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Autore: Violet Sparks    18/06/2013    5 recensioni
O anche "L'evidente disagio mentale di Isabella Swan"
Perchè, seriamente, chi diavolo preferisce un vampiro sbrilluccicoso a un bel licantropo con gli addominali?
[STEREK]
Genere: Commedia, Erotico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Derek Hale, Stiles Stilinski , Un po' tutti
Note: Lemon, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Note autore: dalla regia mi dicono che la nuova puntata di Teen Wolf è una crocifissione volontaria per le shipper Sterek e che starò lì a straziarmi fin che la morte non deciderà di mettere fine alle mie sofferenze! Non so voi, ma con queste prospettive, mi sono fiondata a scrivere roba Sterek in automatico e ho deciso di pubblicare oggi stesso il secondo capitolo della mini-long, sperando di strapparvi un sorriso!
Valgono ancora gli avvertimenti del capitolo precedente e… niente, vi lascio questa baggianata, mentre attendo, penso come quasi tutti voi, i sub ita!
Risponderò alle recensioni di tutti questa sera, tranquilli!
Stiamo unite, compagne, niente ci fermerà! :’)
 




Eclipse
 
 

Il problema fu che Derek non si rese realmente conto di quanto deleterio potesse dimostrarsi per i suoi fragili nervi, avere uno Stiles fan sfegatato della saga di Stephanie Meyer, almeno finché non si ritrovò a sbatterci il muso contro.

Gli esempi, neanche a dirlo, sembravano infiniti.

Come quella volta in cui Stiles aveva insistito per dormire da lui e nel bel mezzo della notte, quando ormai anche il licantropo aveva ceduto al sonno, aveva pensato bene di fargli venire un mezzo infarto.
 


“Oh mio Dio! Oh mio Dio! Oh mio Dio!”
Derek aprì gli occhi di scatto, messo così in allarme da quell’urlo improvviso e subito balzò seduto sul proprio letto, pronto ad affrontare il nemico. Quando osservò intorno a sé, tuttavia, l’unica cosa che trovò fu la quiete della propria camera, accompagnata da uno Stiles quasi accucciato vicino alla luce fioca dell’abatjour, praticamente agitatissimo e con ancora quello stramaledetto libro stretto tra le mani.
A quel punto l’alpha pensò seriamente a circa cento modi diversi per dargli fuoco e farla pagare alla scrittrice, mentre il ragazzo gli rivolgeva un broncio da cucciolo e decideva di arrampicarsi sulle sue gambe.
“È terribile, Derek! Una catastrofe!” disse con gli occhioni sgranati “Quella stupida di Bella si è buttata giù da una rupe giusto per confermare la sua totale idiozia! Allora Jacob l’ha salvata e si stavano per baciare, ma poi è arrivata Alice e Alice non vede i lupi come Jacob, capisci! Quindi credeva che Bella fosse morta! Intanto Rosalie ha detto della visione di Alice a Edward ed Edward ha telefonato a casa sua, chiedendo del padre di Bella, ma ha risposto Jacob che gli ha detto che Charlie era ad un funerale, ma ovviamente non quello di Bella! Però adesso Edward la crede morta davvero e sta andando in Italia dai Volturi per farsi uccidere e oddio! Oddio! Oddio! Sto male!”
Derek rimase così immobile e teso dalla rabbia che per la prima volta si lasciò scivolare addosso quella fiumana incontrollata di parole, senza sbattere la testolina bacata dell’adolescente a destra e a sinistra o meglio ancora, cercare di staccargli la lingua con un bacio.  A Stiles, tuttavia, quella calma assassina terrorizzò ancor più che un qualsiasi ringhio e solo dopo qualche secondo di perplessità, si decise a guardare l’orologio elettronico sul comodino, così da rendersi conto del guaio che aveva appena combinato.
“Tu non stavi dormendo, vero?” chiese, deglutendo sonoramente, ma già ben conscio della risposta. Derek non emise un suono, ma a braccia conserte si voltò verso quelle “3.45” sgargianti sullo sfondo della radiosveglia.
Stiles prese a ridere istericamente.
“Va bene…. Adesso facciamo conto che niente di tutto questo sia mai successo, d’accordo? Tu fingi che sia stato tutto un brutto, brutto sogno ed io me ne sto qui, spengo la luce e poi…”
“E poi prendi il tuo cuscino e vai a dormire sul divano.” concluse Derek, scrollandoselo di dosso senza troppe cerimonie e facendolo capitolare dall’altra parte del letto. Stiles mise su un nuovo broncio da guinness, ma Derek lo ignorò bellamente, per tornare disteso e dargli le spalle.
“Ti giuro che me ne sto buono! Ti prego! Il divano è scomodo! Fa freddo! Ti scongiuro!” provò a piagnucolare.
“Fuori di qui o butto dalla finestra te e il libro.”
Stiles afferrò allora il suo cuscino e si avviò verso la porta con la coda tra le gambe.
“E… Stiles?” lo richiamò d’un tratto, facendogli riempire il cuore di speranze “Prova a dormire nel letto di Isaac o, peggio ancora, di Peter ed io spezzo le gambe a te e a loro, sono stato chiaro?”
La risposta del ragazzino gli arrivò in forma di cuscinata dritta sulla testa.
Lui, semplicemente, sorrise.

