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Autore: Emilia Zep    10/06/2013    1 recensioni
Angelina Johnson ed Einin Leaf sono amiche da sempre ma studiano in due scuole di magia diverse. Angelina a Hogwarts, Einin alla Morgaine Le Fay, una scuola che si rifà ad antiche tradizioni celtiche e druidiche. Il loro amico Teddy si è appena trasferito in una nuova città dove integrarsi sembra molto difficile mentre Fionnuala e Mary Jane, alle soglie del diploma, sono alle prese con il loro futuro.
Intanto Remus Lupin è da poco arrivato a Hogwarts, dove non tornava da quando era ragazzo, per ricoprire il ruolo di insegnate di Difesa contro le Arti Oscure, e il confronto con il suo passato si rivelerà tutt'altro che semplice.
Ma a movimentare, intersecare, sconvolgere, i destini dei nostri eroi ed eroine interverranno diari misteriosi, ragazzi perseguitati dalla sorte, antiche profezie, leggendari poeti medievali, strani ometti dai cappelli bizzarri e chi più ne ha più ne metta!
Genere: Avventura, Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shoujo-ai | Personaggi: Altro personaggio, Angelina Johnson, Remus Lupin, Septima Vector, Severus Piton
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4
Capitoli:
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Einin era seduta sul tappeto della sua camera. Ripeteva formule magiche nel tentativo di impararle a memoria per il giorno dopo. Ma più che cercare di farle funzionare con la bacchetta magica era  intenta a seguire, con la sua chitarra acustica, Tom Waits, che suonava dallo stereo. Un colpo di bacchetta e tre arpeggi. Di questo passo non ce l’avrebbe mai fatta. Tutti quegli incantesimi in antico celtico! Per non parlare del fatto che avrebbe dovuto impararli anche in latino, secondo la convenzione magica internazionale. Einin era certa di faticare il doppio se non il triplo degli studenti normali. E questo perchè  invece di studiare a Hogwarts, la scuola di magia dove tutti andavano e dove studiava anche Angelina, la sua migliore amica, Einin  studiava alla Morgaine Le Fay, una scuola che seguiva la tradizione degli antichi druidi di Britannia. Era frequentata per lo più  da famiglie di maghi e streghe, tra le quali anche quella di Einin,  che custodivano da generazioni una tradizione di magia molto antica che nel resto della comunità magica era andata persa e non si praticava più. Alla Morgaine Le Fay  si insegnava proprio quel tipo di magia. Senza però ovviamente rinunciare alla magia più moderna e agli standard qualitativi dell’istruzione magica nazionale. Quindi incantesimi in celtico antico, o in idiomi ancora più remoti e persi nel tempo, e poi anche in latino in nome della convenzione internazionale. Lezioni di lingue celtiche e antiche rune obbligatorie. E ore ed ore di divinazione, materia che nelle altre scuole era considerata secondaria se non addirittura facoltativa, mentre per Einin contava quanto trasfigurazione o incantesimi. Quanto invidiava Angelina che nelle sue lunghissime lettere le raccontava che riusciva a superare divinazione semplicemente inventando! Einin non poteva nemmeno immaginare  di fare una cosa simile con la professoressa Blanchet. L’avrebbe arsa viva nel fuoco dei presagi probabilmente. L’immagine la fece sorridere – Basta studio per oggi. Quel che è fatto è fatto.- Esclamò  tirandosi su la zip degli stivali. S’infilò un maglione verde acqua così largo che la faceva sembrare ancora più esile, e messa  a tracolla la chitarra uscì.
In realtà Einin, anche se non l’avrebbe ammesso davanti a sua madre nemmeno sotto tortura, amava la tradizione celtica quasi quanto suonare la chitarra.  Le visioni e le voci del passato, il lago di Avalon, gli incantesimi musicali le piacevano molto di più della magia convenzionale. Eppure, se fosse andata a Hogwarts sarebbe stata insieme ad Angelina, avrebbe conosciuto molta più gente, Hogwarts era un istituto grande al contrario della sua scuola che non aveva moltissimi studenti e soprattutto non era un collegio, ma tutti i giorni Einin andava e tornava da casa sua con la metro polvere o con una passaporta. Chissà come sarebbe stato invece fare vita comune con gli altri studenti. A sentire i racconti di Angelina sembrava molto bello.
Chiarissima, quasi eterea, con il vento freddo che le muoveva i capelli biondi Einin si sedette su un muretto e tirò fuori la chitarra. Accennò piano un blues. Nella libreria di fronte a lei, la signora Maguire e la signora Finchey stavano allestendo la vetrina.  Vide le libraie  che chiacchieravano fra loro allegramente mentre sistemavano i volumi da esporre. Le salutò con un cenno della mano. Le due donne ricambiarono agitando energicamente le braccia. Einin le conosceva da quando era piccola. La signora Finchey , con il suo sigaro e i suoi pantaloni severi,  le aveva fatto scoprire i libri di avventura più incredibili che lei avesse  mai letto. Si era accorta della tendenza di Einin ad essere un’anima errante, della  sua perenne aspirazione al volo, al travalicare  i confini. E così l’aveva spinta per le rotte più lontane della migliore letteratura  di viaggio. La signora Maguire  invece le aveva fatto  assaggiare i primi versi. Ed Einin ci si era appassionata tanto che ora li preferiva quasi alla prosa, così più vicini alla musica nell’esprimere la complessità delle cose. Einin pizzicava pensierosa la sua chitarra mentre il vento si faceva sempre più fore –Bella canzone! – Sentì dire all’improvviso. Einin alzò lo sguardo e vide un ometto anziano con un alto cilindro viola intenso che le sorrideva. Einin ebbe quasi l’impressione che quel tipo fosse lì da un bel po’ di tempo.
- Grazie…- Mormorò  un tantino disorientata
- Non c’è di che.- Disse lui togliendosi il cilindro con galanteria .Fece un cenno col capo, sorrise e se ne andò. Einin  restò a guardarlo un po’ stupita finché non lo vide sparire in lontananza dietro l’angolo di un palazzo. “Che tipo buffo.” Pensò  tra sé .
 
