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Autore: Jess1D    26/05/2013    4 recensioni
Due bambini si incontrano per caso e così dal nulla fanno amicizia.
Lui deve scappare via e ritornare al castello, essendo il principe d'Inghilterra.
La bambina, però, non sa che lui è un nobile e così pensa di poterlo rivedere di nuovo.
Passano dieci anni e per caso i due si rincontrano, però entrambi sono cambiati: lei è una ragazza di 20 anni matura, solare e disponibile ad aiutare gli altri; lui è un ragazzo di 21 anni arrogante, antipatico e maleducato: tutto il contrario di quello che era dieci anni prima.
A causa dei problemi economici la famiglia di lei la manderà a lavorare come damigella personale della sorella del principe, la quale si rivelerà una grandissima amica per la protagonista e aiuterà a far si che i due rimangano insieme, nonostante le varie peripezie che accadranno durante la storia.
Spero di avervi incuriosite! :)
Se volete sapere di più, leggete e fatemi sapere con le vostre recensioni! Accetto anche le critiche, purchè esse siano costruttive! :)
Un bacio,
Jess. xx
Genere: Erotico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles
Note: Lemon | Avvertimenti: Triangolo
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Capitolo 2.
 

Quella mattina mi svegliai prima del solito e, mentre tutti ancora dormivano, andai a farmi una passeggiata nel bosco vicino al mio villaggio.
La brezza mattutina che mi accarezzava la pelle mi faceva sentire libera.. dato che lo ero ancora per poco.
In quel bosco c’era il nascondiglio in cui mi divertivo ad andare quando ero più piccola e lì vicino c’era pure il posto dove avevo incontrato per la prima volta il principe Harry.

Così mi avviai lentamente, facendo attenzione a dove mettevo i piedi, verso il piccolo ruscello.
Mentre passeggiavo e mi avvicinavo al posto, era come se le nostre figure di bambini mi passassero attraverso ed io ero lì a guardarle dall’esterno: vedevo questi due bambini di 10 e 11 anni che si divertivano spruzzandosi l’acqua addosso e poi il bambino che doveva ritornare al suo castello. Solo in quel momento realizzai che il bambino era cresciuto e cambiato.

Quando mi accorsi che il sole stava iniziando a splendere di più, tornai al villaggio.
Nessuno era ancora per strada quindi mi affrettai a tornare in casa.
Fortunatamente stavano ancora dormendo mio fratello e mia madre, così non si accorsero della mia piccola scappatella mattutina.

Dato che non avevo per niente sonno, iniziai a cucire: unico passatempo che potevo fare restando in silenzio senza svegliare nessuno.
Decisi di cucire la lettera “G  ”, così l’avrei donata alla principessa una volta arrivata a palazzo.

Sentii dei passi leggeri provenire dalle scale e subito dopo vidi il viso stanco di mia madre che mi guardava sorridendo.

‹‹Buongiorno, madre. Dormito bene?››
‹‹Buongiorno, Rose. Si, abbastanza. Sapete figlia mia? Questa notte ho fatto un sogno..››
‹‹Vi va di raccontarmelo, madre?››
‹‹Certo. C’eravate voi e un ragazzo. Eravate nelle stanze segrete di un castello che stavate scappando insieme da qualcosa o qualcuno.. questo ragazzo era un nobile, forse un principe.. ad un certo punto vi eravate fermati e questo vi bacia. Dopo il bacio io mi sono svegliata… Rose, mi dovete dire qualcosa per caso?››

Quando ascoltai le sue parole e cercai di immaginarmi le scene del suo sogno, mi vennero i brividi poiché la prima persona nobile che mi venne in mente fu proprio il principe Harry.
Alla sua domanda tentennai a rispondere, ma alla fine lo feci.

‹‹Cosa madre? State per caso delirando? Io non devo dirvi nulla in merito a ciò.. state tranquilla! –dissi e poi sviai il discorso cambiandolo completamente– madre ma quando devo recarmi al cospetto della principessa Gemma?››   
‹‹Tra poco, figlia mia. Vi aiuto a preparare le vostre cose da portare a palazzo?››
‹‹No madre, non voglio che vi stanchiate. Faccio io!››
‹‹D’accordo, Rose.››

Dopo il nostro piccolo discorso andai nella nostra camera, presi un piccolo sacco e ci infilai due dei miei vestiti più belli che avevo e alcune delle mie cose personali.
Quando fui pronta avvisai sia mia madre che mio fratello e ci recammo tutti insieme al castello.
Salimmo sul carro e partimmo.

