una spiegazione, ma purtroppo qualcuno aveva sentito la conversazione non facendosi notare dagli altri e ora era decisamente fuori di se dalla rabbia.
In un secondo tutti si erano pietrificati quando i loro occhi avevano visto una furia abbattersi contro l’anziano cinese.
 
«Maledetto bastardo! Hai dato ad Akane questi bracciali, ben sapendo a cosa andava incontro! Perché diavolo non l’hai avvisata di quello che rischiava?? »
Wang non riusciva a respirare a causa delle mani di Ranma che gli stavano stringendo il collo, soffocandolo. Ancora poco e sarebbe svenuto se non fosse stato per Mousse!
«Ranma, calmati! Non serve a niente fare così! Lascialo andare!»
«No! E’ colpa sua se Akane è scomparsa! Sapeva tutto e quando le ha venduto i bracciali se n’è stato zitto! È colpa sua!»
Mousse si era diretto deciso verso l’amico, e con tutta la forza che aveva in corpo, aveva cercato di staccare le mani dal collo dell’anziano e una volta riuscito, l’aveva strattonato per la casacca e l’aveva colpito in pieno viso con un pugno. Stava sorpassando ogni limite!
«Datti una calmata! Non risolvi niente prendendotela con lui!»
Ranma era rimasto sbigottito dal comportamento dell’amico! Non si sarebbe mai immaginato che prima o poi Mousse sarebbe riuscito a colpirlo, tanto meno in faccia! Ma era anche vero che lui non ci stava più con la testa!
«Ranma, ora cerca di calmarti, ci sediamo e ci facciamo raccontare bene tutto quanto!»
«D – d’accordo!»
Dirigendosi verso la sala, tutti si erano seduti intorno al tavolo, incluso il cinese che arrancava tossendo.
 
 
Akane era ancora in quella stanza, cercando di capire se ci fosse una qualche via di fuga, ma al momento non ne aveva ancora trovate! Si era diretta verso la finestra, quando un dolcissimo profumo le aveva pervaso le narici: Ranma!
L’odore del marito proveniva da quel vestito che lei ancora indossava e che lui aveva toccato per tutta la sera. Estasiata da quel profumo familiare, si era stretta le braccia intorno al corpo, cercando di inalare più che poteva quella fragranza, la sua preferita.
“Quanto mi manchi amore mio! Ti prego, fai presto! Vienimi a prendere!”
Immersa com’era nei suoi pensieri, non si era accorta delle porte che si aprivano, facendo entrare colui che non tollerava.
«Mia adorata..le mie serve ti condurranno nei bagni, così che tu possa lavarti e rilassarti all’interno di una comodissima vasca, piena di sali profumati, e inoltre, che possa anche cambiarti d’abito!»
«Il mio vestito è perfetto così e non si tocca! Non ho la minima intenzione di cambiarlo!»
«Non essere sciocca! Vedi bene che ha bisogno di una sistemata! Lascia che te lo lavino e poi te lo farò riportare, promesso! Nel frattempo ne ho fatto preparare un altro appositamente per te! Spero lo apprezzerai!»
«Non voglio niente da un essere spregevole come te! Non voglio nessun vestito e nessun altro regalo! Voglio solo andarmene!»
Le parole di Akane erano dure, fredde e piene di rancore e Haikiri si era decisamente innervosito. Ora stava letteralmente perdendo la pazienza. Avvicinandosi a lei in modo pericoloso, le era arrivato vicinissimo al viso, sfiorandole il naso e con un tono glaciale le aveva dato il suo parere:
«Tu ora farai quello che ti ho chiesto, perché altrimenti mi vedo costretto a toglierti con la forza quel dannato vestito e non è mia intenzione. Non per adesso, almeno! Anche se non sai cosa darei per poter far scivolare le mie mani lungo tutto quel corpo così bello e provocante e amarlo senza sosta!»
Allibita da quelle parole, Akane si era limitato a guardarlo dritto negli occhi, ma senza dire una sola parola! Il desiderio che gli aveva letto negli occhi era palese, ma lei si sentiva morire. Piuttosto che andare con lui, si sarebbe tolta la vita. Ma nessun altro che non sia Ranma avrebbe mai toccato il suo corpo! Questo era chiaro!
Cercando di ragionare con calma, la ragazza aveva deciso di stare un po’ al suo gioco e così si era limitata a dire il suo punto di vista:
«D’accordo..accetto il bagno e l’abito, ma il mio vestito non deve essere toccato per nessuna ragione! È l’unica cosa che ti chiedo!»
Haikiri non capiva perché quella ragazza fosse tanto ostinata su quel pezzo di stoffa, ma felice di aver ottenuto un compromesso, le aveva sorriso maliziosamente, accettando infine le sue condizioni.
Uscito dalla camera, Akane aveva tirato un sospiro di sollievo, per poi seguire le fantomatiche serve verso il bagno. Almeno era riuscita a salvare il vestito. Se lo avessero lavato, il profumo di Ranma sarebbe scomparso.
 
