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Autore: Cocchi    05/06/2013    4 recensioni
Christopher non si innamora, lui non lo fa.
Charlotte è una fan di Chis Hemsworth che non va a letto con il primo che capita.
Christopher e Charlotte si incontrano e nonostante tutto dovranno rendersi conto di quanto le loro posizioni non sono così opposte come possa sembrare.
[Dal secondo capitolo]
Rimango con il pop corn in mano fermo a metà tragitto fra la ciotola e la bocca. Lo guardo di sottecchi e lui sta guardando la scodella già quasi vuota.
Oddio! Lui è lì ed è anche qui! Cioè, quel culetto di marmo ce l’ho seduto accanto. E’ una cosa assurda! Potrei avere un ictus adesso.
«Sono più bello dal vivo?» Mi chiede mentre sposta lo sguardo su di me e sorride malizioso. Torno immediatamente a guardare lo schermo.
«Uhm... no, meglio come Steve Rogers.»
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Chris Evans, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Copyright immagine: Blend Sara; immagini: http://karenld91.tumblr.com/

Chris

 

Sento la punta delle sue dita muoversi sul mio petto ancora prima di svegliarmi completamente. Sorrido con gli occhi chiusi e la sento avvicinare la bocca al mio orecchio.

«Buongiorno!»

«’Giorno» Risponde allontanandosi da me e a giudicare dai rumori che sento, scendendo dal letto.

Momento.

«Perché te ne vai?» Domando aprendo un occhio ed osservandola cercare dei vestiti nell’armadio.

Sono due settimane che ci…ci…frequentiamo?

In realtà sono passate circa due settimane da quel pranzo cinese, da allora ci vediamo quando siamo liberi da impegni, pronti a saltarci addosso in ogni punto di casa sua.

«Oggi devo andare da Val, ricordi? Te l’ho detto ieri sera…» Dice mentre si infila una gonna corta. Mugolo mentre mi passo una mano sugli occhi.

«Ti accompagno?» Chiedo mentre mi sto ancora strusciando gli occhi.

Silenzio.

Apro un occhio e la vedo fissare la canottiera che tiene fra le mani, mi guarda scettica e finalmente penso.

Ho parlato senza ragionare.

Cosa dovrei fare adesso?! Ritrattare? Perché poi, mi farebbe piacere accompagnarla…

«Sei sicuro? – chiede con un sopracciglio alzato – O sei ancora addormentato?» Aggiunge con un sorriso, che ormai so etichettare come “di circostanza”.

«Se vuoi…» Lascio la frase in sospeso e la guardo, fa spallucce anche se glielo leggo negli occhi che le fa piacere.

Stiamo andando oltre, lo sento. Non dovremmo, ma non riesco a fermare questa cosa.

Non voglio farla soffrire. Infondo è proprio per questo che siamo finiti in questa situazione, vero?!

Veramente ci siamo finiti anche e soprattutto perché ragioni con gli attributi invece che col cervello.

Mi rigiro nel letto e afferro la mia maglietta appesa sopra la lampada che sta sul comodino.

Mi preparo.

Ci prepariamo e, incredibile ma vero, riusciamo ad uscire di casa ad un orario non del tutto indecente.

La accompagno da sua sorella, il viaggio in macchina è abbastanza silenzioso, le racconto delle riprese. Sarò impegnato per tutta la sera.

«Quindi non ci possiamo vedere?» Mi domanda titubante.

«Purtroppo credo di no.» Rispondo arricciando le labbra e fermando la macchina sotto casa di sua sorella. «Ci vediamo domani, se sei libera nel pomeriggio.»

«Sono di turno.» Risponde fissando il cruscotto, poi posa lo sguardo su di me. «Vabbè ci sentiamo.» Afferma con un sorriso tirato. Inclina la schiena verso di me poi si ferma, incerta.

Deglutisco a fatica e le poso una mano sulla testa.

«A presto.» Sorrido, o almeno ci provo.

«Ciao.» Dice un attimo prima di scendere dalla macchina e raggiungere il palazzo di sua sorella senza voltarsi neanche una volta.

