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Autore: alaskha    10/06/2013    6 recensioni
“Come vuoi,piccoletta”
“Malik,sai che odio quando..”
“Sì,lo so che odi quando ti chiamo ‘piccoletta’” m’interruppe,prima che potessi finire.
“E allora perché lo fai? Sapevo che ti piacesse rompermi i coglioni,ma fino a questo punto..”
Lui sorrise divertito,addolcendo il viso “Perché sei la mia piccoletta”
Che significava? Tra me e Zayn non poteva esserci nulla,era fuori discussione. Lui era il migliore amico di Manuel,era come se fosse il mio secondo fratello maggiore. E allora perché volevo che si avvicinasse ancora di più a me? Perché volevo che non la smettesse mai di sorridermi in quel modo? Perché non lo stavo allontanando,mentre le sue labbra si muovevano lente verso le mie?
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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(6)

You're not beautiful,you're wonderful



“E così vai male in fisica”
Lo colpii su di una spalla,non poteva parlare così apertamente delle mie evidenti difficoltà scolastiche.
“No,insomma,parlamene” continuò divertito.
Presi un lungo respiro,e pensai che di lì a poco probabilmente mi sarei svegliata. La sveglia sarebbe suonata ed io sarei tornata alla mia stupida vita,quella in cui Zayn non era altro che un semplice fratello maggiore.
Mentre in questa vita,lui era sdraiato sul mio letto accanto a me. Aveva le converse,quelle nere e consumate,la sua mano accarezzava dolcemente il mio avambraccio scoperto dalla maglietta corta,la sua giacca di jeans era appoggiata alla mia sedia della scrivania ed il mondo fuori non contava nulla.
Perché Zayn,mentre mi chiedeva di parlargli delle mie immani difficoltà in fisica,non era solo un semplice fratello maggiore per me: lui era molto di più.
Molto più di chiunque altro.
“Parlartene? Sul serio?”
Mi sentii osservata con la coda dell’occhio,e così mi girai su di un fianco,appoggiando un gomito al cuscino,per permettere ai miei occhi di osservarlo bene.
Zayn annuì “Certo – sorrise – perché no?”
“Perché non voglio parlarti di quanto io sia pippa a scuola,mentre siamo qui a..”
“A fare che?” mi spronò lui,alzandosi lentamente a sedere sul mio letto.
La sua espressione da ventunenne esperto mi fece arrossire leggermente,e lui accorgendosene,scoppiò a ridere.
I miei occhi caddero alla sua pelle scoperta,all’altezza del fianco destro: la maglietta bianca si era alzata leggermente. Era stupendo.
“Non lo so,stiamo parlando,passando il tempo insieme – cominciai incerta – non voglio che parliamo della scuola!”
Tornai a sdraiarmi,guardando davanti a me e giocherellando con i lacci della mia tuta.
“Parliamone invece,potrei aiutarti”
Lo guardai stranita,dal basso “Ma che cavolo stai dicendo? Ti sei a malapena diplomato! Vorresti anche aiutare una povera anima irrecuperabile?”
“E dai,non puoi essere così messa male”
“Fidati,posso”
Tornò giù con me,costringendomi a guardarlo,portando una mano sotto il mio mento e voltando delicatamente il mio viso verso il suo.
“Ero un mostro in fisica a scuola,lo sarai anche tu”
Ci girammo tutti e due sul fianco,per guardarci negli occhi. Ma io non ce la facevo a reggere il suo sguardo: il mio cuore non ce la faceva.
“Che succede Natalie?” mi chiese lui,dolcemente.
“Non lo so,i tuoi occhi sono così profondi Zayn,davvero mettono paura..”
Lo vidi ridacchiare,per poi mordersi lievemente il labbro inferiore “Sei così piccola”
Sorrisi,ammirando il suo bel volto: era perfetto per una fotografia,in qualsiasi momento. Quindi mi alzai dal letto e corsi alla scrivania,presi la mia Nikon e me la portai davanti agli occhi.
“Ci risiamo – cominciò lui,girandosi dall’altra parte – per quanto hai intenzione di usarmi come modello senza darmi neanche una ricompensa?”
Continuai a scattare,senza sosta “Di che ricompensa parli,Malik?”
Calò il silenzio,ed io rabbrividii.
“Non lo so,mi piacerebbe fare qualcosa con te” disse poi,insicuro.
Lui,insicuro? Questo mondo non la smetterà mai di stupirmi.
“Noi facciamo già qualcosa  insieme”
“Non dirlo mai a nessuno in questo modo,potrebbero prendermi per un maniaco”
Risi di quella stupida battuta,senza smettere di scattare neanche una volta.
“Natalie ti prego,mi sento violato”
