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Autore: Inathia Len    09/06/2013    1 recensioni
E se Lily Potter, dopo la sua morte, non avesse lasciato subito la sua casa? E se il suo spirito fosse rimasto qualche attimo a indugiare? Cosa avrebbe visto, cosa avrebbe fatto?
dalla storia *Ti chiedi quando toccherà a te, quando dovrai andartene e lasciare questo mondo. Non puoi essere un fantasma, non hai questa paura folle della morte, non sei così attaccata alla vita.
Però…
Rimanere significherebbe essere al fianco del tuo cucciolo, vederlo crescere e diventare un uomo. Potergli parlare, ESSERCI in un qualche modo.*
fatemi sapere che ne pensate :)
Genere: Introspettivo, Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: James Potter, Lily Evans, Rubeus Hagrid, Severus Piton, Sirius Black | Coppie: James/Lily
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica, Durante l'infanzia di Harry
- Questa storia fa parte della serie 'Classe 1960'
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Con ancora la luce verde negli e l'eco di un'agghiacciante risata nelle orecchie, guardi tuo figlio e lacrime di gioia scorrono lungo il tuo viso.
Ce l'hai fatta, è vivo e, a parte quella cicatrice sulla fronte, sembra illeso. Ti avvicini, fai per abbracciarlo. È il tuo piccolo, il tuo cucciolo, non puoi stare troppo lontana da lui. E poi le sue lacrime ti commuovono, non hai mai saputo resistergli. Vuoi stringerlo, tenerlo accanto a te come solo pochi minuti prima stavi facendo, prima che…
Lo vuoi rassicurare che, alla fine, è andato tutto bene.
Ma qualcosa ti blocca.
È l’orrendo silenzio di morte che aleggia in tutta la vostra casa.
È il pianto del tuo Harry, disperato.
È lo sguardo che l’uomo sulla soglia della stanzetta lancia a qualcosa ai tuoi piedi.
Allora abbassi gli occhi anche tu e lo vedi.
O meglio, ti vedi.
Sei sdraiata per terra, la bacchetta poco distante dalle tue braccia, protese verso la culla. I tuoi occhi verdi, così simili a quelli di Harry, sono spalancati, quasi sorpresi di non poter cambiare espressione, congelati a metà tra lo stupore e la rabbia.
Sei sconvolta, com’è possibile tutto quello? Tu non sei morta, non è vero.
Eppure…
L’uomo che sta avanzando nella stanzetta lo conosci, gli volevi bene.
Era il tuo migliore amico.
Ma sono anni che non lo vedi, che lo hai cancellato dalla tua vita.
E allora il dubbio s’insinua di nuovo, scava più in profondità, questa volta.
Guardi Severus prendere il tuo corpo tra le braccia e cullarti, come se tu fossi una bambina. Lo vedi piangere sconvolto e la rabbia che hai accumulato in quegli anni si scioglie come neve al sole.
Ma se Severus è a casa tua, allora sei morta davvero, questa volta ne sei convinta.
Ti avvicini e capisci che non è mai troppo tardi per perdonare. Gli poggi una mano sul capo e sorridi, tra le lacrime.
Ti amava, ora lo sai, ti ha sempre amato, ma te ne accorgi solo ora.
Lo abbracci e formate una strana catena: tu, incorporea, che abbracci lui, che stringe il tuo corpo. Lo tieni stretto fino a quando non piange tutte le sue lacrime, poi lo lasci andare.
Speri che sia riuscito a sentirti.
-Proteggilo- sussurri al suo orecchio, ma sai che è inutile.
Harry sarà al sicuro, Voldemort se n’è andato.
Quando si alza per andarsene lo segui.
La tua casa quasi non esiste più, la bella villetta che tu e James avevate comprato vicino a quella dei Silente e di Bathilda. Passi sconcertata attraverso quel cimitero a cielo aperto e, quando senti un CRACK in lontananza, capisci che Severus se n’è andato e che non lo vedrai mai più.
Ti chiedi quando toccherà a te, quando dovrai andartene e lasciare questo mondo. Non puoi essere un fantasma, non hai questa paura folle della morte, non sei così attaccata alla vita.
Però…
Rimanere significherebbe essere al fianco del tuo cucciolo, vederlo crescere e diventare un uomo. Potergli parlare, ESSERCI in un qualche modo.
Ma è guardando il corpo senza vita di tuo marito, di James, che te ne rendi conto. Per quanto il tuo amore per Harry sia immenso, per te non c’è vita senza James. Guardandolo steso lì, ti convinci di essere morta molto prima che la Maledizione ti colpisse. Quando James ha lasciato questa vita.
Ti chiedi se anche lui sia ancora lì da qualche parte, invisibile ai tuoi occhi, ma ti convinci che è impossibile.
Se James ci fosse, tu lo sapresti.
Sei accucciata accanto a tuo marito, tenti di accarezzarlo, quando Sirius entra. Paralizzato dal panico, i suoi occhi puntano il corpo di James e ghiacciano.
Un grido strozzato e una lacrima.
Poi lo vedi superare i calcinacci e correre verso la camera di Harry e lo segui. Lo guardi prendere in braccio tuo figlio e avvicinarlo al tuo corpo.
Prende la sua manina e la fa scorrere sul tuo viso.
Improvvisamente ti riscuoti. Quando Severus ti ha abbracciata, non hai sentito nulla di così fisico e potente, mentre ora… chiudi gli occhi per trattenere le lacrime e imprimi tutto questo nella memoria, non puoi correre il rischio di dimenticare.
L’entrata di Hagrid ti coglie di sorpresa. Che Silente abbia già saputo?
Li vedi parlare tra loro, contendersi Harry fino a quando il tuo bimbo trova rifugio tra le mani del gigante buono. Sai dove andrà, anche se non ti è chiaro il motivo. Perché non può stare da Sirius? Speri solo che Tunia ami il tuo cucciolo almeno un po’.
Rimai ferma sulla soglia della cameretta, li guardi andare via.
Harry è al sicuro ora.
Hai fatto il tuo dovere.
  
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