-Signorina Johnson!- La aggredì la voce severa della professoressa Mc Granitt –Ma le sembra questo  il modo di venire a scuola?-
“Ma perché no, vecchia megera?” Pensò Angelina affrettandosi a nascondere la scollatura  vertiginosa sotto il mantello della divisa – Ehm…- Mormorò sorridendo un po’ imbarazzata alla professoressa. La Mc Granitt si limitò a scuotere la testa con disapprovazione –Vai al posto Johnson. - Disse infine senza smettere di fissarla. Angelina si avviò verso il suo banco e aspettò passivamente la fine della lezione. Già Piton  all’ora precedente aveva pensato bene di metterle un un tre in pozioni (e un tre  alla fine del trimestre non è affatto piacevole!), adesso ci mancavano solo i cappellini della Mc Granitt da far evanescere e ricomparire trasformati in orsacchiotti bianchi. Perchè bianchi poi, Angelina non riusciva proprio a capirlo. Gli orsacchiotti da che mondo e mondo sono marroni e hanno senso solo così! Quel tre in pozioni in ogni caso non riusciva proprio a mandarlo giù. “Fosse stato un compito ai G.U.F.O. avresti preso senz’altro una D.” Aveva avuto anche il coraggio di dirle quell’essere unticcio. Secondo Angelina era una vera ingiustizia. In fondo aveva solo esagerato un po’ con l’assenzio. E forse le code di topo le aveva tagliate un po’ troppo spesse. Bisognava ammettere che i lavori di precisione non erano il suo forte, era sempre  stata un po’ approssimativa in quelle cose sicché anche le scaglie di lidio non erano poi troppo sottili come avrebbero dovuto. Ma era anche vero che Piton non perdeva occasione per prendersela con lei. Angelina era convinta che Piton la odiasse. Certamente perché era brava a quiddich e lo sapevano tutti che Piton da ragazzo invece era una schiappa e la cosa doveva bruciargli ancora, frustrato com’ era. Per questo non faceva che lanciarle del tutto gratuitamente  frecciatine sarcastiche  anche su quello “Eh, Johnson, occorre saper far altro oltre che  svolazzare in modo inconsulto su un manico di scopa.” Come se lei fosse solo capace di volare senza alcuna intelligenza. Se Angelina ci pensava le veniva voglia di sbattergliela in testa la sua scopa.
La campana fu una vera liberazione. Angelina si trascinò nella sala grande con la borsa che le pesava sulla spalla
- Potevi anche aspettarmi!- Le gridò la sua amica Alicia raggiungendola – Ma cos’hai oggi?-
- Che cos’ho?- Sbottò Angelina – Ho che sono stanca e voglio la testa di Piton su un piatto d’argento!
- Fai un respiro!- Disse Alicia ridendo – E concentrati sul fine settimana!-
-Ma è solo mercoledì!- Protestò Angelina
- Appunto, la mattina è passata , quindi è quasi giovedì che è a un passo dal venerdì, e quindi è praticamente già sabato!-
-Se lo dici tu. - Rispose Angelina poco convinta.
Le due amiche presero posto al tavolo di Grifondoro, il loro dormitorio. –Uh Guarda, - Disse il loro amico Fred – Baston ha ripreso a mangiare!- Oliver Baston era il capitano della  loro squadra di quiddich e da quando Grifondoro la settimana precedente aveva perso contro Tassorosso era caduto in una profonda depressione – Questo è l’ultimo anno per me - Non faceva che ripetere- In cui potrò vedere la nostra squadra vincere.-
-Come va, Oliver?- Chiese George, il gemello di Fred
-Dobbiamo riprenderci ragazzi!- Disse Baston brandendo la forchetta con foga –Abbiamo ancora delle possibilità! E poi, volete sapere che cosa hanno il coraggio di fare quelli di Tassorosso?- E si avvicinò come se dovesse confidare un importantissimo segreto di  stato – Questa domenica fanno una festa nella loro sala comune!!Una festa , capito?? Una festa!-
I gemelli, Angelina e Alicia avevano in faccia un’ espressione tutt’altro che dispiaciuta  -Oh no, non penserete mica di…-Chiese sgomento Oliver Baston
-Oh no Oliver.- Disse subito Fred
- Come puoi pensarlo!- Fece eco George
 
-Allora domenica si va alla festa!- Esclamò Angelina entusiasta, mentre insieme agli altri si stava dirigendo verso le classi per le lezioni del pomeriggio. –Così potremmo fare i complimenti a Cedric Diggory, in tutti i sensi!- Aggiunse sognante. Sì, il cercatore dei Tassorosso era senza dubbio il suo sogno erotico del momento.
- Se ti sentisse Baston!- Obiettò Alicia . Scoppiarono tutti a ridere.
- Chissà se cè’ anche Purcey, l’affascinante corteggiatore di Alicia!- La punzecchiò Fred
- Davvero Alicia, - Continuò George –Dovresti dargli almeno una chance, la sua determinazione è ammirevole.-
-Oh Dio speriamo che non ci sia!!-  Rispose Alicia. Adrian Purcey giocava come cacciatore nella squadra dei Serpeverde. Si diceva che gli piacesse Alicia ma lei  trovava che avesse uno strano modo di dimostraglielo visto che aveva tentato più volte di disarcionarla dalla scopa e non le aveva mai parlato. Si limitava a fissarla per minuti in modo che la metteva terribilmente in imbarazzo e in diverse occasioni Alicia avrebbe giurato che la stesse seguendo.
- E poi lui è di Serpeverde. – Disse –Non può venire, non sa la parola d’ordine di Tassorosso!-
- Perché noi sì?- Chiese Angelina
- Che c’entra, noi abbiamo Fred e George che ce la procurano!-
 
