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Autore: effe_95    13/06/2013    2 recensioni
[ STORIA IN FARE DI REVISIONE ]
Claudia Rossi è una ragazza di sedici anni, frequenta il terzo anno del liceo Classico insieme a Francesco, il suo migliore amico dall'infanzia, ha una madre non troppo presente, un fratello cresciuto troppo in fretta e un padre che sembra sparito.
Yulian Ivanov ha diciotto anni, un carattere ribelle e spensierato, un passato che non vuole essere ricordato, e un'altra nazione nel cuore, la Russia.
Le vite di questi due ragazzi si incontreranno quasi per caso, per raccontare una storia passata di due persone che hanno solo bisogno di essere salvati.
Genere: Generale, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Contesto generale/vago, Scolastico
Capitoli:
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Salvami, ti salverò .

39. Tante cose, che sono poche.

 
<< Sei sicura di volermelo lasciare? Insomma non ci tieni tanto? >>
<< Sono sicura, ma tu sei d’accordo? >>
Yulian fissò intensamente quel pupazzo di elefante, era vecchio e un po’ stropicciato con qualche cucitura sulle zampe, immaginò Claudia da bambina stringerlo tra le braccia e sentirsi protetta, per lui anche solo l’idea di poter portate con se qualcosa che la ricordasse, come l’odore, era importante.
<< да, sono d’accordo. Ho anche io una cosa per te >> Replicò Yulian, per poi sporgersi dal letto e prendere una busta che aveva lasciato li accanto, Claudia lo guardò curiosa.
<< Ti presento il soldato Gregorij >> Esclamò il biondo cacciando dalla busta un piccolo soldatino di legno, era un po’ scolorito e scorticato, ma tenuto con gran cura.
<< Questo era di mio nonno Ivan Dimitrovich Sokolov, il marito di nonna Natasha, te la ricordi? In realtà il nonno non l’ho mai conosciuto e nemmeno mamma l’ha conosciuto, perché è morto due mesi dopo che è nata. Il soldato Gregorij è stato un degno compagno di monellerie e un grande confidente, se ti interessa sapere tutte le botte che ho preso puoi chiedere a lui >> Raccontò Yulian mettendole tra le mani il soldatino, Claudia lo guardò a lungo, per poi spostare la faccia sul fidanzato, che la guardava sorridente.
<< Ma è così tanto per te >> Mormorò avvilita, Yulian scosse la testa, come se si aspettasse una risposta del genere, perché ormai la conosceva molto bene la sua Claudia.
<< E’ vero, ma voglio che sia tu a tenerlo, proprio perché è così importante >> Claudia strinse tra le mani quell’oggetto così fragile e semplice, e cercò di non piangere più, perché non voleva che Yulian le asciugasse le lacrime ancora una volta, ci sarebbe stato male e lei non voleva che lui si sentisse in colpa per una colpa che non era sua.
<< A che ora partite domani? >> Yulian sospirò rumorosamente e le prese le mani.
<< Alle undici >>
<< Così presto!? >> Protestò Claudia saltando letteralmente dal letto, Yulian le mise le mani sulle spalle e stinse forte, per trasmetterle qualcosa che in quel momento di sgomento, Claudia non riusciva a capire.
<< нетКлаудия, нет, выобещали>> Net Klaudiya, net, vy obeshchali … No Claudia, no, hai promesso … Claudia fece un respiro profondo e cercò di calmarsi, ci mise tutta la buona volontà ma ce la fece solo a metà.
<< C’è un’altra cosa che voglio darti >> Mormorò con la voce tremante, Yulian si fece inevitabilmente attento e aspettò, Claudia si alzò dal letto e raggiunse l’armadio, dopo averci frugato un po’ dentro cacciò l’abito azzurro che le aveva regalato lui un secolo prima.
<< Ahia, non mi sono accorto di averlo stracciato >> Commentò Yulian nel vederlo, Claudia sorrise divertita a quel commento, risalì sul letto e lo porse al ragazzo.
<< Non ti sei accorto di parecchie cose quel giorno, sembravi quasi impazzito >>
<< Per forza, mi hai fatto penare per otto mesi! >> Replicò lui prendendo la stoffa tra le mani e accostandola al viso, Claudia lo guardò con gli occhi tristi.
<< Beh, è stato il momento più bello della mia vita Yul >> Il ragazzo le accarezzò dolcemente il viso e le lasciò un bacio leggero sulla fronte, non voleva farle e non voleva farsi più male di quanto già se ne stava facendo.
<< C’è ancora il tuo odore in quest’abito, il tuo ed il mio >>
<< E’ per questo che voglio sia tu a tenerlo, a me non mancherà >> Claudia spalancò gli occhi quando vide Yulian stracciare letteralmente il vestito in due parti, una se la portò al cuore, l’altra la porse alla rossa.
<< Così non potrai indossarlo per nessun’altro! E a te rimarrebbe qualcosa di quel momento>> Spiegò Yulian ridacchiando, Claudia strinse forte la stoffa tra le mani e sospirò.
<< C’è l’ho scritto sulla pelle quel momento >>
<< Ti amo Claudia >>
<< Я люблю тебя Юлиан >> Ya lyublyu tebya Yulian … Ti amo Yulian …
 