 
Seduti tutti quanti intorno al tavolo e in silenzio, Ranma e company stavano ascoltando il cinese, che finalmente si era deciso a dare le tanto e sospirate spiegazioni:
«Quando ho incontrato Akane ho subito capito che fosse lei la ragazza su cui Haikiri avrebbe potuto mettere gli occhi addosso! Semplicemente vedendola passare, ho percepito la sua forza e determinazione che la caratterizzano e se ci sono riuscito io, ne è in grado anche quel mascalzone! Notato tutto ciò avevo deciso di agire d’impulso, cosa che poi si è rivelata fondata, e così quel giorno quando tua moglie si è dedicata a quei due braccialetti, ho capito che non mi sbagliavo. Era lei che doveva comprarli!»
«E per quale motivo doveva comprarli per forza mia moglie?»
«Per il semplice motivo che le mie paure riguardo ad Haikiri erano ormai fondate! Era lei che stava cercando! Così ho cercato di convincere la tua sposa a comprarli. Questi due braccialetti hanno un potere molto speciale!»
«E sarebbe?»
«Sarebbe che ti permetteranno di rintracciare la tua Akane!»
A quelle parole, gli occhi di Ranma e di tutta la compagnia si erano illuminati!
«Davvero? Veramente posso rintracciare Akane?»
«Si! Devi sapere ragazzo che questi bracciali appartenevano ad una coppia che all’inizio non si amava, costretti a sposarsi dai loro genitori!»
Impaziente, Ranma lo aveva interrotto! Voleva andare subito al dunque!
«Conosco la storia! Akane me l’ha raccontata! Andiamo avanti!»
«Per andare avanti, devo sapere delle cose, solo così potrò risponderti!»
«Cosa vuoi sapere?»
«Perché i bracciali funzionino, la coppia deve aver avuto un rapporto d’amore completo e nel mentre, tenersi la mano per tutto il tempo, solo così i bracciali si fondono insieme, diventando una cosa sola!»
Ranma era diventato rosso dopo quelle parole. Aveva fatto l’amore con Akane più di una volta, ma parlarne davanti agli altri era ancora piuttosto imbarazzante, nonostante fossero sposati! Così, cercando di vincere la vergogna, si era limitato a confermare tutto quanto:
«Io e Akane abbiamo avuto un rapporto d’amore e durante la nostra prima volta, mi ricordo di averle tenuto la mano tutto il tempo! Credi che allora abbiano funzionato?»
Tutti lo avevano guardato con sguardi e sorrisi maliziosi e lui avrebbe tanto voluto seppellirsi per la vergogna, ma in quel momento Akane aveva la precedenza assoluta e così ignorando i compagni, aveva sollecitato il vecchietto.
«Ranma, credo di si..ma la conferma ti arriverà durante il sonno. Mentre dormi, se anche la tua amata è nel mondo dei sogni, allora vi incontrerete di sicuro e tu allora potrai farti spiegare dove si trova! Ricordati però, funziona solo se entrambi siete addormentati!»
«Ho capito! Spero vivamente che accada!»
«Hai una sola settimana di tempo per salvare la tua principessa, ricordatelo!»
«Lo so, altrimenti accadrà il peggio! Ce la farò! Ce la devo fare!»
 
Mousse, intanto, continuava ad osservare quello strano signore. Aveva un non so che di famigliare, eppure non riusciva a ricordare! Poi ad un tratto, come un fulmine a ciel sereno, gli era venuto tutto in mente!
«Ma io ti conosco!»
Sorpresi da quell’affermazione, tutti si erano girati verso il ragazzo cinese, che si era voltato deciso verso Ranma, con uno sguardo che il codinato non aveva colto. Wang nel frattempo aveva sorriso, felice che finalmente quel ragazzo si fosse rammentato di lui!
«Ranma, ma non ti ricordi chi è??»
Incuriosito da quelle parole, il ragazzo giapponese si era girato verso l’anziano e osservandolo meglio, aveva notato che aveva un’aria famigliare.
«Si, in effetti non mi sembra un viso nuovo, ma non riesco a ricordare!»
«E’ stato durante il nostro viaggio!»
A quelle parole, la mente di Ranma si era illuminata e aveva capito chi fosse lo strano cinese. Era il vecchietto che Mousse aveva salvato dal dirupo mesi prima!
«Incredibile! Sei proprio tu! Credevo non ti avremmo più rivisto!»
«Il mondo è piccolo, mio caro Mousse! Come vanno i tuoi occhi?»
Sentendo quella domanda, Shampoo aveva la bocca spalancata per lo stupore e avvicinandosi al suo amato, aveva chiesto conferme sui suoi sospetti:
«Mousse, non mi dire che questo signore è quello che ti ha guarito dalla miopia!»
«Esatto, Shampoo! E’ proprio lui! Non sai quanto ti sono grato!»
«Sciocchezze ragazzo! Sono io che devo ringraziarti! Se non fosse stato per te ora non sarei qui a parlare con tutti voi!»
 
