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Autore: Serenella88    05/06/2013    6 recensioni
[Che Dio ci aiuti]
La mia versione di Che Dio ci aiuti 2, è diversa da come si è conclusa quella andata in onda. Infatti nel mio racconto ci sono degli eventi che non abbiamo visto ed il finale della serie è differente (non c’è la caccia al tesoro). Durante il matrimonio di Margherita, Paolo Marino confessa a Guido che Davide è suo figlio naturale e che quando Manuela aveva cercato di dirgli la verità, il marito si era sempre rifiutato di ascoltarla. Guido è fuori di sé, in una conversazione con suor Angela e con Azzurra, il professore mostra tutta la sua rabbia, la sua delusione, il suo dolore e quando lei si offre di crescere insieme Davide come una vera famiglia, lui le scarica addosso la sua frustrazione, non riesce a credere di non aver visto crescere suo figlio. Non vuole Azzurra accanto a lui! Aveva amato Manuela più di ogni altra cosa al mondo e lei lo aveva tradito due volte, con un altro uomo e nascondendogli un figlio, stavolta non avrebbe messo in gioco il cuore. Stavolta avrebbe pensato solo a Davide, al meglio per lui, aveva Beatrice accanto, era una donna pratica, razionale, sarebbe stata la scelta più idonea.
Genere: Romantico, Sentimentale, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 10. A volte ritornano

Capitolo 10. A volte si rincontrano...

16 febbraio 2013

Sono di nuovo a Milano, da ieri sera, io non metterò mai più piede a Modena.

Stop!

Fine!

Chiuso!

Cosa è successo? Farei prima a descriverti cosa non è successo, ho ritrovato Davide e stavo ritrovando anche Guido, credevo di vivere un sogno, invece, mi sono svegliata in una realtà da incubo.

E’ successo di nuovo, prima mi illude, io ci casco e poi zac!

Pugnalata alle spalle!

Stavolta credevo di dare di matto, di urlare, di piangere, di impazzire, al contrario, sono stata anche più brava dell’altra volta, zitta e muta, ho incassato e portato a casa.

Anzi, sono stata anche così matura, gli ho fatto pure gli auguri.

Ormai c'ho fatto il callo, un’abituèe ad essere mandata in mille pezzi da Guido Corsi, ed ora, mi tocca rifare il puzzle e ricostruirmi pezzo dopo pezzo, giorno dopo giorno, lacrima dopo lacrima, rimpianto dopo rimpianto.

Guido sposerà Beatrice ed avranno un bambino, un figlio loro.

Io sono fuori dalla loro vita. Adesso, non mi resta che mettere fuori dalla mia porta, dal mio cuore lui e Davide.

20 febbraio 2013

Mio caro blog, ho preso un’altra decisione, l’ennesima, l’ultima che riguarda... te.

Non scriverò più qui, non ha senso e non mi fa bene.

Devo chiudere i ponti con il passato, prima o poi arriva il momento di mettere la parola fine alle cose e questo è il mio momento.

Adesso è davvero finita!

Basta sogni, speranze, illusioni, tentennamenti, ripicche, ripensamenti, baci, partenze, arrivi, basta a tutto!

Sei stato un amico fedele, una valvola di sfogo, un alleato silente e prezioso nello scavare dentro me stessa, ma sei nato sotto una cattiva stella.

Ogni volta che scrivo qui, lo faccio per parlare di lui ed anche se non lo scrivevo pensavo a lui, mi dispiace ma è finita anche con te, dal 15 febbraio ho spezzato ogni legame con quella città, con quell’uomo, con quell’amore.

Addio!

***

“Azzurrina? Zuri? Ci sei?”

“Cosa? Ah, Elisa quando sei rientrata?”

“Allora devo preoccuparmi sul serio?”

“Perché?”

“Azzurra, io ero già qui quando sei tornata da lavoro, mi ha salutato a stento, poi, ti sei fiondata a quel pc e temevo ti avessero ipnotizzato attraverso lo schermo, ma si può sapere cosa leggi? Sembra che non ti lasci nemmeno il tempo di respirare”

“Il mio blog!”

