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Autore: alaskha    02/06/2013    6 recensioni
“Come vuoi,piccoletta”
“Malik,sai che odio quando..”
“Sì,lo so che odi quando ti chiamo ‘piccoletta’” m’interruppe,prima che potessi finire.
“E allora perché lo fai? Sapevo che ti piacesse rompermi i coglioni,ma fino a questo punto..”
Lui sorrise divertito,addolcendo il viso “Perché sei la mia piccoletta”
Che significava? Tra me e Zayn non poteva esserci nulla,era fuori discussione. Lui era il migliore amico di Manuel,era come se fosse il mio secondo fratello maggiore. E allora perché volevo che si avvicinasse ancora di più a me? Perché volevo che non la smettesse mai di sorridermi in quel modo? Perché non lo stavo allontanando,mentre le sue labbra si muovevano lente verso le mie?
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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(4)
Wall

 

I pomeriggi nullafacenti nel bel mezzo di Marzo erano sempre la miglior cosa che potesse capitarmi. Certo,forse quello non l’avrei proprio dovuto considerare un ‘pomeriggio nullafacente’ dato che per il giorno dopo avrei dovuto studiare matematica per il compito in classe,500 anni di storia per un’interrogazione ed ultimare il progetto di biologia. Ma non m’importava,avevo di meglio da fare.
Mi alzai dal letto ed afferrai la mia Nikon,per poi sedermi sulla sedia della scrivania,strisciando fino al mio portatile. Mi scostai delle ciocche di capelli davanti agli occhi e lo accesi,collegando poi la macchina fotografica.
Sorrisi,guardando le ultime foto che avevo scattato. Fotografare mi faceva stare bene,mi faceva sorridere,mi faceva desiderare,mi faceva diventare ambiziosa,mi faceva sognare. Era sempre stato il mio unico amore: nessun ragazzo mi aveva rubato il cuore come lo aveva fatto quella Nikon. Era lei il mio più grande amore,e nessun altro. Per ora..
Cliccai due volte su di una foto di Dyana che ripassava non so cosa,in mensa,ricurva sul tavolo e con i capelli che le coprivano leggermente il viso. Quella ragazza era splendida..ah no,ero io che ero una fotografa talmente brava da far risultare chiunque  splendido.
Ecco perché Styles era così bello in quella fotografia scattata a tradimento,mentre finiva di bere una Beck’s dalla bottiglia e sorrideva felice,ubriaco,spensierato. Sorrisi anche io,di rimando forse.
Dyana non sapeva nulla di quello che era successo,e sinceramente meglio così: mi avrebbe così assillato con le sue chiacchiere. Tra me e Zayn non c’era nulla,NULLA.
Insomma,era ovvio che si vergognasse di me: ero una ragazzina,in confronto a lui. Zayn aveva ventun’anni e mi vedeva solamente come una piccola sorellina a cui stare attento,da proteggere. Ed io non potevo di certo biasimarlo,ma quella sera mi aveva dato più fastidio del solito.
Cambiai fotografia,mi avevano stancato tutti quei pensieri.
Sorrisi al viso accecato di Zayn,che in quel maledetto Fire Starter,mi sorrideva a sua volta. Mi rivolgeva uno di quei suoi sorrisi tanto ambigui quanto belli,che ancora non sapevo decifrare. Dopo diciassette anni,non ero ancora capace di dare un nome a quel sorriso.
Forse perché le cose più belle non ce l’hanno,un nome.
Il suo sorriso era innominato perché davanti a tanta bellezza,non bastava un insulsa parola a denominarla.
Rimasi ad osservarlo,incantata. Quel ragazzo era un enigma per me,non era mai stato così bello come in quella foto. Non era mai stato così bello come quella sera delle festa di Styles,quando mi aveva abbracciata e mi aveva detto ‘Dispiace anche a me,piccoletta’.
Selezionai quella fotografia e la stampai,ammirandola ancora un po’,senza smettere ovviamente di sorridere. Salii in piedi sul letto ed applicai dello scotch dietro di essa,attaccandola poi alla parete di camera mia.
Scesi,mi misi le mani sui fianchi ed osservai fiera la mia bella parete: c’erano un’infinità di fotografie,tutte scattate da me. C’erano infinite sfaccettature della bellezza di Londra,foto a più non posso di me e Dyana,o di Dyana e basta. Foto di ciò che mi circondava,foto di ciò che m’incantava,foto di ciò che vedevo e che volevo rimanesse con me per sempre,e adesso foto di Zayn.
Ed io avevo una nuova fotografia preferita.
 
