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Autore: Distress_And_Coma    25/05/2013    1 recensioni
Akira si sente solo nonostante sia da sempre innamorato di Takanori. Non ha pregiudizi, è buono. Per sopperire alla sua solitudine e donare il suo amore a qualcuno sceglierà di adottare Amina. Ma chi è Amina?? E' una povera orfanella... Muta. Con lui però...
Non si può semplicemente adottare una bimba per amore?
Non si può semplicemente insegnarle che l'amore, se è vero, non ha limiti, che non c'è nulla di sbagliato nell'amare qualcuno del tuo stesso sesso?
Genere: Fluff, Generale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Nuovo personaggio, Reita, Ruki, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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ル キ

“No, Takanori! Takanori! No! Non scappare…”
“Non ne voglio più sapere niente di te! Vai via, torna dalla tua Amina! Coccolala e dille pure che ti piace farmi sentire uno schifo!”

E’ davvero questo, quello che io vorrei fare? No, non lo è per nulla. E allora perché lo sto facendo? Ma si, lui mi ha ferito con tre settimane del suo assenteismo, perché mai io non potrei ripagarlo con la stessa moneta?

Mi fermo e respiro.
Mi basta così poco per tornare lucido, e far muovere le mie gambe verso Akira.
Ma lui si volta, e quello che dice fa tremare così tanto i miei propositi, da far quasi terminare la mia vita.

Ah, adesso mi dici che non ne vuoi sapere?!”
“Akira… Io…”
“No, tu ora mi spieghi perché mai ti sei voltato se davvero non ne vuoi più sapere un cazzo di me! E poi lavoriamo nella stessa band. Oh per tutti i Kami, te lo devo ricordare io, questo?”
“Akira… Akira… Scus-ami… STRINGIMI, TI PREGO!” ormai singhiozzo disperato.
Mi sento molto meglio quando sento le sue braccia stringermi. Non ho bisogno di chiedermi come mai, perché credo di saperlo. Sento che lui mi ama.
La sensazione che mi avvolge, quella di cui avevo accennato ad Uruha, si fa spazio nel mio petto. Ed io mi sento, per una volta, al sicuro.

れ いた

Stringo forte a me Takanori. Sento il mio petto umido, sta piangendo come una fontana. Continua a chiedermi in modo frenetico di stringerlo, ed io non posso fare altro che ringraziare la mia calma e chiedermi come mai non mi sia accorto prima che entrambi ci amavamo senza saperlo. Mah…
“Uhm… Takanori, ascoltami bene…” esordisco io, sa benissimo che qualora ci chiamiamo con i nostri nomi personali, allora è per parlare di qualcosa di serio “Io ho adottato una bambina.” Glielo dico con tutta la calma e la franchezza che posso mettere insieme in questo momento molto emozionale per entrambi.
“C-Come?” mi guarda con i suoi occhioni gonfi, è spaesato.
“Adesso vieni a casa con me, che inizia a far freddo, su” lo trascino dolcemente e lui obbedisce al mio volere.
Ritorno a parlare lentamente, così che possa avere il tempo di assimilare ogni parola e lavorarci su.
“Da tantissimo tempo amo una persona. Si, amo la persona che mi cammina al fianco, da dieci anni. Per l’esattezza da quando ho messo gli occhi su di te, Takanori. Solo che da te non ricevevo alcun segnale. Cercavo di conquistarti con la gentilezza e l’affetto che ti dimostravo, ma poi, per coprirmi e non farti sospettare nulla, mostravo quello stesso atteggiamento verso gli altri.”
“Allora perché non me lo hai detto subito?”
“Perché io non sapevo che tu… eri omosessuale. Se lo avessi saputo avrei avuto un dubbio in meno a bloccarmi. Così, per donare un po’ del mio amore a qualcuno, ho pensato di adottare Amina. E’ bellissima, ora la vedrai. Entriamo, su.”

ル キ

Saliamo le scale che portano al suo appartamento. Sembra un po’nervoso mentre mi fa entrare in casa sua, così gli stringo la mano, e lo sento rilassarsi. Quasi non ci credo, lui mi ama.
“Prego” mi fa entrare. “Fai piano, sta dormendo” mi dice ancora, con voce ovattata dalla stanchezza. Mi porta alla camera della bambina, nella penombra non riesco a vedere molto.
“Guardala, sta lì nel lettino.”
Rimango incantato a fissarla. E’ piccola, sembra sparire nelle copertine con gli orsetti. I suoi occhietti a mandorla sono chiusi, e tiene una mano sopra alla testolina ondulata.
Le accarezzo i capelli molto scuri, poi guardo Akira. Penso che il mio amico mi amava da sempre, e per colmare un vuoto che io gli avevo causato, ha adottato questa creatura.
Lo porto in salotto, sempre tenendogli la mano, mi decido finalmente a parlargli.
“Ho osservato attentamente Amina. E’ una splendida creatura. Hai fatto una grande scelta, sono fiero di te.” gli dico stringendogli la mano, piangendo calde lacrime, commosso dalla bambina.
“Stai tranquillo, piccolo Takanori. Io mi prenderò cura di entrambi. Ho scelto di fare il padre perché così potevo colmare un vuoto che sentivo da tanto. Sapevo che essendo omosessuale non potevo avere figli naturalmente, e quindi…”
“Hai scelto l’adozione.”
“Esatto, amore. Il mio amore è cresciuto, con il mio cuore. E la parte che non occupi tu la occupa lei.” mi dice sorridendo.

Mi porta a letto, ed io posso finalmente pensare alla persona che amo, potrò dormire sonni tranquilli perché lui è accanto a me, e sono sicuro che anche per lui sarà lo stesso.

  
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