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Autore: Bluemask    26/05/2013    7 recensioni
"Vuoi chiudere quella bocca?"
"Chiudimela tu."
"Che cosa?"
"Quanto puoi essere stupido? È un invito a baciarmi, Sfregiato."
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter | Coppie: Draco/Harry
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da VI libro alternativo
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 Il Siero della Verità

 

« Gli opposti non sono elementi contrari tra loro
ma le componenti  di una stessa unità.
»

 

 

 

"Che abbiamo alla prima ora, Blaise?" si informò Draco, alzandosi dalla panca del tavolo dei Serpeverde, aspettando che l’amico e Pansy facessero lo stesso.
"Pozioni." gli rispose lui, mettendosi a tracolla la borsa color muschio e strizzando gli occhi per ricordarsi meglio. "Con i Grifondoro, se non sbaglio."
"Che palle, odio il lunedì." si lamentò Pansy con una smorfia disgustata, seguendoli nel corridoio.
"Potrebbe essere divertente." Draco si affrettò a far sparire quel sorriso stupido e fuori luogo che gli era comparso sulle labbra.
"Certo, passare un'ora a sorbirsi quell'enciclopedia vivente della Dente Da Castoro Granger è uno dei miei passatempi preferiti." borbottò Pansy, alzando ironicamente un pugno in aria.
"Ma lui sta pensando a Potter, non è così?" Blaise ammiccò in direzione di Draco, passandogli una mano tra i capelli.
"Lui sta sempre pensando a Potty." specificò Pansy, sorridendo divertita.
"Davvero esilarante, dieci punti a Serpeverde." sibilò Draco, fulminandoli con un'occhiataccia. "E, Zabini, ti ho già detto mille volte di non toccarmi i capelli." se li sistemò alla meglio, specchiandosi in una finestra di Hogwarts.
"A volte sei peggio di Pansy." sbuffò lui, roteando gli occhi.
"Ehi!" esclamarono contemporaneamente la ragazza e Draco, offesi.
Entrarono nell'aula continuando il loro battibecco, come facevano sempre, e Draco osservò con più disinvoltura possibile i due posti occupati di solito da Potter e Weasley, trovandoli lì seduti a parlare con la Granger, messa nel banco davanti al loro.
"Se continui così finirai per consumarlo." gli sussurrò Pansy nell'orecchio, occupando il posto vuoto accanto a lui, e Blaise si sistemò sul banco di Draco ridendo.
"Non mi piace quel troglodita." sbottò Draco, senza staccare lo sguardo da Potter.
"Non puoi fare a meno di guardarlo, tesoro." gli ricordò dolcemente Pansy.
Potter, come se li avesse sentiti, si voltò di scatto verso Draco; quest’ultimo inarcò con tranquillità un sopracciglio, l'altro arrossì.
Grifondoro, bah.
"Quello che provo io è un mio problema." mormorò pacatamente Draco quando Piton entrò in classe e Blaise fu costretto ad andare al suo posto dietro Draco e Pansy. "Non che io provi qualcosa per lui." si affrettò ad aggiungere, guardandola di sottecchi.
