Capitolo 9
La vittoria dei Dalek
NDA Ciao a tutti scusate per il ritardo! Ora sono qui! Che dirre buona lettura e mi farebbero piacere i vostri commenti!
Baci Marty Evans
POV Dottore
il Dalek disse solo una parola “Coretto” . poi sparii un altro Dalek invece disse «riesaminare dichiarazione: ’io sono il Dottore e voi siete i Dalek’ »
«Dichiarazione? Quale dichiarazione?!» chiesi sempre più in ansia e frustrato.
Il Dalek disse solo «Trasmissione dichiarazione in corso» Ero sempre più frustrato che diavolo vuole dire.
«Trasmissione di cosa? Dove?» non feci in tempo a finire la frase che il Dalek aveva già proclamato
«Dichiarazione accettata» .
Il Dalek avanzò verso di noi. Automaticamente spinsi Amy dietro di me. In modo da proteggerla.
«State tutti indietro!» urlai. Le sentinelle privarono attirate dal baccano. Il Dalek puntò il suo occhio su loro. Il laser che ne scaturii uccise i due uomini. Amy si aggrappò alla mia mano spaventata, per poi togliere la sua mano dalla mia e mormorare «Scusa Dottore»
Brosswell si mise in mezzo .
«Fermatevi! Fermatevi! Voi siete i miei fanti di ferro!» gridò il Professore disperato.
«No, noi siamo i Dalek» rispose il Dalek
«Si ma vi ho creato Io!» disse il Prof
«No, noi abbiamo creato te!» rispose il Dalek e con il laser che aveva ucciso i due uomini bruciò la mano sinistra di Brosswell. Poi sparì come l’altro prima di lui.
«Cos’è successo Dottore?» chiese Amy.
«Volevo capire cosa volessero qual’era il loro piano. Ero io il loro piano.»
Poi corsi al TARDIS senza badare al «Ehi!» di protesta di Amy.
Amy mi seguì.
«Dichiarazione accentata. Così hanno detto. La mia dichiarazione!» esclamai frustrato e arrabbiato mentre armeggiavo con la chiave del TARDIS.
Diavolo
come ho fatto a essere così stupido!
Stupido! Stupido Dottore! James!
Spiegami come ho fatto a farmelo sfuggire!
“Forse
è perché sei vecchio! Andiamo hai più
di novecento anni non puoi essere molto in forma!
Non
sei divertente morto che cammina!
Io
non cammino fluttuo capito
vecchietto
«Non buttarti giù avevi ragione!» esclamò Amy dietro di me cercando di consolarmi. Questo suo gesto mi sembrò molto dolce. Lei mi guardò e prosegui piena di entusiasmo:
«Allora? Cosa stiamo aspettando gli inseguiamo?»
«Si è quello che farò. Ma è troppo pericoloso. Tu resti qui!» le ordinai. Lei sbuffò sonoramente e mi guardò corrucciata.
«Aspetta Dottore! Fammi capire: Io dovrei restare qui, da sola, durante il blitz di Londra?!»
«Sei al sicuro credimi. E comunque non sarai sola ci sarà lo Spirito con te. Winston te l’affido. Fa in modo che non le capiti nulla o dovrai fare i conti con me personalmente. Spirito se ci sono problemi non esitare a chiamarmi!»
Detto ciò aprii la porta del TARDIS, entrai e partii.
POV Amy
Io lo Spirito e Churchill restammo a guardare il TARDIS che svaniva. Ero preoccupata il mio Dottore mi aveva lasciata per andare ad affrontare alieni che volevano ucciderlo.. Ero preoccupata per lui, per il mio Dottore Stropicciato, per il mio Dottore sempre li a sistemarsi quel orribile cravattino che si ostinava a considerare “figo”
Un sorriso si formò sulle mie labbra mentre pensavo a lui. Al mio eccentrico e buffo Dottore. Un po’ pazzo ma intelligentissimo.
Torna da me Dottore pensai prima di seguire Churchill e lo spirito.
