Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: fearofopinions    09/06/2013    2 recensioni
Sophie e Louis sono fratellastri.
Sophie e Harry sono migliori amici.
Louis e Harry si odiano.
Louis e Harry amano la stessa ragazza.
Sophie è la ragazza in questione.
Chi riuscirà a far breccia nel cuore della ragazza?
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: OOC | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Jealousy & kiss.

Si girò un'ultima volta salutando con la mano il riccio che sospirò e poi entrò in casa, chiudendosi la porta alle spalle e scivolando contro di essa.
Sospirò battendo varie volte la testa contro la porta d'ingresso. I suoi "genitori" e le sue "sorelle"- se così li poteva chiamare- non c'erano. Erano andati via per una settimana, una settimana dalla nonna a New York. E adesso Sophie doveva convivere con Louis. Louis. Ecco il suo problema adesso, come l'avrebbe affrontato? Certo, era preoccupato per lei, ma questo non significava che poteva comandarla a bacchetta e dirle chi poteva e non poteva frequentare. Si alzò ricomponendosi appena sentì dei passi scendere veloci dalle scale.
«Dove diavolo sei stata?
» la voce di Louis rimbombò per tutto il salone.
«Te l'ho detto, ero in spiaggia.» Sophie raccolse la sua borsa avviandosi verso le scale, ignorandolo, ma lui la bloccò.
 
«Non ignorarmi!» aumentò sempre più la stretta sul suo braccio.
«Louis, mi fai male, lasciami.» disse a denti stretti la castana, guardandolo negli occhi.
«Non voglio che ti vedi con Harry!»
«Smettila di dirmi cosa devo fare!»
Sophie cominciò a dimenarsi, il braccio stava cominciando a bruciare ma Louis   sembrava non accorgersene, anzi, aumentò la presa.
«Louis! Lasciami!»   gli occhi della ragazza cominciarono ad inumidirsi mentre si staccava da quella morsa e cominciava a massaggiarsi il braccio dolorante. Louis sembrò risvegliarsi all'improvviso e capire cosa aveva fatto. Cercò di avvicinarsi ma Sophie glielo impedì, salì di corsa in camera sua chiudendosi a chiave. Louis la rincorse, non era sua intenzione, non sapeva perché aveva reagito così. Prese a battere le mani sulla porta.
«Sophie scusami, lo sai che non volevo!» e non voleva davvero.
«Non volevi ma l'hai fatto. Vattene!» i suoi singhiozzi si potevano udire chiaramente. Louis scivolò contro la porta e rimase immobile, sentendo il respiro irregolare e scosso di Sophie.

La mattina dopo.
La sveglia suonò puntuale, facendo svegliare una Sophie abbastanza nervosa e ancora stanca. Si stiracchiò muovendo la bocca per far "risvegliare" le labbra ancora impastate dal sonno. Si stropicciò gli occhi e si alzò dal rivolo di coperte che l'avvolgeva. Si mise le pantofole ai piedi e si guardò allo specchio. Un mostro, assolutamente. Aveva due occhiaie enormi e il trucco era tutto colato sulle guance. Si ripulì con il latte detergente che aveva sempre sulla sua scrivania e aprì la porta della camera. Si affacciò, quel tanto per vedere se Louis era già sveglio. Guardò l'orologio, segnava le 6.02. Sophie spalancò gli occhi, non ricordava di averla impostata così presto, di solito suonava alle 7.10. Beh.. tanto valeva prepararsi, oggi sarebbe andata a piedi a scuola. Scese di fretta le scale preparando la colazione. Bevve la sua tazza di latte fumante e l'accompagnò con due biscotti. Guardò fuori dalla finestra, il sole stava appena nascendo. Mise la tazza nel lavandino per poi entrare di nuovo in camera sua e vestirsi. Corse in bagno per sistemarsi quelle terribili occhiaie sotto gli occhi e applicò solo un po' di mascara e un filo di matita, quel tanto per rendersi presentabile. Jeans attillati, la sua t-shirt bianca con la croce, converse nere, borsa scolastica ed era pronta per uscire. Stava aprendo la porta, felice di non averlo ancora visto, ma una voce la fermò. Come non detto. Sbuffò.
«Dove vai così di fretta?»
«Sai cosa, avrei scuola e se non ti dispiace vorrei arrivare in orario, almeno questa volta.»

Louis le si avvicinò veloce, arrivandole faccia a faccia.
«Ti stai comportando da bambina.» le aveva detto.
«Disse quello che cercava di dare ordini!»
«Sai che non volevo farlo, ero solo preoccupato!»
«Questo non significa che puoi dirmi di non stare più con Harry!»