 
- Su, avanti, mettiamo insieme gli intenti.- Disse Merry sottovoce ad Einin e Muriel mentre   prendevano posto nell’aula di incantesimi. – E ora diciamo all’unisono “la professoressa Dench non deve chiedere nulla a Merry su quegli orribili incantesimi di nascondiglio.” -
-La professoressa Dench non deve chiedere niente a Merry su quegli orribili incantesimi di nascondiglio. - Ripeterono ridendo Muriel ed Einin.
-Io aggiungerei che non deve chiedere niente neanche a me!- Disse Einin –Anche perché non ho ancora il libro di teoria!-
- Sei addirittura peggio di me! – Esclamò  Merry – Non hai ancora i libri di scuola a metà novembre! Io almeno per Halloween li ho comprati!-
-Be’, non è che non ne ho proprio nessuno. - Protestò Einin –Ma se per oggi la Dench non si ricordasse di me…-
-Leaf- Disse la professoressa che nel frattempo aveva finito di fare l’appello.
-Ecco, appunto.- Mormorò Einin –Sì professoressa?- Rispose
-Leaf, ti dispiacerebbe far sparire il tuo quaderno per una ventina di secondi?-
Mannaggia agli intenti di Merry. Lui mica era stato chiamato, penso Einin e cercò di concentrarsi. In fondo la lezione precedente, in classe, era stata attenta alla spiegazione, poteva anche farcela.
- Téigh i bhfolach. -  Continuava a ripetere con la bacchetta magica puntata verso il quaderno.
-Leaf!- Le disse burbera la professoressa Dench –Io lo vedo ancora benissimo quel quaderno!-
-Non capisco perché. Ieri mi veniva!- Mentì Einin spudoratamente.
-Certo Leaf- Disse la Dench alzando gli occhi al cielo –Gli incantesimi a casa vengono sempre. Su, riprova.-
Einin si sforzò – Téigh i bhfolach - Ripeté e finalmente il quaderno divenne invisibile.
- Uno, due, tre, quattro…- Contò la professoressa per scandire i secondi –Dieci, undici…-
Einin si distrasse, avrebbe avuto bisogno di silenzio, e il quaderno riapparve senza alcuna pietà.
-Non male Leaf, -  Commentò la Dench – Ma per ora devi resistere almeno venti secondi. Gli incantesimi bhfolach o di nascondiglio hanno bisogno di grande concentrazione - Aggiunse intransigente – Non devi farti distrarre dalle voci esterne. Cosa diavolo ti aspetti? Che la gente ti faccia il favore di starsi zitta quando hai bisogno di nascondergli qualcosa? -
La classe rise. Erano abituati alle uscite scontrose della Dench. La professoressa grugnì un “Silenzio!” o qualcosa di simile.
- Dai Leaf, prova un’ultima volta. Ma con la formula latina.-
Einin le lanciò un’occhiata supplice.
- E’ inutile che mi guardi così, Leaf. Tra l’altro quest’anno ai G.U.F.O. ve lo chiedono. Non è mica cattiveria. Su, forza. –
Einin puntò di nuovo la bacchetta verso il quaderno –Celo.- Disse e il quaderno dopo qualche secondo riuscì a sparire –Che fortuna!- Pensò Einin
-Uno, due, tre, quattro, cinque…- Resistette diciassette secondi –Bene Leaf, meglio!- Disse la Dench – Ma studia a casa la prossima volta!-
- Mi tocca proprio comprare i libri!- Disse Einin mentre andavano verso l’aula di pozioni – Mi accompagnereste a Diagon Alley a prenderli oggi pomeriggio? Prendiamo la treno polvere fino a Londra, poi possiamo fare un giro lì.-
-Ok!- rispose Muriel che era sempre felice di andare al Ghirigoro –Tanto dobbiamo prendere anche il libro sui presagi di fuoco per la Blanchet.-
A Londra Einin trascinò Muriel e Merry per tutti i negozi di musica che conosceva. Provò un’infinità di chitarre blaterando cose come risonanze e vibrazioni di fronte allo sguardo perplesso degli altri due. “Ma di cosa parla?” Diceva  Merry a Muriel.  In effetti  Einin doveva ammettere che quando si trattava di chitarre  era peggio di Angelina con le scope da corsa. Finalmente arrivarono a Diagon Alley. Spinsero la porta del Ghirigoro che emise il suono di un campanellino d’argento. Nella libreria c’erano una ragazza che leggeva assorta un saggio di storia della magia e un vecchietto con un cilindro verde smeraldo, accovacciato per terra, tutto intento a scrutare i titoli degli scaffali più bassi.
.– Buongiorno ragazzi. In cosa posso esservi utile? –Li accolse  il proprietario del Ghirigoro  accorrendo dal retro – Ciao! - Aggiunse poi riconoscendo Muriel  -Tutto bene?-
-Sì grazie.- Rispose Muriel – E lei?-
- Ma sì…me la cavo. - Rispose allegramente  il libraio - Periodo un po’ più tranquillo adesso. Prima dell’apertura delle scuole è stato terribile.-
-Immagino, - Disse Merry – Ci sarà stato il pienone.-
Il libraio lo guardò –Fosse quello! Siamo abituati. Ma quei libri mordaci che mi ha ordinato Hogwarts! Guarda qua, ho ancora le cicatrici!- Disse mostrando eroicamente i segni delle morsicature che aveva sulle mani –Ma come fate voi? Riuscite a studiarci?-
- Non saprei, noi non siamo di Hogwarts. -  Rispose Muriel sorridendo
- Il libro Mostro dei Mostri, vero?- Intervenne Einin
-  Sì! Brava! Proprio quello!-  Esclamò il libraio con veemenza
- A quanto pare bisognava accarezzarlo. –Continuò Einin   divertita
- Davvero?- Chiese incredulo il libraio – Potevano pure scriverlo da qualche parte!Avrei guadagnato un anno di vita! Una commessa se ne è anche andata. E tu come lo sai?-
-La mia migliore amica studia a Hogwarts e diciamo che ho seguito la vicenda.- Disse Einin ridendo.  A dire il vero aveva  anche accompagnato Angelina a comprare i libri prima dell’inizio della scuola e le aveva sentito pronunciare improperi di ogni tipo mentre entrambe avevano combattuto strenuamente a colpi di scotch per chiudere le fauci indomite del Libro Mostro dei Mostri “Se scopro chi è quell’idiota che è venuto al posto di Kettleburn…” sbraitava l’amica.
- A proposito di scuola- Disse Muriel sfogliando un blocchetto d’appunti – Ci servirebbero tre copie di “Vedere nel fuoco – nuove prospettive di piromanzia” di Einion Eirskine –
- E una copia di “Incantesimi tra cielo e terra volume quinto” di Caillean Siannon- Aggiunse Einin
- Morgaine Le Fay?- Chiese il libraio arrampicandosi su una scaletta per raggiungere gi scaffali più alti
-Sì.- Risposero in coro i tre.
-Già, è vero. Eri tu   che cercavi la grammatica  Quenia  di Ainwen Grey qualche tempo fa, o sbaglio?- Chiese a Muriel - L’hai più trovata poi?-
-No, è fuori catalogo, come diceva lei. Ho cercato pure  all’usato ma niente. Anche il professore di elfico se ne è fatto una ragione.-
-Gran peccato!- Commentò il libraio –Era una delle migliori. Ecco qua,- Disse porgendo ad Einin il manuale di incantesimi –E’ la nuova edizione con anche il compendio di Incantesimi degli Elementi.-
-Perfetto.- Approvò Einin
- Vado a prendervi “Vedere nel fuoco”. – Annunciò il libraio dirigendosi sul retro, nel reparto dedicato alla divinazione
-  Giacché va di là, –Gli gridò dietro Muriel – Può vedere se nell’usato ha qualche altro romanzo di  Gregorius Tickle?-
-Com’è andata con ‘Terra di Handor’, ti è piaciuto?- Le rispose l’uomo dal retro.
-Oh sì moltissimo! Specialmente quando sono apparsi gli animali d’ombra. Sembrava danzassero, era davvero  poetico.-
-Eh sì,- Concordò il libraio tornando con le tre copie di “Vedere nel fuoco” e con un grosso libro con la copertina azzurra – Tickle è famoso per gli incantesimi di animazione con cui arricchisce i suoi romanzi, di una poesia rara. Ecco qua. - Le disse poggiando il volume azzurro sul balcone  – Questo è bellissimo. Provare per credere.-
A Muriel piaceva molto il Ghirigoro. A volte, quando aveva bisogno di una di quelle sue giornate in solitario, invece di passeggiare sulle scogliere come faceva di solito, prendeva la treno polvere fino a Londra e si regalava qualche ora al Ghirigoro. Era tra le librerie magiche più fornite. Oltre ai libri di incantesimi avevano anche tantissimi romanzi che nelle librerie babbane non si trovavano. Nemmeno in quella bellissima delle signore Maguire e Finchey. Alcuni nascondevano tra le pagine incantesimi che evocavano odori, colori e suoni della storia che raccontavano e certe volte uscivano dalla carta personaggi in forma di spiritelli d’aria che rimanevano a far compagnia al lettore per gli anni a venire. Di alcuni libri si diceva che rapissero chi leggeva a tal punto da risucchiarlo dentro di sé e farlo ritrovare davvero all’interno della storia . Opere con questo incantesimo però erano difficilissime da trovare perché le restrizioni del Ministero in materia erano molto rigide. Tanti lettori troppo appassionati, si diceva non avessero fatto mai più  ritorno. Per non parlare della confusione in merito alle leggi sul diritto d’autore! Quando i lettori diventati personaggi cambiavano le sorti del romanzo, per esempio trovando soluzioni molto più efficaci di quelle dell’eroe, oppure convincendo l’eroina a lasciare il protagonista per fuggire con loro, poi  ritornavano nel mondo reale  e pretendevano una percentuale sulle vendite!! E così libri del genere erano fuori legge dal 1863. Ma girava la voce che  se ne fossero salvati più di quanto si pensasse e che spulciando bene nell’usato si potesse sperare ogni tanto di trovarne qualcuno.