Arrivammo davanti il castello e vidi che era posizionato su di un fossato pieno d’acqua, così che i nemici non potessero raggiungerlo.
Con il carro passammo sul pontile che collegava la terra ferma al grande ponte levatoio. Arrivati all’altra estremità, due cavalieri ci fermarono e ci chiesero perché eravamo lì. Anthony poco prima mi disse di non scendere dal carro fino a che non me lo avessero chiesto e, infatti, così feci.
Mia madre gli rispose che io avrei dovuto iniziare a lavorare come damigella di corte per la principessa Gemma. I due cavalieri prima si guardarono un po’ scettici e poi dissero di farmi scendere dal carro, per farmi vedere.
Io scesi, tirai giù il cappuccio del mantello che mi copriva il viso e mostrai così anche la mia faccia.
I due si guardarono e si diedero degli sguardi d’intesa così uno dei due iniziò a parlare.

‹‹Signorina, se vuole la accompagno io al cospetto della principessa..››

Disse sghignazzando sotto quei baffi folti e neri che aveva.
Uno faticò a trattenere i suoi ghigni, ma io, infastidita, risposi prontamente.

‹‹Sicuramente non con voi, Signore. Voglio che entrino anche mio fratello e mia madre.››
‹‹Che caratterino che ha la signorina! E come facciamo a sapere che non volete entrare per far del male alla famiglia reale? John, dovremmo prima perquisirla! No?››


Disse uno dei due sfacciatamente.
L’altro ghignò un po’ e poi rispose.

‹‹Eh si George! Dovremmo prima perquisirla!!››

Seguitò ghignando e a quel punto i due mi si avvicinarono ma prontamente mio fratello si mise in mezzo e lì allontanò picchiandoli e intimandoli di non avvicinarsi più a me. Così i cavalieri reagirono colpendolo con le loro spade.
Vidi mio fratello morire davanti ai miei occhi.
Sul mio viso comparvero fiumi di lacrime, così come anche su quello di mia madre.
Corsi ad abbracciarla e, evidentemente, qualcuno sentì i nostri pianti: sentii, infatti, una voce maschile che gridò ‹‹Guardie!!!››.
I cavalieri si girarono verso il luogo da cui provenne la voce e subito dopo vidi comparire il principe Harry.

“Oddio no, non lui.. non adesso!” pensai tra me e me vedendolo avvicinarsi.

‹‹Sua maestà..››

Dicemmo io e mia madre al suo cospetto, mentre tenevamo ancora il corpo del mio amato fratello tra le braccia.
Il principe guardò il suo corpo ormai insanguinato e ci chiese spiegazioni.
Notai che fece finta di non conoscermi.. “Per fortuna..” pensai.
Quando gli dicemmo del fatto appena successo le guardie negarono, ma il principe credette a noi così chiamò altri soldati di cui si fidava e ordinò loro di portare quei due ingrati nelle prigioni e di lasciarli lì a marcire, ‹‹Senza pane né acqua!››, disse.

E poi disse di riportare mio fratello al nostro villaggio e di organizzargli degna sepoltura.
Io avrei iniziato a lavorare dal giorno dopo.

Tornammo a casa e decisi che il posto giusto sarebbe stato proprio di fianco alla tomba di nostro padre.
Mi girai verso mia madre e la vidi distrutta: aveva visto suo figlio morire davanti ai suoi occhi e di certo la capivo.
Così la abbracciai molto forte ed entrambe scoppiammo in lacrime, ma dopo ci riprendemmo e portammo il corpo di nostro fratello al posto prescelto.