“Un blog, ma è una cosa arcaica ormai. Da quant’è che scrivi un blog?”

“Infatti, non lo scrivo adesso, lo facevo tre/quattro anni fa, stamattina ho ricevuto un’email dal sito sul quale mi ero registrata, dicono che a causa di un rinnovamento cambieranno piattaforma e dato che sono anni che non accedo più, mi chiedono se voglio mantenere ancora il mio vecchio account con delle innovazioni oppure se voglio chiuderlo per sempre”

“E tu?”

“Ecco!” disse eliminando definitivamente il suo account e il vecchio blog.

“Oddio, no! Che peccato!”

“Oh, si, invece, è la cosa più giusta, anzi, avrei dovuto farlo anni fa, non so perché non l’avevo fatto, forse mi mancava il coraggio, ora non ha più senso”

“Ma aspetta adesso che mi ci fai pensare raccontava della tua storia d’amore per… per Guido, è stato uno dei tuoi primi amori, un grande amore”

“Guido Corsi è stato un grande amore, sicuro!” si fece una grossa risata ironica “Un amore a senso unico, talmente grande che ora lui è felicemente sposato con un’altra donna, hanno Davide e un figlio insieme di almeno un paio d’anni.”

“Potevi tenerlo per ricordo”

“Il ricordo di un fallimento, no grazie, non ci tengo. Ma noi non dovevamo andare in quella nuova vineria che hanno aperto in centro?”

“Si hai ragione, mi finisco di preparare e andiamo, niente Lori stasera?”

“Partita a tennis”

“Contro Felipe?”

“Ma sei pazza? Se quei due giocano contro a tennis finisce a racchettate in faccia. Lasciamo stare che è meglio Lorenzo e Felipe ormai competono per qualsiasi cosa, l’azienda, le collezioni, i consigli di amministrazione, su chi teneva veramente a Marilù, il tennis, persino su chi ha l’ufficio più grande! L’aria alla maison è diventata irrespirabile, guarda”

“Hai dimenticato che competono anche per te”

“Oddio non me lo ricordare, Felipe è un viscido, io non so come abbia fatto Marilù a sposarlo, a dargli la presidenza della casa di moda, era un’ambiente familiare, rilassato, stimolante, creativo, di successo attualmente sembra una dittatura, lui detta legge e noi ad eseguire come burattini! La maison in borsa sta precipitando, da un lato se fosse ancora viva Marilù credo che sarebbe un dolore grandissimo per lei. Speriamo che questa nuova campagna pubblicitaria vada bene”

“Beh la protagonista sei tu e fattelo dire amica mia, sei uno schianto!”

“Certo! Una top model, proprio!" rispose ironica "Andiamo su”

Vineria. Ore 22.00

“Giulio, ciao! Scusami ho fatto tardi, ma non mi oriento ancora benissimo qui ed ho sbagliato indirizzo”

“Nessun problema, non preoccuparti. Allora, come ti trovi in procura?”

“Molto bene, anche se sono arrivato da poco, sono molto stimolato, il lavoro non manca ed anche se gli anni di insegnamento mi avranno un po’ arrugginito il procedimento penale resta un ambito che mi ha sempre coinvolto particolarmente, con i suoi punti oscuri e con le sue peculiarità. Da avvocato ho sempre cercato di dare il meglio da Giudice per le Indagini Preliminari non sarò da meno”

Qualche tavolo più in là.

“Allora ancora non avete fissato una data?” disse Elisa toccandole l’anello di brillanti che da due settimane ornava il suo anulare sinistro.

“No Eli, visto come siamo messi alla casa di moda, non c’è tregua, io pensavo a Maggio, a quel punto per le collezioni future ci sarà ancora tempo e per quella primavera-estate è tutto già finito e rifinito”

“Ottima scelta, ma farete un rito cattolico o solo civile?”

“Io vorrei sposarmi in chiesa, ho sempre sognato lo strascico, le rose bianche, la marcia nuziale, la navata della chiesa da percorrere, ma Lorenzo non è credente e quindi settimana prossima andremo in comune per iniziare l’iter burocratico”

Poco distante.