- Allora, fanno due galeoni  e quindici zellini per il ragazzo mentre le signorine pagano quattro galeoni ciascuna !- Disse il libraio sistemando i volumi in tre sacchetti. Einin stava prendendo i suoi acquisti, quando sentì fischiettare  dietro di lei. Il cliente con il cilindro verde che se ne era stato tutto il tempo accovacciato cercando negli scaffali in basso, si era avvicinato alla cassa con un libro in mano fischiettando distrattamente. Einin si voltò e lo guardò meglio. Era un ometto di bassa statura con un’ espressione sorniona in viso  – Ma lei…- Disse  Einin guardandolo negli occhi –Non ci siamo già visti?-
L’ometto la guardò con aria interrogativa
-No…mi scusi..-Proseguì Einin confusa– E’ solo che…niente.- Disse e si avviò verso l’uscita - Ma sì!- Esclamò poi voltandosi – Ci siamo visti davanti alla libreria delle signore Finchey e Maguire!
-Prego?- Disse l’ometto
- Ma sì! Sono sicura!- Esclamò Einin –Lei  aveva un cilindro come questo, ma viola. Io suonavo la chitarra,  si ricorda? Mi ha fatto anche i complimenti!-
L’ometto esitò un attimo –Ah…sì.- Disse – In quel villaggio in Cornovaglia!-
-Esatto!- Approvò Einin - Noi siamo di lì!- Disse indicando Muriel e Merry
-Ma che coincidenza!- Esclamò l’ometto. Pagò il suo libro e si avviò anche lui verso la porta del negozio.
-Anche lei è di quelle parti?- Chiese Einin uscendo.
-Oh no affatto.- Sorrise l’ometto una volta fuori  – Io… ero lì per lavoro.-
-Dalle signore Finchey e Maguire?-
L’ometto la fissò per un attimo.  – A dire il vero sì, - Proseguì poi cordialmente. – Sono un antiquario e cercavo un codice raro. Un’edizione molto  antica dei ‘Canti di Oishin’. – Precisò, dopo aver indugiato un attimo.
-Davvero?- Chiese Einin stupita . Adorava i ‘Canti di Oishin’, fin da quando era bambina. Oishin era un leggendario poeta medievale, tra i più celebri del mondo magico. Non si sapeva nulla della sua vita, tanto che esisteva tra i filologi una questione sulla sua reale esistenza. Gli era stata attribuita una raccolta di canti di altissimo valore poetico di cui si tramandavano oralmente anche le melodie, probabilmente mai scritte. E si era scoperto che alcuni di essi, se eseguiti con la vocalità e i criteri del canto magico, erano in realtà veri e propri incantesimi nell’antica tradizione della magia cantata. Non tutti però. Einin era sempre stata affascinata da questa figura ambigua, a metà tra il mago e il poeta, in cui i due aspetti risultavano fittamente mescolati. E le veniva  spesso da chiedersi in quale  dei due  si trovasse  effetivamente la vera magia. Lei adorava i ‘Canti’ soprattutto per la poesia. Per le visioni immaginifiche che sapevano attraversarla. E per la musica. Quando,da grande, avrebbe fatto la musicista le sarebbe piaciuto comporre un arrangiamento moderno dei Canti di Oishin per voce e chitarra.
- Conosci?- Le chiese l’ometto vedendo i suoi occhi brillare
-Molto bene,- Rispose Einin –E’ tra le mie opere preferite –
- Sa, la madre di Einin ha lavorato al restauro del manoscritto originale. – Intervenne Muriel
- Veramente?- Chiese l’ometto con fare interessato –Il manoscritto che fu ritrovato nel ‘73?-
- Sì- Ammise Einin un po’ imbarazzata –Mia madre è una restauratrice di libri antichi .Libri di incantesimi per lo più. E negli anni ‘70 lavorò al restauro del manoscritto di Oishin. –
- Fu un ritrovamento epocale!- Esclamò l’ometto entusiasta –Vennero alla luce una cinquantina di canti fino ad allora sconosciuti. Prima di quel momento ne erano stati tramandati fino a noi solo venticinque. –
-Eh già –Concordò Einin che aveva sentito dire a sua madre quelle cose mille e mille volte –E anche sui venticinque tramandati si scoprirono moltissime novità. ‘Signora d’acque dolci’ per esempio, si era sempre pensato fosse un’ode d’amore. Ma ne emerse un frammento che fece capire  che  invece era un canto satirico di ribellione. Per non parlare del fatto che molti sono incantesimi. -
-Sulla base di queste scoperte fu pubblicata l’edizione critica Sackville del ‘76, che fu una vera rivoluzione per gli studi oishiani.-  Disse l’ometto ancora più entusiasta
- E’ quella,  che si usa ancora oggi. –Constatò Merry – Anche a scuola per il corso di musica per incantesimi, ci hanno detto di comprare quella.-
- Fu un gran lavoro!- Commentò l’ometto – Il manoscritto a quanto ne so era quasi completamente illeggibile. Dobbiamo molto agli incantesimi di restauro. E quindi alla tua mamma! – Concluse sorridendo.
- Eh, sì- Fu d’accordo Einin – Il restauro durò tre anni, se ricordo bene.  Mia madre  ebbe il tempo di conoscere mio padre e sposarlo. Lui era nell’equipe dei traduttori. Sa, –Aggiunse ridendo –Si sono conosciuti proprio mentre lavoravano al restauro  di ‘Eiluned’. Per questo mi hanno chiamata così. Come vede sono legata a doppio filo ai canti di Oishin!!Non potevano non piacermi!-
L’ometto si fece improvvisamente serio –Ti chiami Eiluned?- Chiese con una leggera agitazione
- S-sì- rispose Einin –Ma è da quando ero piccola che tutti mi chiamano Einin.-
-E perché?- Chiese l’ometto in modo che a Einin parve leggermente aggressivo
-E’ un soprannome.- Rispose lei perplessa
-Perché era una peste che non stava mai ferma- Intervenne Merry scherzando – E cercava in ogni modo di volare via. E da allora non è cambiata. Non fa che viaggiare con la mente. Infatti è sempre distratta!-
-Non è vero che sono distratta! – Protestò Einin ridendo
-Quante volte hai perso la bacchetta questa settimana?-
-Sì, va bene è vero.- Ammise Einin
-Però è la migliore nei viaggi astrali a divinazione. – Proseguì Merry - I comuni mortali devono fare ore di meditazione per raggiungere vagamente una trance. Mentre lei dopo cinque minuti già scorrazza per Avalon come nulla fosse!-
-Ma cosa dici!-
-E sono anni che progetta di girare il mondo con solo la sua chitarra a tracolla. Quindi sì, è una vera zingara.-
- Einin vuol dire ‘uccellino’.- Spiegò Muriel con gentilezza all’ometto.
- Be’- Sorrise lui – Proprio come la Eiluned del canto, in fin dei conti! “Figlia dell’aria/ inquieta,  raminga Eiluned” – Citò
Einin sorrise. Effettivamente aveva sempre trovato delle somiglianze tra lei e quella Eiluned a cui doveva il nome.
L’ometto esitò qualche momento, poi si fece avanti –Non è che potresti gentilmente…- Chiese ad Einin - Mettermi in contatto con tua madre? Come ti dicevo cerco un’edizione manoscritta dei ‘Canti’  nella quale, ho ragione di credere, potrebbero trovarsi frammenti mai dati alle stampe.-
- Ma tutto  il materiale conosciuto fin ora attribuito ad Oishin è pubblicato nell’edizione Sackville. – Obiettò Einin.
- Per questo sarebbe meraviglioso per me poter parlare con qualcuno che partecipò a quei lavori!-
- Ma certo – Acconsentì Einin –Non c’è problema.- Tirò fuori  un blocchetto dalla borsa  –Le lascio sia il nostro numero di telefono che la formula per contattare il nostro camino.-Disse scrivendo -come preferisce, ecco qui.-
- Le sono debitore.- Rispose l’ometto prendendo il foglio e riponendolo con cura  nella tasca –E’ stato un piacere! – Esclamò. E togliendosi il cilindro verde smeraldo fece un inchino galante a tutti e tre.
- Che personaggio buffo!- Commentò Muriel divertita, poco prima di prendere la treno polvere per tornare a casa.
-Interessante però – Considerò Merry.
-E pensare che l’avevo già visto davanti alla libreria della Finchey e della Maguire!- Disse Einin
- Chissà perché andava a cercare un’antica edizione dei Canti di Oishin proprio in una libreria babbana.- Aggiunse Muriel pensierosa
-Già-  Concordò Merry – Neanche a dire che la Finchey e la Maguire trattino libri antichi.-
- Bah…chi lo sa…-Ipotizzò Einin – Un po’ tutta la sua teoria  sembra piuttosto campata per aria. Potrebbe essere uno di quelli che vede misteri e complotti dappertutto. Non mi stupirei se leggesse ‘Il Cavillo’!”
-Vero- Concordarono gli altri due ridendo.
 