 

Derek ancora storceva il naso a quel ricordo e sinceramente, visti gli eventi successivi, non poteva a fare meno di chiedersi se avesse fatto bene a resistere all’impulso di stracciare una ad una, le pagine di quel libro o minacciare Lydia Martin di non dare più di queste strane idee al suo compagno, altrimenti l’avrebbe pagata cara. Almeno quella volta, Stiles aveva avuto la decenza di farsi perdonare, svegliandolo direttamente la mattina dopo con un piacevole pompino, ma per quanto riguardava tutti gli altri incresciosi episodi, la già flebile pazienza di Derek era stata messa a dura prova.

Come se non bastasse, quei piccoli traditori del suo branco sembravano divertirsi un mondo a mettere il dito nella piaga.
 


Derek era tornato molto prima dall’allenamento quel giorno, aveva fatto la doccia direttamente a casa di Isaac, la più vicina al bosco, dopodiché si era fiondato sulla sua Camaro, dritto verso il nuovo loft, già pregustando la fantastica serata che aveva organizzato. Dopo giorni di estenuanti trattative, era infatti riuscito a convincere Peter a lasciargli casa libera per la notte e aveva già mandato un messaggio a Stiles, nel pomeriggio, chiedendogli di vedersi. Spinse perciò il piede sull’acceleratore col cuore a mille e quasi le mani gli tramavano dall’eccitazione, mentre afferrava il pomello della porta. Aveva dato le chiavi a Stiles proprio in vista di “emergenze” del genere e vista la perspicacia del ragazzo e i suoi ormoni adolescenziali, si immaginava di trovarlo come minimo già nudo e pronto a fargli una sorpresa sul suo letto, ma la realtà dei fatti si dimostrò purtroppo molto diversa da quello che il lupo si aspettava.
Innanzi agli occhi inorriditi e spalancati di Derek vi erano infatti un Peter e uno Stiles –decisamente troppo vestito- seduti sul comodo divano del suo loft, intenti a guardare un film sul televisore al plasma, con tanto di popcorn e bibite gassate disseminate qua e là per la stanza e talmente concentrati sulle scene da non essersi nemmeno accorti dell’arrivo dell’alpha. Derek cacciò allora un ruggito spaventoso, ma tutto ciò che ottenne dai due fu uno “shhhh” concitato e tutta una serie di lamentele.
“Zitto! Questa scena è importantissima!” protestò Peter, al quale Derek rivolse un’occhiataccia. Sentendosi osservato, il vecchio zio alzò su di lui gli occhi celesti, quasi spazientito dal fatto che il nipote lo stesse disturbando.
“Si può sapere cosa diavolo ci fai tu qui?” sputò fuori l’alpha, sempre più irritato. Stiles ingoiò un'altra manciata di popcorn, come se niente fosse.
“Stiles ha finito New Moon e adesso ci stiamo vedendo i due film, prima che inizi Eclipse! Ma lo sai che la mamma vampira lì, non è affatto male? Devo fare qualche ricerca su internet…”
Derek si concesse un “facepalm” da record: poteva capire Stiles e le sue ossessioni da teenager, ma che anche un uomo adulto, fatto e finito, come Peter si mettesse appresso a queste cavolate era quanto di più ridicolo avesse mai sentito.
“Avevi detto che stasera mi avresti lasciato casa libera!”
“Ah, era stasera?”
“Sparisci!”
“Oh, fai il bravo! Bella sta per dire ad Edward che sa che lui è un vampiro! È un momento catartico! Mettiti comodo anche tu!”
Più che mettersi comodo, l’unica cosa che avrebbe voluto fare il lupo era strangolare quei due imbecilli e costruirsi un’arma con cui abbattere la Meyer direttamente con le loro ossa! Tuttavia, gli bastò dare un’occhiata al suo ragazzo, notare i suoi occhioni luccicanti e appassionati, per arrendersi definitivamente e mandare a puttane tutti i piani della serata. Non gli rimase allora che sedersi tra Stiles e Peter –fino ad allora troppo vicini, per i suoi gusti- e pregare tutti i santi che ricordava in paradiso, affinché un blackout generale colpisse Beacon Hills o che almeno quella estenuante tortura finisse al più presto.
In un barlume di speranza, mandò un messaggio ad Isaac, chiedendogli di raggiungerlo al loft e illudendosi che magari sarebbe riuscito ad intrattenersi un po’ con lui: qualsiasi cosa andava bene, persino star lì a osservare il soffitto o contare le ragnatele. Neanche a dirlo, Isaac si precipitò al loft, ma Derek non ebbe il tempo di parlare che il beta notò le immagini sullo schermo al plasma e cominciò: “Ehi! Ma quello è New Moon?”
“Sì, abbiamo appena finito di vedere Twilight!” disse Stiles, con fare distratto e accoccolandosi sulla spalla addormentata del suo annoiatissimo e frustratissimo alpha.
“Siete già arrivati alla parte in cui lui la molla? No, perché è la mia preferita…” ed eccolo lì, anche lui, unica salvezza del suo capo branco, sistemarsi accanto a Peter e cedere alle lusinghe di Edward, Bella e il loro patetico amore strappalacrime.
Una congiura, oh sì, quella doveva essere una congiura…

