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Autore: CaDElena_    15/06/2013    4 recensioni
Componi il suo numero rapidamente e aspetti che inizi a squillare. A ogni squillo il tuo cuore batte più forte.
-Ciao sono Nina,- al suono della sua voce perdi un battito. –In questo momento non posso rispondere, puoi lasciarmi un messaggio e io ti richiamerò.- Sentire la sua voce ti fa inevitabilmente sorridere, aspetti il bip e prima di parlare prendi un bel respiro.
-Ciao Nina, sono Ian.- Aspetti qualche secondo prima di continuare.
-Volevo avvisarti che sono ubriaco, molto ubriaco. E tu sai che quando sono ubriaco tendo a straparlare. Volevo chiederti scusa per oggi, con tutte quelle foto mi sono comportato da coglione.-
Genere: Introspettivo, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ian Somerhalder, Nina Dobrev
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Nina Dobrev, l’anima della festa. Era questo che eri diventata nell’ultimo periodo, party sulla spiaggia, uscite con le amiche, eventi mondani, tutte le occasioni erano buone per mostrare al mondo quanto tu stessi bene, quanto la tua vita procedesse a gonfie vele: eri la protagonista in uno show di successo, avevi appena ottenuto il ruolo in un film, i fan ti adoravano, avevi intorno a te persone fantastiche, sia  i vecchi amici che quelli nuovi e la tua famiglia ti amava.

Una vita da favola insomma, per avere solo ventiquattro anni, e avevi davanti a te ancora un luminoso futuro.

Ma non bastava, tutto questo non è sufficiente a farti essere felice, a sorridere. Certo basta davanti agli altri, con cui sei sempre la splendida e perfetta Nina, quella che ride, scherza, fa la matta alle feste. Ma quando sei sola e rimani solo con i tuoi pensieri che succede?

Succede che piangi, versi tutte quelle lacrime che non hai il coraggio di mostrare a nessuno al di fuori di te stessa.

Proprio come ora. Sei sotto la doccia e approfitti dell’acqua che ti scorre addosso per nascondere le lacrime che amare ti solcano il viso.

Perché di tutte le cose che hai, ti manca proprio la più importante? Quella per cui vivevi, sorridevi, respiravi e ti alzavi felice tutte le mattine?

Ti manca lui. 

E ti manca per colpa tua. Vi siete lasciati per colpa tua e delle tue paure.
 
Non sono pronta  gli hai detto, ma era davvero la verità?
 
Non lo sai. Certo, sei giovane, ma hai sempre voluto avere una famiglia tutta tua, un uomo che ti ama, dei figli.
 
Tu vuoi qualcosa che non ti posso dare.
 
 Ancora le tue parole ti tornano alla mente. Più pensi a quella litigata più le lacrime scorrono sul tuo viso, e più ti senti sporca, ipocrita, in colpa. In colpa per aver ferito l’unica persona che non se lo meritava, che a te aveva dato sempre e solo amore.
 
In testa hai una tale confusione. Una parte di te è fermamente convinta di aver fatto la scelta giusta a dire tutte quelle cose, sei stata onesta, hai detto le cose come stavano, come la pensavi, senza arrivare poi al giorno delle nozze e scappare perché non riuscivi a dire il fatidico si.
L’altra parte invece è convinta di aver detto una marea di bugie, spinta solo dal panico di non farcela e di non essere all’altezza della situazione. Di non essere alla sua altezza.
 
Sei divisa in due,la Nina attrice, dalla Nina persona. Non sai cosa fare, anche se, servirebbe a qualcosa decidere? Non avevi già deciso lasciandolo andare via quella notte? Ormai è tardi lo hai perso.
 
Lo hai perso perché forse sei davvero quella ragazzina indecisa, da cui tutti lo mettevano in guardia quanto si  è innamorato di te.
Sembra una vita fa. Ormai sono passati quattro anni da quando vi siete conosciuti quel pomeriggio del 2009.