 
14 novembre, ore 21.00
Camera mia
 
Cara Angelina,
come stai? Ma lo sai che tra sei settimane, un giorno e sei ore ci rivediamo? Non sembra pochissimo detta così? Non vedo l’ora, sbrigati a tornare!! Pensa che  con Merry e Muriel  stiamo già progettando una festa di capodanno a casa di Merry, quindi proprio non puoi mancare!! E…udite udite! Dovrebbe venire anche Teddy per le vacanze. Starà da me. Così saremo di nuovo tutti e tre insieme, come un tempo! Sempre che i suoi genitori lo lascino venire davvero. Pare che non fossero molto d’accordo. Gli hanno detto che non sta né in cielo né in terra che Teddy non passi il Natale con loro e che questa è solo una protesta adolescenziale per fargli pagare il fatto che si sono trasferiti.
Ma io non capisco, l’hanno costretto a lasciare il villaggio in cui è cresciuto, i suoi amici, la sua scuola, senza neanche chiedergli un parere. E non vogliono nemmeno permettergli di venire a trovarci per le vacanze? Sua madre gli ha persino detto che il treno costa troppo. Comunque Teddy mi ha scritto che per quello non c’è problema perché ha trovato un lavoretto dopo la scuola e ha qualche soldo da parte. Lavora in un negozio di giocattoli due pomeriggi a settimana e poi fa il babysitter ai figli dei vicini. Dice che per questo i suoi nuovi compagni di scuola non fanno che prenderlo in giro. E anche perché è bravo in matematica. Dice che lo chiamano “mammina” o quando va bene Mary Poppins. Ma  a lui non interessa perché con i bambini dei vicini si diverte moltissimo e in fin dei conti  Mary Poppins è un gran personaggio. Anche al negozio di giocattoli si trova bene. Sulla matematica  invece non si è espresso. Me lo ha scritto in tono scherzoso  ma io invece penso che se fossi in una città nuova in cui non conosco ancora nessuno e una banda di arrogantelli  mi tormentasse con commenti sessisti, potrei sentirmi davvero molto sola. Non immagini come mi fanno arrabbiare queste cose. Lo sai quanto odio i bulletti. Se sapessi già materializzarmi andrei lì a lanciargli qualche bella fattura! Poi il Ministero della Magia mi arresterebbe, ma intanto gli avrei dato una bella lezione! E poi non è il sogno di ogni Babbano avere un’amica strega che si materializza a difenderti contro i tuoi nemici non appena ne hai bisogno? E’ quasi da libro di fiabe!
Questa mattina invece  mi è accaduta una cosa strana. Ho fatto un viaggio astrale ad Avalon durante la lezione di divinazione.  All’inizio ero con tutta la classe. Sono stata una delle prime ad attraversare il lago, sulla solita barca senza nocchiero. Poi piano piano sono arrivati anche tutti gli altri. La Blanchet a quel punto ci ha detto che potevamo allontanarci  e andare dove volevamo. Ultimamente ci lascia molta libertà nel muoverci sull’isola, dice che è importante che facciamo delle esperienze individuali. Solo che oggi era particolarmente nebbioso e in pochissimo tempo mi sono ritrovata in un posto che non avevo mai visto prima. Sembrava  uno strano villaggio di molti secoli fa. Gli abitanti erano pochi, e sembravano quasi tutti artigiani. Posti di questo genere lì ne avevo già visti, e non è la prima volta che mi appaiono in maniera inaspettata – questo è tipico di Avalon-  ma la cosa strana è che ho intravisto un ragazzo tra gli alberi e ho avuto l’impressione che mi guardasse e facesse dei segni per comunicarmi qualcosa. Di solito nessuno lì dà cenno di accorgersi di me, la forza dei miei viaggi non è ancora in grado di farmi mettere in contatto con le persone. A meno che non siano in grado di farlo loro, come le sacerdotesse del tempio. La Blanchet invece è impressionante, sembra proprio che sia lì fisicamente, parla con tutti e sembra impossibile pensare che in realtà sia seduta in classe in una sorta di trance!  In ogni caso proprio mentre cercavo di avvicinarmi al ragazzo, la visione è finita di colpo. Ma proprio mentre mi distaccavo dal sogno mi è sembrato   di sentirlo pronunciare il mio nome“Eiluned”. Forse è solo suggestione ma  ho avuto la chiara impressione che quel tipo volesse dirmi qualcosa personalmente. Ma chissà chi è e perché mi conosce.
Volevo parlarne alla Blanchet per sapere cosa ne pensava, ma poi non so perché non l’ho fatto. Ho sentito come uno strano pudore, non so spiegarti. Come se quella fosse una cosa solo mia. Come se dovessi mantenere un segreto. Pensa che non l’ho raccontato nemmeno a Muriel e a Merry. Ho sentito solo di dirlo a te, forse perchè siamo migliori amiche da sempre e ti sento come una sorella o forse perché a  sei anni abbiamo fatto il patto di sangue di non avere mai segreti e da allora è sempre stato così.
In ogni caso credo che tenterò di tornare lì da sola. Non oggi perché ho una quantità immane di compiti. Ma anche da voi sono diventati tutti pazzi per questi G.U.F.O.? Da noi non parlano d’altro,  è una follia. Ci riempiono di roba da studiare. Anzi, a proposito di questo credo proprio che dovrò lasciarti perché ho pagine e pagine di Difesa Contro le Arti Oscure sulle maledizioni illegali. Non sai quanto mi sembra ingiusto che a Hogwarts vi siate presi il nostro Lupin! Se non fossi segretamente innamorata del professor Bloom, che è bellissimo, potrei dire che era il mio insegnante preferito. La nuova è insopportabile, non fa che atteggiarsi a donna dura e crede di essere un sergente dei marines “Avanti! Forza con quello schiantesimo, soldato Leaf! Ti sembra schiantare quello?!! Muovi le chiappe!”
Lupin invece era così carino! Salutamelo tanto quando lo vedi e digli che è stato un po’ un traditore ad abbandonarci e per giunta proprio l’anno dei G.U.F.O.
 
