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Autore: callmemavy    05/06/2013    6 recensioni
[Hotel Transylvania]La festa di compleanno di Mavis è appena finita, ma i problemi della coppia appena nata iniziano solo ora: il sangue di Jonathan risveglierà gli istinti da predatrice della vampira, il passato nascosto di Dracula verrà a galla e l'attacco di un uomo misterioso metterà in pericolo la vita della coppia oltre a rischiare una guerra fra umani e mostri.
Questa storia è un'avvincente susseguirsi di romanticismo, angoscia ed avventura, che aggiunge molto sentimento a questo splendido film.
Prometto a tutti i lettori che questa storia non rimarrà incompiuta!
Questa sembra essere l'unica fanfiction su Hotel transylvania in italiano al mondo, che tristezza, mi sento tanto solo... RETTIFICO, non è più la sola, ora è solo la prima, che bello!
Genere: Angst, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate, Violenza
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Cuore di demone'
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Dedico questo capitolo alla mia fidanzata ed a tutti quelli che mi seguono e commentano!

Un ringraziamento speciale a wollaceb che mi ha ispirato questo capitolo.

Un caloroso saluto a Vic la Gleek che ha iniziato a seguirmi e che ha recensito la storia :-D


CAPITOLO 20 – La madre che non ho mai avuto – parte 2

-Mi dispiace non poterti presentare mio marito e gli altri miei tre figli, sarebbero stati tutti quanti entusiasti, ma sono usciti tutti insieme poco prima che ti richiamassi.-

-Che peccato, ma credo che avremo altre possibilità per conoscerci, magari di persona.-

-Dici sul serio? Sarebbe fantastico! Oh, non vedo l'ora! Avete già deciso quando partire?- Esclamò Zoé eccitata.

-No, per ora no, ma lo faremo a breve. Ma dove abitate?-

-Ah ah ah! Dove non abitiamo vorrai dire! Da quando hanno degradato mio marito da ricercatore a rappresentante di nuove tecnologie militari venti anni fa ci siamo trasferiti non so in quante decine di posti in giro per tutto il mondo. Sai, non voglio separarmi da mio marito, quindi lo seguo in tutti i suoi viaggi di lavoro.- Disse Zoé sorridendo, ma era il finto sorriso di chi vuol convincere se stesso di stare bene.

Mavis se ne accorse, perciò provò a chiedere:

-Va tutto bene?-

-Oh, sì, sì, non ti preoccupare... È solo che per Jonathan non è stato facile.-

-In che senso?- Chiese la vampira confusa.

-Credo tu abbia notato che Jonathan sia un ragazzo esuberante ed espansivo.-

-Certo, è forse questo che più amo di lui.- Rispose Mavis sospirando amorosamente.

- Solo che per lui è stato sempre un trauma lasciare gli amici, la scuola e la città in cui si era appena ambientato anche due o tre volte in un solo anno. So quanto ci sta male e purtroppo non ho mai potuto fare nulla. Il suo periodo peggiore è stata l'adolescenza, durante la quale si è lasciato andare, era sempre a combinare guai, andava male a scuola e smise di cercare nuovi amici perché sapeva che dopo pochi mesi li avrebbe dovuti abbandonare. Cadde in depressione, ma fortunatamente i suoi fratelli gli sono sempre stati vicini.

Non so se in Romania usa avere famiglie numerose, ma in America ed in Europa raramente una coppia di genitori mette al mondo più di due figli, noi ne abbiamo ben sette per un motivo, essi sono un vero e proprio gruppo di amici che sorreggendosi a vicenda riescono a sopportare meglio lo stress dei continui traslochi.- Le parole della donna erano cariche di tristezza, era veramente dispiaciuta per lo stress che i figli dovevano sopportare a causa della loro vita.