 
 
 
 
 
 
 
“Dyana è più venuta alla festa?”
Scostai la rivista trovata sul divano che stavo leggendo da davanti al viso e lo guardai inquisitoria.
“Che t’importa?” inarcai un sopracciglio,mentre Manuel arrossiva visibilmente.
“Così,per sapere..” tentò di convincermi del suo apparente menefreghismo.
Mi alzai a sedere sul divano “Ma certo,il famoso ‘così,per sapere’..”
“Natalie,che stai dicendo?”
Sbuffai,doveva sempre smontarmi “A ventun’anni le cotte dovrebbero essere superate,no Manuel?” conclusi con un sorriso beffardo.
“Io ne ho venti”
Sbuffai,di nuovo,e tornai a sdraiarmi sul divano,per continuare a leggere quell’articolo su Cristiano Ronaldo ed i suoi perfetti addominali.
“È fidanzata?”
“Chi?” domandai disinteressata.
“Dyana”
“MANUEL! Vuoi circuirmi la migliore amica?” urlai,sconvolta.
Lui gesticolò e borbottò qualcosa d’incomprensibile agli umani.
“Manuel,ti piace Dyana per caso?”
“No,ma che dici?”
Parlò alla velocità della luce.
“Ti piace” annuii,tornando a Ronaldo.
“No che non mi piace,ma se dovesse essere – cominciò poi – dici che mi ricambierebbe? Che uscirebbe con me?”
 “Ma non lo so Manuel,chiedilo a lei” gli risposi,sfogliando distrattamente una rivista che avevo trovato sul divano. Probabilmente era di Jane: c’era troppo gossip,troppo rosa,troppo testosterone..
“Chiederlo a lei? – ci riflettè – No,non potrei mai..”
“Raccogli quel fottuto coraggio,fratello” lo spronai,senza staccare gli occhi dagli addominali di Cristiano Ronaldo.
“Con Dyana lo perdo tutto,il mio fottuto coraggio”
“Oh,beh Manuel..wow,mamma mia,ma come si fa ad avere tanto ben di Dio?” urlai un po’ troppo forse,tirandomi a sedere sul divano.
Manuel mi strappò il giornale dalle mani,infastidito “Ma mi stai ascoltando?”
“Certo..” dissi incerta.
La sua espressione contrariata mi fece ridere.
“Cos’hai da ridere? Io sono in piena crisi,e tu ridi?”
“Ma Natalie ride sempre,è una delle sue infinite qualità,dico bene?”