"Sicuro Draco, come dici tu." lei sorrise, beffarda.
Piton incominciò a spiegare e Draco a prendere appunti, interrompendosi di tanto in tanto per disegnare ghirigori e scrivere delle "h" sparse qua e là, tirando una riga sopra di esse subito dopo.
Dio, sembro una stupida ragazzina Tassorosso innamorata, che schifo.
"Qualcuno potrebbe riassumere l'ultima cosa che ho detto?" domandò Piton nel suo modo strascicato, facendo scivolare il suo sguardo sulla classe. Si fermò vedendo Potter e Weasley parlare a bassa voce. "Qualcuno come Harry Potter?"
Il ragazzo si sentì gelare il sangue, alzando lentamente gli occhi verso il professore; Draco ghignò.
"Ovviamente." rispose Potter, deglutendo. "L'ultima cosa che ha detto era..." cercò aiuto dalla Granger, che sillabò qualcosa di intraducibile.
"Ehm, sì, era..." ritentò, facendole segno che non capiva un accidente.
"Per Merlino, Sfregiato, sei così idiota da non capire nemmeno un suggerimento della Granger." sogghignò Draco, scuotendo la testa in maniera rassegnata e alzando un coro di risolini da parte dei Serpeverde.
"Taci, Malfoy." ringhiò Potter.
"Almeno Draco se la cava egregiamente in questa materia, rispetto a te." replicò Piton. "E ora, se non ti dispiace, gradirei che mi parlassi della pozione Ricostituente."
"La pozione Ricostituente, certo, lo sapevo." annuì vigorosamente Potter, impallidendo. "Ehm, si crea mescolando gli aculei di porcospino con le piume di
Jobberknoll e, ehm, facendo bollire la polvere di rosa per un'ora e mezza…"
La risata di Draco invase la stanza, spostando l'attenzione di tutti nuovamente su di lui.
"Oh, no, ti prego, continua a dire sciocchezze, mi sto divertendo da matti." il biondo fece finta di asciugarsi una lacrima invisibile.
"Ti piace ridere, Malfoy?" Potter scattò in piedi, Weasley gli afferrò una manica ma lui si liberò facilmente dalla stretta poco convinta dell’amico e puntò la bacchetta contro Draco: "Rictusempra!"
Il biondo crollò sul pavimento per gli attacchi di risa, contorcendosi su se stesso. "Tutto.... qui, Sanguesporco…?" ansimò, brandendo la propria bacchetta.
"Finite incantatem." lo precedette Piton, mettendosi in mezzo ai due. "Mi sono stancato dei vostri ripetitivi attacchi durante la mia lezione, è assolutamente necessaria una punizione.” guardò torvo Potter, Draco sorrise maligno. “Per entrambi.”
Il sorriso di Draco scomparve, Potter sembrò incredulo quanto lui.
“Che cosa?” soffiò il primo, senza voce.
Com'era possibile che Piton lo includesse nella punizione? Includesse lui, Draco Malfoy!
“Fatevi trovare in quest'aula subito dopo cena." aggiunse Piton, ignorandolo e tornando dietro alla cattedra. "E ora, prendete tutti pagina 394."