***
Dopo circa due ore passate nel ufficio di Churchill a farmi problemi su problemi e immaginandomi il Dottore ferito e sanguinante. A volte la mia mente creava persino orribili immagini con il suo corpo senza vita.. ero nervosa non facevo altro che girare e camminare avanti e indietro come un animale in gabbia morsa dalla preoccupazione.
Anche lo Spirito era nel mio stesso stato anzi aggrottava le sopraciglia e imprecava sottovoce tenendosi la testa tra le mani. Probabilmente stava pensando al Dottore. A interrompere i miei pensieri tetri fu una donna che lavorava per Churchill dicendo
«Primo ministro! Il capitano ha rilevato u n oggetto non identificato sopra Londra!» Il mio sguardo si illuminò. Winston si rivolse a me «Che cosa ne pensata Signora Pond?Il Dottore è nei guai e ora noi sappiamo dove si trova!» esclamò Churchill gioviale. Sorrisi anch’io
«Si perché sarà su quella astronave. Proprio al centro dal azione» dissi eccitata. Lo spirito mi guardò male
«Cosa c’è?» gli chiesi
«Lui non lo vorrebbe. Vuole che tu stia fuori dai guai Vuole che tu sia al sicuro e anch’io. Perciò togliti dalla testa l’idea di raggiungerlo! Perché io te lo impedirò a qualunque costo!Non m’importa se ti arrabbierai o ti offenderai io ti proteggerò sempre. È una promessa che ho fatto trentatré anni fa e che non ho alcuna intenzione di non mantenere!»
Lo guardai con aria di sfida. Anche se avevo mille domande. Una promessa ? Di cosa sta parlando?
«E cosa vorresti fare per fermarmi sentiamo» dissi incrociando le braccia sotto il seno e appoggiandomi alla scrivania di Churchill.
Lo Spirito rise.
«Oh Amy, sei ancora così inesperta e cosi delicata. Non ti rendi conto dei rischi che corri. Sei ancora una ragazzina, dolce, buona ma inesperta Amelia.»
«Una ragazzina?! Quindi è così che mi consideri una ragazzina! Ma se abbiamo la stessa età! Ho 21 anni non dieci! Spirito noi siamo praticamente coetanei non venirmi a fare la morale!»
«Ti sbagli Amelia Pond sono morto da molto prima che tu nascessi. Sei nata nel 1989 non è vero Amelia? Io invece sono nato nel 1960. Sono morto nel 1981 alla tua stessa età nella tua epoca il 2010 ho 50 anni. Allora chi dei due può fare la morale al altro?» disse lui asciutto fulminandomi con i suoi bellissimi e profondissimi occhi nocciola
Rimasi a bocca aperta. Troppo scioccata per parlare.
Alla fine riuscii a balbettare un debole «Mi dispiace tanto. Io.. io non ne avevo idea. Se.. se.. non sono indiscreta come.. come.. sei morto?»
Lui mi sorrise amaramente. Il suo sorriso era tirato e colmo di tristezza e giuro di aver visto minuscoli cristalli di ghiaccio nei suoi occhi. Come lacrime. Mi fece una tenerezza immane . Fui presa dal impulso infrenabile di abbracciarlo. Non sapevo perché ma dovevo farlo. Così gli avvolsi le braccia intorno al collo e poggia la testa sulla sua spalla. È strano abbracciare un fantasma. È come abbracciare qualcuno ma non farlo perché tu senti la consistenza del corpo che stai abbracciando ma se apri gli occhi sembra che tu stia abbracciando l’aria. inoltre il suo corpo era gelido come quello dei morti. Ma non m’importava.
POV James
Quando Amy mi abbracciò fui investito da un profumo di gigli e more. Il profumo che avevo tanto amato. Il profumo della persona che purtroppo non si ricordava di me. Il suo profumo, così inebriante così seducente. Il profumo della mia Lily, del mio piccolo dolce giglio bianco con i capelli rossi. Di Lily la donna della mia vita,l’amore della mia vita, l’amore della mia esistenza. Avrei vegliato su di lei reincarnazione dopo reincarnazione,. Certo mi sarei reincarnato anch’’io ma per ora mi volevo accontentare di sorvegliarla. C’era un altra ragione per cui non mi volevo reincarnare. La memoria. Avrei perso tutti i ricordi della mia vita precedente e questo non doveva accadere
Uno di noi doveva ricordare anche per l’altro.
