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Autore: f_naluST    15/06/2013    13 recensioni
[Per Asu chan♥][NaLu/GaLe]
[...] «Ecco, guarda.» indica, attirando lo sguardo di Gajeel su di sé, che scivola lungo il suo braccio teso e infine sulla punta del dito, finché non segue la scia immaginaria che esso traccia. Raggiunta la 'meta', la guarda perplesso, poi sorpreso; Levy sorride ed è arrossita leggermente. Riporta gli occhi sulla coppia; Natsu e Lucy, poco distanti da loro sotto uno dei tanti alberi in fiore, stretti l'un l'altra in una morbida quanto salda stretta che trascende il tempo, l'estenuante lentezza della caduta dei petali, alcuni rimasti sui loro capelli e a nessuno dei due importa, le dita intrecciate tra loro. E torna di nuovo sulla sua piccola compagna. Sbuffa e, senza troppi preamboli, le afferra la mano di scatto, facendola sussultare.
«Gajeel?»
«Tch. Andiamo, ho fame!»
Levy lo guarda. Non sa se essere sconvolta o sorpresa. Poi osserva le loro mani unite, la sua incredibilmente piccola avvolta in quella più grande del suo ragazzo, ed un altro sorriso le sfugge. Accentua la presa, ben consapevole che Gajeel se ne sia accorto e sia arrossito. [...]
Genere: Fluff, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Gajil Redfox, Levy McGarden, Lucy Heartphilia, Natsu
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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満開の桜 - Mankai no Sakura
 
 
 