Era la prima volta che tutto il cast si incontrava al completo, fino a quel momento avevi conosciuto solo Paul che aveva recitato con te una parte durante il provino e Kayla, che come te aveva fatto il provino per la parte di Elena ma era stata presa per interpretare un altro ruolo, e ora condivideva l’appartamento con te. Non avevi ancora conosciuto il ragazzo che insieme con te e Paul avrebbe formato il “trio” dei protagonisti, doveva interpretare il fratello di Stefan, il personaggio di Paul, e voi tre sarete stati al centro di un triangolo amoroso.

L’appuntamento era agli studi di Atlanta, dove Kevin e Julie, i produttori esecutivi della serie, avrebbero presentato tutto il cast e letto il copione per la prima volta. Era importante la buona riuscita di questo pilot, se fosse andato bene la serie sarebbe stata confermata, altrimenti nessuno avrebbe avuto il lavoro.

Eri molto spaventata, era il tuo primo ruolo importante e avevi paura di non essere all’altezza, che dopo aver iniziato a girare Julie sarebbe venuta da te a dirti: “Ci dispiace ma abbiamo fatto uno sbaglio a prendere te”.

Di fianco a te avevi Paul che sorseggiava del caffè, ricordi che ti mise una mano nella spalla dicendoti di stare tranquilla, anche lui si era accorto di quanto tu fossi agitata.

Subito dopo si avvicinarono a te Candice e Kat, che avrebbero interpretato Caroline e Bonnie, le migliori amiche di Elena, erano molto dolci e simpatiche, con loro e insieme a Kayla iniziaste a parlare, dei vostri lavori precedenti, dei posti in cui avevate vissuto, hobby, passioni. Siete entrate subito molto in sintonia, già da allora eri sicura aveste formato un bellissimo gruppo, e così è stato.

Ti eri allontanata un attimo dal gruppo perché avevi bisogno di andare in bagno, hai attraversato il grande salone e sei uscita, andando contro, per via della tua estrema goffaggine, alla personae che invece voleva entrare.

Hai ancora stampate in testa le parole che ti disse: “Ehi tesoro stai attenta, potresti farti male".

Una delle sue tipiche risposte da sbruffone che usa quando vuole tentare di fare colpo, come se ci fosse bisogno di parole, e non bastassero i suoi occhi.
Diamine i suoi occhi, la prima cosa che hai notato di lui. Sei rimasta a fissarli talmente a lungo, da scatenare in lui una risata, ti chiese se ti fossi incantata. Inutile dire che le tue guance diventarono subito rosse.

Quegli occhi ti avevano colpito talmente tanto. Non erano dei semplici occhi azzurri, avevano qualcosa in più. Erano talmente chiari e limpidi che ci potevi leggere dentro la sua anima. Sembravano del colore del ghiaccio quando si scioglie, o il colore del mare in quelle splendide giornate si sole quando l’acqua riflette il colore limpido del cielo.

Gli sorridesti e gli chiedesti scusa. Lui di rimando ti fece l’occhiolino dicendo di stare tranquilla, facendoti uno di quei sui sorrisetti sghembi che sarebbero diventati il marchio di fabbrica di Damon Salvatore.

Subito dopo rinunciasti ad andare in bagno, rientrasti dentro con lui. Dopo pochi passi fatti si voltò facendoti fermare. Comunque io sono Ian piacere. Si presentò così poche parole e tendendoti la mano in segno di cortesia. Tu rispondesti con un semplice piacere Nina, gli stringesti la mano e poi entrambi andaste dagli altri per iniziare l’incontro.

E quello fu l’inizio. L’inizio della vostra incredibile storia, della splendida amicizia, degli sguardi maliziosi, delle colazioni portate a casa la mattina prima di andare sul set, degli abbracci che arrivavano all’improvviso, dell’estrema intimità che vi avvolgeva, e di tutti i commenti sarcastici che i vostri amici vi rivolgevano. Tutti avevano capito che c’èra qualcosa in più oltre l’amicizia. Si tutti, tranne voi.

Ma quello fu anche l’inizio della lotta contro i tuoi sentimenti. Tu avevi sempre avuto una regola: nessuna storia con i colleghi. Nonostante fossi giovane, avevi avuto sempre un atteggiamento molto professionale, e non ti sembrava appropriato intraprendere una relazione con un collega. Se le cose tra di voi non avessero funzionato, il tuo lavoro ne avrebbe risentito e tu non lo potevi permettere.

