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Autore: callmemavy    17/06/2013    3 recensioni
[Hotel Transylvania]La festa di compleanno di Mavis è appena finita, ma i problemi della coppia appena nata iniziano solo ora: il sangue di Jonathan risveglierà gli istinti da predatrice della vampira, il passato nascosto di Dracula verrà a galla e l'attacco di un uomo misterioso metterà in pericolo la vita della coppia oltre a rischiare una guerra fra umani e mostri.
Questa storia è un'avvincente susseguirsi di romanticismo, angoscia ed avventura, che aggiunge molto sentimento a questo splendido film.
Prometto a tutti i lettori che questa storia non rimarrà incompiuta!
Questa sembra essere l'unica fanfiction su Hotel transylvania in italiano al mondo, che tristezza, mi sento tanto solo... RETTIFICO, non è più la sola, ora è solo la prima, che bello!
Genere: Angst, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate, Violenza
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Cuore di demone'
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Dedico questo capitolo alla mia fidanzata ed a tutti quelli che mi seguono e commentano!

Un ringraziamento speciale a wollaceb che mi ha ispirato questo capitolo.

Un caloroso saluto a watanuki, Living Fearless, Cordelia89 e Argorit che hanno iniziato a seguirmi, in particolare ad watanuki e che ha recensito. :-D

Mi scuso per il ritardo di una settimana nel pubblicare questo capitolo, ma un malware ha messo ko il mio pc ed ho perso tempo per risolvere il problema.


CAPITOLO 21 – La madre che non ho mai avuto – parte 3

-...Jonny ha trovato questo albergo per caso mentre vagabondava per il bosco e si è unito alla mia festa di compleanno...-

-Quindi hai compiuto gli anni da poco, auguri! Quante candeline quest'anno?- Zoé interruppe Mavis, che rispose esuberante senza pensarci troppo:

-Centodiciotto!- Ma si accorse solo troppo tardi che aveva detto qualcosa che non doveva dire.

In quell'attimo si era scordata che suo padre le aveva detto che gli umani hanno una vita breve in confronto ai mostri, ma non aveva mai specificato quanto.

Mavis iniziò a sudare freddo dall' agitazione, fino a che la madre di Jonathan rispose:

-Scusa, non ti ho sentito bene, hai detto "compiuti diciotto", vero?-

Mavis rimase zitta e pensierosa.

*Diciotto anni saranno tanti o pochi per il mio aspetto? Dopotutto Zezé non sembrava sconvolta per quell'età che ha capito...*

-Si, ho compiuto diciotto anni il ventotto settembre.- La vampira non era per nulla convinta di ciò che stava dicendo, ma doveva sembrare tranquilla per non far nascere sospetti.

-Ma allora sei diventata maggiorenne da pochissimo! Come ti senti a non essere più una bambina?-

-Bene, bene...- Rispose Mavis -Finalmente posso iniziare il mio viaggio! E soprattutto posso scegliere con chi condividere la mia vita!-

-Mi fai quasi commuovere...- Disse Zoé con la voce tremolante dall'emozione, -Sono così contenta che il mio Jonathan abbia trovato una ragazza dolce ed amorevole come te!-

-Non dire così o mi farai arrossire!- Si lamentò scherzosamente Mavis.

-Dai, vai avanti, sono impaziente!-

-All'inizio mio padre non voleva un uma... uno straniero nell'albergo perché esso è... diciamo... esclusivo solo per i soci.-

-Ho capito, è un club privato?- Chiese la madre di Jonathan per puntualizzare.

-Si, esatto. Ma pur avendo provato più volte a cacciare Jonny senza successo, alla fine mio padre ha rinunciato e per non creare malcontento fra gli altri mos... hem, invitati, ha travestito anche lui da mostro dicendo che era un party planner.-

-Già, Jonathan era andato in Transilvania in questa settimana perché c'era il festival dei mostri di fine estate, quindi tu festeggi tutti i compleanni circondata da mostri?- Le due si abbandonarono a delle sonore risate.

-Diciamo di sì... comunque Jonny è stato davvero un ottimo party planner. Fino ad allora le feste le organizzava mio padre, ma è un tipo all'antica ed anche un po' monotono, quindi piano piano i miei compleanni sono diventati noiosi, fino all'arrivo del mio Zing...- Mavis concluse con un sospiro pieno di tenerezza ed amore.

-Zing?- Chiese perplessa Zoé.

-Sì, è un nostro termine per indicare l'amore a prima vista... anche se per noi è stato più un amore a prima testata!-

-Invece io e mio marito abbiamo avuto un "colpo di fulmine", come dicono in Italia dove ci siamo conosciuti... ci eravamo rifugiati dalla pioggia sotto un albero quando è stato colpito da un fulmine, ma non ci siamo fatti nulla. Per quanto riguarda voi... conoscendo il mio ragazzo temo di capire cosa abbia combinato...-

Mavis ridacchiò.

-E così voi due avete avuto un incontro elettrizzante! Invece Jonathan caduto dalle scale e mi ha travolta... fortunatamente ne siamo usciti doloranti, ma indenni anche noi... tranne per il fatto che ho provato una sensazione mai provata prima, è stato come se il tempo si fosse fermato ed io venivo cullata dal suo sguardo.- Mavis sorrise, mentre il suo cuore batteva forte per l'emozione che quel ricordo continuava a suscitare in lei.

