…Contagious…
...Bitch…1
capitolo…
La stazione
era ghermita di gente impegnata a trasportare enormi bagagli in tutta
fretta, a
testa bassa, senza scambiare una parola.
Solo una
ragazza parlava a bassa voce, tra se e se, trascinando un enorme baule
così come
faceva ogni primo settembre ormai da cinque anni.
Forse
nessuno, per quanto si lamentasse del peso di quella dannata valigia,
si era
accorto della sua presenza o come minimo le aveva rivolto la parola.
Perché
lei era solo Alexis.
E
Alexander per il suo patrigno.
E
Signorina Blade per i professori.
E Lelly
per sua sorella.
Anche sua
madre la chiamava Lelly, quando era piccola e le diceva di rientrare in
casa
perché era pronta la cena. Ma adesso che sua madre non
c’era più, era Lelly
solo per sua sorella.
Scacciò
quei pensieri con uno sbuffo, rabbrividendo per il freddo.
Era
incredibile come in autunno facesse già così
freddo, tanto che la mano che
stringeva la maniglia del baule era praticamente ghiacciata.
La
visione del binario nove e tre quarti fu un sollievo per il suo naso,
che aveva
già assunto una delicata colorazione porpora.
Lasciò
il
bagaglio e entrò al suo interno, sfregandosi le mani
intorpidite, alla ricerca
di una persona.
- Ciao
Alexis- disse con aria sognate qualcuno alle sue spalle, facendola
sorridere.
- Luna-
rispose Alexis, voltandosi – quanto tempo-
Luna
Lovegood sorrise beatamente, contando qualcosa sulle dita.
-
Precisamente da due mesi- disse, mostrandole al’altra.
Le due
ragazze si fecero strada attraverso i vagoni del treno, evitando per un
pelo
una coppia di ragazzi del primo anno.
-
È
incredibile...questi bambini li fanno sempre più piccoli-
esclamò, vedendoli
andare via veloci Alexis, indicando uno scompartimento libero.
- Allora
come sono andate queste vacanze?- chiese la bionda, sedendosi.
Alexis si
sedette a sua volta, sospirando.
- Il
solito immagino: il mio patrigno mi detesta a morte -
-E mia
sorella è sempre in giro per i fatti suoi, lasciandomi in
balia di quel Troll
per due mesi.
Sai...pensavo
che almeno Isa mi volesse bene, ma evidentemente mi sbagliavo...- fece
Alexis,
con voce malinconica.
Luna le
sorrise comprensiva.
-
Anch’io
pensavo che mia madre mi volesse bene, ma poi se ne è andata
senza nemmeno
tener
conto dei
miei sentimenti. In realtà penso che gli esseri umani, per
non soffrire, non
dovrebbero legarsi a nessuno. Ma è più forte di
noi trovare qualcuno a cui
appoggiarsi e quindi finiamo per
soffrire.
Il difetto dell’uomo è che è
estremamente debole e non sa reggere la sconfitta.
Non che
io ce l’abbia con mia madre per avermi abbandonato, ma
sarebbe più semplice se
fossimo
dei
Rondodeghi...A proposito, te ho mai parlato?
Sono la
nuova scoperta di papà. Ha deciso di pubblicare nel Cavillo un articolo su di loro.
Dice che
siano...-
Alexis
sorrise, guardando l’amica raccontare con passione di questi
misteriosi
Rondodeghi.
Chiunque
le avesse viste avrebbe catalogate come due stupide.
Lunatica
Lovegood in compagnia della Corvonero. Ecco ciò che
avrebbero detto.
Sebbene
fossero entrambe Corvonero, Alexis rappresentava l’eccellenza.
Guardando
nei vecchi fascicoli della Gazzetta del Profeta, infatti, era possibile
leggere
il nome di
Alexis
più volte riguardo ad alcuni meriti per i concorsi
giornalistici giovanili
indotti dal Profeta, dei quali, Alexis avrebbe fatto volentieri a meno.
Le dava
fastidio venire acclamata per degli stupidi articoli, dove
l’unica cosa che
aveva fatto era scrivere ciò che le passava per la testa.
Ma in
realtà, un'altra cosa per cui era abbastanza popolare era...
-
Alexis!-
Alexis si
riscosse dai sui pensieri, sobbalzando.
- Amore
vieni qua-
A parlare
era stata la seconda ragione della sua popolarità, la quale
poteva anche essere
definita la principale causa dell’odio sfrenato di una buona
metà delle ragazze
di Hogwarts verso di lei.
Scott
Hamill, Corvonero, settimo anno, personificava gran parte dei sogni
delle
ragazze dal secondo anno in su, che decisamente non si potevano
definire
innocenti.
