Lo trovi qui, di prima mattina o al crepuscolo. Guardalo: solo, tetro, trasandato. Indossa sempre quel cappotto impregnato di nebbia e umidità. Nelle tasche porta cose che non gli servono, nella borsa pesi inutili che lo fanno camminare curvo.
Ha una ferita, da qualche parte, ma non se ne cura e la trascura. Così cammina lento, appesantito, tormentato da un fastidio continuo, e getta occhiate truci a quelli che incontra, a questo luogo che gli ricorda i suoi pesi e la sua ferita.
Mentre cammina ricorda, rimugina, si carica di altro peso, s’incupisce, dimentica come si fa ad essere felice.
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Grazie a Hachi e Rowina per aver indetto questo stimolante concorso, e grazie per il risultato e i giudizi!
Dedicata a Wren. E non ci sono significati reconditi che collegano lei al rancore, eh!XD