La voce della morte di mio fratello si sparse molto in fretta nel villaggio e infatti moltissime persone che lui conosceva erano giunte con noi al posto dove lo avremmo sepolto.
Scavammo una buca sottoterra e poggiammo il suo corpo ormai freddo come la pietra.
Tutti, dopo aver messo la terra sopra di sé, cogliemmo un fiore e lo piantammo sopra la sua ormai chiusa tomba.
Dopo il piccolo funerale tornammo a casa e tentai in tutti i modi di consolare mia madre, ma fu tutto inutile.
Era crollata, distrutta e ormai demoralizzata.
Prima che riscoprisse il gusto del sorriso, sarebbe passato molto ma molto tempo.
Il giorno dopo decisi che sarei andata da sola al castello: presi le mie cose, legai il cavallo al carro e partii verso la direzione prescelta.
Arrivai davanti al ponte levatoio e questa volta non ebbi problemi ad entrare.
Portai il mio sguardo a terra e vidi che c’erano ancora delle tracce del sangue di Anthony che, purtroppo, non erano ancora scomparse.
Cercai di mimetizzare il mio sguardo addolorato con l’ombra del cappuccio della mia mantella.
Entrai e mi feci portare fino alla sala in cui erano riuniti il re, la regina e i loro figli.
Annunciarono il mio arrivo e tutti, tranne il principe Harry, mi accolsero a braccia aperte.
Non avrei mai pensato che una famiglia reale potesse mai accogliere una popolana in questo modo.
Solo il principe non si mosse dal suo posto: rimase, anzi, a braccia conserte vicino il trono di suo padre che era rimasto vuoto poiché era venuto ad accogliermi calorosamente, insieme alla regina e a sua figlia.
‹‹Tu devi essere Rose!››

Disse la regina.
Quando disse il mio nome vidi il viso del principe diventare interrogativo e vidi che si avvicinava a noi lentamente, forse per sentire meglio.
 
‹‹Ehm.. si, sua signoria!››

Risposi io abbassando il tono di voce.
Per fortuna la principessa intervenì e mi prese dall’avanbraccio per portarmi nelle sue stanze proprio quando il principe Harry si stava avvicinando sempre più a noi.
Mi voltai indietro per vedere il suo viso e lo vidi ridere.
 
‹‹Ecco, questa è la mia stanza! Ti piace?››

Mi chiese la principessa mostrandomi la sua signorile camera, un po’ spoglia, però molto bella.

‹‹Moltissimo principessa!››

Dissi sorridendo.
La principessa sembrava eccitata all’idea di avere una damigella personale, sembrava una bambina!  
‹‹Quanti anni hai, Rose?››
‹‹20 sua maestà.››
‹‹Oh, ti prego dammi del tu! Non sopporto queste cose!››
Come preferisce principessa. Beh, io 20 e… tu?››
‹‹25, Rose! Ah Rose..››
‹‹Si?››
‹‹Mi sono accorta di come ti guarda mio fratello, sai?››

‹‹E come mi guarderebbe, principessa?›› chiesi sorpresa.
‹‹Ti guarda con interesse.. mi sa che vuole conoscerti!››
‹‹Principessa, io sono solo una popolana e ora anche una vostra damigella. Di certo vi state sbagliando, lui, un principe, non vorrebbe mai conoscere una come me. E scusatemi se non vi sto dando del “tu”, ma mi è un po’ difficile..››
‹‹Non preoccuparti, Rose. Comunque credimi, lo conosco mio fratello e lui ti vuole conoscere. Nonostante tu non sia una principessa!››


La principessa sembrava così sicura e di certo non sarei mai riuscita a convincerla.
Dopo poco abbassai lo sguardo, morivo dalla voglia di dirle il fatto successo pochi giorni fa tra me e lui, sentivo che lei mi avrebbe capita.. e, forse, aveva compreso il mio stato d’amico: iniziò, infatti, a parlare.

‹‹Rose, c’è qualcosa che ti turba?››
‹‹Ehm.. non so se posso dirlo..››
‹‹Rose, da oggi in poi mi dirai tutto! Voglio che tu diventi mia amica. Qui a corte non ne ho mai avuta una in 25 anni! E sento che tu puoi esserlo!››
‹‹Principessa.. la ringrazio, davvero! Beh.. comunque.. sapeva che il principe Harry l’altro dì era andato dal fornaio del villaggio?››

‹‹Oh sì, aveva fatto una scommessa con uno dei suoi amici soldati e aveva perso! Così è dovuto andare dal fornaio e comprare il pane. Mi ha detto che aveva incontrato anche una bellissima ragazza di nome Juliet e da come l’aveva descritta era uguale a te!››
‹‹Ehm.. principessa Gemma.. Juliet.. ero io…››
‹‹Cosa?!››

‹‹Si.. non so perché mi era uscito il nome Juliet.. quando mi aveva chiesto come mi chiamavo ero terrorizzata e ho detto il nome Juliet.. prima mi guardava sorpreso perché aveva sentito il mio vero nome però la persona era quella che aveva incontrato dal fornaio.››
‹‹Ahahah davvero?? Quindi tu saresti la ragazza che l’ha baciato??››
‹‹Si io sono.. IO COSA???››


Gridai sorpresa. Lui aveva detto che l’avevo baciato?? Ma cosa si era inventato??
 
