Capitolo 4

Sentivo freddo, dentro e fuori di me. Mi rigirai su me stessa e mi accorsi, che ero sdraiata sul pavimento freddo. Mi accorsi che la sveglia stava suonando all’impazzata, e mia sorella da giù che mi chiamava, urlando.” Ma sì sono sveglia, cazzo!” mi alzai barcollante, inciampando e cadendo in avanti; per fortuna misi in avanti le mani in modo da non farmi male; la trovavo una cosa piuttosto strana, dato che mi tagliavo. Scuotei la testa, e mi alzai in piedi.” Tutto a posto? Ho sentito un tonfo…” disse mia sorella, affacciandosi alla porta.” Sì, sì…” risposi vagamente; mi indirizzai verso la sveglia e la spengeti. Mi stava già dando su i nervi.” Perché eri li per terra?” chiese mia sorella simulando una risatina.” Ho dormito per terra sta notte… è una lunga storia” dissi, non precisando gli avvenimenti della sera prima.” Forse, visto che non mangi, non avrai nemmeno avuto le forze per arrivare al letto, ieri sera…” disse lei fredda.” Senti, se proprio lo vuoi sapere, non sono fatti tuoi, del perché ho dormito per terra o sul letto, o non so dove! E non sono fatti tuoi nemmeno se mangio o non mangio, dato che sono abbastanza grande, per prendere decisioni!” le sbraitai addosso.” Si ma stai facendo del male a tutti, comportandoti così! Stai facendo del male soprattutto a chi ti vuole bene!” continuò lei.” Allora, se tu, là fuori, riesci a trovarmi qualcuno che mi voglia bene, allora sono qua ad aspettarti!” lei mi guardò per un po’, dopo di che abbassò lo sguardo.” Esci” sussurrai soltanto. Lei provò a dire qualcosa, ma dopo si dileguò velocemente.
Quando fui sola iniziai a prepararmi per andare a scuola, anzi, all’inferno. Scelsi la solita felpa abbastanza larga, e dei jeans stretti; infilai le scarpe e misi qualche libro in cartella. Dopo di che mi fiondai giù da basso, aprii la porta per uscire, ma la voce di mia sorella mi bloccò.” Non fai colazione?” chiese “Hai rotto il cazzo con questo cibo” risposi secca, chiudendo la porta dietro alle spalle, senza aspettare una sua risposta. Camminai spedita verso la casa di Jade, dove suonai il citofono.” Ciao Hope!” “Muovi il culo, Jade!” risposi secca.” Ma come siamo di buon umore oggi!” disse lei sarcastica.” È colpa di mia sorella” le spiegai, mentre camminavamo verso l’inferno.” Beh, tutto sommato ha ragione… è per questo che ti ho portato una merendina!” disse lei estraendone una dallo zaino. La guardai con la testa storta, per poi girarmi e riprendere il mio cammino.” Dai Hope, sei tutta pelle e ossa!” disse lei inseguendomi.” E va bene la mangio” mi arresi, prendendo in mano la merendina.” Io vado a salutare Kristine” mi avvisò Jade. Addentai la merendina, e lasciai che il gusto dolce mi invadesse la bocca; finché non vidi un gruppetto di ragazzi avvicinarsi.” Che fai? La malata di mente che mangia?” mi sputò con cattiveria, Luke. Io rimasi con il boccone in bocca, e la merendina nella mano immobile; all’improvviso il sapore dolce, si tramutò in dolore, agonia, odio. La mandai giù con disgusto, mentre il resto che avevo in mano, finì per terra. Luke sghignazzò con i suoi amici, contento del risultato ottenuto. Sentivo le lacrime che mi affioravano in viso, e lo stomaco stringersi sempre di più. Mi voltai, e mi diressi con passo veloce verso i bagni.” Che fai? Vai a tagliuzzarti? Psicopatica!” mi urlò Luke dietro. Mentre correvo verso i bagni, urtai contro un ragazzo. Mi voltai appena per chiedergli scusa, e vidi due occhioni azzurri; era il ragazzo di ieri!” Scusa” sussurrai, mentre dai miei occhi cominciavano a scendere dal mio viso.” Ehi, tutto ok?” non risposi, e ri cominciai a correre verso i bagni. Quando arrivai mi chiusi dentro ad uno di essi, misi le mani nei capelli e mi appoggiai alla parete, mentre dai miei occhi