E quel uno ero io.
Avrei custodito i miei ricordi fino al momento in cui Amy non fosse stata in grado di condividerli con me.
POV Dottore
Avevo capito la posizione del astronave dei Dalek. Impostai le ordinate e mi materializzai con il TARDIS a bordo del astronave. Uscii dalla cabina e esclamai
«Allora questa tazza di the?».
I Dalek mi videro e iniziarono a gridare
«E’ il Dottore! Sterminare! Sterminare!»
«Ah!Ah! io non lo farei se fossi in voi! Auto distruzione del TARDIS la mia nave esplode e voi con lei» dissi sorridendo e mostrando un pulsante. Un Dalek cercò di scansionare il pulsante che in realtà era un biscotto. Ma se avessero scoperto che era un biscotto il mio bluff sarebbe andato in fumo e sarei morto. Perciò dissi al Dalek che voleva scansionare il biscotto «Niente scansioni! Niente di niente ! Se lo scansionante distruggerò tutti noi!» minacciai.
Il Dalek si ritirò
«Questa nave è malconcia. Direi che è agli sgoccioli, come voi. L’ultima volta che ci siamo visti facevate persino pena. Eravate quasi distrutti quasi finiti»
«Una nave è sopravissuta» mi disse uno dei Dalek.
Continuai a camminare avanti e indietro.
«E così siete tornati indietro nel tempo. Agonizzanti finiti» dissi disgustato
«Abbiamo seguito una traccia. Uno dei dispositivi progenitore» mi disse il Dalek
«Progenitore?Di che si tratta? Sentiamo» chiesi sarcastico.
«Il Progenitore è il nostro passato e il nostro futuro» esclamò il Dalek in risposta
Battei le mani
«Oh Complimenti! Complimenti è profondo! Molto profondo per un Dalek. Cosa significa?»
«Questo dispositivo contiene DNA Dalek puro»
«Okay capito. Ma c’è ancora una cosa che non ha senso : se avete il progenitore perché creare Brosswell?»
Poi ebbi un illuminazione. Risi
«Ho capito! Oh Oh ho capito! Questa si che è bella! Il progenitore non vi ha riconosciuti vero? Vi ha etichettati come impuri! Il DNA non è stato riconosciuto come Dalek!» dissi prendendoli in giro
«Abbiamo trovato una soluzione.»
«Se se la mia dichiarazione. Avete pensato che il Progenitore avrebbe riconosciuto il più grande nemico dei Dalek. E avrebbe accettato che vi riconoscessi!»
«Ritirati immediatamente Dottore o la città brucerà» disse uno dei Dalek
Risi «Chi pensate di prendere in giro? Non ce la farete mai a distruggere Londra la neve è un rottame.»
«Allora osserva gli umani distruggersi a vicenda.»
Immediatamente Andai al finestrino dalla nave e vidi che Londra era stata illuminata a giorno. I tedeschi sarebbero arrivati e.. la storia sarebbe cambiata radicalmente.
E poi c’era Amy. L’avevo lasciata li da sola. Se fosse morta non me lo sarei mai perdonato. Per un attimo ebbi la terribile immagine mentale del suo corpo dilagnato dalle bombe i suoi capelli rossi sparsi a terra senza vita. Oh Amy non permetterò che tu muoia
«spegnete subito le luci di Lontra o vi giuro che farò esplodere questa nave!» dissi addirato.
«Vattene ora Dottore. Ritorna sulla Terra» disse uno dei Dalek.
«Oh quindi sarebbe questa la vostra grande vittoria andarvene?» gli scherni
«Estinguersi non è nei nostri piani Dottore. Torneremo nel nostro tempo e ricominceremo dal principio.»