 
<< Claudia! Vuoi dirmi come hai fatto a convincermi a venire a mare proprio adesso!? >> Gridò Yulian portandosi le mani ad imbuto sulla bocca, sulla spiaggia tirava un vento così forte che non sembrava nemmeno essere il 31 Agosto.
<< Perché mi ami? >> Azzardò la ragazza imitando Yulian nel parlare, il ragazzo le lanciò un sorriso di sfida, per poi tirarle della sabbia addosso con un leggero calcio e spingerla lievemente. << Devo essere davvero pazzo allora, ad amare una come te! >>
Claudia gli fece la linguaccia e gli schizzò un po’ d’acqua addosso con il piedi, il ragazzo si bagnò tutti i pantaloni e la maglietta.
<< Comincia a correre >> Annunciò sollevando un sopracciglio, Claudia non se lo fece ripetere due volte e cominciò a sfrecciare tra la poca gente che c’era e gli ombrelloni, con il cuore il gola e i piedi che affondando nella sabbia minacciavano di farla cadere miseramente.
Alla fine però, correre così velocemente non le servì a nulla, perché Yulian la raggiunse senza il minimo sforzo, l’afferrò per un polso e la trascinò verso di se per poi prenderla in braccio, letteralmente.
<< Sei lenta >> Commentò divertito, Claudia aveva il viso rosso e respirava con affanno, ancora affaticata dalla corsa. << Cosa mi farà mio rapitore! >> Proclamò con aria teatrale, Yulian ridacchiò per poi regalarle il suo sorriso provocatore.
<< Le torture più atroci! >> Esclamò enfatizzando la voce a mille, Claudia scoppiò a ridere e si portò una mano alla bocca. << No! La prego, tutto ma non questo! >>
<< Mi dispiace mia prigioniera, ma lei è troppo appetitosa >>  Detto questo, Yulian gettò, letteralmente, Claudia nel mare, nonostante le proteste e le urla della ragazza.
Claudia venne completamente investita da un’onda e trascinata ancora più dentro, si tirò su grondante d’acqua dalla testa ai piedi, aveva uno sguardo omicida e raggiunse Yulian che se la rideva staso sulla sabbia con la pancia tra le braccia per le risate.
<< Non c’è niente da ridere! >> Sbraitò la rossa mettendosi a cavalcioni sul ragazzo e bloccandogli le braccia con una morsa debolissima, Yulian faceva solo finta di rimanerne imprigionato e la guardava con un sorriso strano.
<< Adesso dovrò punirti! >> Mormorò Claudia sollevando un sopracciglio, Yulian ridacchiò divertito. << Mi stai bagnando tutto con quei capelli! >> Si lamentò continuando a ridere spudoratamente.
<< Buono a sapersi >> Sussurrò Claudia baciandolo e bagnandogli tutta la faccia di acqua salata e lacrime mai scoperte.
 