-Tipico di Jonathan, la sua goffaggine è al pari solo al suo carisma che gli permette di destreggiarsi, in modi spesso improbabili, in qualsiasi situazione. Ma quando è che ti sei accorta di amarlo?-

- Be'... mi ha incuriosito fin da subito, anche perché non ci viene nessuno della mia età al castello e finalmente potevo avere un coetaneo come amico. Inoltre ha cantato una fantastica canzone tutta per me, ma... la cosa più fantastica che abbia fatto è stata mostrarmi l'alba dal tetto del castello, è stato eccezionale! Credo che sia stato quello il momento in cui mi sono accorta di amarlo.-

-Che romanticone, non credevo che Jonathan fosse così sentimentale. Ha ripreso da suo padre, anche lui sa sorprendermi sempre anche se è un tipo di poche parole a differenza del mio ometto!-

-Il primo bacio ce lo siano scambiato durante la mia festa, aveva organizzato tutto lui, le luci, la musica, gli effetti... Tutto era così fantastico... abbiamo ballato insieme per un po', poi mi sono fermata, il mio cuore batteva a mille. Ero spaventata, ma non riuscivo a distogliere il mio sguardo dal suo, poi, come se il mio corpo si movesse da solo mi sono avvicinata a lui che invece ha iniziato ad indietreggiare. Era teorizzato e mi ha detto che gli stavo facendo paura, una parte di me avrebbe voluto tappargli il becco dicendo "stà zitto e baciami!", ma era così dolce che mi sono trattenuta...-

-E poi? Lo hai baciato, vero? Come è stato?-

Mavis era un po' imbarazzata a raccontare certe cose alla madre del proprio fidanzato, ma la donna riusciva farla sentite a proprio agio come fosse una vecchia amica.

Dopo un attimo di silenzio la ragazza rispose:

-Sì, è stata la sensazione più bella che abbia mai provato!-

-Howww! Siete troppo romantici! Mi fate sciogliere il cuore! Ma tuo padre come l'ha presa? Non dicevi che ti era sempre addosso?-

-Ad essere sincera non era molto contento, ha cacciato Jonathan che se n'è andato dicendomi che non gli piacevo... È stato terribile...-

-Mi dispiace, appena torna a casa gliene dico quattro! Così impara che non si ferisce una ragazza così carina e dolce!-

-No, no! Non è colpa sua, lui era solo spaventato da mio padre!-

-Be', se la metti così... Glie ne dico quattro lo stesso perché deve imparare ad essere un uomo più coraggioso! -

-Zoé!- Rispose Mavis imbronciata.

Subito dopo le due scoppiarono a ridere.

-Mavis, ma allora come avete fatto a ritrovarvi?-

-Mio padre mi ha vista triste come non lo ero mai stata, perciò, pentito di ciò che aveva fatto, ha inseguito Jonny per convincerlo a tornare indietro. Alla fine loro due sono diventati ottimi amici.-

-Sei fortunata ad avere un padre così affettuoso... e lui è fortunato ad avere una figlia come te! Non vedo l'ora di incontrati di persona, sei come la figlia che non ho mai avuto.-

Mavis rimase un attimo in silenzio, quello che aveva detto Zoé era sincero e spontaneo e la vampira si sentì il cuore riempirsi di felicità ed orgoglio. Non sapeva se questo bel rapporto sarebbe rimasto invariato anche dopo che la donna avesse scoperto il segreto della vampira, ma, per il momento, questo sembrava non interessarle.

-E tu sei come la madre che non ho mai avuto.- Rispose Mavis.

-Non esagerare, io sono solo una donna petulante ed impicciona! Non vorresti mai essere mia figlia!-Si lamento Zoé di se stessa, ma lo fece solo per mascherare l'emozione che le parole di Mavis suscitarono in lei.

-Lo sai che non è vero, sei la madre di sette splendidi figli che ti vogliono bene... ma... aspetta... tu hai detto che sono la figlia che non hai mai avuto, ma allora chi è la ragazza dai capelli bianchi?-

Zoé rimase perplessa un attimo prima di rispondere:

-Tu come fai a conoscere Kassandra?-

Mavis spalancò gli occhi, non ripensò che aveva visto la sorella di Jonathan nella premonizione, ma prima che riuscisse a pensare qualche scusa la donna riprese a parlare:

-Sì, certo, probabilmente Jonathan non ti parla d'altro, è molto legato a sua sorella. Se prima ti ho detto che non ho figlie è perché lei non sembra proprio una ragazza... Ha diciassette anni, ma non sogna di diventare una attrice, una veterinaria o una cantante, lei vuole essere una tiratrice scelta dell'esercito! E così passa tutto il tempo libero a sparare con la carabina di mio marito, ad aggiustare il suo fuoristrada o ad allenarsi in palestra... Oltre a tirare Jonny fuori dai guai in cui si caccia in continuazione!-

-Be'...- Mavis stava per chiedere qualcosa, ma venne interrotta da delle voci sbraitanti che provenivano dal corridoio fuori dalla porta e che attirarono la sua attenzione:

-Mavis, sei li dentro?- Era una voce femminile stridula ed acuta.

-Zia Eunice?- Mormorò la vampira fra se e se, mentre l'armatura di guardia rispose con tono autorevole:

-Signori, mi dispiace, ma non potete passare!-

  
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