«No! No! Non ve lo permetterò! Non vi lascerò scappare! non stavolta!» un suono mi distrasse uno dei portelli si aprii e ne uscirono cinque Dalek i più potenti che avessi mai visto
«Ammira Dottore! Il progenitore ha creato un tipo di Dalek più forte. Ammira la resurrezione della razza Dalek»
Guardai tutto sconvolto. Le mie peggiori paure si stavano avverando. Se i Dalek avverserò trovato altri dispositivi Progenitore presto il mondo sarebbe stato conquistato da loro e tutte le altre razze sarebbero morte.
Non l’avrei permesso
POV Amy
Mi staccai dallo spirito e lo guardai negli occhi.
«Allora come sei morto?» chiesi curiosa.
« Un giorno..» disse sorridendomi enigmatico
«Stare con il Dottore ti fa male. Stai divertendo enigmatico e misterioso proprio come lui» dissi con disappunto.
Lui rise
«e questo lato di me è tremendamente sexy e affascinante non è vero Amelia?» disse lui con un ghigno malizioso sul volto. Risi
«Sei un pervertito! E non chiamarmi Amelia» dissi ancora ridacchiando.
Churchill
intanto si stava disperando. Siccome le luci si erano acese e presto
saremmo
tutti morti. Dovevamo fare qualcosa. Subito.
Ebbi un illuminazione. Brosswell
Lui poteva aiutarci. Era
stato creato
dai Dalek poteva sapere come aiutarci..
Così usci dalla stanza seguita dallo spirito e da Churchill.
Mi diressi verso il Professore
«Ci serve il suo aiuto» dissi senza tanti preamboli.
«Ma queste creature mi hanno detto di avermi creato. Io ricordo delle cose: la grande guerra, la fame , la disaerazione. Che cosa sono io?»
«Ascolti, io la capisco. Davvero ma lassù c’è una nave spaziale che inquina Londra come un albero di natale. Migliaia di persone moriranno se non la abbattiamo. Lei è l’unico che può aiutarci ad abbatterla. Lei è tecnologia aliena. Lei è intelligente quanto i Dalek. Per cui inizi a pensare. Per esempio i razzi. Avete dei razzi? Perché avete parlato di bolle gravitazionali e voli ipersonici, un missile..» dissi sperando di convincerlo. Churchill mi interruppe furente
«Non ci servono i fuochi d’artificio signorina Pond! Ci serve una strategia d’attacco efficace! Ci servono dei missili oppure dite che è possibile mandare qualcosa lassù?»
«In linea teorica si» rispose il Professore.
«Bene professore pensi in grande!» disse Churchill prima di andarsene
POV Dottore
Appena
usciti i nuovi Dalek annientarono
quelli che gli avevano creati.
Orribile pensai
Come si
poteva uccidere un componente della propria razza solo perché lui era inferiore?
«però! E cosa fate a quelli che sbagliano?» commentai disgustato. Uno dei nuovi Dalek era colo r rosa avanzò verso di me.
«Tu sei il Dottore devi essere annientato!»
Gli mostrai il biscotto con aria di sfida.
«non metterti contro di me, Tesoro Caro » dissi
«noi siamo il prototipo di una nuova razza Dalek . scienziato,stratega, trone, eterno supremo..»
lo interruppi
«Si si che saresti tu suppongo complimenti ! Bel rosa. Mi sentirei molto alla moda con un Look come il tuo molto supremo. La domanda ora è: Che facciamo? O disattivate il vostro congegno o attivo l’autodistruzione del TARDIS. Facendo saltare in aria il vostro prototipo!»
«I sensori non rilevano nessun dispositivo. L’autodistruzione del TARDIS non esiste »
Mi ficcai in bocca il biscottino e a bocca piena dissi
«Okay è un biscottino al burro. Ma si era parlato di un the!»
I Dalek furono distratti da un allarme che lampeggiava e che diceva che oggetti non identificati si stavano avvicinando.
«Danny Boy a Dottore. Danny Boy a Dottore mi riceve?»
Non ci credevo Wiston aveva fatto volare qualcuno nello spazio per aiutarmi!
«Forte e chiaro Danny Boy ti ricevo.. c’è un grosso disco su sul fianco della nave fallo saltare.»