Un vento tiepido le scivola lungo le guance, la pelle liscia cullata in una morbida carezza che profuma di fresco, l'aria primaverile che si leva tra la folla che la circonda. Nasconde il viso nel tessuto caldo della sciarpa a scacchi, le piccole frange che pendono da oltre la sua spalla, inspirando a pieni polmoni la fragranza che emana l'indumento. Sa di casa e di ricordi, di abbracci e sussurri, ed un senso di conforto la avvolge nella sua stretta delicata, premurosa, quasi tema d'infrangerla se osa premere oltre. 
Le strade imperversano di folle curiose, mormorii e chiacchieriere s'intrufolano nei suoi pensieri, bambini che corrono sotto quel roseo diluvio e risate che contagiano anche le sue labbra, dolcemente incurvate in un sorriso leggero mentre ciocche dorate danzano in balia della brezza. 
Tokyo non le è mai sembrata più bella, viva, e mai, come in quel momento, la metropoli pare gridare a gran voce il suo nome; lo vede in ogni sorriso, lo sente in ogni canto, i petali stessi, quelli già stanchi, si beffano di lei sfoggiando il loro bel rosa antico. Perché quel colore è lì, ovunque, che la circonda, ed inconsapevolmente il cuore inizia a batterle forte quando una nuova folata le porta l'odore della sua pelle, dei suoi baci e delle sue carezze.
Ha appena il tempo di realizzare di star ancora respirando, quando delle labbra le si accostano all'orecchio e vi soffiano dentro. «Questa è mia, lo sai?» sussurra lui per poi ghignare al percepire il lieve tremore del corpo dell'altra. 
«Vero,» fa la bionda, stringendo la sciarpa che le cinge il collo lasciandosi sfuggire un sorriso, voltandosi lentamente e ritrovandosi ad una manciata di millimetri dal volto del ragazzo; ciuffi rosati si attorcigliano a fili color del grano, i respiri si fondono, le labbra si sfiorano. «ma sapevo anche che saresti venuto a riprendertela, Natsu
Fiato caldo carezza il viso del rosato, che sogghigna al tono canzonatorio della sua compagna. «Vero,» fa eco. «ma solo perché ieri sera mi sembravi troppo infreddolita, Lucy.» replica, la voce che trasuda di giocosa provocazione.
«Pff, io infreddolita? Con una caldaia umana come te, il freddo non è neanche opzionale!»
«Come sarebbe a dire 'caldaia'?»
A precedere l'indiscutibile risposta pronta della bionda, è il saluto allegro di una ragazza minuta dai capelli cobalto, protetti dall'altalenante ritmo del vento da una fascia arancione, seguita da un ben più elevato giovane dai lunghi capelli corvini e l'aria di chi ha sempre qualcosa contro qualcuno. Chiunque.
«Levy-chan!» esordisce l'altra, affiancata da Natsu che scambia un'occhiataccia al nuovo arrivato, quasi pronto ad iniziare una rissa per ragioni del tutto sconosciute. Probabilmente, una ragione, nemmeno ce l'ha.
«Lu-chan!» pigola l'altra in risposta, stretta tra le braccia gentili della sua amica. Si scambiano un sorriso e tornano dai rispettivi compagni. 
«Bene, ora che ci siamo tutti, possiamo andare?» propone dunque Lucy, le guance appena imporporate quando le dita di Natsu vanno sfiorando il suo braccio in cerca delle sue. Sospira quando i palmi si stringono e le falangi s'incastonano fra loro, conscia del fatto che l'altro sia sorridendo anche senza voltarsi a guardarlo. 
Levy annuisce con entusiasmo, afferrando per il braccio il suo ragazzo, che per tutta risposta se ne esce con un borbottio poco sommesso.
«Finiscila di lamentarti Gajeel, o hai intenzione di rovinare la giornata a tutti col tuo umore nero?» lo rimprovera bonariamente la piccoletta, fingendo un'espressione esasperata.
«Tch.» si limita a sputar fuori l'altro, non irritandosi davvero -o almeno, non troppo!- al sentire l'azzurra ridacchiare e continuare a tirarselo dietro, insolitamente mansueto. 
L'altra coppia è rimasta appena pochi passi dietro di loro, stupita e divertita da scene che ormai fanno parte della loro quotidianità in quelle tipiche uscite a quattro. «Beh, andiamo.» esordisce la bionda, facendo appena un passo avanti, sentendo la totale immobilità dell'altro che, anzi, inaspettatamente la strattona riportandosela difronte. Un gemito di sorpresa sfugge alle labbra dischiuse di Lucy, che senza aver capito realmente come si ritrovano un tutt'uno con quelle di Natsu, legate tra loro in quel tocco sfuggevole e delicato. Lo sente sorridere nel bacio quando le dita della ragazza rafforzano la presa sulle sue, che ricambiano con altrettanta decisione, quasi possessività. Quando il contatto dal giovane comincia a mostrarsi più esigente e Lucy percepisce le gambe minacciare di cederle, la voce di Levy risuona nell'aria come una sveglia che suona troppo presto una domenica mattina in cui si è invogliati a non fare nulla. «Ehi, voi due, piccioncini! Mi spiace interrompervi ma il parco sarà presto completamente pieno e non troveremo nessun posto decente per guardare i ciliegi, vi consiglio di darvi una mossa e spostare le effusioni a dopo!» 
Natsu sbuffa seccato, allontanandosi di poco dalla compagna ed imbronciandosi, mentre quest'ultima avvampa e mima all'amica di non uscirsene con certe frasi personali e alquanto imbarazzanti, soprattutto in mezzo a tanta gente e a voce tanto alta. 
Perché sì, anche se la sua relazione col rosato vanta già i suoi otto mesi, Lucy non può fare a meno di arrossire e vergognarsi a simili affermazioni o banali allusioni, che sia Levy, che conosce da una vita, o chiunque altro a farle.
Così, risoluta e rossa in viso come non mai, stringe spasmodicamente le dita attorno a quelle di Natsu -che borbotta un Ehi! dolorante- e se lo tira dietro come fosse un bagaglio a mano, ben consapevole che, prima o poi, le sue proteste finiranno.
 