Ma Ian ti travolse, ti travolse con la sua simpatia, la sua dolcezza, la sua semplicità, senza dimenticare che era l’uomo più belo che tu avessi mai visto.
E così a poco a poco ti sei innamorata di lui, lui si è innamorato di te e avete iniziato una fantastica storia d’amore. Candice la definisce come la storia d’amore perfetta. Te lo ripete in continuazione: tu sei bella, lui è bellissimo e fate sesso ovunque. Cosa vuoi di più?

Lui. In questo momento vorresti solo lui e non aver rovinato tutto per le tue stupide paure.

Odi le frasi fatte, ma in questo momento la frase “non ti accorgi di quanto tieni a una persona finché non la perdi” non ti è mai sembrata più vera.

Esci dalla doccia e ti avvolgi con un asciugamano e inizia a frizionarti i capelli per asciugarli. Senti bussare alla porta. Sei partita per l’ennesimo viaggio al mare con le tue amiche, sperando di riuscire a non pensare, ma è tutto inutile.

Vai ad aprire e vedi Sarah, una delle tue più care amiche fasciata nel suo vestito nero che ti dice con tono ammonitore.

-Seriamente Nina non sei ancora pronta?-

-Si lo so scusa, e che la mia doccia è durata  più del previsto, ma mi preparo in un lampo giuro. Vuoi entrate?- Le chiedi spostandoti dalla porta facendo segno con la mano. Lei entra e si siede sul tuo letto.

-Che hai fatto alla faccia? Sembri distrutta- E probabilmente ha ragione devi avere gli occhi rossi dal pianto e le occhiaie, non dormi da giorni. Non sei più abituata a dormire senza di lui.

-Mi è andato dello shampoo sugli occhi, un po’ di trucco e passa tutto- Bugie, non fai altro che raccontare bugie in questo periodo. Sarah ti guarda seria in viso e ti risponde.

-Basta, non starò qui a vederti autodistruggerti così, mi sono stancata- La guardi, facendo finta di non capire.

-Non so di cosa tu stia parlando-

- Nina credi di avere a che fare con un branco di idioti? Solo perché la gente non ti fa domande non vuol dire che non si accorga che c’è qualcosa che non va. Oggi mi ha chiamato Michaela è preoccupatissima, dice che eviti le sue telefonate e che quando è fortunata a sentirti parli a monosillabi. Mi ha detto che ha anche provato a chiamare Ian ma non le ha risposto. Non sa niente vero?- Sentire pronunciare il suo nome ti provoca un dolore al petto. Non hai più pronunciato quel nome da quella sera.

Ti dispiace per tua madre non merita questo comportamento da parte tua. Tu e lei avete sempre avuto un rapporto strettissimo, è stata la prima a sapere di te e Ian, e ora non hai nemmeno il coraggio di dirle che vi siete lasciati.

Non riesci a rispondere a quello che ti ha detto Sarah, riesci solo a piangere, finalmente puoi condividere tutto quel dolore che porti dentro con qualcuno. Lei si alza e ti raggiunge abbracciandoti semplicemente. Non dice nulla, non c’è bisogno di parole.

-Ci siamo lasciati per colpa mia. È tutta colpa mia- Riesci a dire tra i singhiozzi. Anche se quello lo sapeva già, l’unica volta che avevi parlato di lui e quando una volta arriva all’aeroporto per partire ti avevano chiesto come mai Ian non era con te. Ci siamo lasciati. Erano state le tue uniche parole, poi avevi subito cambiato argomento chiedendo chi voleva un caffè prima di imbarcarsi. Erano rimasti tutti increduli, ma vedendoti così nessuno aveva voluto fare domande.

-Tesoro raccontami cosa è successo- Scioglie il vostro abbraccio e ti fa sedere nel letto di fianco a lei.

Rimani a fissarla in silenzio per qualche minuto. Non puoi ripensare a tutto quello che è successo e raccontarglielo, è troppo doloroso. Non riesci a ripensare a tutto il male che gli hai fatto, senza sentire che il tuo cuore si spezza e le lacrime che ti rigano il viso. Ti alzi e cerchi di cancellare le lacrime che ancora scorrono sul tuo volto.

