Luciano ed io dovevamo trovare un'esca per riuscire a mettere Luna nella gabbietta che l'avrebbe portata dal veterinario. Fummo costretti ad usare il suo pupazetto preferito, l'unica cosa al mondo a cui tenesse, a parte la mia presenza.
Paola, la dottoressa, che conosceva bene il caratterino della mia gatta, ci ascoltò mentre le esponevamo il problema.
"Ehm, è molto più difficile addestrare un gatto, in confronto ad un cane." ci disse, guardandola fare le fusa al pupazzo, che io chiamavo Oscar. Ogni tanto lanciava occhiate sornione a Luciano come se gli volesse far notare che preferiva coccolare un bamboccio, piuttosto che lui.
"Non è impossibile," continuò Paola "ma Luna ha già una certa età, e i gatti per natura sono più testardi. Ci vuole davvero molto impegno, di tempo soprattutto. Anche di denaro, soprattutto all'inizio, però una volta capito come fare, potrete continuare da soli e usufruire di un'addestratore solo nel caso di bisogno."
"Sono disposto a tutto per passare la mia vita accanto a lui." disse cingendomi la vita. io arrossì, mentre Luna abbassò le orecchi, come se fosse pronta ad attaccare.
Paola scuoté la testa, sorridendo.
"E mi raccomando, se decidete di farla addestrare deve partecipare anche Louis." ci consigliò.