<< Guarda Yulian! Guarda il sole! >> Gridò Claudia sporgendosi dalla bicicletta, Yulian protestò in russo e stabilizzò il mezzo prima che si schiantassero da qualche parte.
<< Cavolo Claudia! Sta attenta >> Borbottò continuando a pedalare imperterrito, all’inizio gli era sembrata una buona idea andare a mare in bici, ma adesso Yulian aveva praticamente cambiato idea. << Scusa, ma guardalo! >>
Yulian si concesse per un attimo quel lusso e ne rimase affascinato, nel cielo si stagliava il sole in tutta la sua rotondità, era grande e completamente rosso, mentre il cielo assumeva tonalità che andavano sul fucsia e viola, era uno spettacolo da mozzare il fiato.
<< как красиво >> Kak kpasibo… Com’è bello …
<< Già. Manca molto per tornare a casa? >> Yulian ritornò al presente e continuò a pedalare frettolosamente.
<< Se tutto va bene staremo lì intorno alle sette e mezza. Ma sei sicura che tuo fratello non ci sbrana se ci trova conciati in questo modo ? >> Disse Yulian, facendo riferimento ai capelli mossi e pini di sale di Claudia, alla sabbia nelle scarpe e agli abiti umidi.
<< Stasera non romperà troppo le scatole >> Lo rassicurò Claudia lasciandogli un bacio sulla guancia, Yulian preferì non rispondere a quell’affermazione, perché includeva tante cose a cui non voleva pensare in quel preciso momento, gli andava bene così.
 
<< Sta attenta che brucia! >>
<< Yulian! Hai la carnagione così chiara che avremmo dovuto portare la crema protettiva anche se è il 31 agosto! >> Sbottò Claudia passando una pomata rinfrescante sulle spalle rosso fuoco del fidanzato.
<< этаж >> Etazh … Piano … Borbottò il russo alzando gli occhi al cielo, Claudia smise di massaggiargli le spalle e gli lasciò un bacio leggero lì dove era bruciato.
<< Adesso passa tutto >> Yulian si girò verso di lei con un sorriso stanco e il viso arrossato a causa sempre del sole.
<< Hai ancora tutti i capelli bagnati, te li asciugo io, vieni qui! >> Ordinò, Claudia gli ubbidì subito, si mise seduta davanti a lui e gli permise di asciugarle i capelli, proprio come aveva fatto lei poco prima, quando aveva avuto la giusta pensata di lavarsi di dosso quella sabbia e il sale del mare, davvero fastidioso.
<< Credo che non troverò mai più una ragazza con i capelli così rossi >> Commentò Yulian mentre glieli accarezzava affettuosamente, Claudia chiuse gli occhi e cercò di non pensare al fatto che mancassero meno di ventiquattro ore alla sua partenza.
<< Voglio confessarti una cosa Claudia, una cosa che non ti ho mai detto. Il giorno che ci siamo conosciuti, le avevo prese ancora una volta da mio padre, ero nervoso e pieno di rabbia, tutto mi sembrava bianco e nero, i tuoi capelli attirarono pericolosamente la mia attenzione. Erano l’unico colore che vedessi, te ne stavi li intenta a non far cadere la cioccolata, te ne stavi lì, volevo toccarti e l’unica cosa che mi è venuta in mente è stata quella di far finta di essere inciampato su di te. Quindi, per quel giorno мне жаль amore mio. Ma non smetto mai di ringraziare Dio per avermi fatto fare quella cosa >>
Per tutta risposta Claudia si girò di scatto e lo baciò, lo baciò con così tanta passione da far girare la testa, e non le importava se poi le avrebbe fatto male, sentiva che voleva farlo, che ne aveva bisogno.
<< Da oggi lo ringrazierò anche io allora, perché non sono mai stata più felice di ricevere della cioccolata nei capelli in vita mia. Grazie, amore mio >>  
 



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Effe_95
 

Buon pomeriggio a tutti.
Questo è il capitolo che precede quello della partenza, quindi ho pensato che fosse giusto che Yul e Clo passassero del tempo insieme, per aumentare i ricordi e non sentirsi troppo soli dopo.
Questo capitolo ve lo dedico con la speranza che possa piacervi, in attesa del prossimo.
Grazie mille. 


  
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