 


Grazie al cielo Boyd –santo lui e il giorno in cui aveva avuto la brillante idea di trasformarlo- era accorso in suo aiuto a metà serata, ma a quel punto Derek si era già dovuto sorbire due ore di film e la sua salute mentale cominciava a dar segni di cedimento. Pur di distrarsi, ad esempio, le sue sinapsi in depressione avevano preso a formulare strambe visioni di roba a tre con lui, Stiles e quel lama con gli addominali di nome Jacob Black nel bel mezzo della foresta e sì, il suo ragazzo gli doveva come minimo tre decenni di psicoanalisi per togliersi quelle brutte immagini dalla testa! Meno male che lui e Stiles non si vedevano da due settimane, il tempo necessario al licantropo per sbollire la rabbia ed evitare malaugurate carneficine ai danni del ragazzo.
 


“Derek, perchè tu non mi hai mai chiesto di sposartI?”
Il povero alpha aveva sputato la sua spremuta d’arancia per tutto il tavolo.
“Cosa hai detto, scusa?!”
“Prima di venire a letto con me, perché non mi hai chiesto di sposarti? Edward l’ha fatto con Bella, ci tiene alla sua purezza e alla sua anima!”
“Quindi non vuoi più fare sesso con me finché non ci sposiamo?” 
“Perché ci sposiamo?”
“Assolutamente no!”
Stiles, dall’altro lato della cornetta, si morse le labbra. Derek sapeva sempre come metterlo nel sacco.
“Che c’entra! Tu non sei mica un vampiro! E poi ormai il danno è fatto, brucerò all’inferno insieme a te! E se sei d’accordo, visto che, insomma, il nostro destino è già segnato, ci conviene farlo il più spesso possibile! Anche se… da parte tua mi aspettavo un po’ più di attenzione nei confronti della mia innocenza e della mia consequenziale dannazione eterna! Sai, forse capisco perché Lydia e tua sorella Laura preferiscono Edward a Jacob! Ok, forse non sprizza sesso da ogni poro della pelle come lui o… come te! Ma deve essere proprio un bravo fidanzato, di quelli che piacciono alle ragazze, super romantici e…”
“Stiles, quanto ti serve per finire tutta la saga?”
“Mmh… tra la scuola e il lacrosse, penso almeno due settimane, perché? Vuoi che ti presti i libri?”
“Ci sentiamo tra due settimane, Stiles!”
“Cosa?! Perché?!”
“Perché se nomini ancora uno a caso tra Bella, Edward o Jacob, ammazzo te e loro, ok? Quindi ci rivediamo tra due settimane, quando tutto sarà finito e gli eventi di questo mese saranno soltanto un doloroso ricordo.”
“…. Derek?”
“Sì, Stiles?”  
“È la frase più lunga che io ti abbia sentito dire in tre anni che ti conosco! Bravissimo! Stai facendo pratica? No, perché davvero… Derek? Derek, mi senti? Penso sia caduta la linea! Deeerekk?”



Due settimane.

Due silenziose, meravigliose, forse giusto un tantinello frustranti settimane.
 
 
 
 
 Continua (2/3)...
   
 
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