-Jonny non mi ha mai detto nulla di tutto questo. Ma allora perché gli piace girare il mondo se già lo può fare con voi?-

-Jonathan non parla mai dei suoi problemi neppure con noi, credo che se ne vergogni. Comunque lui gira il mondo da solo perché non vuole avere legami seri con nessuno, ma dato il suo carattere estroverso gli rimane impossibile rimanere solo, perciò passa le notti negli ostelli o in campeggio assieme a persone che incontra lungo la sua strada, ma a cui non si affeziona perché sa che dopo pochi giorni non li rivedrà più.

Jonny è un bravo ragazzo, sempre scherzoso e sorridente, ma sotto al suo spirito spensierato c'è un ragazzo solo e senza patria. Lui è alla ricerca di qualcosa che noi non possiamo dargli, un luogo che possa chiamare CASA.

Ho provato a spiegargli che la casa è il luogo in cui ti puoi rifugiare quando hai bisogno, perciò ovunque siamo noi è casa sua, ma non gli basta, Johathan vuole un luogo dove si senta al sicuro ed a proprio agio anche quando è da solo, un luogo che gli manchi quando va via anche solo per una settimana, un luogo che contenga tutti i migliori ricordi della sua vita.

Questo è quello che mi ha detto quando a diciannove anni è partito in vacanza da solo per la prima volta per fare il coast-to-coast degli Stati Uniti in autostop.

Ma finalmente quest'anno ha trovato te. Speriamo tu sia la luce che illuminerà la parte più buia del suo cuore, quella che aveva dimenticato cosa vuol dire amare una persona al di fuori della famiglia.-

Poi la donna guardò giù e continuò:

-Accidenti, i tre diavoletti si sono addormentati. Mi spiace essere stata così noiosa.-

-No, Zezé, questa storia non è stata affatto noiosa, anzi... Non credevo che Jonny portasse dentro di se tutta questa malinconia. Però è vero che mentre lui conosce tutto di me, io temo di non sapere quasi nulla su di lui.-

-Temo tu abbia ragione, ma sono sua madre e riesco a capire cosa passa per la sua mente, anche se fa sempre finta che vada tutto bene. Va be', credo di aver parlato abbastanza, ora dimmi qualcosa di te. Devo ammettere che mi sei piaciuta già dal primo momento in cui ti ho vista, ma non ti credere che lascerò il mio topino in mano alla prima ragazza che capita!- Disse Zoé ridacchiando.

-Cercherò di essere una persona speciale per lui e per tutti voi.- Mavis sorrise sotto i baffi, Zoé non poteva neppure immaginare quanto questa ragazza dall'aria innocente potesse essere "speciale".

-Non ti preoccupare piccola Mavis, stavo scherzando, per piacerci ti basterà essere te stessa!-

Mavis si incupì in volto, queste parole la fecero riflettere:

*Essere me stessa... sarebbe tutto molto più semplice, ma sono un mostro e so che non mi accetterebbero mai, sopratutto se venissero a sapere che ho ucciso Jonny e l'ho trasformato in un vampiro... Già, prima o poi lo dovranno sapere, ma non so come dirglielo... Se solo il mondo fosse diverso...*

-Mavis? Tutto ok? Mi sembri pensierosa.- Disse la donna interrompendo i pensieri della ragazza.

-Sì, va tutto bene, è solo che... no, nulla.-

Poi cercò di sorridere.

-Tu invece dove vivi? Jonathan ti ha conosciuta in Transilvania, o no? Se non ha cambiato i piani sarebbe dovuto essere in Romania in questa settimana.-

-Sì, ci siamo conosciuti qui in Transilvania.-

-Ma anche tu sei una turista, vero?-

-No, io abito qui da quando sono nata.-

La donna la guardò meravigliata, tanto che Mavis credè di aver detto qualcosa che avrebbe dovuto tenere nascosto.