"Una punizione!" ripeteva ancora Draco. "Una punizione da parte di Piton! Non da quella megera della McGranitt o che so io, Piton!" strinse i pugni, sbattendone uno sul tavolo.
"Fammi indovinare," lo precedette Pansy, annoiata "tuo padre lo verrà a sapere?"
"Dico sempre così?" lui sbatté le palpebre, stupito.
Pansy annuì e fece per dire qualcosa, ma una risata si levò dal tavolo dei Grifondoro, interrompendola.
"Che avrà mai da ridere tanto." borbottò Draco, fissando Potter in cagnesco, e Pansy ne approfittò per far cadere nel suo bicchiere tre gocce di un liquido incolore, per poi rimettere velocemente la boccetta nella tasca dell'uniforme.
"Beviamo l'ultimo bicchiere prima che tu vada in punizione, eh? Così hai un gusto dolce in bocca." Pansy alzò il proprio succo di zucca a mo' di brindisi e se lo portò alle labbra, lui la imitò controvoglia.
"Vado a raggiungere Blaise in biblioteca, aveva una ricerca da fare." disse lei, uscendo dalla Sala Grande.
"Io vado da Piton prima che esca Potter, almeno evitiamo il tragitto insieme." sbuffò Draco, che stava per andare nel corridoio deserto dei sotterranei, ma la mano di Pansy si posò sulla sua spalla, fermandolo.
"Solo una cosa, tesoro: ti piace Potter?"
Draco alzò gli occhi al cielo ed emise un "no" disperato. O almeno, quella era l'intenzione, visto che disse un "sì, anzi, credo di essermi innamorato di lui."
Rimase interdetto per qualche secondo, gli occhi fuori dalle orbite, mentre Pansy sorrideva trionfale.
"Pansy Parkinson." sussurrò. "Che cosa hai fatto?"
"Solo versato del Veritaserum nel tuo succo." si strinse nelle spalle, come se nulla fosse.
"Non posso crederci!" Draco incrociò le braccia al petto, a dir poco infuriato.
"Se l'unico modo per dichiararti a San Potter è farlo sotto effetto di quella pozione, chi sono io per negarti il mio aiuto?" cinguettò Pansy.
Draco digrignò i denti, allargando le braccia, e aprì la bocca per ribattere qualcosa come "non voglio dichiararmi a lui, io lo odio!" ma la menzogna non si decideva a uscire dalle sue labbra; pestò nervosamente un piede a terra.
Il ragazzo imprecò e, in quel momento, Potter uscì dalla Sala.
"Malfoy." inarcò un sopracciglio, sorpreso. "Credevo fossi sotto da un po'."
"Ci sono state complicazioni." mormorò fra i denti, guardando Pansy andare via salutandolo allegramente con la mano.
Potter annuì, pur non capendo che intendesse dire. "Andiamo?"
"Andiamo." bofonchiò a testa bassa, seguendolo; compirono il tragitto fino all'aula in assoluto silenzio, e Draco gliene fu grato per questo.
"Non c'é Piton." commentò Potter, chiudendo la porta alle loro spalle.
"Che acuto spirito d'osservazione."
"Non c'era in Sala Grande quando siamo usciti, credevo fosse qui." spiegò, ignorando il sarcasmo e sedendosi su un banco.
"Anche il fantastico bambino-che-è-sopravvissuto-per-una-botta-di-culo si sbaglia, sono sbalordito." borbottò, sedendosi sul banco di fronte al suo.
"Credi davvero che sia fantastico?" Potter gli rivolse un sorrisetto beffardo.
No, penso che tu sia un completo idiota.
"Sì."
Veritaserum del cazzo.
Potter per poco non si strozzò con la sua stessa saliva, Draco si schiarì la gola.
"La Piattola però pensa che tu sia un eroe." buttò lì, sperando di cambiare discorso.
"Ginny lo dice per essere gentile." la difese immediatamente Potter.
E ti pareva.
"Certo, come se tutta la scuola non si fosse accorta che ti adula solo per portarti a letto."
"Io e lei siamo solo amici!"