E lui da dov’è saltato fuori? Aveva un’entrata personalizzata? Perché non mi accorgevo mai della sua presenza,dannazione.
“Zayn,ma quando diavolo sei arrivato?”
Domandai,leggermente spaventata: forse nella notte si nascondeva in bagno e dormiva nella vasca,uscendo poi allo scoperto di giorno.
No,impossibile..noi non avevamo una vasca.
“Adesso,mi ha aperto Jane – sembrò pensarci su – a proposito,non mi sembrava che stesse molto bene..”
Roteai gli occhi al cielo,tornando a stravaccarmi sul divano “Certo,lei ha una patologia rara,ora come ora è l’unica persona a soffrirne”
“E di che si tratta?” domandò curioso.
Zaynia, la conosci?”
Scoppiò a ridere,togliendosi la giacca di pelle e rimanendo con una felpa nera. Gli stava benissimo il nero,era decisamente il suo colore. Sugli altri poteva risultare banale,cupo..ma su di lui splendeva.
“Scusate,vi disturbo?” Manuel mi riportò sul pianeta terra,ed io realizzai di aver bisogno di uscire: quel ragazzo mi stava annientando.
“Un tantino..”
“Zayn! Sono in piena crisi!”
“Ecco,ci risiamo..” sbuffai,facendo incazzare Manuel solo di più.
“Non è colpa mia se la tua amica ha degli sbalzi d’umore mica da ridere” sbottò il povero innamorato.
“Che succede?” domandò Zayn,sedendosi accanto a me sul divano.
Ma io non mi scomodai,rimasi sdraiata e le mie gambe toccavano lievemente le sue cosce. Ma lui non si spostò,ed io nemmeno.
“Dyana”
Manuel pronunciò un solo nome,che evidentemente per Zayn significavano mille storie diverse,mille conversazioni,mille speranze e mille sogni.
“Ancora Manuel? Te l’ho detto tante volte,devi parlarle”
Lo osservai mentre consigliava mio fratello,ed era dolce. Non avevo mai visto Zayn come un ragazzo dolce,d'altronde non l’avevo mai visto in tanti modi che ultimamente però riuscivo a riconoscere.
“Io esco!” urlò Jane,per poi chiudersi la porta d’ingresso dietro.
“Non dovreste chiederle dove stia andando?” chiese Zayn.
Ma io risposi con un’unica scrollata di spalle,e Manuel lo ignorò.
“E cosa dovrei dirle? L’hai vista l’altra sera? Tutta impegnata a far ingelosire quel coglione di Styles.. – Manuel ripensò a quella sera e sembrò che qualcosa gli tornò in mente – a proposito,com’è andata alla festa?”
Io e Zayn ci guardammo,senza sapere cosa dire: quella era stata una serata strana,difficile da raccontare..a Manuel,poi.
“Allora?” ci esortò lui.
“Bene..credo” si limitò a rispondere Zayn.
“Come credi? O è andata bene o male,no?” disse ovvio Manuel..e in effetti.
“Sì,infatti è andata bene,splendidamente,meravigliosamente” mi affrettai a parlare io,prima che l’idiota pakistano complicasse ulteriormente le cose.
“Addirittura?” domandò poi mio fratello.
Che rompi coglioni,non gli va bene niente,dannazione. E adesso cosa m’invento? Mi tirai su a sedere,un’altra volta,appoggiandomi lievemente alle spalle di Zayn che mi guardava interrogativo.
“Zayn mi ha fatta ballare,abbiamo bevuto solamente una Beck’s,anzi lui l’ha bevuta,io ho solo assaggiato la sua..c'erano gli amici di Harry,quelli che non sopporti,hai presente no? Sai che Liam soffre d’asma? Poverino,non può correre sulle rive del Tamigi! E l’unico a mancare era Niall,l’irlandese,quello biondo,hai presente no? – feci una pausa d’effetto – Styles e Louis non so che cos’avessero,stavano un po’ troppo vicini,forse sono..”
“Natalie! Fermati! Che cavolo stai dicendo?”
Non lo so neanche io caro fratellino,ci credi?
Fortunatamente l’iPhone di Manuel ci salvò da un’evitabile tragedia “Devo andare,papà ha bisogno di me”
Zayn annuì e Manuel sbattè la porta d’ingresso,mentre io in quel momento,mi rendevo conto che la casa era vuota. C’eravamo solo io,Zayn ed il fantasma che si nascondeva nella vecchia cabina armadio di mamma. E dato che Bob the ghost era molto silenzioso: eravamo completamente soli.
Per evitare incresciosi incidenti mi alzai dal divano,ed un’ondata di vaniglia e fumo m’inebriò le narici. Maledissi il mio scarso autocontrollo e socchiusi gli occhi,sorridendo a bocca chiusa.
“Dove vai?”
Riaprii di scatto gli occhi,trovandomi il suo sorriso divertito davanti.
“Di sopra,in camera mia”
“E mi lasci da solo?”
Afferrai il telecomando dal tavolino di fronte al divano e glielo porsi,accennando alla TV “Accendi la televisione,dovrebbe essere orario di ‘Say yes to the dress’”
Mi diressi verso le scale,decisa ad andarmene in camera mia e lasciarmi alle spalle quel metro e ottanta di pura provocazione. Ma sentii i suoi passi dietro di me,e la sua mano tirarmi leggermente per un braccio.
“E se invece ti facessi compagnia?”  sussurrò.
“Ti avviso,sono molto noiosa”
Lui ridacchiò,divertito “Nah,non è vero..”
“Non conosci la vera Natalie”
“Beh,che aspetti a presentarmela?”
Sorrisi,in un modo a me sconosciuto.
“Dico davvero Zayn,non credo sia il caso..”
“Natalie,sono serio – si avvicinò di più,facendo scontrare il suo corpo con il mio – ti conosco da tutta la vita,da quando eravamo due bambini,ma mi sembra di non sapere realmente niente di te”
Gli guardai gli occhi per qualche istante e ci trovai tanta sincerità,ed infinita dolcezza. Mi venne una voglia immensa di fotografarlo. Così gli puntai la Nikon davanti al viso,e scattai.
Lui sorrise e si avvicinò ancora “È un sì?”
Mi morsi un labbro,tentando di non sorridere troppo.
Era molto più che un sì.
 