 
Erano passate alcune ore e tutti erano in immersi nei loro pensieri. Ranma era sgattaiolato sul tetto, con l’intenzione di provare a dormire, sperando di incontrare Akane, Ryoga e Ukyo se ne stavano in cucina a parlare e a preparare qualche tazza di te, Obaba e Happosai, con l’uomo cinese, erano rimasti in sala a parlare di un eventuale contrattacco e infine vi erano Shampoo e Mousse, davanti alla palestra, che non proferivano una sola parola.
Silenziosamente la cinesina si era avvicinata al ragazzo; era teso e preoccupato, si vedeva lontano un miglio. Mousse e Ranma non erano mai andati d’accordo in passato, proprio a causa sua, e ora grazie ad un viaggio erano diventati amici per la pelle! Erano incredibili.
Poggiandogli una mano sulla spalla, si aspettava che Mousse si ritirasse dal contatto, invece l’aveva sorpresa!
Aveva portato la sua mano ad appoggiarsi alla sua e dolcemente le stava accarezzando le dita. Shampoo avrebbe voluto che il tempo si fermasse e non li staccasse più. Dopo diversi giorni di freddezza e scontrosità, quello era il primo atto dolce che le aveva dedicato. Ora doveva dosare bene le parole e sapeva cosa dire:
«Dobbiamo essere forti! Non possiamo mollare. Ranma e Akane hanno bisogno di noi!»
Mousse aveva sospirato e poi, lentamente, aveva cominciato a stringere con maggior vigore quelle dita lunghe e sottili, per poi intrecciarle con le sue.
«Lo so, Shampoo. Ma è comunque difficile. Ranma è a pezzi e Akane è chissà dove! Sono molto preoccupato! Questa situazione è terrificante!!»
«Ssshhh…non dire così! Ne usciremo anche questa volta! Dobbiamo essere fiduciosi e pensare bene a tutte le mosse da effettuare! Ce la faremo! Vedrai!»
Il ragazzo si era girato verso di lei e aveva incatenato i suoi occhi verdi in quelli violacei di lei, perdendosi per un lungo istante, il tempo necessario per farlo avvicinare sempre di più a quel bellissimo viso ed eliminare la distanza tra di loro, con un dolcissimo bacio, carico di quell’amore tanto desiderato quanto sofferto.
Felice per quel gesto, Shampoo aveva risposto con tutta se stessa a quel contatto, contenta di aver risentito le labbra del ragazzo sulle sue che desiderava da così tanto tempo!
 
Sul tetto, Ranma aveva cercato inutilmente di prendere sonno, ma senza riuscirci. Stanco di aspettare, aveva deciso di scendere e chiedere risposte ad alcune domande che aveva in testa.
Arrivato di fronte a Wang, il ragazzo aveva catturato la sua attenzione:
«Wang, devo sapere delle cose!»
«Sono qui, se posso esserti d’aiuto..volentieri!»
«Se dovessi mai capire dove si trova Akane, come faccio ad entrare nel palazzo?»
«Non ti mentirò ragazzo! Sarà molto difficile che tu riesca a superare tutte quante le prove! Nessuno c’è mai riuscito fino a d’ora, ma come si suol dire “nella vita, mai dire mai”, magari tu ce la potrai fare, visto ciò che ti lega ad Akane!»
«Cosa devo fare?»
«Una volta arrivato al palazzo, ci saranno sette livelli da superare, se non passi i livelli, non arriverai mai da Haikiri! Questi livelli sono protetti da guardiani! Sconfiggi i guardiani e otterrai l’accesso nell’appartamento del tuo nemico!»
A quelle parole, Ranma aveva ritrovato un po’ di se! Non chiedeva di meglio che avere qualcuno su cui sfogare tutta la rabbia che aveva dentro!
«Bene! Appena Akane mi comparirà in sogno, partirò subito e affronterò chiunque si sia messo tra me e lei!»
«Noi tutti verremo con te!»
Sorpreso da quell’affermazione, Ranma si era voltato verso i suoi amici, in piedi davanti a lui, ma era ben deciso a non farsi accompagnare. Era troppo rischioso.
«Mi dispiace ragazzi, ma questa è una faccenda che riguarda me! E poi è troppo pericoloso, non posso permettere che rischiate la vita!»
«Akane è anche nostra amica, esattamente come lo sei tu! Quindi verremo anche noi e senza obiettare, tanto sarebbe inutile. Devi capire che INSIEME SIAMO PIU’ FORTI!»
Le parole di Mousse lo avevano colpito e commosso da tutto quell’affetto si era limitato a sorridere ai suoi amici, che con uno sguardo fiero e sostenitore, gli stavano dedicando tutti quanti il loro appoggio!
«Grazie di cuore, ragazzi! Siete i migliori amici che si possa avere!»
Poi nella sua mente, un solo e unico pensiero.
“Ti prego amore mio, aiutami a trovarti! Ti giuro che arriverò presto e ti porterò via di li. Aspettami! Ti amo, piccola mia e non permetterò a nessuno di portarti via da me!”.
 
Con questi pensieri si era diretto verso la camera da letto, con la speranza di sognare la sua dolce Akane.
 
 
 
 
 
   
 
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