continuavano a scendere lacrime. Quando finalmente mi calmai, presi il vetrino che tenevo in tasca. Lo osservai attentamente,,,, mentre nella mia mente rimbombavano le parole di Luke di poco prima. Mi feci un piccolo taglietto sul polso, ma fui interrotta da una voce che mi chiamava.” Hope, sei qua?” chiese Jade.” Sì, s-sono qua…” risposi con voce tremolante.” Dai vieni fuori, che tra poco suona la campanella!” “U-un’ attimo!” dissi, mentre trafficavo per asciugarmi il sangue sul polso. Cercai di asciugarmi le lacrime, dopo di che uscii. Jade mi venne incontro, per abbracciarmi.” Scusami, avrei dovuto restare con te…” mi sussurrò.” Dai, non è colpa tua!” la assicurai.” Ok, dai andiamo in classe!” uscimmo dal bagno a braccetto, e io cercai di simulare un sorriso. Ma non potevo cancellare, quello che era appena successo. Le parole di Lucas mi risuonavano ancora nella mente. Psicopatica. Psicopatica.
“Allora ragazzi, vi vorrei presentare un nuovo compagno!” disse il professore con un sorriso a trentadue denti, stampato in faccia.” Avanti, ragazzo, vieni” disse il professore con un gesto della mano. Alzai la testa, che fino a quel momento era rimasta incollata al banco, pur di non vedere i miei simpaticissimi compagni.” Un’altra testa di cazzo…mancava” pensai nella mia mente. Ad un certo punto una testa bionda, spuntò dalla porta, mentre il mio cuore perdeva un battito. Il ragazzo di ieri? Sì, era proprio lui. “ Ragazzi, lui è Niall Horan.” Appena entrò abbozzò un sorrisetto. Era davvero dolce… Ma che cavolo pensavo? Tanto in un giro di due giorni, avrebbe saputo chi fossi. Una psicopatica.” Guarda, c’è un posto proprio lì, di fianco a Hope!” lui sorrise verso la mia direzione e, stranamente, abbozzai un minuscolo sorrisetto, che si spense subito.” Attento, quella è pazza” sussurrò Luke a Niall. Lui, si girò, non capendo a fondo il significato delle sue parole, mentre io abbassai lo sguardo e, dentro di me, sentivo un morsa che lentamente, mi stringeva lo stomaco. Merda, ora vomito, per il nervoso. Si sedette di fianco a me, e il suo profumo, uguale a quello che aveva sentito il giorno prima, mi riempiva le narici.” Ehi, noi non ci siamo già visti?” “No, ti sbagli…” mentii. Era talmente così pessima, che pure un bambino lo avrebbe capito che stava mentendo.” A, ok…” rinunciò il ragazzo. Meglio così. Finalmente suonò la campanella, e ringrazia mentalmente il Signore. Mi alzai velocemente dalla sedia.” Ehi, aspettami!” mi seguì a ruota Niall, raccogliendo di fretta i suoi libri. Camminai spedita, verso il mio armadietto.” Aspettami!” mi ripeté, affiancandomi.” Che vuoi ancora?” chiesi cercando di essere più fredda possibile.” Scusami, ma siccome è il mio primo giorno, volevo fare amicizia…” mi sentii il cuore stringersi, e un piccolo sorriso sì formò sul mio viso; appena vidi Luke sghignazzare, il sorriso mi morì sulle labbra.” Sì, ma non con me Niall… l-lasciami in pace” dissi voltandomi, andando via a passo veloce, con le lacrime agli occhi, lasciandolo in mezzo al corridoio solo. Mi voltai un secondo, giusto per vedere Luke, che gli stringeva le spalle amichevolmente, sussurrandogli qualcosa; vidi sul viso di Niall, una strana espressione, di chi ne ancora comprende, ma sorride. “ ciao, pshico” mi urlò dietro Luke. Sentii una lacrima bagnarmi il viso. Niall voltò un’ultima volta verso di me, per poi sparire con Luke e compagnia.

*sbuca da dietro lo schermo e fa ciao*

Ciao, ragazze! Finalmente ho aggiornato yeeeeeeee *fuochi d'artificio* . Scusatemi tanto ma non aveo l'ispirazione .-. Comunque adesso ho gia pronti i capitoli 5 e 6 e li vado mettere subito c: Ringrazio tutte quelle che mi seguono e non mi dispiacerebbe se mi lasciaste una piccola recensione u.u 

Ok, ora vado veramente ciaoo