"Lei ti piace!" Draco si rimise in piedi, indicandolo come se fosse il responsabile di un reato.
"Non è affatto vero." sibilò Potter, piccato.
"Credi che sia cieco? Vedo benissimo come guardi quella troia."
"Perché ce l'hai tanto con lei?" anche Potter si alzò in piedi.
"Perché sono geloso del fatto che tu provi qualcosa per lei e del fatto che possiate avere un futuro insieme!" gridò, fuori di sé, e quando si rese conto di quello che aveva detto era troppo tardi.
"Tu – che cosa?" bisbigliò Potter, sicuro di aver capito male.
Draco si morse il labbro inferiore, imponendosi di stare calmo.
"Ma che hai 'sta sera?" Potter lo guardò preoccupato, avvicinandosi a lui, che fece però un passo indietro.
"Che t'importa? Tanto hai la tua Weasley." sbottò.
"Vuoi chiudere quella bocca?"
"Chiudimela tu."
Maledetta Parkinson.
"Che cosa?"
Draco si premette le mani sulle labbra, ma la risposta uscì lo stesso: "Quanto puoi essere stupido? È un invito a baciarmi, Sfregiato."
Draco si diede un colpo in testa.
Maledetta, maledetta Parkinson.
"Che hai bevuto?" Potter arrossì, cercando di non darlo a vedere.
"Del Veritaserum che mi ha versato Pansy nel succo di zucca, cazzo!”
Il Grifondoro rimase immobile per qualche secondo, infine sorrise. “Il siero della Verità, eh? Quindi, immagino non sia leale da parte mia approfittare di questa situazione.”
“Non lo è.” affermò Draco, preoccupato da una sfumatura strana negli occhi verdi di Potter.
“Tradirei i principi dei Grifondoro.” Continuò il moro, avvicinandosi.
Che Potter sia benedetto.
“Oppure potrei divertirmi un po’, non credi?” il sorriso si allargò.
Ho già detto che odio Harry Potter?
"Io preferisco la prima opzione.” replicò Draco, arretrando.
“Mi dispiace, Malfoy, ma non possiedi le redini di questo gioco.” replicò Potter.
“Cosa pensi di fare?” ringhiò Draco, accorgendosi di essere arrivato con le spalle al muro.
Potter mantenne il sorriso, che in realtà si era trasformato in una smorfia divertita, e si avvicinò di più a lui.
Draco si ritrovò ad arrossire per l’eccessiva vicinanza, sperando con tutto se stesso che Potter non se ne fosse accorto.
“Sei in imbarazzo?” disse invece quello, inarcando un sopracciglio.
Dannazione.
“Sì.”
“Perché hai paura di quello che possa chiederti o per altro?”
“Entrambe le cose.” soffiò Draco a denti stretti, insultando Pansy mentalmente.
“E per cos’altro?” Potter aggrottò la fronte, non capendo.
“Perché sei troppo vicino.”
Merda.
“Cosa intendi con – oh.” le labbra di Potter si spalancarono per la sorpresa.
Non guardargli le labbra, Draco, trattieniti, non guardarle, non guardarle, non guardarle.
Non guardare quelle labbra così rosse, e piene, e che sembrano così morbide, e attraenti, e umide e cazzo le sto guardando.
“Ti imbarazzi di più se faccio questo?” Potter gli accarezzò una guancia con la mano, portandogli una ciocca bionda dietro all’orecchio, e il volto di Draco prese fuoco.
“Sì.” sospirò, protendendosi verso quella carezza senza riuscire a farne a meno. “Potter, basta, ti prego.”
“Provi qualcosa per me?” chiese lui, non dandogli ascolto.
“Sì.” ripeté Draco, mordendosi la lingua.
“Ti piaccio?”
Draco chiuse gli occhi, non volendo guardare mai più la faccia di Potter per la vergogna.
“Sì.” mormorò.
“Allora perché ti comporti come se mi odiassi?”
“Perché è l’unico modo per poterti parlare.”
“Potevamo essere amici se solo tu non –“
“Mi avresti rifiutato, come è successo al primo anno.”