Mi fermai ad osservare lui e poi i miei scatti,chiedendomi se anche lui pensasse che io fossi bella,come io lo pensavo di lui.
“Io sono bella,Zayn?” domandai di getto,mordendomi i labbro.
Lui esitò per qualche istante,inarcando le sopracciglia. Si tirò a sedere un’altra volta,incrociando le mani al petto.
“Che intendi dire?”
“Tu mi trovi bella?”
Zayn sorrise,trafiggendomi poi con quegli occhi da paura.
“Io non ti trovo bella,ti trovo meravigliosa – sospirò – adesso vieni qui”
Gli sorrisi,tornando nuovamente accanto a lui. Mi sentii stringere tra le sue braccia,protetta,mentre appoggiavo la testa sul suo petto.
“Le modelle sono belle,quelle senza cervello e neanche talento – prese ad accarezzarmi i capelli – la ragazza che vedi passare per strada è bella,quella che incontri al parco è bella,mia madre è bella,le mie sorelle lo sono..ma non tu,tu sei meravigliosa”
Sentii le sue mani sfilarmi l’elastico dai capelli,sciogliendo la mia coda alta. Le sue labbra si scontrarono con la mia fronte,lasciando un tenero bacio.
“Questo lo tengo io” disse alludendo al mio elastico per capelli.
“Perché? Hai intenzione di farti una bella coda,Malik?”
“Certo,come credi che starei? -  mi prese in giro – voglio solo avere qualcosa di te,sempre”
Mi tirai leggermente su,per guardarlo negli occhi “Il mio dolce professore di fisica” gli lasciai un bacio sulla guancia,rintanandomi poi tra il suo collo e la sua spalla.
“Quindi accetti le lezioni di Zayn mostro in fisica Malik?”
“L’alternativa è Styles,direi che sono costretta ad accettarle” sospirai.
“Ma smettila”
Ridemmo insieme,per poi vedere le sue mani rubarmi la macchina fotografica dalle mie.
“Metterai anche queste sulla tua parete?” chiese osservando le sue (mie) fotografie.
“Sicuro” ammisi.
Zayn mi abbracciò più stretta,guardandomi poi negli occhi “Cosa c’è tra te ed Harry Styles?”
“Niente Zayn,non c’è niente – iniziai tranquilla – Styles è un mio compagno di scuola,noi ci lanciamo frecciatine e condividiamo il banco a storia”
“Nient’altro?” stava facendo il fratello geloso? O solo il geloso? Maledetti pakistani ambigui.
Scossi la testa,negando “Credo che Styles abbia qualcosa con Louis Tomlinson,non so..”
“Non dire stronzate”
“Non essere omofobo”
“Non sono omofobo”
“Lo sei”
“No”
“E invece sì”
“Mi viene strano immaginarmeli..” confessò lui.
“Hai visto come mi guardava Tomlinson alla festa quando stavo a meno di due metri da Harry? Andiamo,quelli non sono sguardi che si riservano alle gelosie da migliori amici!”
“Ok,forse no..”
“Forse?” gli domandai,sconcertata.
“Ok,sicuramente no”
Il silenzio calò per qualche secondo,fino a che lui non soffiò sulle mie labbra e l’odore di fumo si fece intenso nell’aria.
“Cosa c’è tra me e te?” domandò di getto,senza smettere di guardarmi negli occhi.
Lì,abbracciati sul mio letto,ridendo e scherzando,nessuno dei due sapeva cosa ci fosse tra di noi. Non era semplice,ma era bello. E non importa quanto difficoltoso o sbagliato sia,se è bello e ti rende felice,allora ne vale la pena.
“Io non lo so,Zayn” confessai,giocando con la sua catenina nera.
“Beh,nemmeno io lo so,piccoletta..” il suo tono includeva altro.
“Ma..?”
“Non c’è un ma,cosa ti fa credere che sia un ‘ma’?” disse divertito.
Ma divertito da cosa? Cosa diamine c’è di divertente nel non essere a conoscenza dei propri sentimenti?
“C’è sempre un ‘ma’,Malik”
“Come vuoi,piccoletta”
“Malik,sai che odio quando..”
“Sì,lo so che odi quando ti chiamo ‘piccoletta’” m’interruppe,prima che potessi finire.
“E allora perché lo fai? Sapevo che ti piacesse rompermi i coglioni,ma fino a questo punto..”
Lui sorrise divertito,addolcendo il viso “Perché sei la mia piccoletta”
Che significava? Tra me e Zayn non poteva esserci nulla,era fuori discussione. Lui era il migliore amico di Manuel,era come se fosse il mio secondo fratello maggiore. E allora perché volevo che si avvicinasse ancora di più a me? Perché volevo che non la smettesse mai di sorridermi in quel modo? Perché non lo stavo allontanando,mentre le sue labbra si muovevano lente verso le mie?
“Natalie? Vado un attimo in camera tua,credo di aver lasciato lì il caricatore dell’iPhone..”
Fu così che un pakistano finì per nascondersi nel mio armadio.
 