Intanto i Dalek cercarono di uccidermi. Schivai i loro laser e arrivai al TARDIS sano e salvo. Si sentirono dei boati e degli spari. Poi capii che il disco a cui dovevano mirare i soldati per distruggere la nave era protetto dai Dalek. Così presi una radiolina dalla console e dissi «Dottore a Danny Boy. Posso interrompere le difese dei Dalek e infrangere la barriera che protegge il disco per un po’»
Chiusi l a comunicazione. Riuscii ad abbassare gli scudi e i sistemi di difesa dei Dalek e questo permise a Danny Boy di far esplodere il disco e di conseguenza danneggiare l’impulso con il quale i Dalek controllavano la rete elettrica di Londra.
«Dottore a Danny Boy distruggi la nave passo»
«Okay»
IL Dalek rosa apparve sullo schermo del TARDIS
«Dottore annullate l’attacco»
Risi
«Cosa? E permettervi di scappare nel futuro? Come no. Questa è la fine per voi. Un finale grandioso»
«Annulla l’attacco o noi distruggeremo la Terra.»
«Non sono stupido. È la vostra ultima carta? »
«Brosswell è una bomba»
«Stai bleffando. L’inganno è qualcosa d’innato in voi. Non avete un osso che sia sincero. Beh non avete ossa nel vostro corpo.»
«Annulla il tuo attacco o noi faremmo saltare Brosswell» disse prima di chiudere il collegamento.
«Oh no! Questa è la mia grande occasione. Gli ultimi Dalek! Posso liberare l’universo da voi una volta per tutte. Se vi lasciassi andare diventereste più forti che mai. Una nuova razza di Dalek.»
«Allora scegli. Distruggere i Dalek o salvare la Terra. Scegli Dottore. » disse il Dalek Dissi a Danny Boy di ritirarsi .
Poi tornai sulla Terra da Amy e James.
Corsi verso il professore e gli diedi un pugno che lo atterro
«Dottore?» chiese Amy
«Non c’è tempo! Brosswell lei è una bomba Dalek molto potente.. se lei esplode la Terra sarà trascinata in un altra dimensione!» Con il cacciavite sonico aprii la finta pelle che lo ricopriva.
«Beh?» chiese Amy spaventa
«Non lo so. Non ho mai visto nulla del genere prima.»
«Lo hanno collegato a una bomba Dottore?» chiese James
«No James! Lui è una bomba! BOOM! Esploderà!»
«Ma non c’è un filo blu da tagliare no? C’è sempre un filo blu da tagliare! Un filo blu o uno rosso!» disse Amy
«Hai visto troppi film Amelia non sei d’aiuto»
« Ma ci ha detto di ricordare delle cose.» disse Winston
Ma certo i ricordi! I ricordi potevano aiutarci
«Mi racconti la sua vita Brosswell! Ni dimostri di essere umano.»
« I miei genitori gestivano l’ufficio postale vicino ai frassini. Erano delle brave persone poi morirono di scarlattina.»
«Come l’ha fatta sentire?»
«Male Dottore. Molto male.»
«Bene. lo ricordi, i frassini vicino al ufficio postale, la perdita dei suoi genitori, la guerra! Lo ricordi Edmund! Perché lei è umano! Non è come i Dalek»
«Fa male Dottore!» urlò Brosswell
«Bene vuol dire che lei è umano. E carne e sangue. Non possono esplodere questa bomba ci creda!» urlai. Niente lui stava diventando di un rosso vivo sarebbe esploso presto.
Amy si accostò a me. Dal suo sguardo capii che voleva provare lei.
«Ehi Professore! Lei è mai stato innamorato? Fa male non è vero? Ma è un dolore dolce»
Ma che diavolo aveva Amy le sembrava il momento di parlare di amore.
«Io non dovrei parlare di lei.» disse il professore che stava lentamente tornando a un colorito normale.
«Come si chiama?» chiesi
«Dora» rispose il prof
«Dora! È un bellissimo nome!» esclamai
«Ci racconti com’era Edmund» disse Amy dolcemente.