Alto,
capelli scuri e occhi azzurri, per non parlare dei muscoli da favola
sviluppati
nel corso degli allenamenti e di uno sguardo magnetico da conquistatore.
Appena
entrò nello scompartimento rapì Alexis in un
bacio, mettendole un braccio
dietro la schiena
per
sorreggerla.
Luna rise
vedendo alcune ragazze rallentare l’andatura e ficcare la
testa all’interno del
loro scompartimento, più indignate che stupite nel
constatare che
effettivamente Alexis Blade stava con Scott Hamill e non era stata solo
una
veloce notte di sesso.
Scott si
sedette, prendendo in braccio Alexis che guardava con aria di sfida le
ragazze
alla porta, che sicuramente non stavano risparmiando gli insulti,
andare via
parlottando tra loro.
Poi si
rilassò, voltandosi verso Scott.
- Quanto
tempo...- disse, sorridente.
Scott le
scostò una ciocca ribelle dietro un orecchio, baciandole il
naso.
- Ho
aspettato con ansia questo momento...-
- Ok...se
incominciate a fare i fidanzatini io me ne vado- esordì
Luna, sentendosi di
troppo.
- No,
no...- fece Alexis, mortificata verso l’amica.
- Oh non
preoccuparti Luna...ce ne andiamo noi. Il professor Lumacorno mi ha
detto che
la riunione dei Prefetti iniziava non appena fosse partito il treno.
Anzi, se
non ci sbrighiamo corriamo il rischio di arrivare tardi- fece, aprendo
la porta
scorrevole.
Alexis si
batté una mano sulla fronte. - È vero...la
riunione dei Prefetti! Me ne ero
completamente scordata-
- Per
questo ci sono io-
Alexis si
alzò, abbracciando il fidanzato.
- Hai
perfettamente ragione-
- Ragazzi
andate o giuro che scoppio da quanto romanticismo avete accumulato in
questa
stanza-
- Ok-
fecero, insieme.
Il
perché
di fare le riunioni dei Prefetti all’interno del treno,
quando i ragazzi erano
ancora convinti di essere in vacanza, restava tutt’ora un
mistero.
E sul
perché avessero scelto proprio uno sconosciuto come
Lumacorno per la riunione
di quest’anno, Alexis se lo stava ancora domandando.
Ma la sua
curiosità raggiunse il massimo quando, aprendo la porta,
recuperò al volo un
palloncino di quelli che si usano per le feste che altrimenti le
sarebbe finito
in faccia.
Anzi,
chiunque fosse arrivato in quel momento avrebbe sicuramente detto di
trovarsi
ad una festa.
Per pochi
intimi, ma ad una festa.
Poté
riconoscere con una rapida occhiata la criniera della Granger, che
parlava
animatamente con lo Weasley, impegnato ad abbuffarsi di Cioccorane
senza capire
nulla di ciò che gli stava dicendo;
Hanna
Abbot, Tassorosso, che sorseggiava svogliatamente
un’aranciata in compagnia di
un ragazzo che non aveva mai visto, ma che sicuramente doveva essere il
secondo
Prefetto di Tassorosso; e in
un
angolo, impegnato a squadrare chiunque entrasse con un ghigno
superiore, Draco
Malfoy in compagnia di Pansy Parkinson, che stava facendo le fuse in
braccio al
ragazzo.
Guardando
Malfoy si accorse che durante questa estate era cresciuto parecchio,
soprattutto in
altezza,
ma che la sua idiozia doveva essere rimasta tale e quale.
Poi lo
scompartimento si aprì, lasciando entrare Blaise Zabini in
tutta fretta.
- Mi
sembra di ricordare che tu non sia un Prefetto, Zabini- disse
- Mi
sembra di ricordare che io non parlo con i Mezzosangue, Granger-
rispose,
sedendosi.
E tutti
ripresero quello che stavano facendo.
- Che
schifo questa festa!- esordì
- Ci
vorrebbe qualcosa per movimentarla...- lasciò intendere
Zabini, già con il
sorriso sulle labbra.
Malfoy
ghignò, guardando Alexis. Sarebbe stata lei la sua vittima.
Si
alzò
in piedi e subito tutti si zittirono.
- Ma bene
bene...chi abbiamo qua. Lenticchia e Mezzosangue sono sempre
più affiatati, non
trovate? Quando vi sposerete voglio un invito al vostro matrimonio...ma
forse e
meglio di no. Con tutti i Babbanofili e i Babbani che ci saranno corro
il
rischio di infettarmi.
E poi...i
Tassorosso...sinceramente non me ne frega un cazzo...non trovate?-
Fece un
giro dello scompartimento, fermandosi davanti ad Alexis.