-No, non starò qui a piangermi addosso per tutti gli errori che ho fatto, e tu non starai qui a commiserarmi, dicendomi che andrà tutto bene e che si risolverà tutto. Non sarà così, prima me lo metto in testa e prima starò meglio. Non dire niente a nessuno okay? Adesso mi vestirò, usciremo, andremo a ballare e poi andiamo in spiaggia. Mi ha mandato un messaggio Mike, ci invitano a fare una partita a beach volley più tardi. Ci andiamo?- Sarah ti guarda con una faccia tra lo sconvolto e lo spiazzato, eri passata dal piangere disperata per la rottura col tuo uomo, alla versione Nina passione vacanze in meno di dieci secondi. Tu non eri così e lei lo sapeva bene.

-Non credere che la storia sia finita qui. Ne devi parlare Nina, non puoi tenerti tutto dentro. Scoprirò cosa è successo a costo di andare a Londra a chiederlo a Ian di persona- Ti sta rimproverando, e lo sai bene. È una delle persone che ti conosce di più al mondo, non potrai evitarla per sempre. Lo stai già facendo con Paul e Candice. Devi ringraziare che lei sia impegnata in Italia nel suo viaggio romantico con Joe, altrimenti sarebbe venuta da te a prenderti per i capelli perché non rispondevi mai alle sue telefonate.

-Russia. Ian è a Mosca per una convention della ISF- La correggi, facendole scappare un sorriso. Era impossibile non sapere dove fosse. Uno perché sapevi esattamente quali fossero i suoi piani lavorativi dell’estate, ne avevate discusso insieme per trovare i giorni disponibili per farvi una vacanza insieme, magari alle Hawaii dove andavate tutti gli anni una volta finite le riprese. E secondo era tutto il giorno che postava foto di lui con ragazze russe e si metteva a seguirle su Instagram, cosa che tra l’altro non ha mai fatto ne con te, ne con nessuno del cast.

Sarah prende il telefono e da uno sguardo veloce a twitter iniziando a ridere poco dopo.

-Lo vedo bene che è in Russia, e si sta dando da fare-

-Seriamente, ti dico che ci siamo lasciati e tu mi fai notare che lui è dall’altra parte del mondo a divertirsi nei locali con delle discutibili ragazze?- Non riesci a capire cosa ci sia di tanto divertente nelle foto che ha pubblicato.

-Sei tu quella che non ne vuole parlare. Io mi limito solo a commentare le sue foto che dicono: guardami Nina, guardatemi mondo, anche se pubblico stati deprimenti delle mie estati solitarie sono un gran figo e rimorchio che è una bellezza. Queste foto sono un grido d’aiuto, spera di vederti entrare in quel locale per prendere a calci quella ballerina da quattro soldi per poi sbatterlo sul bancone del bar e fare sesso davanti a tutti. Non so cosa sia successo tra di voi, ma conosco sia te sia lui, e ritornerete insieme. E ora muoviti che è tardi. Dobbiamo ancora andare a farci un giro nei negozi, cenare e andare a bere. Credo tu ne abbia bisogno- Ti da un bacio sulla guancia ed esce dalla stanza lasciandoti lì a pensare alle sue parole. Si vede proprio che non sa cosa sia successo, altimenti non parlerebbe così. Su una cosa però ha ragione, hai bisogno di bere.

Così poche ore più tardi, una decina di foto su twitter di cui due con uno storm trooper, e due vodka lemon sei in spiaggia per una partita notturna di pallavolo.
La tua squadra aveva vinto la seconda partita di seguito, era da ammettere però che gli avversari erano delle vere schiappe.

-Ci facciamo una foto? Prendi il telefono- Propone Mike. Avevate conosciuto Mike e i suoi amici sulla spiaggia, perché Emily si era presa una cotta per il suo amico, e quindi i vostri gruppi si erano inevitabilmente uniti. Era un pubblicitario e lavorava a Seattle, e ci provava spudoratamente con te dal primo momento in cui vi eravate presentati, nonostante tu gli avessi già tentato di far capire che non eri disponibile.