La più bassa del gruppo non manca di farlo notare; in virtù dei fatti, gran parte del parco è già stato occupato dalle varie coppie e famiglie, ma né Levy né Lucy hanno intenzione di starsene in piedi per tutta la giornata, e setacciano ogni angolo di prato in cerca di un posto che sia appartato e, soprattutto, libero.
«Yatta!» escalmano le due, una volta trovata la tanto agognata area verde ancora inviolata da altri visitatori. L'azzurra tira fuori un'ampia tovaglia dalla propria borsa, facendo in modo di farsi notare abbastanza da possibili estranei ed usurpatori.
«Guarda, Lu-chan! E' bellissimo, vero?» domanda la giovane McGarden sorridente, rapita dalla bellezza dell'Hanami di quell'anno. Tuttavia, non ricevendo risposta alcuna dalla sua amica, distoglie la sua attenzione a malincuore dall'incantevole visione per spostarla dalla bionda che le siede accanto. «Mh? Lu-chan?» la chiama ancora, notando lo sguardo perso dell'altra. La risposta arriva da sé, quando capisce chi stia guardando la ragazza con quell'espressione che a fatica nasconde la felicità; Natsu sta apparentemente discutendo animatamente con Gajeel, entrambi convinti di chissà quale teoria, uno scontro all'ennesima cocciutaggine. Si volta nuovamente verso di lei e le sorride comprensiva, affettuosa, spingendola appena in avanti con la mano. Lucy, che sembra aver riacquistato la sua lucidità -più per istinto di sopravvivenza, nel tentativo di non perdere l'equilibrio e ritrovarsi ad abbracciare il terreno, che per la pacca-, la fissa a sua volta con sguardo stranito, confuso. Per tutta risposta, Levy le concede un sorriso sornione ed un occhiolino. «Vai!» la incita, gesticolando con le mani in direzione del rosato. «A Gajeel penso io!»
La bionda sussulta, presa in contropiede, ed arrossisce ancora, quando sente le proprie gambe muoversi in direzione di Natsu. 
Dal canto suo, il rosato si accorge subito della ragazza che avanza incerta verso di lui, un sorriso timido e gli occhi lucidi, spledenti al pari dei raggi del sole, e si ritrova a sorridere anche lui nell'estenuante attesa che quel rimanente metro e mezzo si completi in fretta. 
Gajeel, invece, che di tutto non ha capito nulla, si lamenta -come al solito- all'indirizzo della sua fidanzata, prontamente zittito da un suo dito ed un Shhh! che non ammette repliche. Deglutisce a vuoto e si rassegna, mentre viene allontanato da quella stupida testa calda senza che ne abbia capito realmente il motivo.
 
