Videogiochi > Kingdom Hearts
Segui la storia  |       
Autore: Lorenzotop    27/05/2013    3 recensioni
" Dev'essere davvero brutto perdere chi si ama. " Pensò per il resto della notte. Ecco perché non poteva permettere che gli Heartless facessero del male alle prime persone a cui aveva mai voluto bene nella sua vita. Dal Capitolo 8: " Verità ".
-----------------------------------------------------------------------------------------------
Una scuola, specialmente se si tratta del luogo dove abiterai per cinque anni, dev'essere confortevole e accogliente.
Roxas sta per entrare nella sua nuova scuola, ma siamo sicuri che sarà tutto rose e fiori? Certo, con dei compagni del genere, la sua vita in questa nuova casa sarà un po' fuori dal normale.
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Axel, Demyx, Roxas, Zexyon
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Tutto ciò che stava succedendo sarebbe sembratoo assurdo anche solo a pensarlo per Roxas, anche solo una settimana prima. Aver incontrato Axel e Demyx era probabilmente una delle cose migliori che gli fossero mai capitate, stare in quella scuola per cinque anni con loro sarebbe stato fantastico. Da quando era lì, probabilmente il novizio aveva provato sensazioni e sentimenti di cui prima d'ora aveva solo sentito parlare alla tv. Aveva capito cosa significava essere apprezzato per quello che era davvero, e soprattutto aveva capito cosa significava avere un amico... una persona che ti accompagna nei momenti di gioia, e, anche se non ne aveva ancora avuto uno sul serio, Roxas era sicuro che i suoi due amici lo avrebbero aiutato anche in un momento di difficoltà. Perché? Perché a suo inesperto parere, quando una persona è buona e sincera, la si può riconoscere anche solo guardandola negli occhi. E per lui i loro occhi erano come quattro fari illuminati.
Certo, dal letto della sua camera i pensieri si aggrovigliavano come spaghetti, e durante il sonno molte persone sarebbero state in grado di creare quelle frasi che adesso rimbombavano nella sua testa. Lì, in quella scatola cranica in apparenza impenetrabile per molti, svolazzavano parole e pensieri, e avrebbe avuto il tempo di farli svolazzare ancora per un po', dato che quello era il suo primo giorno di riposo dopo una settimana di studio.
Eh sì, la domenica... tante grazie a chi l'aveva inventata. Un profumo di libertà aleggiava nel parco e nei dormitori, zone predilette per trascorrere l'unico vero giorno della settimana in cui gli studenti potevano posare i libri negli armadietti e negli zaini e fare quel che gradivano di più. In quel momento, per Roxas, ovviamente la cosa che gradiva di più era farsi una bella dormita, con quei pensieri già elencati precedentemente, che non la finivano più di ripetersi sotto forma di sogni o in altri modi.
Comunque, la quiete del ragazzo sarebbe durata ancora per poco, dato che l'ora era davvero tarda, e lui aveva due cani alle calcagna.
<< Mezzogiorno! >> Demyx, indispettito più che mai, ed Axel, camminavano lentamente lungo le scale del dormitorio maschile, tra alunni che si divertivano a chiacchierare e scherzare, oltre che ad affacciarsi per richiamare delle ragazze che passeggiavano nei pressi dell'edificio.
<< Avanti Dem, sai che il novellino dorme poco la notte... non mi sorprenderebbe se si svegliasse alle otto di sera, se noi ci dimenticassimo di lui, un giorno. >> Il rosso cercò di sdrammatizzare, ma per l'amico ciò che sembrava davvero una cosa grave, tant'è che si avvicinò in fretta e furia alla porta di Roxas, e per la prima volta non fece sbattere la porta per svegliare il nuovo compagno: Oh no, sarebbe stato troppo semplice svegliarlo con un semplice rumore, Roxas avrebbe dovuto patire una sofferenza reale.
Il biondo si avvicinò con cautela al letto del ragazzo, poi fece segno ad Axel, sull'uscio della porta, di avvicinarsi, e infine prese insieme al compagno il materasso su cui giaceva dormiente e russante (?) il povero malcapitato. 
<< Uno... >> Dopo una decina di minuti, il trio al completo si ritrovò nel parco, accanto alla fontana più grande che c'era, rotonda e profonda circa due metri... sembrava più una piscina in realtà. << Due... >> Il materasso penzolava di qua e di la, tra le mani di Axel e Demyx. << Giù! >> Un urlo sovrastò tutto il parco, gli studenti si girarono per vedere cos'era accaduto e molti di loro presero a ridere come delle iene fameliche, altri (pochissimi) se ne andarono, alcuni indignati, gli altri semplicemente indifferenti all'accaduto, e consapevoli del fatto che cose di questo genere accadevano.
