Aveva appena compiuto sedici anni e i suoi occhi lasciavano trasparire la malinconia che portava dentro.
Riusciva ad ingannare tutti,ma non suo nonno. Non colui che per lei era come un padre,un fratello,un madre.
Lui sapeva che Grace preferiva vivere sotto un ponte e senza soldi piuttosto che avere una famiglia distante da lei.
Quando le sue amiche parlavano delle passeggiate a mare con il padre o di una sana giornata di shopping con la madre a lei veniva un groppo in gola e non riusciva ad inghiottire la saliva. Questo solo perché avevano preferito promuovere band,artisti,invece che stare con sua figlia. Loro non avevano mai visto i suoi primi passi e nemmeno avevano sentito la sua prima parola.
Però tutto questo vuoto era colmato dal nonno,che non l’aveva mai lasciata.
Grace,una ragazza ribelle,senza peli sulla lingua dai capelli rossi e dagli occhi verdi, aveva sulle guance delle lentiggini e mostrava al mondo un sorriso falso per non far notare i suoi punti deboli.
Però anche lei aveva i suoi momenti di sfogo,per esempio,amava il Muay Thai (boxe tailandese),infatti,senza il consenso dei suoi genitori,combatteva ormai dall'età di dieci anni quando i suoi amici la prendevano in giro per il suo peso. Fino ai 13 anni lei non si amava,si tagliava,era bulimica ma riuscì a superare tutto questo grazie all’aiuto di suo nonno e della musica.