Dopo aver ritenuto di essersi distanziata abbastanza, Levy arresta il suo passo e quello dell'altro al seguito. 
«E adesso perché ti sei fermata?» le domanda scontroso, perché semplicemente non gli va giù che l'abbia interrotto nel bel mezzo di una discussione con quell'esaltato di Natsu, trascinato a suo piacimento come un trolley da viaggio e indotto in un attimo ad uno stato d'inerzia. Anche se non ha nemmeno il tempo di realizzarlo concretamente, che la piccoletta si allontana da lui, piazzandosi in uno spiazzo abbastanza ampio del prato.
«Waah, non è meraviglioso?» domanda esultante l'azzurra, volteggiando estasiata sotto la delicata scesa dei petali di ciliegio, occhi chiusi persi in quel limbo di pace e assuefazione. 
«Tsk. Non ci vedo niente di eccezionale, succede tutti gli anni.» sbotta il suo compagno, irritato non tanto dall'atteggiamento sin troppo spensierato della piccoletta, quanto più dagli sguardi divertiti ed interessati alla scena che le vengono rivolti da certi passanti. 
«Certo,» gonfia le guance, arrestandosi sul posto. «rozzo come sei, certe cose non ti sfiorano nemmeno!» conclude, rossa in viso per la rabbia crescente. 
Come ho fatto ad innamorarmi di... di uno così?! sospira, esasperata, quando la sua attenzione viene catturata da uno spettacolo ancor più estasiante della fioritura dei ciliegi. 
«Ecco, guarda.» indica, attirando lo sguardo di Gajeel su di sé, che scivola lungo il suo braccio teso e infine sulla punta del dito, finché non segue la scia immaginaria che esso traccia. Raggiunta la 'meta', la guarda perplesso, poi sorpreso; Levy sorride ed è arrossita leggermente. Riporta gli occhi sulla coppia; Natsu e Lucy, poco distanti da loro sotto uno dei tanti alberi in fiore, stretti l'un l'altra in una morbida quanto salda stretta che trascende il tempo, l'estenuante lentezza della caduta dei petali, alcuni rimasti sui loro capelli e a nessuno dei due importa, le dita intrecciate tra loro; le labbra che si alternano a tocchi flebili e profondi. E torna di nuovo sulla sua piccola compagna. Sbuffa e, senza troppi preamboli, le afferra la mano di scatto, facendola sussultare. 
«Gajeel?»
«Tch. Andiamo, ho fame!»
Levy lo guarda. Non sa se essere sconvolta o sorpresa. Poi osserva le loro mani unite, la sua incredibilmente piccola avvolta in quella più grande del suo ragazzo, ed un altro sorriso le sfugge. Accentua la presa, ben consapevole che Gajeel se ne sia accorto e sia arrossito. 
Già, come ho fatto ad innamorarmene? si chiede ancora, mentre l'altro se la trascina dietro, per poi rendersi conto che è proprio la rarità di questi piccoli momenti di dolcezza che Gajeel le concede, ad averla fatta innamorare. Perché ogni momento è prezioso ed insieme va custodito, e per quanto un po' invidi la sua Lu-chan, sempre sotto le attenzioni di Natsu, è felice così. Lo è per tutti e quattro. 
«Neh, veniamo qui di nuovo l'anno prossimo!»
Gajeel non risponde, mugola appena e a Levy basta.

Gajeel no baka!