Un bacione grande
                                                                           Tua Einin (la visionaria!)
 
 
 
Hogwarts 18 Novembre
Ore 11.00
Noiosissima lunghissima soporifera
Lezione di storia della magia
 
Ciao Einin!
Ti scrivo con due ore di sonno alle spalle in quanto sono reduce della festa di Tassorosso di ieri notte. E’ stato molto divertente. Tra l’altro Fred e George grazie ai loro traffici illegali sono riusciti  a portare di straforo un bel po’ di burrobirra e spinta dai fumi dell’alcol ho anche tentato un approccio con Cedric Diggory. Fallimentare, direi! Perché ho cominciato a parlare a raffica, come faccio io in queste situazioni, e ho infilato una gaffe dietro l’altra nonché  fatto pessime battute su quasi tutti i suoi miti musicali. Terribile!Avrei voluto morire. Ma va bene, mi rifarò!
Invece mi è arrivata un gufo di Teddy  proprio oggi a colazione.  Ma ha raccontato anche a te di questa Nat che lavora con lui al negozio di giocattoli? Secondo me gli piace…tu che dici?  Comunque  pure io sono un po’ preoccupata per lui, sai? Anche se non lo dà a vedere, non sono convinta che stia molto bene lì a Blackpool. Gli avevo anche detto di venirmi a trovare un fine settimana, magari riuscivo a imbucarlo una notte nel dormitorio. Ma con la situazione che c’è adesso a scuola i controlli sono strettissimi e far entrare qualcuno di straforo è estremamente rischioso, figuriamoci un babbano! In ogni caso se hai ancora in mente una spedizione punitiva contro i bulletti conta pure su di me. Alle brutte finiremo ad Azkaban insieme!
 E invece tu credi che questo ragazzo di Avalon volesse mettersi in contatto con te? Ma pensi ti sia apparso da un’epoca passata, come gli altri abitanti del villaggio che hai visto? Non potrebbe invece essere uno come te, che era lì grazie ad una trance? Questo spiegherebbe perché ti vedeva. Mi sembra di capire che tu possa comunicare con i tuoi compagni di classe o con la tua prof. mentre sei lì, non potrebbe trattarsi dello stesso caso? Ma come era fatto, sei proprio sicura di non conoscerlo?
Invece il professor Lupin è un traditore davvero perché la settimana scorsa ha pensato bene di ammalarsi e , ovviamente, siccome sono fortunata, l’ha sostituito Piton l’Unticcio che mi ha interrogato nientepopodimenoché sui Lupi Mannari! Non so se ti rendi conto ma è programma di terzo, anno in cui tra l’altro avevo Raptor, quindi nessuno. Ma anche se li avessi mai studiati nella mia vita è assolutamente ingiusto interrogarmi (in un’ora di supplenza per di più!!) su un argomento di due anni fa! Ora dimmi se non ce l’ha con me! E non mi si dica che sono io ad essere paranoica!
 Poi ha fatto tutta una scena “Cinque anni di istruzione magica e non sai neanche riconoscere un Lupo Mannaro! Scandalo Scandalo! E’ roba da primo anno!”
“Da terzo veramente.” Gli ha fatto notare Alicia
“Signorina Spinnet! Nessuno ti ha interpellata! Era un modo di dire!”
Ha tolto una carrellata di punti a Grifondoro (quello basta che leva punti è felice!) e ha affibbiato a tutta la classe un tema lunghissimo sui Lupi Mannari.
Fortuna che poi è tornato Lupin che si è fatto impietosire dalle nostre lamentele (nonché minacce di suicidio da troppo studio) e ci ha dispensati dal tema. Ha detto che in ogni caso è un argomento importante,  ai G.U.F.O. spesso lo chiedono e ci ha detto ugualmente di rivederlo. Ma io credo che  comunque gli abbia dato fastidio che Piton si sia preso tutta questa libertà. E poi lo sanno tutti che Piton vorrebbe insegnare Difesa contro le Arti Oscure ed è invidioso marcio dei colleghi che lo fanno. E’ proprio un unticcio frustrato. Mi chiedo se abbia mai avuto una donna ma credo che nessuna sia mai potuta essere tanto disperata!
Bè, ora ti lascio che è suonata la campanella!
 
