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Autore: foreveradreamer    29/05/2013    1 recensioni
"Con lei mi sono sentito bene, è dolcissima. Per la prima volta intanto che mi parlava non le ho guardato le tette ma l'ho guardata negli occhi. Sarebbe un'amica perfetta."
Genere: Fluff, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Avete presente quell' amico di cui potete contare sempre? Quelle che c'è sempre per voi, ma proprio sempre? Quello che è amico di tutti ma ha scelto proprio te come migliore amica? Quello che ha un sacco di ragazze intorno ma lui non vede l'ora 
di far sorridere te? Quello che non capite come possa essere vostro amico, da tanto è perfetto? 
Beh, Laura lo sapeva bene. Giacomo era il classico ragazzo desiderato da tutte: bello, simpatico, gentile. Ma lui era proprio lì per lei, solo per lei. 
 
Tutto era cominciato poco tempo prima, ad una festa. Era una festa di quelle in cui tutti si potevano imbucare. Il padre della festeggiata era un ricco imprenditore e la festa si festeggiava in una villa talmente grande da sembrare una specie di labirinto. Dentro ci si perdeva e le probabilità che Susanna, così si chiamava la festeggiata, avrebbe incontrato degli imbucati erano molto basse. Così Giacomo e i suoi amici decisero di andarci. Ci sarebbero state tante ragazze e Giacomo e i suoi amici ci sapevano fare con le ragazze, si sarebbero divertiti. La sera della festa, Giacomo e gli altri intuirono subito quale fosse la casa; il giardino pullolava di gente! Da lontano le persone sembravano tante api e al centro c'era l'ape regina, la festeggiata, che però aveva invitato un terzo dei presenti. La casa era enorme. Il cancello di ferro decorato era spalancato. Appena oltrepassato l'elegante cancello, Giacomo notò una distesa di erba verdissima. Immaginò il lavoro del giardiniere che doveva essere passato da lì e si stupì dalla cura dei dettagli in quel giardino immenso. Poco più in là, notò una enorme palma e di fianco ad essa un'aiula dalla forma circolare con i fiori disposti accuratamente a formare un vortice di colore. Alzò lo sguardo e, solo ora, fece caso alla casa. Era enorme, non ne aveva mai vista una così grande. Aveva sentito dire che c'erano sette camere da letto, cinque bagni, due cucine e quattro cabine armadio. Il tutto distribuito su tre piani di villa. 
Smise di concentrarsi sulla casa e iniziò a concentrarsi sulle ragazze. Ce n'erano alcune molto carine ma tutte occupate e Giacomo non aveva intenzione di provocare alcuna rissa. Decise allora di entrare nella casa e si incamminò verso la cucina. La musica era assordante e martellante; sembrava di essere nel bel mezzo di un cantiere industriale. Si fece strada tra la folla, si scansò ed evitò che un ragazzo ubriaco marcio gli cadesse addosso e prese un drink. Si diresse poi verso il salotto immenso dove tutte le ragazze si scatenavano con il bicchiere pieno in mano. C'era già qualcuno che iniziava a tirare fuori erba, ganja... Ma questa volta Giacomo voleva divertirsi. Ormai aveva perso i suoi amici, perchè non provare a vivere un'avventura da una notte? Vide un gruppo di ragazze ma, mentre si stava avvicinando, notò che erano tutte ubriache. Cambiò
tattica e salì qualche scalino per guardare tutti dall'alto. 
Nel frattempo stava scendendo una ragazza dalle scale ma, no essendosi accorto della sua presenza, Giacomo le andò contro rovesciandole il drink che aveva in mano sul vestito. 
- Cazzo - imprecò - ma guardi dove vai prima di muoverti o cammini alla cazzo? - gli gridò guardandolo in cagnesco.
- Ehm, scusa - rispose non facendo molto caso alla ragazza infuriata dietro di lui.
- Fa niente, non preoccuparti. Tanto mi faceva cagare questo vestito - rise la ragazza provocando anche la risata di Giacomo.
- Beh, comunque piacere. Io sono Giacomo - disse porgendole la mano.
- Piacere.... Io sono... Susanna - disse soridendogli. 
Susanna, la festeggiata. Con tutte le persone che avrebbe potuto incontrare in quel crogiolo di adolescenti con gli ormoni sfrenati, proprio la padrona di casa.
- Ti va se andassimo a farci un giro sopra? - gli chiese la ragazza.
- Ehm, d'accordo - disse intimidito da quella che sarebbe dovuta essere la festeggiata.
Salirino le scale e si trovarono al piano di sopra.
- E così tu ti sei imbucato alla mia festa...- iniziò la ragazza
- Oddio, scusa Susanna. Il fatto è che io e i miei amici non avevamo nulla da fare e ci avevano detto che questa festa sarebbe
stata la festa dell'anno, abbiamo pensato a tutte le ragazze che ci sarebbero state e poi...
Subito arrivò una ragazza alta, magra come un chiodo e con i capelli rossi. Aveva gli occhi grandissimi e all'infuori, le labbra sottili e indossava un vestito elegantissimo rosso con del pizzo nero. Il vestito in sè sarebbe stato molto carino, pensò Giacomo. Ma indossato da una ragazza più carina di faccia e con delle curve più accentuate. 
- Ei Laura - la salutò la ragazza dai capelli rossi.
- Susanna! Come procede la festa? - rispose la ragazza con lo sguardo interrogativo di Giacomo puntato su di lei.
- Bene, l'unico problema è che se ne sono imbucati un sacco. Ad esempio, tu - disse rivolgendosi a Giacomo - io non ti ho invitato. Che ci fai qui?
- Ehm, vedo... - venne interrotto dalla ragazza che dopo un po' Giacomo capì che si chiamasse Laura.
- Lui è.. un mio amico, gli ho detto io di venire con me; ho fatto male?
- Non c'è problema. Tanto lo conosci tu. Uno in più o uno in meno non cambia nulla. 
Laura si girò verso Giacomo che la stava osservando con aria interrogativa e scoppiò a ridere perchè la faccia di Giacomo era davvero buffa. 
- Aspetta un po': se lei è la padrona di casa, tu chi sei? - chiese Giacomo perplesso.
Laura scoppiò di nuovo in una risata piena e rumorosa.
- Sono una compagna di classe di Susanna, una delle 30 vere persone invitate - continuò ridendo - certo che avrei potuto fingermi tua nonna e ci avresti creduto!
I due iniziarono a ridere e continuarono a parlare per un po'. Si fece la mezzanotte e gli amici di Giacomo finalmente lo trovarono.
- Oh, Jack. Dove cazzo eri? - lo raggiunse uno dei quattro che, dopo aver osservato Laura, rivolse il suo sguardo verso l'amico.
- Ho incontrato una delle poche invitate, è un esemplare raro in questa casa - disse e tutti risero.
Giacomo si girò verso di lei ma non la trovò più.
- Ragazzi, avete visto dove è andata Laura? - chiese Giacomo.
- E' diventata tutta rossa e se n'è andata. - rispose Federico continuando a ridere insieme ai suoi amici.
- Vabbe, cosa te ne frega? - gli chiese Marco.
- Con lei mi sono sentito bene, è dolcissima. Per la prima volta intanto che mi parlava non le ho guardato le tette ma l'ho guardata negli occhi.
  
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