Note di un'autrice sull'orlo di una crisi~

Mh... sì, ok, non sono completamente svegl
ia e suppongo che miei neuroni superstiti invochino pietà e mi supplichino per andare a letto, ma questa cosa sono quasi 15 giorni che cerco di pubblicarla, 15! Ed oggi, che la mia connessione mostra un po' più di collaborazione, ho dovuto cogliere la palla al balzo e sperare che non mi cancelli metà storia o mi tiri altri brutti scherzi com'è già successo ultimamente. -___-''
Alluor, questa sciocchezzuola, come già si sarà capito dall'intro, è dedicata alla mia carissima Asu chan, come regalo di compleanno parecchio in ritardo! Gomen ne. çAç
Diciamo che questa One shot l'ho terminata il 31 Maggio stesso, potevano essere le dieci e mezza di sera (?) e avevo promesso che avrei pubblicato per il rotto della cuffia, non più tardi delle 23.58 del suddetto giorno, ma EFP e la connessione mi si sono coalizzati contro e altro che rotto della cuffia, l'ho disintegrata, tritata in tanti piccoli pezzi con una mannaia. T_T
Spero che conti il pensiero e che almeno ti piaccia, Asu chan, perché io -lo sai come sono fatta, ormai!- non ne sono per niente convinta. ;A;
Comunque sia, di nuovo auguri tesoro! ♥♥ E grazie per accollarti tipo sempre le mie paturnie e i miei scleri su Fa
iry Tail, Naruto, mangaka psicotici e fatti di chissacché annessi  e connessi e, massì!, anche sulla schizofrenia ed incoerenza dei professori. x°
Poi, visto che ci sono, ringrazio anche MissAnimeLover99 che continua a sostenermi e dare il suo contributo in qualsiasi cosa io scriva! Per dire che questa storia di GaLe non avrebbe nulla se non mi fosse stato consigliato da lei, grazie socia. *^* Purtroppo non sono riuscita ad aggiungerci la leggenda che mi avevi consigliato perché mi è sfuggita completamente di mano. ç____ç Ma prometto di sfruttarla al più presto per quell'altra mia idea sulla Gruvia. è.é
Ora, parlando della fanfiction: come si è capito, è una AU, Natsu e Lucy, così come Gajeel e Levy sono già coppie fatte e finite, stavolta io non c'entro nulla e non ho combinato niente. e.e O meglio, avrò sforato nell'OOC più assoluto e chiedo venia a tutti coloro che soffrono di diabete per aver partorito questa cosa melensa che col fluff va sin troppo a braccetto. ç______ç Solo che avevo troppa voglia di scrivere qualcosa del genere su di loro e la seconda coppia non l'ho proprio mai trattata, se non appena in una delle mie long, ma di certo non sono in grado di dedicarvi una One shot intera!
A tal proposito, mi sono un po' confusa rileggendola (e perdonate gli errori presenti, la correggerò non appena avrò tempo!), perché non riesco a capire se abbia ben dosato la presenza di NaLu e GaLe all'interno della storia o l'una prevalga sull'altra. Credo che mi sia venuto fuori un qualcosa di completamente diverso da come lo immaginavo e nonostante inizialmente volessi dedicarla principalmente alla NaLu, m'è venuto fuori questo! ç_ç
Btw, dicevo della fanfiction! E' una AU, okay, siamo a Tokyo, e fin qui ci siamo! Nel testo non ho specificato ma il periodo di riferimento è verso la fine di Marzo/inizio Aprile (ecco perché è spesso citato un venticello fresco, poiché in questi due mesi la primavera è da poco entrata in atto (?)). Mi sono inoltre informata sulla fioritura dei ciliegin Giappone ed ho scoperto che essa varia di anno in anno, da parte parte (es. nelle regioni Nord sbocceranno dopo che in quelle Sud), e in questa fanfiction -come periodo- mi sono ispirata a quello del 2012, poiché il 2013 non è stato ancora documentato. Per delucidazioni e capire di che parlo, io mi sono informata qui: http://www.marcotogni.it/articoli/fioritura-ciliegi-giappone
Mh... bene, che dire? Temo davvero tantissimo per l'OOC di questa ff, perché credo davvero che mi sia sfuggito di mano. çAç
E v
i do un motivo in più per odiarmi: non credo che mi farò viva con aggiornamenti o simili, quest'estate, eccetto per la NaLu week, perché tra idee che mancano, compiti di latino per le vacanze -e no, non posso glissarlo perché altrimenti comincerò il secondo anno con cento marce in meno!- e la lettera 'E' della tastiera che ho fatto saltare letteralmente (non ditemi che si può riattaccare perché il coso che me lo avrebbe permesso l'ho disintegrato del tutto) che mi rallenta... gente, non prometto nulla, se non la presenza nelle recensioni. ç_ç
Per quanto r
iguarda il titolo, so bene che la festa per eccellenza dedicata alla fioritura dei ciliegi è detta Hanami, ma in questo caso la fic non è dedicata alla festa in sé, quanto più alla caduta dei ciliegi, al rosa che a Lucy ricorda Natsu, per essere precisi. uwu E se translate non mi ha trollata, "Mankai no Sakura" sta proprio per "Fioritura dei ciliegi" o giù di lì. Se qualcuno di voi se ne intende, ben venga! Sistemerò il titolo immediatamente. :3
E vai con le NdA papiro! Ho superato ancora una volta la lunghezza della One shot? :'D
Ringrazio tutte quelle anime pie che mi seguono, quelle che mi sostengono, che mi hanno inserito tra gli autori preferiti, che hanno degnato questa povera autrice bacata della loro attenzione... grazie a tutti, davvero! *-*
Fatem
i sapere cosa ne pensate di quest'ennesimo... sclero! Sarà l'astinenza dagli episodi settimanali di Fairy Tail che mi fa delirare. (?)

Un bac
io enoooooorme a tutti, vi adoro, se potessi vi coccolerei dal primo all'ultimo! >w<

E r
icordate che gli ortaggi sono ben più meritevoli di me, perciò non lanciatemene contro, va bien? :c

*fugge*
  
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