Louis sospirò. «Sophie, io..»
«Senti Louis, lascia perdere, se cercavi di migliorare le cose, non ci sei riuscito.»
se ne andò sbattendo la porta, senza più degnarlo di uno sguardo. Il castano si passò una mano tra i capelli e diede un pugno al muro, facendo diventare le sue nocche bianche. Prese un lungo respiro per calmarsi e cominciò a prepararsi per la scuola.

Sophie camminava lenta con le cuffie nelle orecchie, aveva tutto il tempo necessario quindi perché non sfruttarlo? Lasciava che i pensieri fossero soffocati dalle note di "Neon Lights" di Demi. I suoi piedi camminavano da soli, come se Sophie non li controllasse. Camminava distratta, ogni tanto alzava lo sguardo dalla strada, solo per essere sicura di non andare a sbattere contro un palo. Le auto le passavano veloci di fianco, provocando un leggero venticello. Arrivò di fronte il cancello della scuola e aspettò che qualcuno che conoscesse arrivasse. Controllò nella borsa se aveva tutto l'occorrente ma alzò subito lo sguardo quando qualcuno la tozzò, facendole cadere tutto rovinosamente a terra.
«Oddio scusami, non volevo, è solo che pensavo di aver fatto tardi e per la fretta.. guarda che casino, scusami.. scusami..» un ragazzo dai capelli biondi si buttò quasi letteralmente a terra cominciando a raccogliere tutto ciò che aveva fatto cadere. Sophie lo fermò.
«Ehi ehi calmo, non è successo niente, non preoccuparti.» Sophie gli sorrise rassicurante, abbassandosi anche lei sull'asfalto. Le loro mani per sbaglio si toccarono ma le ritirarono entrambi. Gli occhi azzurri di Sophie si scontrarono con quelli nocciola del ragazzo di fronte.
«Io sono Mark.» le tese la mano, sorridendogli timidamente.
«Sophie, molto piacere.» gliela strinse poi prese le ultime cose infilandole nella borsa e alzandosi. -sei nuovo?- continuò.
«Si, sono arrivato due giorni fa da Toronto.»
«Canada? Figo!»
esclamò la ragazza abbozzando una risata.
«Ehi Sophie!» la castana riconobbe subito la voce della sua migliore amica e sussurrò a Mark un "adesso ti farò conoscere una persona" mentre il ragazzo la guardava confusa. Charlie non tardò a saltarle al collo, non accorgendosi minimamente della presenza di Mark. Sophie glielo volle far notare. La rossa si staccò immediatamente ricomponendosi e sorridendo al ragazzo.
«Hey! Io sono Charlie!» alzò la mano in segno di saluto, rimanendo affascinata dalla sua bellezza.
«Mark.» le guance del biondo si tinsero di un rosso molto chiaro, facendolo sembrare ancora più tenero.
«Già, viene da Toronto.» A Charlie le si illuminarono gli occhi. Toronto= Canada. Canada=Justin. Bieber era il suo idolo, aveva sempre sognato di avere un amico canadese. Abbracciò di scatto Mark che si irrigidì prima di scoppiare in un piccola risata e ricambiare volentieri l'abbraccio. Sophie li guardò e sorrise prima di notare Harry che le stava venendo incontro. Il riccio le si avvicinò veloce, regalandole un bacio sulla guancia.
«Buongiorno dolcezza.»
«'Giorno Haz.»
gli sorrise calorosamente mentre Mark e Charlie si staccavano.
«Ciao riccio!» lo salutò la rossa appena lo vide, l'interessato la salutò con un sorriso prima di presentarsi al nuovo arrivato. Si incamminarono nel cortile della scuola. Harry aveva una mano sul fianco di Sophie mentre Mark e Charlie camminavano un po' più dietro.
«Allora, per stasera, sei con me?» Il ragazzo glielo chiese mentre la stringeva ancora un po'.Sophie all'inizio lo guardò confusa poi collegò le cose. La festa sulla spiaggia di quella sera.
«Certo che ci vengo riccio!» gli baciò una guancia, vedendo poi le guance del ragazzo colorarsi di rosa.
«Quale festa?» si intromise Mark.
«Una festa in spiaggia, vuoi venire?»
«Mi farebbe piacere, ma non voglio disturbare.»
«Ma che disturbare! Sei simpatico, ti faccio conoscere quale gente di qui.»
aveva parlato Charlie adesso.
«Ma..» Il ragazzo stava per protestare.
«Non voglio sentire no!» la rossa era irremovibile.