«Aveva un bel sorriso e i suoi occhi erano blu talmente blu da sembrare viola.» disse il prof. Era tornato normale. Non ci sarebbe stata nessuna esplosione. Ce l’avevamo fatta! Grazie a Amy Pond ce l’avevamo fatta!
«Benvenuto nella razza umana»
Baciai Amy sulla fronte. Quella donna era straordinaria. Ricordai che era l’amore che lei aveva dato a suo figlio che aveva permesso a Harry di sopravvivere.
L’amore era l’arma più potente.
« Bene fermiamo i Dalek»
«Aspetti dottore i Dalek sono spariti. Sonpo scappatinel futuro. Hanno vinto.»
«Oh no! No! Loro sapevano che avrei scelto la Terra. I Dalek mi hanno battuto. Hanno vinto»
«Ma tu hai salvato la terra! Non è poi così tremendo!» disse Amy. Le sorrisi. Dopotutto andava bene così
Pov Amy
«Eccomi qui! Sono andato a distruggere la tecnologia aliena di Brosswell» Churchill si mise le mani in testa mentre il Dottore . Lo guardai e gli sorrisi . Mi resi conto che senza di lui non avrei potuto vivere. Mi era indispensabile come l’aria per respirare.. mi serviva e non soltanto perché era buono ma anche perché lo amavo.
«Ma Dottore! Con quella roba avrei vinto i ventiquattro ore!» disse indignato Churchill
«Lo so, Man non funziona così Winston sarà dura»
«Resti con noi Dottore. Ci aiuti a vincere! Il mondo ha bisogno di lei!»
«Il mondo non ha bisogno di me. Il mondo ha bisogno di lei Wiston»
«é stato un piacere allora Dottore rivederla e mi ha fatto piacere incontrarla signorina Pond.»
«Anche me signore» risposi lo abbracciai
E appena fece per andarsene lo richiamai
«Ehi Churchill! La chiave del TARDIS quella che ha appena rubato al Dottore» dissi protendendo la mano
«Oh Dottore! È astuta quasi quanto me!» disse dandomi la chiave che diedi al Dottore.
Andammo nel ufficio di Brosswell
«La stavo aspettando Dottore. Deve disattivarmi vero?
«Sul serio? Ah si giusto e tornerò qui tra ... diciamo 10 minuti a..»
«Perché non facciamo quindici Dottore?» chiesi
«Si farò così tornerò tra quindici misuri e sarà come se lei non fosse neanche stato attivato.»
«15 minuti?» ci domando l’uomo .
«Si appena Pond e io ci saremo occupati della cosa di cui dobbiamo occuparci..»
«Esatto» dissi confermando le sue parole
«Molto bene Dottore aspetterò qui e mi preparerò»
« Tecnologia Dalek ma un po’ lento a comprendere» sussurrai al Dottore. Lui annui.
«Per quella cosa che dobbiamo fare ci vorrà una mezzora. Vero Dottore?» chiesi.
«Quindi non scappi e non provi a cercare i frassini , l’ufficio postale i frassini o quella ragazza. Dora. Si possono fare un sacco di cose in mezz’ora.»
«Andiamo Pond»
Poi mi prese la mano e mi condusse verso il TARDIS. Intrecciò le dita alle mie e lo guardai. Mi specchiai nei suoi occhi del verde più scuro che abbia mai visto.
« Hai dei nemici»
«Tutti hanno dei nemici» mi rispose lui appoggiandosi al TARDIS io mi appoggiai al altro lato e continuai a tenere la mia mano intrecciata ala sua.
«La mia è la donna davanti al super market con il jack rassell impazzito. Tu invece hai proprio dei nemici. Pensavo che fare gli scemi viaggiando nel tempo e mettendo a posto le cose fosse divertente invece è pericoloso. »
Lui mi guardò preoccupato come se temesse che lo abbandonassi. . abbandonò la presa della mia mano.
«Si .. è un problema?»
gli sorrisi «Sono ancora qui Dottore» e non ti lascerò mai. Pensai ma non lo dissi.
Lui entrò nel TARDIS e io lo segui.
Non sapevo ancora che quella promessa non detta l’avrei mantenuta sempre e fino alla fine dei miei giorni.