“Ah, quindi tuo figlio l’anno prossimo dovrà frequentare le scuole superiori?”

“Si, avevamo fatto la preiscrizione a Modena il mese scorso, ma ora i piani sono cambiati e quindi opterà per una scuola a Milano, pensavamo a…” poi Guido si interruppe “Azzurra” si lasciò sfuggire con un filo di voce.

Ma era davvero lei?” dando uno sguardo in giro gli era parso di intravedere due ragazze che si avviavano alla toilette e tra queste, una sembrava proprio lei, possibile che si fosse confuso?

“Azzurra? E che istituto è? Io non l’ho mai sentito nominare”

“No Giulio, scusami. Ho sbagliato, mi sono sbagliato, Davide vuole iscriversi al liceo classico, ora mi sto informando sulle varie sedi, sull’offerta formativa, le attività curricolari, extracurricolari”

“Cosa saggia da parte tua, noi genitori dovremmo sempre supervisionare su chi ha il compito di far maturare i nostri ragazzi” poi guardò l’orologio “Si è fatto un po’ tardi, andiamo?”

“Si, certo, ti dispiace se vado un attimo in bagno?” chiese Guido

“Fai pure con comodo, visto che abbiamo già pagato il conto ti aspetto all’ingresso”

Toilette donna.

“Eli, ma possibile che sei sempre al bagno?”

“Zuri ma cosa vuoi da me, tra acqua, tisane al thè verde, al finocchio e integratori alimentari bevo più di due litri di liquidi al giorno e normale che vada spesso in bagno”

“Peccato che non abbiamo ancora inventato il water portatile saresti la cliente numero uno, proprio!”

“Eccomi, eccomi e poi che ci ho messo 2 minuti, ma tu piuttosto che hai?”

“Io niente, perché?”

“Prima di entrare alla toilette un altro po’ ti mangiavi uno con gli occhi ed ora sei impaziente di tornare in sala, chi era quello?”

“Ma quando mai, non ho guardato nessuno, mi è sembrato di intravedere uno che conoscevo, ma c’è tanta di quella gente di là e poi lui era impegnato in una conversazione, non avevo una visuale ottimale, sicuramente mi sono sbagliata, tutto qui”

Quando uscirono dal bagno, Azzurra fissò nuovamente quel tavolino, ma non c’era più nessuno dei due uomini che aveva visto precedentemente.

“Chi era?”

“Ma chi? Cosa?”

“Non far finta di non aver capito perché lo sai benissimo, quello di prima, quello che hai fissato, era pure un bell’uomo, molto affascinante, interessante ed ora la prima cosa che hai fatto appena tornate in sala è stato guardare di nuovo quel punto del locale”

“Te l’ho già detto, mi sono sbagliata, non ti capita mai di scambiare una persona con un’altra?”

“Certo che mi capita, infatti, ti sarai anche sbagliata, ma con chi? Io voglio sapere chi credevi di aver visto?”

“Nessuno”

“Zuri quando ti devo tirare le parole dalla bocca con le tenaglie ti odio. Confessa e basta!”

“Guido”

“Guido... Guido Corsi, quello del blog!” quasi urlò Elisa.

“Non alzare la voce. Eh, deve essere stata proprio colpa di quello stupido blog! Mi sono confusa, è sicuro. Due giorni a leggere tutte quelle stupidaggini, a ripercorrere i postumi di un amore finito prima ancora di cominciare ed ecco il risultato, le allucinazioni. Andiamo via va, sono stanca”

“Andiamo”

Poco dopo anche Guido si apprestava ad andare via, diede un'ultima occhiata in sala, andando alla toilette non aveva incrociato nessuno ed uscendone di quelle due ragazze non c'era nemmeno l'ombra, si era sbagliato sicuramente! Milano era una metropoli e in un locale così affollato, dopo 3 anni, avrebbe rincontrato lei? Stupido... assurdo... insensato... pura immaginazione.

"Caro Corsi, toglitelo dalla testa, non sai nemmeno se vive ancora a Milano e tu ti illudi di rincontrarla. Fantasia. Benedetta/maledetta fantasia!"


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