Disclaimer: Sandor Clegane, Arya Stark e tutti gli altri personaggi
appartengono a George R.R. Martin e a chi detiene i diritti
sull'opera. Questa storia è stata scritta per puro diletto
personale, pertanto non ha alcun fine lucrativo. Nessun copyright si
ritiene leso. L’intreccio qui descritto rappresenta invece
copyright dell'autrice (Nocturnia) e non ne è ammessa la
citazione altrove, a meno che non sia autorizzata dalla stessa tramite
permesso scritto.
"Non c'è alcuna legge nella storia, non più che in un caleidoscopio."
- John Ruskin -
La catena di un lupo
"Il Re del Nord, il Re del Nord!"
Apre gli occhi Arya Stark e non sente più niente; non vede più niente.
"Il Re del Nord, il Re del Nord!"
Stringe le dita in pugni chiusi e annusa il cielo, un grumo nerastro di sangue e speranze abortite.
"Il Re del Nord, il Re del Nord!"
Quello non è mio fratello si ritrova a pensare quello non è Vento Grigio.
"Il Re del Nord, il Re del Nord! Ecco che giunge il Re del Nord!"
Non piange Arya Stark, perché il dolore ha reso un deserto la sua anima e del suo cuore rimane solo una cavità incancrenita.
Non piange e sente - percepisce - il disgusto d'uomo che dovrebbe esserle nemico.
Hai ucciso Mycha.
Storna lo sguardo il Mastino e serra la presa attorno i fianchi del cavallo, spronandolo alla corsa.
Sei un assassino.
Ma non è un macellaio. Non è un traditore. grida qualcosa - qualcuno - nella sua testa e Arya china il capo, sconfitta.
"Dobbiamo andarcene." lo sente mormorare e una risata silenziosa si fa strada tra le sue labbra.
Un Mastino e una Stark. Un lupo e un cane.
Bruciano gli ultimi vessilli e non chiude gli occhi Arya Stark, perché dai lupi ha imparato a non temer mai alcuna fiamma, neppure quella della morte e del sangue.
Un lupo e un cane.
"Valar morghulis." sibila Arya e Clegane le regala un'occhiata in tralice, dubbiosa e incerta.
Tutti devono morire, prima o poi.
E si chiede se non sia il destino di tutti i lupi diventare cani fedeli a una padrona chiamata 'vendetta'.
Chiamata 'giustizia'.