-Abiti davvero in Transilvania? Magari in un castello stregato?-

-In un certo senso sì, mio padre ha un castello adibito ad hotel e noi due ci abitano.-

Il volto della donna si fece ancora più stupito, intanto la preoccupazione della vampira continuava a crescere.

-Deve essere troppo forte vivere in un castello! Ma non hai paura che la notte arrivi qualche vampiro a morderti? Sai, dicono che abbiano un debole per le ragazze giovani e carine come te! Ah ah ah!-

Mavis fece un sospiro di sollievo, la madre di Jonathan voleva solo scherzare.

-Sinceramente mio padre mi ha insegnato ad aver più paura degli umani che dei mostri.-

-Tuo padre ha perfettamente ragione, di persone violente se ne sentono raccontare tutti i giorni nei telegiornali, ma di mostri cattivi non ne ho mai visti, quindi la statistica parla chiaro... Ah ha ah!-

La battuta di Zoé si rilevò più vera di quanto avesse mai potuto immaginare, e ciò la rese ancora più divertente per Mavis.

-A dire la verità io non ho avuto una vita interessante come la vostra. Ho vissuto con mio padre fino ad ora e non sono mai uscita dal bosco che circonda il castello.-

-Hai un padre troppo apprensivo?-

-Sì, mi vuole molto bene, ma ha sempre paura mi succeda qualcosa di brutto. Quindi vuole stare sempre al mio fianco per proteggermi.-

-E scommetto che il tuo più grande sogno è viaggiare.- Disse la madre di Jonathan con così tanta sicurezza da sorprendere Mavis che rispose:

-Tu come fai a saperlo?-

-Più cerchi di tener un uccellino in gabbia e più cercherà di liberarsi e volare lontano, vero tordellina? O preferisci essere chiamata pipistrellina?-

Mavis ridacchiò.

Poco dopo Zoé riprese a parlare.

-Mavis, hai parlato spesso di tuo padre, ma ancora non hai detto nulla di tua madre, che mi racconti di lei?-

Il sorriso della ragazza svanì e dopo un breve silenzio rispose:

-Purtroppo non posso dirti nulla, mia madre è morta quando avevo meno di un anno.-

D'un tratto anche il volto sorridente di Zoé si fece angosciato.

-Oh, ma è... è terribile... mi dispiace tanto. Scusa, avrei dovuto tenere la bocca chiusa, invece di costringerti a parlarne.-

-Non ti preoccupare Zezé. Non è colpa tua.- Mavis cercò di consolare la donna che si preoccupava eccessivamente per quello che aveva detto.

-Ora capisco perché tuo padre è così iperprotettivo, ha riversato tutto l'amore per sua moglie su di te ed ora ha il tenore di poterti perdere. Posso soltanto immaginare quanto ti voglia bene.-

-Già, ci sosteniamo a vicenda.-

-Dai Mavis, ora raccontami qualcosa di più felice, voglio sapere come hai incontrato il mio Jonny. Dimmi tutto, non voglio perdermi neppure un dettaglio!-

-Ma è una storia lunga...- Mavis provò ad evitare il discorso per paura di dire qualcosa che rivelasse la propria natura, ma la curiosità della donna era troppa.

-Non ti preoccupare, ho tutto il tempo che voglio, quindi dimmi tutto!- Continuò euforicamente la donna.

Mavis non poteva rifiutare di rispondere, ma doveva stare attenta a non dire qualcosa che potesse far scoprire la sua vera natura anche se non sarebbe stato facile visto che la ragazza conosceva gli umani solo da quello che le aveva detto il padre.

-Va bene, ti racconterò tutto...-


Ok, lo so, mi sto dilungando tanto con queste chiacchere e so anche che iniziano ad essere noiose. Anche il prossimo capitolo sarà così, ma quello dopo ancora sarà più interessante, spero, e poi finalmente si riprende con la storia, quindi botte da orbi!

Cercherò di pubblicare il resto più rapidamente possibile.

Ci leggiamo al prossimo capitolo!

  
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