Ci manca solo che le scompigliassi i capelli e poi era la perfetta scena di un deficiente alle prese con una bella ragazza.

Sbuffo e metto in moto di nuovo dirigendomi verso casa.

 

Charlotte

 

Salgo le scale ed entro nell’appartamento di mia sorella. Chiudo la porta alle mie spalle con un calcio, Val mi guarda sollevando un sopracciglio.

«Guai in Paradiso?»

«No, ma certo che no.» Rispondo tranquilla mentre ci dirigiamo entrambe verso la cucina, afferro una patatina dalla zuppiera in mezzo al tavolo e lascio che mia sorella mi scruti senza sollevare lo sguardo verso di lei.

«Che è successo?» Domanda con un tono saccente.

«Niente.» Dico sorridendo e sperando di risultare credibile.

«Stanotte ha fatto cilecca?» Chiede ed io scoppio a ridere. «Ok, non è per quello. Quindi cos’è successo?»

«Niente!» Ripeto esasperata. «Mi ha accompagnata qui e se ne è andato a lavorare.»

«State diventando una coppia?» Chiede accennando un sorriso sincero.

«No.» Sgranocchio un’altra patatina. «Assolutamente no. Niente del genere e va benissimo così.» Val incrocia le braccia al petto e mi guarda scettica. «Sul serio.» Ripeto guardandola.

«È questo che non va.» Afferma e non si interrompe nonostante il mio sguardo più che eloquente. «È proprio questo. Tu vuoi di più.» Enfatizza quel “più” e scrocchia le nocche delle dita. «Tu, cara sorellina, vorresti poterlo definire il tuo ragazzo. Vorresti che anche lui ti considerasse la sua ragazza e vorresti farci tanti bei bambini.»

«Io non voglio figli.» Rispondo.

«Questo lo so, ma è l’unica cosa non vera che ho detto.» Sorride vittoriosa ed io sono incapace di replicare.

Io. Sono rimasta senza parole.

Annientata da quella scatenata di mia sorella.

«Non voglio…» provo a cominciare, ma appena lei mi fulmina con lo sguardo inizio ad avere dei dubbi su come voglio continuare la frase. «…Chiedere troppo…al mio già roseo destino.»

Sì, sembra la frase azzeccata.

Val si lascia andare in una risata ed io resto a guardarla, in attesa.

«Ma è normale volere essere la sua ragazza, fate sesso in continuazione. Fra parentesi beata te. Hai paura di ufficializzare la cosa?»

«Non è ufficializzare la cosa…» Rispondo pronta. «Non stiamo insieme.»

«No, certo…» Val usa il suo tono da maestrina. So già dove vuole andare a parare e non voglio ascoltarla. «Uscite insieme, cenate e pranzate insieme, fate sesso…Cosa vi manca, scusa?»

«Non abbiamo mai contatti fisici quando non facciamo…»

Oddio non riesco neanche a dirlo. Val arriccia le labbra e poi mi lancia la mia borsa.

«Cosa significa?»

«Significa che ti caccio di casa.» È seria ed il sorriso che ho in volto va scomparendo. «Non ti voglio qui se prima non risolvi questa cosa. Vai da lui e affronta un bel discorso.»

«Ma io…»

«Niente ma.» Mi spinge verso l’uscita di casa. «Vai e torna vittoriosa, io tifo per te.»

«Val, non puoi fare sul serio.» Protesto invano mentre lei apre la porta di casa e mi costringe a raggiungere il pianerottolo «Tutto questo non ha senso. Lo affronterò, ma non adesso che è a lavoro.»

«Se c’è qualche suo collega figo dagli il mio numero.»

Con questo chiude la porta proprio davanti alla mia faccia. Batto il pugno contro la sua porta di legno.

«Valerie! Apri subito questa maledetta porta!» Inveisco contro la superficie che ci divide.

«Charlie non costringermi a chiamare la polizia per disturbo della quiete pubblica.»

Non. Posso. Crederci.

Maledetta serpe in seno!

«Ti odio!»

«Sì…sì anche io non saprei che fare senza di te.»