 
 
 
 
 
 “Benvenuto nella mia dimora” feci un gesto teatrale con le mani,stringendomi di più alla mia felpa azzurra e lasciando entrare Zayn nella mia stanza.
Lui esibì un bel mezzo sorriso,e rimanendo fermo sulla soglia della porta,sembrò quasi incantato da ciò che stava vedendo.
“Avanti,entra..il libro dei mostri di Harry Potter sotto il mio letto non ti mangerà,te lo prometto” gli lanciai un’occhiata obliqua,e notai che stava sorridendo sempre di più.
Ma non parlava. Si guardava in giro e sorrideva,si limitava a fare questo. Mi appoggiai al muro,saltellando da un piede scalzo all’altro. Fino a che,finalmente,lui non disse qualcosa.
“È molto bella”
“Wow,a Zayn Malik piace la camera!” finsi entusiasmo,facendolo ridere.
Avrei voluto che ridesse tutto il tempo,che le pareti della mia camera s’impregnassero della sua bella risata,così da poterla sentire ogni qual volta ne avessi avuto voglia o bisogno.
Ed avrei anche tanto voluto non fare quel tipo di pensieri.
“Non fare la scema – lo vidi avvicinarsi alla parete – mi piace soprattutto questa parete,è bellissima,è colorata: questa sei tu” concluse indicando le mie fotografie,ed io sentii le mie guance andare leggermente in fiamme.
Ma lui continuava a tenere gli occhi fissi sulle fotografie,sorridendo di tanto in tanto. Posò le dita sulla superficie vecchia di una foto mia e di Manuel da bambini,curvando le labbra nell’ennesimo sorriso.
“Ci credi se ti dico che questo momento me lo ricordo?” si girò a guardarmi negli occhi,con un’espressione nostalgica.
“C’eri anche tu?”
Mi avvicinai a lui,curiosa di conoscere la risposta.
Zayn annuì “Eri deliziosa con quel tuo vestitino bianco,ma non lo volevi assolutamente portare. ‘È da principesse,ed io sono un pirata!’ dicevi..” rise,accompagnato da me.
“Non me lo ricordo”
“Beh,io sì.. – affermò,senza smettere di guardarmi negli occhi – ricordo ogni cosa,Natalie. E mi sembra ancora surreale che tu sia cresciuta così tanto”
A me sembra così surreale che la nostra vicinanza faccia impazzire il mio cuore.
 Zayn si voltò  nuovamente verso la parete,ed io desiderai per la seconda volta in quella settimana,che il pavimento di casa mia m’inghiottisse per sempre.
“E chi è questo bel ragazzo?”
Mi coprii il viso con le mani,quando notò la sua fotografia appesa in bella vista proprio sopra il mio letto. Non so,ma era diventata sul serio la mia preferita,ed era come se lo volessi sempre vicino a me.
“Non ti montare la testa,è sulla mia parete solo perché la luce della fotografia è talmente bella che non potevo privare la mia stanza di un capolavoro del genere!” inventai alla meglio.
“Come no Natalie,come no” rispose lui,anche leggermente divertito.
Ma mentre lui se la rideva,io ero lì a morire per l’imbarazzo. Così lo colpii pesantemente su di una spalla,suscitando una sua espressione indignata che mi fece ridere.
“Vuoi giocare sporco? D’accordo,giochiamo sporco”