Potter parve rifletterci su, Draco sentì la sua mano ritrarsi e fu tentato di riaprire gli occhi per vedere se lui fosse ancora lì.
Sussultò quando avvertì qualcosa di leggero sul collo, preso alla sprovvista.
“Ti piace se faccio così, Malfoy?” bisbigliò Potter, lasciandogli dei baci bagnati di saliva sulla pelle bianca, scostando il tessuto dell’uniforme con la mano.
“Sì.” socchiuse gli occhi grigi; strinse i denti, cercando di riprendersi, e spinse il corpo di Potter lontano da sé. “Ti sei divertito abbastanza.” tossicchiò, guardandosi intorno come per paura che fosse entrato qualcuno. “E visto che Piton ha deciso di prenderci in giro non venendo qui, me ne vado in camera.” si girò, compiendo un passo verso la porta, ma due mani si appoggiarono sui suoi fianchi e Potter lo attirò contro il suo petto.
“Dove scappi, furetto?” replicò, posandogli un bacio tra i capelli.
“Che cosa-“ balbettò Draco, voltandosi, ma la bocca del moro lo interruppe, posandosi sulla sua con dolcezza.
Draco puntò le mani sul petto di Potter, mordendogli forte il labbro inferiore e spingendolo, il moro barcollò all’indietro, sorpreso.
“Perché lo hai fatto?” strillò, coprendosi la bocca con la mano.
“Perché sei un bastardo!” urlò Draco con gli occhi lucidi. “Fai tutto questo solo per umiliarmi e per farmi soffrire! Complimenti, che bella vendetta, facciamo tutti un applauso al grande Harry Potter!” Draco inghiottì un fiotto di saliva a forza, sbattendo le palpebre per ricacciare indietro le lacrime.
Non piangere, non davanti a lui.
“Aspetta.” Potter gli prese una mano, stringendola tra le sue, Draco la tirò via e si diresse con passi veloci alla porta.
“Io sono innamorato di te.”
Draco si fermò, sbarrò gli occhi, rimase in silenzio.
“Nonostante sia sbagliato esserlo perché, cavolo, tu sei Draco Malfoy e io sono Harry Potter, siamo nei due lati opposti della guerra, e mi sento così sporco, così sbagliato nel provare un sentimento simile, e lo maschero con l’odio, cercando di dimenticarlo.” sospirò, sentendo una lacrima che non era riuscito a trattenere scivolargli sulla guancia, e abbassò la testa aspettando di sentire la porta sbattere e i passi nel corridoio allontanarsi.
“Oh, ma smettila.” borbottò invece Draco, tornando da lui e asciugandogli la lacrima, Potter lo guardò perplesso.
“Tu Sai Chi è tornato, okay, ma non c’entra con noi, non direttamente.” Draco sorrise quasi timidamente. “E forse siamo così sbagliati perché solo insieme potremmo essere giusti.”
“Non credevo fossi tanto romantico, Malfoy.” Potter rise piano, l’altro sentì il cuore scaldarsi per quel suono.
“Non aspettarti che lo sia, è colpa del Veritaserum se dico quello che penso.” sbuffò, roteando gli occhi.
Harry sorrise, facendo scivolare le braccia dietro al collo di Draco e avvicinandolo a sé; Draco ricambiò il sorriso, unendo le loro labbra come era successo pochi istanti prima.
“Ma che scena toccante.”
Draco trasalì, voltandosi di scatto verso la porta spalancata, e il moro spalancò gli occhi.
Piton inarcò un sopracciglio.
“Si-signore.” balbettò Draco, cercando di non arrossire. “La stavamo aspettando.”
“Sì, ehm, esatto, professore.” aggiunse Harry, facendosi scappare l’accenno di un sorriso.
“Aspettarmi per cosa?” replicò Piton, superandoli per arrivare agli scaffali ricolmi di boccette.
“Per la punizione, signore.” Draco aggrottò la fronte.
“Non so di cosa stia parlando, signor Malfoy.” l’uomo gli dette le spalle, facendo scorrere un dito sull’etichette delle pozioni. “Ora, se non vi dispiace, gradirei che ve ne andiate.”
Harry si passò una mano tra i capelli, confuso, lanciando un’occhiata interrogativa a Draco; quello scosse la testa, uscendo dall’aula, subito seguito dal compagno.
Mentre Harry prendeva Draco per i fianchi, baciandolo di nuovo, e mentre Draco si lasciava andare a una risata soffocata dal bacio, Piton si girò verso la porta socchiusa, permettendosi un piccolo sorriso.
“Minerva mi deve trenta zellini, le avevo detto io che si sarebbero baciati.”
sussurrò tra sé, tornando alle sue pozioni.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Sera!
Ed eccomi qui, ad annoiarvi con le mie storie anche nel fandom di Harry Potter. Sono così sadica. (Le mie Serpi sarebbero fiere di me, ew)
E' la prima storia che scrivo su Potty e Draco, quindi abbiate un po' di pietà. Fatelo nel nome della Drarry xx
Che sto dicendo? Per Merlino.
...Comunque, la citazione lì in alto è di Confucio -mi sembra lol- e se ci sono problemi con la scrittura della os è perché l'html sta diventando stupido e blabla.
Oh, sì, il tema del Veritaserum è già stato usato diverse volte per la Drarry, ma volevo avere la soddisfazione di scriverne una io. Perdonatemi.
Non so voi, però io l'immagine di Severus e Minerva che bevono insieme facendo scommesse sui loro alunni la trovo esilarante AHAHAHAHAH 
Per vostra informazione -anche se non ve ne frega niente- io ho un debole per Piton e per i suoi capelli unti (così sexy), quindi è probabile che lo infilerò in ogni os. Già.

Mh, dovevo scrivere altro ma non me lo ricordo, pazienza.
Spero di ricevere qualche breve e piccola recensione. Vi prego. Sigh.
Boh, viva i gay!

Lastdream. -che una volta era Smilee, nel caso qualcuno si sentisse confuso-










  
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