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Autore: misslegolas86    08/06/2013    3 recensioni
Henry è salvo l'Ombra è sconfitta. Eppure tutto questo ha un prezzo. Un prezzo molto alto per Rumpelstiltskin e non solo. Il rientro a casa sarà ben diverso da quello che ognuno sulla Jolly Roger si era immaginato.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Baelfire, Belle, Emma Swan, Henry Mills, Signor Gold/Tremotino
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“Dov’è Emma?”
“E’ rimasta a terra, Henry.”
Biancaneve era appena tornata sulla nave ed era stata travolta dalle domande del bambino ansioso di sapere tutto quello che era successo.
“Avete trovato mio padre?” continuò implacabile Henry. Biancaneve non rispose ma lo sguardo triste che riservò al ragazzino non sfuggì a Rumpelstiltskin
“Che cosa è successo, Snow? Dov’è mio figlio?” chiese mentre l’ansia gli attanagliava il cuore.
“Non è successo niente. Va tutto bene.” Rispose Biancaneve senza guardarlo negli occhi
“Ma perché vi ostinate tutti a mentirmi? Vi dovrebbe essere chiaro che non è possibile farlo. Sono morente ma non stupido.” esplose Rumpelstiltskin con molto più forza di quanta si sentisse di avere. “Dov’è Bae?”
Alle urla Charming accorse al fianco della moglie.
“Lo sai era ferito quando ha attraversato il portale.” Cominciò Biancaneve “Sta molto male. I profughi del rifugio si sono presi cura di lui ma non sanno curare una ferita di arma da fuoco.”
Mentre Snow ancora parlava Rumpelstiltskin si tolse la benda bagnata dalla fronte e scese dal letto. Sentì le gambe venire meno e crollò a terra.
“Ma che fai?” chiese Biancaneve, preoccupata, precipitandosi verso di lui.
“Devo andare da mio figlio.” Rispose Rumpelstiltskin con un filo di voce.
“Ma non puoi, non ne hai la forza.”
“ Non me ne resterò qui ad aspettare che Bae muoia. Sono l’unico che può aiutarlo.”
“Ti costerà caro lo sai.” Disse serio Charming.
“E’ il mio ragazzo. Non ho scelta.” Scese il silenzio. Era la muta comprensione tra genitori. Per i propri figli sarebbero stati capaci di fare qualsiasi cosa.
Charming si avvicinò e aiutò Rumpelstiltskin ad alzarsi sostenendolo sulle spalle.
“Ok ti aiuteremo.”
 
*****
 
Dopo essere approdati con una piccola lancia sulle coste della Foresta Incantata il percorso fino al rifugio dove si trovava Bae non era eccessivo. Eppure a Rumpelstiltskin sembrava di aver percorso tutta FairyLand a piedi. Ogni passo era una tortura inimmaginabile. Charming per lunghi tratti lo trascinava letteralmente di peso. Eppure, nonostante questo, il respiro sempre più flebile lo costringeva spesso a chiedere di fermarsi. Gli sembrò di essere tornato indietro nel tempo ad un altro viaggio tanti secoli prima. Si rivide percorrere la Foresta Incantata affrettando il suo passo verso casa, cercando di abituarsi alla recente zoppia. Quella volta era solo ed il dolore era insignificante in confronto alla gioia di vedere il suo bambino. Ora il viaggio era ben diverso. Era un percorso di solo andata per lui ma aveva comunque fretta di giungere a destinazione. Ogni minuto che passava rendeva la salvezza del suo ragazzo più difficile.  
Bae era disteso su una stuoia all’interno di una delle costruzioni del rifugio ed Emma era accanto a lui. Era incosciente e pallido, Rumpelstiltskin si chiese se stava riposando o se era in quello stadio che precede la morte. Si lasciò cadere accanto a suo figlio accarezzandogli dolcemente la fronte mentre lo sguardo gli si appannava per le lacrime
“Bae” sussurrò ma non ottenne risposta. Capì che aveva poco tempo. Distese la mano sul petto di suo figlio concentrandosi per formulare l’incantesimo. Ma la magia non venne. Il panico rischiò di assalirlo. Non era possibile la magia non poteva abbandonarlo proprio adesso. Sospirò chiamando a raccolta tutte le sue residue forze. Non poteva fallire. Con sollievo osservò la mano diventare viola, l’incantesimo stava funzionando, non era potente come al solito ma la sua efficacia era intatta. Bae riacquistava colore a vista d’occhio. Rumpelstiltskin sentì le ultime forze abbandonarlo proprio quando Bae aprì gli occhi. I suoi occhi si oscurarono come se qualcuno avesse all’improvviso spento la luce. Cadde giù nel vuoto, nell’oblio.
 
*****
 
Bae avvertì il dolore scomparire e uno strano calore all’altezza del petto. I sogni oscuri in cui si era dibattuto negli ultimi tempi scomparvero e finalmente riuscì a riaprire gli occhi. La prima cosa che vide fu il volto di suo padre, gli sorrideva ma era pallido come un cadavere. Un attimo dopo lo vide cadere su di lui inanimato. “Papà!” urlò scuotendolo e distendendolo a terra.
“Papà!” urlò a vuoto ancora. Avvertì il freddo nel suo cuore. La fronte di Rumpelstiltskin  bruciava come se un fuoco lo stesse consumando dall’interno.
“Non puoi lasciarmi. Non lasciarmi di nuovo.” Sussurrò accasciato sul petto di suo padre in cui troppo flebile si avvertiva il battito del cuore e il respiro della vita.  
 
SPAZIO AUTRICE
Questa storia mi sta prendendo troppo. Non mi aspettavo di pubblicare così presto anche il 3 capitolo ma all’ispirazione non si comanda. Ecco l’atteso ricongiungimento Bae/Rumple. Lo so sono stata crudele ma volevo sottolineare ancora una volta l’inestinguibile amore di Rumple per suo figlio. Quell’amore che lo ha portato a sacrificare per lui la salute, la felicità, l’anima. Rumple perderebbe volentieri e senza esitazioni la sua vita per Bae. Ma non disperiamoci la storia non è ancora terminata.
Grazie per aver letto e mi raccomando fatemi sapere che ne pensate di questo prosieguo!!!
A presto
  
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