Tanti baci
           
                                                                     La tua imbranatissima amica
                                                                       Angelina
 
P.S. State già progettando una festa di capodanno? Tutta la mia stima! Voi tre siete meglio di Fred e George! Organizzatela bene allora, mi raccomando, non vedo l’ora di vedervi!
 
 
 
22 Novembre, ore 19.00
Casa mia, camera mia
 
Cara Angelina,  vi vedo proprio male con quel Piton L’Unticcio! Poi se ci tiene tanto a insegnare Difesa contro le Arti Oscure, stai a vedere che si offrirà di farvi supplenza ogni mese per far vedere quanto è bravo! Poverini, non vi invidio affatto. Noi per tutto il primo anno abbiamo avuto ore extra di antiche rune (e allora avevamo McWallace mica la Folks!), poi fortunatamente Lupin si è messo d’accordo con Bloom e si scambiavano le ore fra di loro, così quando Lupin mancava veniva Bloom che poi gli faceva recuperare le ore che aveva perso. Secondo me dovreste proporre anche voi una soluzione del genere, magari con qualche insegnante con cui andate d’accordo, altrimenti vi toccherà tutto l’anno un eccesso di Piton!
Comunque non sapere i Lupi Mannari con Lupin è uno scandalo! E lui? Non vi ha detto che gli facevate perdere la reputazione? A noi diceva sempre così…che nostalgia!
Ho letto un articolo sul Profeta oggi, diceva che Hogwarts è sorvegliata dai Dissennatori da mesi, che pare che quel tipo evaso da Azkaban, si stia dirigendo proprio lì da voi. E sembra che sia stato anche avvistato nei pressi di Hogsmeade. Come mai non mi hai detto nulla? Era questo che intendevi con la “situazione che c’è ora a scuola”? Sono un po’ preoccupata, ho letto che  questo Sirius Black ha fatto cose terribili, una strage di babbani oltre all’omicidio di un mago. Mia madre dice che a suo tempo fu una cosa di cui si parlò molto, pare che fosse un insospettabile, uno dei più impegnati nella lotta contro  tu-sai-chi mentre in realtà era uno dei suoi più fedeli ed efferati alleati. A volte penso a quanto debbano essere stati bui e difficili quegli anni. In fondo molti della generazione dei nostri genitori si sono trovati a dover fare scelte di vita davvero estreme e in fondo  non erano che ragazzi, appena qualche anno più di noi . Molti di quelli che erano impegnati nella lotta contro tu-sai-chi erano praticamente ventenni, se pensi a quanti ne sono morti...
A volte mi chiedo  cosa avrei fatto io in quella situazione. Se sarei stata in grado di schierarmi, di rischiare concretamente la vita.  Sai che proprio non lo so. In questo momento mi sembra  qualcosa di lontanissimo da me. E invece in realtà erano solo dodici anni fa,  praticamente ieri.  Quando tu-sai-chi è caduto avevamo già tre anni. Te lo ricordi quel giorno?  Io mi ricordo che eravamo usciti tutti in strada, tantissima gente. C’erano feste ovunque. Tutti che si abbracciavano dicendo “E’ finita!E’ finita!”
Ovviamente non mi rendevo conto di cosa fosse davvero successo, però la sensazione ce l’ho ancora forte, sai?
Ma bando alle ciance, devo abbandonarti  perchè è venuta Muriel a prendermi per andare al compleanno di Rhiannon   del settimo anno.
Ti abbraccio forte,
fammi sapere come ve la cavate con Piton l’Unticcio
 