 
 
 
 
 
 

Dyana


Mi piaceva andare a scuola,e sapevo che questo non mi accomunava di certo agli altri normali adolescenti. Ad esempio,Natalie odiava andare a scuola. Mentre per me,studiare non era certo un peso,io lo vedevo più come il mio dovere: era il mio lavoro,e dovevo farlo bene.
Per questo mi trovavo nella cucina di casa Shade,seduta su uno dei loro sgabelli,con il libro di storia davanti agli occhi. Ero concentrata sui Conquistadores  spagnoli,quando sentii qualcuno scendere le scale dal piano di sopra.
“Papà,Natalie si comporta in modo più strano del solito,secondo te non sarebbe il caso di spedirla in quel collegio militare di cui parlavamo? Sai perché.. – vidi Manuel bloccarsi,davanti a me – oh,ciao Dyana”
“Collegio militare? Non ti sembra di essere un po’ troppo duro con la tua sorellina?” gli chiesi,chiudendo il libro.
“Sorellina? Quella lì è una iena,pensavo lo sapessi”
Risi delle sue parole,osservandolo sedersi sullo sgabello di fronte al mio.
“Lo so”
Rimase a guardarmi per un po’,ed io feci lo stesso. I suoi occhi erano più azzurri del solito,i capelli biondi cadevano disordinati sulla sua fronte e gli angoli delle sue labbra erano perennemente sollevati.
“Che c’è?” mi chiese.
Io scossi la testa,presa di sorpresa “Nulla,scusa”
“No,non scusarti – mi disse – cosa stavi facendo qui da sola?”
Indicai il mio libro ormai chiuso e dimenticato “Studiavo,qualcuno deve pur farlo,no?”
Manuel rise,stiracchiandosi lentamente “Che vuoi da me? Io sono un maturo ventenne diplomato”
“Diplomato sì,sul maturo devo ancora pensarci..” lo presi in giro.
“Ehi! Come ti permetti? - finse di offendersi,facendomi ridere – senti,ti trovi bene qui nella nostra cucina a studiare?”
Ci pensai su,in effetti la famiglia Shade non era delle più normali: Jane urlettava in modo molto tredicenne con le sue amiche al telefono,Tyler urlava contro Jane dicendole di abbassare la voce con scarsi risultati,Natalie era Natalie e Manuel,beh..si stava rivelando interessante.
“Siete un po’ sopra le righe,in effetti”
Lui rise “Soprattutto la nostra voce è sopra le righe..”
“Hai afferrato il concetto,vedo”
Schioccò la lingua,alzandosi e prendendomi per mano “Vieni,conosco un posto perfetto”.
 
“Ti piace qui?”
Il campo da calcio era perfetto: il martedì dalle due del pomeriggio alle sei non si allenava nessuno,e lì c’era solo il custode messicano.
“Sì Manuel,dire che è perfetto mi sembra un eufemismo”
La sua faccia si fece confusa “Ehi Dyana,ti ho detto che sono diplomato,ma questo non significa che io sappia il significato della parola ‘eufemismo’..”
“Mi ero quasi dimenticata che sei il fratello di Natalie”
Tornai con gli occhi sul libro,mentre Manuel mi sedeva accanto.
“Senti,Dyana..”
“Manuel Shade e l’amica spagnola della sua sorellina,qual buon vento?”
Il suo ‘Senti,Dyana..’ venne interrotto da quelle parole e da quella voce che,diamine,avrei riconosciuto ovunque. In tutti i campi da calcio,in tutti i deserti,in tutte le città.. perché io ero maledettamente innamorata di quella voce.
“Styles,gireresti al largo?” chiese brusco e scocciato Manuel.
“Girare al largo? – sembrò pensarci su,mentre si avvicinava a noi – nah,non credo che lo farò”
“Cosa vuoi?”
“Il mio orologio segna le sei,il tuo?”
Vidi il viso di Manuel farsi confuso,mentre io cercavo la sanità mentale perduta alla vista dei suoi occhi.
“Cosa centra?”
“Ho gli allenamenti,no?”
“Oh,già”
Il silenzio calò su di noi per qualche istante.
“Ehi amica spagnola di Shade,ti andrebbe di guardare il mio allenamento? Sei piuttosto carina oggi,con quelle trecce”
Probabilmente ero arrossita di venti tonalità,così mi limitai ad annuire,mentre lo guardavo dirigersi verso lo spogliatoio.
“Dyana,tutto bene?” Manuel mi riportò alla realtà,così scossi la testa.
“Benissimo,meravigliosamente,sto da Dio,io sto..”
“Sì,ho capito” m’interruppe.
E poi mi ricordai di quel ‘Senti,Dyana..’.
“Volevi chiedermi qualcosa,prima?”
Ma lui scosse la testa,abbassando poi lo sguardo.
“No,niente”.




















Don't care about nothing
ciao girlz,v'informo che ho molto sonno sjdhgasd
sarò di poche parole,quindi parliamo subito del capitolo..
non succede molto,lo so,diciamo che è di passaggio..
ma ci sono abbastanza momenti Zatalie ajsdgas
vedo che vi piace la storia,e sono felice..
però davvero,mi si stanno chiudendo gli occhi!
vi voglio tanto bene,dal profondo del cuore,siete fantastiche askdjhsa
Simo.


                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                   Image and video hosting by TinyPic
  
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