Ed eccolo lì, era appena uscito, incazzato nero da quella fontana e zuppo d'acqua, Roxas, pronto ad inseguire i suoi amici, che nel frattempo lacrimavano dalle risate. 
<< Così imparerai a svegliarti prima e a dormire la notte, scassaballe! >> Esultava più di una volta Demyx, mentre correva per salvarsi da un'inarrestabile vendetta del ragazzo, giustamente pieno di risentimento, e forse anche con qualche pesce in più nelle mutande, rispetto al solito.
Dopo essere tornati nel dormitorio, e dopo che Roxas si fu vestito ed ebbe finito di prendere a schiaffi Axel e Demyx, finalmente il trio potè uscire, sempre guardato con un po' di sospetto e indicato con un po' di ironia dagli studenti che avevano assistito alla scena della fontana.
<< Lo sai vero che questa cosa me la pagherai cara? >> Minacciava Roxas al principale colpevole, il biondo, che invece di prendere sul serio le parole dell'amico continuava a ridacchiare, spesso insieme ad alcuni sconosciuti che si presentavano di fianco a loro. Il rosso invece aveva preso la cosa un po' più seriamente, ma continuava a non volerne fare un dramma di proporzioni bibliche, dopotutto, Roxas sapeva che in amicizia si facevano anche queste cose. O meglio, lo aveva imparato a sue spese quella settimana, più di una volta, avrebbe detto. 
<< Che cosa facciamo oggi, allora? >> Il novizio fece una domanda, preceduta da un piccolo sbadiglio che indicava la mancanza di sonno, nonostante fosse l'una e mezza e lui avesse dormito per più di otto ore consecutive, fino allo splash finale, ovviamente.
<< Mm... Non so, tu cosa dici Axel? >> I quesiti si addossavano tutti sul rosso, che si fermò per un istante a pensare all'attività che avrebbero potuto svolgere quel giorno. Si mise in una posa enigmatica, appoggiando il mento su una mano e guardando per qualche secondo il cielo, per poi spostare lo sguardo dritto di fronte a lui; anche Roxas volle ammirare ciò che l'istrice fissava tanto intensamente.
Si girò e vide.
<< Alberi? >> Ancora domande, ancora quesiti. Axel si distaccò da quella sua posa enigmatica ed innaturale e tornò a sorridere come prima, normalmente, facendo però preoccupare Demyx e Roxas che si chiedevano (ancora una volta) se il loro amico non avesse preso la febbre.
<< Andremo nel bosco confinante la scuola, che ne dite? >> Nel momento in cui uscirono quelle parole dalla bocca del rosso, Demyx fece come per avvilirsi improvvisamente, mentre invece Roxas sembrò molto incuriosito, e annuì. In realtà lui non aveva mai notato quel bosco prima d'ora, e si chiedeva come mai ad Axel venisse in mente proprio in quel momento di andarci: Insomma, c'erano stati altri momenti di vuoto totale, e a lui non era mai venuto in mente di andare a visitare quel luogo. Eppure, la depressione del biondo alla notizia fece incuriosire il novizio ancora di più.
<< Ci saremo andati non so quante volte in quel bosco! Perché tornarci adesso? >> Alle parole di Demyx, sul volto del rosso si accese un sorriso fiammante, che brillò alla luce del sole facendo preoccupare ancora di più i due amici. Axel camminò un po' più avanti dei suoi due amici, poi alzò il braccio e indicò aldilà di quella selva.
<< Sì, è vero, ma non abbiamo mai visitato la villa abbandonata! >> Le parole gli guizzarono fuori dalla bocca come due murene elettrizzate, e Demyx alzò un po' lo sguardo, come se la cose gli avesse fatto cambiare idea. Roxas continuava a capirci poco, ma era sicuro che se avrebbe dovuto fare qualcosa con quei due, di certo non sarebbe stato noioso, e che quindi valeva la pena di rischiare un brutto spavento da qualche animale selvatico, o dalla sopracitata villa.
Così, senza ulteriori indugi, il trio cominciò ad avviarsi verso una grossa discrepanza nell'enorme muro che circondava l'intera scuola, e che avrebbe permesso loro di attraversare il bosco per poi arrivare nel luogo desiderato, e chissà, incappare in qualche situazione stravagante.
  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Videogiochi > Kingdom Hearts / Vai alla pagina dell'autore: Lorenzotop