 

****

 

Non posso pensare di essere davvero qui. Mi liscio i pantaloni e sposto lo sguardo in lungo e largo. Una roulotte. Una normalissima roulotte adibita a camerino. Sono seduta su una branda non comodissima e devo riuscire a capire cosa è successo poco fa.

Dopo che Val ha pensato bene di buttarmi fuori da casa sua ho vagato per qualche isolato, riflettendo e arrivando alla conclusione che forse una minuscola parte di ragione poteva anche averla, quindi ho telefonato a Chris e l’ho raggiunto al set.

Adesso lui sta lavorando ed io sono qui ad aspettarlo.

Ma che cavolo mi è passato per la mente?

Non ho neanche il tempo di darmi della deficiente per la milionesima volta che la porta della roulotte si apre facendomi sobbalzare.

«Scusami se ti ho fatta aspettare e soprattutto se sei rimasta chiusa qui…» Chris sfodera uno dei suoi migliori sorrisi mentre chiude la porta alle sue spalle e si avvicina a me.

«Fa niente.» Rispondo cercando di ritrovare la calma che avevo quasi raggiunto poco fa. «Come sono andate le riprese?»

«Bene…Sono un po’ stanco in effetti.»

Risponde grattandosi la nuca e mi mordo le labbra.

Come faccio a dirgli quello che vorrei dirgli? Appena sposto lo sguardo dalle mie mani posate sulle mie ginocchia a lui perdo tutto il coraggio.

«Così Valerie ti ha buttata fuori di casa?» Mi chiede divertito ed io gonfio le guance mentre si siede accanto a me.»

«Dì la verità era solo una scusa per vedermi e Val è una tua complice.»

«Esattamente. Io Val tramiamo alle tue spalle per farti finire sempre fra le mie braccia.»

«Potrebbe essere vero.» Afferma divertito.

«Beh, in tal caso avrebbe potuto semplicemente non farsi trovare in casa, genio.» Rispondo sostenuta, non sono venuta qui per questi giochetti.

«Allora è il contrario. Tu e tua sorella siete complici e vi siete inventate questa storiella, perché tu vuoi stare fra le mie braccia.»

«Anche questa teoria non regge, Evans. Avrei potuto sfruttare le mie doti di seduttrice.»

Vuoi giocare? Giochiamo.

Poggio il mento sulla spalla sinistra sbattendo ripetutamente gli occhi nella sua direzione.

«Allora, Val ti ha cacciata perché sei insopportabile. Sempre detto.»

«Ripetilo se hai il coraggio!»

 Mi volto minacciosa verso di lui, pronta ad afferrarlo per le gote e torturarlo, ma la sua bocca cattura la mia con passione. Spalanco gli occhi per un attimo prima di cingerlo per la nuca.

Le sue mani si muovono velocemente verso il bordo della mia maglietta mentre le labbra si spostano verso il mio collo, staccandosi solo il tempo per lasciarmi in reggiseno.

Questo incontro sta prendendo una svolta inaspettata, ma non ho né la forza né la volontà di fermarlo per esporgli i miei dubbi.

La sua pelle diventa d’oca mentre muovo le dita sotto la sua maglietta e le sposto verso il bottone dei pantaloni, sganciandolo e facendoli scendere lentamente lungo le sue gambe.

Abbandonarmi a lui è così semplice, non ho mai bramato nessuno in questo modo e non sono mai stata desiderata nel modo in cui lo fa lui.

Per la prima volta, nonostante il nostro patto, nonostante tutti i miei buoni propositi, io faccio l’amore con lui.

 

 

 

 

∽∽∽

Ed eccoci qua.  

Anche Charlie sembra non avere le idee molto chiare…In realtà stanno confondendo anche me questi due. xD

Ok, scherzi a parte, io non ho molto da dirvi, perché non sono brava in queste cose, ma volevo veramente ringraziarvi dal cuore per il successo che sta avendo questa storia.

La adoro per diversi motivi e sprizzo gioia da tutti i pori quando vedo che piace anche a voi, quindi: Grazie.

Un abbraccio.

 

  
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