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Autore: Nauder Production    13/12/2007    6 recensioni
Introduzione rimossa perchè non presenta nessuna informazione sulla trama della fanfition.
Inserirne al più presto una valida.
Rosicrucian e Nami, assistenti amministratrici.
Genere: Generale, Azione, Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Organizzazione XIII
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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asa

Faceva freddo... maledettamente freddo.

E solo questo bastava a peggiorare una situazione già abbastanza orrenda di suo.

E lui? Oh... la regina dei ghiacci se ne stava ad ammirare la grazia del suo elemento.

Le montagne erano coperte di neve, la terra sotto i suoi piedi era coperta di neve. E, di li a mezzora, sarebbe stato coperto di neve anche lui.

Fantastico, odiava la neve.

In realtà, detestava qualsiasi cosa la cui temperatura scendesse sotto i venti gradi.

E li erano almeno a dieci sotto zero.

Vexen, invece, era estasiato.

Il ghiaccio, tutto intorno a lui, emetteva scintillii arcobaleno.

Adorava quel posto, era così perfetto. Gelido e razionale.

Solo una cosa stonava totalmente con il paesaggio: Axel.

Non stava fermo un secondo e continuava a borbottare lamentele incomprensibili.

Turbava la pace di quel luogo.

Perchè, tra tutti, doveva finire proprio con lui? Era uno dei novellini più insopportabili...

Il rosso decise che non avrebbe aspettato un secondo di più.

Ad agitarlo ulteriormente, il fatto di non sapere dove e con chi fosse finito Roxas.

Dannazione, era anche disarmato.

Si diresse verso l'unico sentiero, sperando che conducesse più a valle, o in qualsiasi altro luogo, basta che fosse molto ma molto lontano dal numero IV e dai suoi irritantissimi scintillii.

Un muro di neve gli si parò davanti tanto improvvisamente, che per poco non ci andò a sbattere contro.

- Che diavolo credi di fare? -  chiese in un tono che rasentava il minaccioso.

- Ti salvo la vita. Non ci sono forme di vita per i prossimi duecento chilometri e non riesci ad aprire varchi oscuri. Hai meno possibilità di sopravvivenza di una spugna nel deserto.

Il rosso lo fulminò con lo sguardo:

- Sempre meglio che starsene seduti su una pietra ad ammirare i ghiaccioli. In caso non te ne fossi accorto, siamo nei guai fino al collo!

- Lo so – rispose pragmatico Vexen -  ma non possiamo agire senza aver analizzato bene la situazione.

Axel si mise le mani sui fianchi:

- Fa freddo, c’è ghiaccio ovunque, sono bloccato su una montagna con un cretino che ha un pupazzo di neve al posto del cervello e il nostro capo potrebbe essere morto. Fine dell’analisi.

Il numero IV si mise più comodo sulla pietra.

- Andare in giro a casaccio non porterà a nulla.

Il rosso strinse i pugni, aveva la tremenda sensazione di essere in trappola.

- Dio, dov’eri quando il creatore ha distribuito la praticità?

- Nello stesso posto in cui eri tu quando ha distribuito i cervelli. – rispose l’altro senza scomporsi.

La goccia che fa traboccare il vaso, la scintilla che fa scoppiare l’incendio.

- Non…

Le sue parole furono coperte da un tremendo rombo, il terreno sotto i loro piedi si mise a tremare violentemente.

I due alzarono lo sguardo verso l’alto: da una delle due cime, un’enorme valanga si stava precipitando verso di loro.

Vexen realizzò improvvisamente che, se a lui non avrebbe fatto nemmeno un graffio, per il suo scomodo compagno sarebbe stata sicuramente mortale.

Si girò a guardarlo: Axel fissava come ipnotizzato le tonnellate di neve che avanzavano verso di loro a una velocità spaventosa, i suoi pugni erano ancora stretti e le braccia abbandonate lungo i fianchi, nella rassegnata consapevolezza che sarebbe stato travolto e ucciso.

Vexen, per un attimo, pensò di lasciarlo al suo destino: la sua presenza gli impediva di riflettere a dovere.

Non riusciva a capirlo… pur non avendo un cuore, il numero VIII sembrava così impulsivo… ardente come il suo elemento.

Lui invece era l’esatto contrario: freddo e calcolatore.

“Fatemi il favore di mettervici d’impegno e di sopravvivere.”

Forse avrebbe dovuto farlo anche lui.

Fare ciò che riteneva giusto, anche se non era logico.

Axel se lo vide apparire davanti.

- Non muoverti. – disse lo scienziato.

Il rosso stava per ribattere, ma la neve passò loro di fiancò con una tale velocità e violenza da mozzargli il fiato.

Vexen, faccia alla valanga, usava il suo potere per fenderla, impedendogli di colpire ciò che stava alle sue spalle.

Quando quell’inferno fu finito, si spolverò le mani.

-…-  il sussurro del numero VIII era stato tanto lieve che l’altro non riuscì a capire cosa avesse detto.

- Cosa?

- Grazie. – Axel sputò quella parola come se fosse stata velenosa.

 - È stata solo una stupidaggine pratica.

Un fruscio nella neve li fece voltare di scatto.

Heartless enormi dalla folta pelliccia e Sicari mezzi bianchi e mezzi neri stavano dietro a due esseri fatti di cera traslucida, i cui corpi erano coperti di aculei.

I loro artigli erano incrostati di ghiaccio.

- Sono stati loro… - osservò Vexen senza fare una piega.

Axel non potè fare a meno di pensare che presto l’ambiente si sarebbe riscaldato.

 

 

TO BE CONTINUED

 

Ecco un altro capitolooo XD in realtà questo è pronto da almeno sei mesi… ma sono dettagli XD

Comunque il mio socio sembra avere messo in moto il cervellino °_° sta pensando ad un seguito °_° cacchio XD ci vuole tutta che riusciamo a finire questa!

Alla prossima ^________^

See ya!

Cami-war

 

  
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