-Sarah, prendimi il telefono dalla borsa- Urli alla tua amica seduta poco più in la nella sabbia.

-Una telefono-dipendente come te non ha il telefono in tasca?- Ti prende in giro il ragazzo.

-Avevo paura mi cadesse mentre giocavo- Rispondi con un sorriso. Bugia, in realtà lo avevi spento dopo l’ennesimo tweet di Ian. Dovevi divertirti, non pensare a lui che se la spassava in Russia.

Vi mettete tutti in posa e Sarah scatta. Fate un paio di tentativi, Emily non riusciva a trovare la posa giusta. Ogni volta che facevate una foto, era sempre così, diceva che le foto che pubblicavi tu le vedevano milioni di persone e lei doveva essere perfetta. Non la capivi proprio.

-Ehi Nina hai una chiamata persa- Ti dice Sarah guardando il telefono. Glielo prendi dalle mani e guardi chi ti avesse telefonato.

La scritta Smoldypants appare sul tuo schermo.

Un sorriso sincero ti compare in volto, per poi tramutarsi in uno sguardo di terrore. Perché ti aveva chiamato? Era successo qualcosa?

-Vai a richiamarlo. Subito- Ti dice la tua amica. Le sorridi e ti allontani dal gruppo. Senti Mike che chiede dove stessi andando e lei che lo liquida con qualcosa come sta chiamando l’uomo della sua vita. Ci sarà rimasto sicuramente male, ma poco t’importa in quel momento.
Ti siedi in una delle torrette sulla spiaggia, componi il numero della segreteria, selezioni il messaggio di Ian e inizi ad ascoltarlo.

-Ciao Nina, sono Ian- Senti un sacco di rumore intorno a lui, deve essere ancora in quel locale.
 
-Volevo avvisarti che sono ubriaco, molto ubriaco. E tu sai che quando sono ubriaco tendo a straparlare. Volevo chiederti scusa per oggi, con tutte quelle foto mi sono comportato da coglione. Credo di esserlo però, se non lo fossi in questo momento non sarei fuori da una discoteca, con un odore terribile di alcool addosso, appena scappato dalle mani di una bellissima donna che aveva chiaramente l’intenzione di portarmi a letto. Okay, probabilmente questo non avrei dovuto dirlo, non credo avresti voluto saperlo, anche se ora sono un uomo libero no? Sai ci pensavo ieri mentre ero in aereo, non ho capito se ci siamo lasciati o siamo solo codardi nel volerci chiamare per chiarire, o se sono stupido io a non capire che quando la tua donna rifiuta la tua proposta di matrimonio è finita- Il tuo cuore si ferma. La sua immagine con un’altra donna ti paralizza completamente. Non riesci neanche a immaginare di poter vedere una scena simile con i tuoi occhi. Lui è tuo. E no, no nera per niente un uomo libero, è il tuo uomo. E si sei una stupida codarda che passa il tempo a postare foto su twitter e a giocare a pallavolo piuttosto che volare dal suo uomo e dirgli che lo ama.
 
-Nina io ti amo, e lo so che lo sai, come io so che tu ami me. Allora mi dici perché io sono qui, ubriaco che dico cose assurde a una segreteria telefonica e tu sei a kilometri di distanza da me, con quella gonna blu che odoro a ballare con uno stupido storm trooper? E soprattutto spero tu ti sia limitata a ballare con il costume e non con il tizio che c’èra dentro! Vedi sto delirando ti ho appena detto che mi stavo strusciando su una tipa, e faccio il geloso con te. La vodka non fa per me- Sorridi immaginandotelo ubriaco mentre gesticola parlando al telefono magari in mezzo a una strada. Vedere Ian ubriaco era un vero spasso, non era uno che si ubriacava spesso, ma quando lo faceva perdeva totalmente ogni inibizione, avrebbe potuto fare di tutto.