Non feci in tempo a domandargli di che diavolo stesse parlando,che mi sentii afferrare per la vita,ritrovandomi poi sotto di lui sul mio letto. Avevo le lacrime agli occhi per quanto stavo ridendo: lui sapeva quale effetto il solletico avesse su di me.
“Zayn,piantala,ti prego,sto per morire!” lo supplicai,tra le risate.
Ma lui continuò,senza mostrare segni di tregua “Non la smetterò fino a che non mi dirai la verità”
“Su che cosa?”
“Sul perché la mia fotografia sia appesa così in bella vista sulla tua parete”
Non risposi,e lui aumentò l’intensità di quel maledetto solletico.
“Ok,ok,va bene,te lo dico – ansimai tra le risate – quella fotografia è la mia preferita,perché ritrae te e..non so..m’infonde sicurezza..insomma..ti voglio accanto a me,Zayn” confessai,e fu la cosa più difficile della mia vita.
Non so con che coraggio dissi quelle cose,e quando si fermò e mi fissò dritto negli occhi,senza dire niente,ancora sopra di me,me ne pentii amaramente.
Le sua mani erano posate sui miei fianchi nudi,sotto la felpa. Le sue gambe erano incastrate tra le mie,e tra noi non c’era mai stata così tanta vicinanza,così tanta intimità. Ma mi piaceva,e non volevo che se ne andasse.
Stavo per rimangiarmi tutto,stavo per dirgli che quelle erano solo cazzate e che non avrei dovuto appendere la sua foto sulla mia parete.
Ma poi lui sorrise.
“È bellissima Natalie”
“Cosa? La fotografia?”
“La fotografia,quello che mi hai detto,la parete..è tutto bellissimo,tu  sei bellissima”
Quello era decisamente surreale. Io e Zayn eravamo fratelli,non ci dicevamo quelle cose,non giocavamo sul mio letto,non stavamo soli in casa. Io e Zayn bisticciavamo,guardavamo il calcio insieme la domenica pomeriggio e sbuffavamo quando ci costringevano a stare seduti vicini a tavola.
Ma quello era una volta,ora i nostri battiti erano così vicini,che avremmo potuto formare una sola persona. Ed a me stava bene,mi piaceva,lo volevo.
Zayn si distese accanto a me,sul mio letto,e girò il viso verso il mio,facendo scontrare le sue labbra con i miei capelli sparsi sul cuscino.
Girai a mia volta il viso verso il suo,così da incontrare i suoi meravigliosi occhi miele scuro. Erano liquidi,splendevano come se il sole fosse alto in camera mia.
“Che fai?”
“Hai detto di volermi accanto a te,beh..eccomi”.
 
















Make love,not fight LET'S FUCK TONIGHT
*Don't care about nothing*

dovevo iniziare per forza il mio spazio autrice con quella frase,la amo girlz..
sto diventando una tamarra di prima classe,ascoltando tutte queste canzoni!  #LiveitUp
però la mia frase portante è sempre quella: 'Don't care about nothing' perchè è così che dev'essere!
bene,dopo questa premessa infinita,let's talk about the story..
beeeeeene,dopo milioni e milioni di anni sono tornataaaaaaaaaaaaaaaa sdfhsjfsdg
con il quarto capitolo sdfjhsdjf che ne dite? 
io amo la Zatalie shdgsjf e voi e voi e voi?
io non sono di molte parole,perchè stavo guardando New Girl,ed io amo New Girl sjhfgs
quindi torno da Jess & co.
vi amo girlzzzz 
Simo.



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