Le ore di scuola passarono velocemente. La situazione a casa tra Louis e Sophie non migliorava, i due si ignoravano a vicenda. Verso le 7 Sophie cominciò a prepararsi, camminava per la casa, andava tra una stanza all'altra sotto lo sguardo di Louis che era comodamente seduto sul divano.
Erano entrambi orgogliosi, nessuno avrebbe chiesto scusa all'altro. Era una gara per resistere. Chi avrebbe chiesto scusa per primo avrebbe perso.
La suoneria di Sophie rimbombò per la sua camera. La castana, ancora con l'asciugamano avvolta sul corpo, lo prese: Charlie.
«Hey rossa!»
«Soph, per la festa io vengo un po' più tardi, quindi non ti disturbare a venire con Harry.»
«Ah okay, come mai?»
«Io e Mark ci siamo organizzati, mi viene a prendere lui per le 20.30»
«Con Mark eh!»
la castana rise.
«Ha ha ha simpatica, è carino, ma è solo un amico.»
«Per il momento!»
«Soph, con tanto amore, vai a quel paese.»
«Ti amo anche io.»

chiusero in fretta la chiamata. Sophie aprì l'armadio, scovando un pantaloncino di jeans abbastanza corto e una canotta. Sopra mise una camicia a quadri aperta e si allacciò le converse al piede. Era abbastanza semplice, certo, però le sembrava inutile mettersi un vestitino solo per una festa in spiaggia. Guardo l'orologio sopra il comodino: 19-45. Perfetto, era in anticipo. Scese le scale per arrivare nel soggiorno, ma si fermò appena vide Louis, anche lui vestito e preparato, che guardava la tv. Alzò le spalle e si avvicinò, sedendosi anche lei sulla poltrona. Infondo doveva solo ignorarlo no? Non era lei che aveva sbagliato.
Gli occhi azzurri del ragazzo la guardavano, passavano lo sguardo su tutto il suo corpo, ma non le parlava, non voleva chiederle scusa.
Il campanello suonò. Sophie si alzò dalla poltrona e corse verso la porta. Si sistemò i capelli prima di aprirla piano.

«Haz!» gli saltò addosso abbracciandolo.
  «Sophie! Bisognosa di affetto oggi?» le accarezzò i capelli, lasciandole un bacio sulla nuca.

«No, sono solo contenta.»   era un sussurro, la sua voce si sentiva poco siccome era completamente attaccata al petto del ragazzo.
«Va bene, vogliamo andare?» si staccarono dall’abbraccio.
«Si, andiamo.»
«Dove andate?»
Louis aveva parlato. Harry stava per rispondergli ma Sophie lo bloccò spingendolo fuori casa.
«Non mi sembra che tu debba saperlo.» si chiuse la porta alle spalle.

Alla festa..
I due ragazzi camminavano mano nella mano per la spiaggia salutando le persone che conoscevano. Si sedettero su un tronco poco distante da lì e cominciarono a parlare del più e del meno. Sophie si guardava intorno, in attesa di Charlie, che tardava ad arrivare. Vide Madison e Nina, le salutò sorridendo e alzando una mano, loro ricambiarono il sorriso continuando a scatenarsi come delle matte. Maddy non voleva venire, l’avevano costretta altrimenti sarebbe rimasta a casa ad ingozzarsi di gelato al cioccolato.

«Soph, hai capito?» il suono della voce di Harry la fece girare.
«Si haz, scusami, ero sovrappensiero, stavo cercando Charlie.»
«Uhm.. okay, che ne dici di andare a ballare?
»
il riccio si alzò dal tronco tendendo la mano davanti alla ragazza di fronte, la quale l’afferrò senza esitazione.
Cominciarono a ballare mentre Louis li guardava. Si, Louis. Era arrivato poco fa con qualche suo amico e fino a quel momento non si era accorto della presenza della sorellastra. Si sentì contorcere lo stomaco vedendo i due avvicinarsi sempre di più. Cos’era quel sentimento? Gelosia? Impossibile, non poteva essere geloso di lei, non proprio di lei. Non adesso. Ci aveva messo così tanto a farsi passare quella cotta…
Sophie si lasciava cullare dalla musica, accompagnata dal suo cavaliere. Si ritrovarono a faccia a faccia, mentre i loro respiri si fondevano. Poi.. accadde tutto in un secondo, le loro labbra si incontrarono, facendole unire in un bacio.
 
Quel bacio, il bacio mancato..

Can you be my nightngale?
Okay okay, ammazzatemi!
So di essere in un ritardo pazzesco ma non ho potuto proprio scrivere.
Tra gli esami, la tesina e tutto il resto.. mi sta venendo la depressione.
I quadri di ammisione già sono usciti da me.. indovinate con quanto sono stata ammessa?
Con 10 asfghjkl
L'esame orale però lo tengo il 26 :c in poche parole a fine mese e voi? Che mi raccontate? Qualche esame? Recupero? Promossi o bocciati? Raccontatemi un po'.
Beh.. il capitolo? Vi piace? Spero di si.
Lo scorso capitolo nessuno ha recensito. Come mai?
Spero di trovarne un po' di più in quest'altro.
Ciaao ceente (?) Alla prossima.
Kiss&Hug.
bravery_


  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: fearofopinions