 
                                                                    Einin
 
 
Hogwarts, Sala Comune di Grifondoro
 24 Novembre, ore 20.00
 
Cara Einin,
non solo si sospetta che Sirius Black si stia dirigendo a Hogwarts ma è quasi certo che la notte di Halloween sia proprio entrato a scuola! Possibile che non ti abbia detto niente di questo? Forse perché qui se ne parla talmente tanto che davo per scontato lo sapessi. Ma a pensarci bene di questo episodio di Halloween non ne  hanno parlato nemmeno i giornali. Da quanto ho capito è stata una decisione di Caramell in persona perchè  temeva che questo  avrebbe  alimentato preoccupazioni nelle famiglie se non  isterie collettive cosa che  secondo lui andava  assolutamente evitata. Soprattutto prima di avere prove certe. Anche perché  in ogni caso  alla fine  Black non è stato trovato ed è quasi impossibile ipotizzare come abbia fatto ad entrare, con i dissennatori ad ogni ingresso della scuola e Hogsmeade completamente pattugliata. E’ un mistero.
Quello che è successo è che siamo tornati dal banchetto di Halloween e il ritratto all’entrata della Torre di Grifondoro – quello con la signora grassa  a cui si dice la parola d’ordine  - aveva un sfregio enorme sulla tela e la signora grassa, che pure era  rimasta ferita, ha detto che era stato Black ad averla aggredita nel tentativo di entrare nella torre senza parola d’ordine. E’ stata una nottata incredibile, abbiamo dormito tutti quanti, pure quelli delle altre case,  giù nella sala grande (accampati con sacchi a pelo violetti! Silente anche nelle emergenze non si smentisce mai!) e Percy Weasly, con la spilla da caposcuola sul pigiama, era ancora più insopportabile del solito!
Mi sembra incredibile non avertelo raccontato! Comunque fortunatamente era la sera di Halloween ed eravamo tutti al banchetto, nella torre non c’era nessuno  e non è successo niente. 
Al momento si esclude che Sirius Black possa essere ancora a scuola e tutto è tornato in breve tempo alla normalità. A parte per il ritratto all’entrata di Grifondoro che è stato sostituito da un cavaliere pazzo che sfida a duello chiunque chiamandolo “fellone” e “marrano”  e  si diverte a cambiare parola d’ordine tre volte al giorno. E’ un incubo!!
Ora ti chiederai, ma perché l’evaso più ricercato d’Inghilterra invece di andare a nascondersi in Sud America si presenta la notte di Halloween in una scuola piena di gente e sorvegliata dai dissennatori? Cosa va cercando? Secondo me qualche professore che non l’ha fatto passare ai G.U.F.O.! Io per esempio  se fossi una temibile galeotta tornerei sicuramente a vendicarmi di Piton! Oh, come sarebbe bello! Invece si sospetta che volesse dirigersi qui  per trovare Harry Potter. E il fatto che stesse cercando di introdursi nella Torre di Grifondoro sembrerebbe confermarlo.  Per vendicarsi, probabilmente. O vendicare tu.sai-chi. O farlo tornare al potere. Precisamente non si sa. Sembra però che quando era ad Azkaban, negli ultimi tempi non facesse che ripetere nel sonno “E’ a Hogwarts, è a Hogwarts”. In teoria Harry non dovrebbe essere informato di  tutto questo ma io sono quasi  certa che lo sappia, visto che ormai lo sanno tutti. A volte mi chiedo come faccia  a non impazzire. Sempre sotto gli occhi di tutti, ogni volta c’è una minaccia nuova che incombe sulla sua testa. In fin dei conti ha solo tredici anni. Eppure non l’ho mai visto in un momento di cedimento. Sembra sempre così tranquillo, controllato. Sempre gentile. Come se avesse una vita perfettamente normale. Chissà, forse in realtà è molto chiuso e quello che prova non lo dà a vedere. Poi sai, non è che io e lui abbiamo tutta questa confidenza. Giochiamo a quiddich insieme, chiacchieriamo di scuola, facciamo battute su Baston. Ma tutto lì. Non che affrontiamo discorsi particolarmente intimi. Io credo che al suo posto non sarei in grado di reggere tutta questa pressione. Per non parlare del fatto che sarei spaventatissima  se sapessi che un temuto assassino evaso da Azkaban mi sta dando la caccia! In  più la Cooman quest’anno ha deciso di prevedere proprio la sua  di morte! Ecco, forse quel giorno l’ho visto un po’ scosso. Noi gli abbiamo detto che è un’abitudine della Cooman presagire la morte di uno studente di divinazione l’anno. Come Katie  l’anno scorso, ti ricordi? Te l’avevo raccontato, ogni volta che la vedeva la guardava come se fosse l’ultima.  Katie devo dire che ormai non si fa più molti problemi e le risponde per le rime. Del tipo che la Cooman la saluta con commiserazione e lei “Sì sì va bene il mese prossimo muoio, intanto buongiorno!” Oppure “Sì, se vuole mettermi un buon voto professoressa, ne approfitti oggi che sono ancora viva!” . La Cooman impazzisce “Oh cara, non scherzare con queste cose!!”. E’ divertentissimo! Comunque da quando ha preso di mira Harry , Katie è decisamente passata in secondo piano, chissà, potrebbe forse anche rischiare di sopravvivere!
I Dissennatori invece sono orribili. Silente non ha permesso che entrassero a scuola, come avrebbe voluto il ministero, ma anche passarci vicino velocemente  per uscire da Hogwarts, è una brutta esperienza. Senti un gelo addosso, sembra davvero che non ci sia nulla per cui valga la pena vivere. Fortunatamente dura tutto molto poco. Averli sempre a contatto, come ad Azkaban, deve essere veramente  terribile. Io non credo che sia una pena giusta, nemmeno per un condannato. Non so, è un problema difficile.
Comunque di tutta quella storia di Lupin non ho capito un emerito nulla! Ma quindi mancherà tanto spesso?  Dimmi che non è così, altre ore in più di Piton non potrei reggerle! Ma poi perché si ammala così frequentemente? In effetti ha l’aspetto un po’ cagionevole, spero non sia nulla di troppo grave.
E cos’è adesso questa  fissazione per i Lupi Mannari che avete tutti quanti?! Ora ti ci metti anche tu a dirmi che è uno scandalo non saperli! Siete ossessionati o che? Piton  deve esserlo davvero! Ho scoperto che la stessa identica scena che ha fatto a me, l’ha proposta pari pari in tutte le classi in cui ha fatto supplenza! E’ una fissazione, ti dico. Ha chiesto i Lupi Mannari  persino a quelli del terzo anno che non li avevano ancora studiati! Ti rendi conto? Non solo pretende che tu sappia cose fatte due anni prima, ma addirittura che tu preveda quello che non hai ancora fatto! Questa è pura follia!
Non ho parole!
Tua
Confusissima e sempre più allibita
Angelina
 
 
Tintagel, Morgaine Le Fay
27 Novembre, ore 12.00
Lezione di elfico (Morgause
Interrogata vuole convincere il professor
Airohs che chi non è un elfo
è fisicamente impossibilitato
a comprendere e quindi pronunciare
 correttamente la fonetica elfica
causa mancanza di orecchie a punta!!
Lui la guarda con commiserazione.)
 
Cara Angelina,
sono molto arrabbiata. Come hai potuto non parlarmi di tutte queste cose! Ti sembra giusto che io debba  sapere con un mese di ritardo che il dormitorio della mia migliore amica è stato forzato da Sirius Black in persona? Ma come è stato? Hai avuto paura? E adesso, la situazione è davvero tranquilla? Non farmi preoccupare, che tu sei peggio di Teddy! Dici sempre tutto scherzando e non si capisce mai come stanno davvero le cose! Siete pessimi, tutti e due. Comunque, a proposito di Teddy, ebbene sì, mi ha scritto di  questa Nat. Circa due pagine e mezzo. Anche secondo me un po’ gli piace…ma ha 23 anni!!
Mio dio, Airhos sta dirigendo il suo sguardo gelido verso di me. Ha  finito di interrogare Morgause, tragedia in diretta…ora mi chiama,  lo sento…
Pericolo scampato! E’ toccata a Muriel che sta avanzando come un’eroina tragica verso la cattedra. Quanta dignità…
 
Ore 12.50
Altro che pericolo scampato! Airhos mi ha visto scrivere ed è inorridito “Signorina Leaf, visto che prende appunti, incessantemente anche quando non dico nulla, forse ha voglia di esporci tutta la sua erudizione!”. Dopodiché mi ha chiesto tutti i paradigmi dei verbi irregolari sia in Sindarin che in Nandorin. Me li ha fatti comparare tra di loro sviscerando analogie e differenze tra le due lingue nonché confrontarli con le loro radici comuni in Telerin.
Morale, non c’è nulla di peggio di un vecchio elfo incazzato e vendicativo!
 Per quanto riguarda Lupin invece, dalle domande che mi fai credo che voi non sappiate un dettaglio su di lui. Non ti preoccupare, nulla di importante. Ma te ne parlo a voce. Nel frattempo per favore non dire in giro quello che ti ho scritto. Se non lo ha detto forse non vuole si sappia . Oppure non lo vuole la scuola. In ogni caso non vorrei mai essere io la causa della fuga della notizia!
E se le cose stanno così, quel Piton altro che fissato! Proprio stronzo. E molto scorretto.
Bè, ora vado perché è finita l’ora, dopo ho pozioni e non potrei mai e poi mai arrivare in ritardo dal professor Bloom! (Ah, se non avesse una moglie bellissima e una figlia appena nata!! Com’è ingiusta alle volte la vita!)
 
Un bacio grande
A prestissimo, ormai!!
 
La tua  disperata d’amore impossibile
Einin
 


N.d.A
Per le informazioni riguardanti le antiche lingue degli Elfi (Sindarin, Nandorin, Telerin e Quenia) sono in debito con il signor J.R.R. Tolkien che ci ha gentilmente onorato di questa piccola collaborazione
.
 

 
  
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