‹‹Harry ha detto che questa ragazza che lui aveva incontrato dal fornaio l’aveva baciato davanti a tutti! Quindi non è così??››
‹‹No che non è così! Non lo è per niente!!! Se non mi avesse detto che lui era il principe d’Inghilterra gli avrei tirato uno schiaffone in faccia!!!››
‹‹Ahahah avresti fatto più che bene, Rose! Che impostore!! Ahahah››

 
La vedevo ridere di gusto, Harry si era appena inventato una grandissima bugia! E perché lo aveva fatto?? Non sapevo darmi risposta.  

‹‹Dai vieni, ti mostro dove starai tu!››
 
La mia stanza era proprio vicino a quella della principessa e, purtroppo, anche a quella del principe.
Casualmente proprio mentre noi stavamo passando per quel lungo corridoio che collegava le stanze, anche Harry stava passeggiando pensieroso.
 
‹‹Fratello.››


Disse Gemma un po’ severamente e un po’ anche come se lo volesse prendere in giro.

Harry si voltò verso di noi e prima guardò sua sorella poi me.
Si soffermò di più su di me, forse mi stava scrutando di nuovo o forse gli era tornato alla mente quando ci eravamo incontrati per la prima volta dieci anni prima.
‹‹Sorella.. ROSE.››
 
Disse il mio nome scandendo bene ogni lettera, come se per ognuna volesse ricordarmi che gli avevo mentito su una cosa così semplice.
Poteva offendere davvero così tanto una persona questa cosa?
 
‹‹Principe..››

Dissi io abbassando lo sguardo e proseguendo insieme alla principessa.
Andai nella mia stanza e mi accorsi che era molto più vicina a quella di Harry che a quella di Gemma.. questa cosa mi lasciava un po’ imbarazzata.  

‹‹Beh, ora puoi lasciare qui le tue cose e puoi indossare pure i vestiti che troverai nel tuo armadio, li ho fatti arrivare appositamente dal nord dell’Inghilterra per te!››
‹‹Principessa, sono lusingata! Non dovevate! Davvero!››
‹‹Invece sì! Non posso lasciare che la mia damigella personale sia vestita come una contadina!››
 
Io annuii, aprii l’armadio e ci trovai un vestito di velluto azzurro e verde acqua, con una mantella intonata. Era stupendo e non pensavo che lì le “serve” vestivano così bene. I miei vestiti “più belli” non erano nulla a confronto di quello.
Lo presi, lo mostrai alla principessa che con le labbra mimò un “buona scelta!” e mi andai a cambiare.
Quando uscii e mi veci vedere, trovai sia la principessa che il principe ad aspettarmi.
Gemma mi sorrise e saltò entusiasta della mia scelta, Harry, invece, fece solamente un piccolo sorriso di sorpresa.
 
‹‹Sai Rose, prima Harry mi stava raccontando di come vi siete incontrati per la prima volta!››
‹‹Ah…si?››
‹‹Sì, mi ha detto che è stato circa 10 anni fa.››
 
Io guardai in quel momento Harry e lui mi sorrise, per una volta, sinceramente.
Quando si accorse che lo stavo guardando diventò ad un tratto rosso in viso.

Nella mia mente mi dicevo “Ti ricordi, quindi.. mi fa piacere..”.

‹‹E’ esatto, principessa. Ma eravamo due bambini..››
‹‹Infatti Gemma, non c’è nient’altro da dire. Vi lascio ai vostri discorsi da donne.. arrivederci.. Rose.››
‹‹Sua maestà.››

Dissi io e poi feci un gesto di riverenza.
Lo guardai intensamente mentre scompariva lentamente nell’ombra che ormai si era creata nel corridoio fuori la mia stanza.


‹‹Oh ma qui lui non è l’unico ad essere “cotto” di una persona!››
 
Mi disse Gemma strizzando l’occhio.

‹‹C-Cosa?? Nono, si sbaglia principessa! Mi ero solamente incantata in un punto, non si preoccupi!››
‹‹Rose, me lo puoi dire se ti piace! Tranquilla, non glielo dirò!››
‹‹Principessa, davvero! Non mi piace vostro fratello.. anzi, se devo essere sincera lo trovo anche arrogante e antipatico.››
 
Stavo mentendo a me stessa?
 
Rose bambina:


Rose:


Harry:


Gemma: 


 

Angolo autrice:
 
Spero il capitolo vi sia piaciuto!
Love you all <3
Jess. xxx

  
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