Naruto attacca Deidara appena questo si rialza. Non ha riportato danni durante la caduta, e sembra deciso a catturare il mio amico. Ma anche Naruto è deciso, più che mai.
Attingendo a tutta la sua notevole forza, datagli dallo spirito della Volpe a Nove Code, scatena la sua furia contro l’ avversario, mettendolo in seria difficoltà.
Quando sembra che l’esito dell’incontro sia ormai deciso, Deidara decide di tentare il tutto per tutto per eliminarlo: si fa esplodere.
L’impatto è tremendo, tutto il canyon ci frana addosso, seppellendoci sotto una montagna di roccia. Con un po’ di fatica riesco a riemergere, e vado a dare una mano a Naruto che sta facendo lo stesso.
Entrambi sorridiamo: ce l’abbiamo fatta, abbiamo vinto!
Poi simultaneamente ci scompare il sorriso dalla faccia, e urliamo “Gaara!!!”
Scaviamo affannosamente alla sua ricerca, e finalmente dopo un po’ sento Naruto che mi chiama a gran voce “Shizen! Shizen, l’ ho trovato!!”

Mi precipito verso di lui, mentre sta estraendo dalle macerie la testa del volatile che cavalcava Deidara.
Apriamo il becco, ed eccolo lì. Ha gli occhi chiusi, non si muove, ma sembra incolume. L’esplosione non l’ ha danneggiato. Meglio così.
Inizio a chiamarlo e a scuoterlo dolcemente, poi sempre con più energia, fino a prenderlo per le spalle e a dargli violenti scossoni urlando “GAARA!! GAARA SVEGLIATI, CAZZO, SVEGLIATI!!!!”
Naruto mi prende le mani e cerca di calmarmi “dai Shizen non fare così, o va a finire che gli spezzi il collo”
“Ma lui deve svegliarsi! Deve svegliarsi!!!” urlo lasciandolo andare.
Il corpo di Gaara ricade scomposto, senza forza.

In quel momento mi compare in mente una parola: morto.
Gaara. Morto. Morto, morto, morto. Che strano, detta così sembra quasi una cosa divertente…
Scoppio a ridere, una risata isterica e disperata.
“Shizen stai… stai bene?”
“Oh sì Naruto. Sto benissimo. Il ragazzo che amo più di qualsiasi cosa al mondo è appena morto! Sto bene. Proprio bene!” e rido.
Naruto mi guarda spaventato “Shizen… che ti succede?”
“Gaara è morto! Morto, morto morto!!!” non smetto di ridere.
È strano, sembra tutto così… allegro, leggero… divertente.
Una mano mi scivola in tasca. Cos’è questo? Ah, è un kunai. È così bello, liscio, freddo… come la pelle di Gaara. Lo afferro.
Continuo a ridere e guardo il corpo di Gaara.
Freddo. Immobile.
Morto.
Morto, morto, morto.

Naruto inizia a preoccuparsi, glielo leggo in faccia. “Shizen…”
Io lo interrompo sorridendo “Ciao Naruto. Sono sicura che diventerai il più grande Hokage di tutti i tempi”.
E prima che possa succedere qualcosa, prendo il kunai e me lo pianto nel petto.

Sento qualcuno che urla, la terra sotto il corpo, un velo nero che mi offusca la vista, e fra tutte queste cose spicca il bellissimo viso di Gaara.
Che mi guarda… piangendo… “Gaara…”.
Da quel momento per me cala il buio.



E siamo arrivati anche qui al penultimo capitolo...
Che ne dite?
A presto con la conclusione della storia...E buon Natale ^_^
See ya
Gae