-Oggi hai scritto che a volte bisogna dimenticare ciò che si sente per avere ciò che si vuole. Nel mio caso non ne ho bisogno la risposta a entrambe le domande sei tu. Amo te e voglio te. Forse però dovrei lasciarti andare, vivere la tua vita, avere il successo che meriti, costruire il futuro come vuoi tu e non come voglio io. Dio sembra tanto un discorso alla Damon questo, e forse quando lui lo dice, ci crede, ma io no. Mentre lo dico, vorrei solo prendere il primo aereo per venire da te. Mentre litigavamo, ho lasciato intendere di essermi pentito di aver deciso di stare con te, di mandare all’aria tutti gli anni con Megan. Era una cazzata. Sceglierei te altri milioni di volte, non rimpiango niente di questi tre anni insieme, che rimangano solo tre o che ce ne siano altri trenta in serbo per noi. Mi sono reso abbastanza ridicolo per oggi, e questa finirà nella classifica delle mie dieci telefonate più imbarazzanti, ma per dire queste cose avevo bisogno dell’aiuto di una bottiglia di vodka, sono troppo orgoglioso lo sai. Notte piccola Dobrev- Una voce t’informa che il messaggio è finito: premere uno per cancellare o due per riascoltare, dice ancora.

Non sai per quanto tempo sei stata lì ad ascoltare la sua voce ripeterti che ti amava, minuti, ore, giorni, anni. Togliendo la parte in cui diceva che aveva avuto atteggiamenti compromettenti con un’altra era la cosa più bella che ti avesse mai detto.

Non credevi di meritartelo dopo quello che gli avevi fatto. Quante possibilità ci sono di riparare a una proposta di matrimonio non accettata? Davvero poche, e tu avevi la fortuna di avere accanto a te un uomo magnifico.

Alcune lacrime ti cadono calde sulla guancia ma questa volta non sono lacrime amare. Sono lacrime di speranza, lacrime che dicono che forse non è troppo tardi, che c’è ancora una possibilità di recuperare quel noi che avevi mandato in frantumi. Se domani non dovessi tornare ad Atlanta per il film saliresti sul primo aereo per andare da lui. Ti manca davvero da morire.

Il tuo telefono vibra, avvisandoti dell’arrivo di un messaggio. I suoi tweet ti arrivano per sms.

Una sua foto fa capolino nel tuo schermo. È senza maglietta, spettinato e ha chiaramente la faccia di uno che ha esagerato con la vodka. Lo odi quando fa così, sa benissimo di essere irresistibile in queste condizioni, e ne ha sempre approfittato con te, e non ha mancato di farlo neanche questa volta.

01:53 del mattino. Mosca ti amo, ma mi hai ucciso nel miglior modo possibile. Torno a Londra per iniziare il nuovo film. Dalla Russia con amore.  Diceva il tweet.

Era chiaramente ubriaco, ti aveva appena detto che aveva passato una serata da schifo, ma non voleva perdere comunque la sua faccia da playboy.
Inizi a ridere, e la tua risata si accompagna col rumore delle onde dell’oceano che s’infrangono sulla spiaggia.
Lui ti ama e tu lo ami. Che importanza ha il resto?


Angolo Autrice

Ciao a tutti! Volevo ringraziare tutte le persone che hanno letto la parte precedente della storia e mi hanno spinto a continuarla, infatti la OS su Ian non doveva avere un continuo. Mi ha fatto molto piacere sapere che vi è piaciuta e spero di non avervi deluso. La storia avrà un altri due capitoli, e posterò ogni sabato. Un'ultima cosa, l'altra volta mi ero dimenticata di dire che il titolo della OS era preso dalla canzone Give me love di Ed Sheeran, invece il titolo di questo capitolo è una frase della canzone holding on and letting go di Ross Copperman. E inoltre ho chiaramente inventato tutti i nomi degli amici di Nina, non ho idea di come si chiamino. xD

Grazie mille a tutti quelli che leggeranno la mia storia, sia i lettori silenziosi che quelli che lascerenno una recensione.

In particolare ringrazio le persone che hanno lasciato una recensione:

charlie997
pufy12
Delena_88
vitamina

Chi ha inserito la storia tra le ricordate: 

ianina [Contatta]

E
 chi tra le seguite:

giardi88 [Contatta]


Grazie di cuore a tutti!

 Alla prossima :)

C.

  
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