- Ed
infine i Corvonero. Scommetto che per voi questa festa sia troppo
stupida in
confronto alla vostra smisurata intelligenza...Hamill e Blade...che
quadretto
delizioso...-
E poi,
mettendosi al centro della stanza, sorrise maligno in direzione di
Alexis.
- Peccato
che
In quel
momento il tempo si fermò.
Hermione
e Ron guardavano Malfoy e Alexis senza parole, mentre i volti dei
Tassorosso
erano sconvolti, come se sentire quella frase li avesse feriti nel
profondo.
Gli unici
che ridevano erano i Serpeverde.
Tranne
Malfoy, che non aveva staccato gli occhi dalla ragazza per vedere la
sua
reazione.
Alexis
infatti, non aveva ancora fatto o detto nulla. Fino ad ora.
Si
alzò,
si diresse verso Malfoy fronteggiandolo a testa alta, con occhi di
sfida.
- Sapere
che tu mi consideri una puttana non mi importa. La cosa che
più mi lascia senza
fiato e sapere che anche il rampollo di casa Malfoy è in
grado di formulare una
frase di senso compiuto.
Pensavo
che le parole dominanti del tuo vocabolario fossero
“sesso” e “fumo” ma
evidentemente mi sbagliavo-
Questa
affermazione scaturì non pochi risolini.
-
Sinceramente non vedo cosa ne possa sapere tu del mio vocabolario-
-
Immagino Malfoy. Anche se non c’è molto da
immaginare con uno come te...-
E fu in
quel momento che accecato dalla rabbia che quella fastidiosa Corvonero
gli
stava procurando,
balzò
alle sue spalle, serrandole i polsi con le mani.
Hanna
Abbot svenne a terra dalla paura.
Alexis
invece, cercò immediatamente di divincolarsi.
- Tu
brutto stronzo lasciami. Non ti ho dato il diritto di toccarmi-
Malfoy
aumento la presa sul polso, tanto da farle male con l’anello
che le affondava
la carne.
Alexis
strizzò gli occhi per il dolore.
- Allora
Blade...come ti senti. Oddio...forse l'anello fa un po’ male
ma ti ci
abituerai. Stavamo parlando
del mio
vocabolario, giusto? Che parole vorresti sentire?
Forse se
ti dicessi che sei una schifosa battona e che ti sei già
portata a letto metà
dei ragazzi della scuola ti farebbe sentire meglio?-
Alexis
aveva quasi le lacrime agli occhi ma non voleva dargli questa
soddisfazione.
-
Stronzo...-
E Malfoy
avrebbe ribattuto se in quel momento, il professor Lumacorno non fosse
entrato
stringendo tra le mani una bottiglia di Burrobirra.
- Su
ragazzi, festeggiamo il nuovo anno!- aveva gridato, ignaro della
situazione.
Malfoy
aveva guardato con odio Alexis e l’aveva lasciata, senza
risparmiarle un ultima
stretta finale che quasi le penetrò il polso.
Alexis si
sedette, massaggiando il livido rossastro che stava assumendo una
brutta
colorazione violacea, evitando lo sguardo di Malfoy, che ghignava nella
sua
direzione.
La
riunione, ma più che altro la festa, si svolse senza
intoppi, arrivando ad
Hogwarts in orario.
- Vieni
Alexis, andiamo a mettere le divise- aveva detto Scott, che fino a quel
momento
era rimasto zitto, incapace di agire persino quando Malfoy le aveva
quasi rotto
un polso.
- Scott
io...cioè tu...-
- Andiamo
amore, ne parliamo dopo-
E
l’aveva
lasciata sola, precedendola verso il loro scompartimento.
Alexis si
massaggiò nuovamente il polso, ignara che qualcuno alle sue
spalle si era
avvicinato tanto da sussurrarle qualcosa in un orecchio,
finché lo sussurrò,
facendola sobbalzare.
- Ti
giuro che non avrai vita facile, puttana-
Alexis si
voltò di scatto, ma non vide nessuno.
Più
che
un avvertimento, quella frase, sembrava una minaccia...
È
da un po’ che non scrivo più qualcosa quando mi
è venuta
l’ispirazione per questa ficcy e ho deciso di buttare
giù qualcosa, tanto per
divertirmi.
Mettiamo
in chiaro alcune cose:
-
Io è da parecchio che non vengo in EFP e non so se
già esiste una
fan fiction con il mio stesso titolo.
-
Fin ora la storia non è molto emozionante ma dal secondo
capitolo
capirete che Draco non renderà
di
certo la vita facile ad Alexis.
-
Non sono certa che finirò la fiction, dipende tutto da voi e
dalle vostre recensioni, ma principalmente da quanto tempo
avrò per scrivere.
-
Ringrazio tutti quelli che commenteranno il primo
capitolo...grazie
Al
secondo capitolo....Celste xxxBaCiOtToxxx