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Autore: Kagome 95    18/06/2013    1 recensioni
"Sesshomaru ha sempre e solo amato una donna nella sua vita,
fu solo per questo che divenne il sanguinario demone temuto da tutti ( ....)". Ma chi è in realtà questo demone?
Scopritelo in questa storia! [SessKagg F.F.]
TRA I RICORDI DI QUESTO DEMONE E IL DOLORE DI AVER PERSO L'UNICA SUA DONNA AMATA! TRA LE BUGIE E IL DOLORE, un velo di speranza si intravede (...)
Naraku riuscirà nel suo intento finale? Il destino porrà fine al caos creato quel giorno? O che tutto sia nato ancor prima che la sfera fosse creata?
Lo scoprirete solo leggendo !
Spero di aver attirato la vostra curiosità
Un Salutone dalla vostra Eriet (Kagome 95).
Genere: Avventura, Azione, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Inuyasha, Kagome, Rin, Sesshoumaru | Coppie: Inuyasha/Kagome, Inuyasha/Kikyo, Kagome/Sesshoumaru, Miroku/Sango
Note: What if? | Avvertimenti: Triangolo, Violenza
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Toccai con la mia schiena il fondo dell’immensa vasca.
tu sei colei che governerà su questo mondo, figlia mia." mi disse la demonessa " A te appartengono di precari equilibri dell’esistenza..” pronunciò quella voce femminile. “ non scordarlo mai..Kyoko” Rimbombarono le sue parole nella mia mente.
 si Madre” risposi sigillando i miei occhi. Il mio intero corpo fu come invaso da un’immensa e inspiegabile energia. Un altro battito ,scosse, il mio corpo adesso rispondeva. Fu come stesse per essere rotto , che qualcosa stesse per cedere una barriera che prima d’allora era stata invalicabile. Aveva la sensazione che fosse in atto una trasformazione vera e propria.
Finalmente sarei tornata me stessa? oppure no?
 Sorrisi sentendo il sole su di me.  Mossi la mia mano verso quella la luce spendente. Era ora di tornare al mio mondo per combattere come mai avevo fatto nella mia vita.
" sono tornata”  fu quello che dissi poco prima che i miei occhi si aprirono sulla terra per la prima volta dopo tanto tempo.
 
 
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Nel momento in cui vidi quella piccola umana riaprire i suoi occhi di scatto, una  piccola scossa di terremoto sconvolse me e i miei uomini. Non era possibile che fosse stata lei a provocarla. Doveva essere morta affogata. Uno strano senso d’inquietudine cominciò a gravare su le mie spalle.
 D'un tratto la vidi alzare una mano davanti a se trascinando i miei uomini addetti alle catene in acqua. Il palmo della sua mano era rivolto alla grande luna nel cielo esattamente come fecero le 4 demonesse. La vidi muovere le sue labbra. Era impossibile capire che avesse detto. Nel suo voltò si dipinse uno stano e orrendo ghigno pieno di malvagità. Per la prima volta temetti per la mia vita. Fui incredulo esattamente come i miei uomini. Gli occhi castani dell'umana cambiarono improvvisamente colore. Erano diventati azzurri inspiegabilmente. Da lì in poi ebbe inizio l’inferno. L'ennesima brutale scossa di terremoto fece tremare tutti i presenti. Non avevo mai sentito la terra muoversi in quel modo. ‘ che sia tutta opera di Naraku in realtà?’ mi chiesi con rabbia guardando intorno a me. ' esci fuori bastardo!' gridai estraendo la mia spada.
 " e tornata !” la voce di quella demonessa spezzò i miei pensieri “ ella è tornata!" annunciarono in coro le quattro femmine. Con quella la terra che non accennava di quietarsi. Tentammo tutti di resistere all'urto. All'improvviso vidimo provenire dal fondo brillare come se una stessa fosse lì a illuminarci. Quella luce bianca ci accecò. Protessi i miei occhi coprendoli con il braccio. Incredulo percepii di chi si trattasse. L'immensa energia dell'umana si stava liberando sotto forma di luce, non era altro che potere spirituale in crescita.  ‘ come può esistere essere umano con un tale potere spirituale?!?’ pensai non potendoci credere ‘ era solo impossibile!’ urlai nella mia mente con rabbia.Ebbi la sensazione che la terra si stesse per spaccare in due. Chiamai i miei uomini ordinandogli di essere pronti per intervenire e se era il caso di respingerla con qualsiasi mezzo. Se fosse stato il caso anche di ucciderla una volta per tutte. Forse le paure di Naraku erano fondate. Quella donna era realmente una minaccia.
Quella stella luminosa uscì da piscina portandosi a qualche metro sopra il pelo dell’acqua irradiando tutto ciò che aveva accanto a se. La sua luce trasmetteva tepore. Dietro di lei la grande luna piena troneggiava. La vidi bloccarsi inspiegabilmente a mezz-aria. L'enorme colonna di luce bianca che aveva creato la ragazzina stava svanendo lentamente davanti ai  miei occhi. La ragazza era sospesa in aria, ma non era più quella donna umana. Fu una visione celestiale. La femmina adesso aveva dei lunghissimi capelli dorati che ondeggiavano attorno a lei come se la terra non la attirasse a se. Anche la sua veste galleggiava senza alcuna spiegazione. Sul suo intero corpo erano ben visibili i segni indiscutibili della sua appartenenza a qualcosa che non era di certo umano. Sembra essere una dea scesa sulla terra. Anche il terremoto era cessato. Lei era incantevole e infinitamente bella. La sua pelle bianco latte sembrava risplendesse di luce propria. Dalle sue labbra rosse notai dei canini uscirvi. "che sia un demone?" domandi a me stesso scrutando quella maestosa figura. Quando aprii i suoi occhi rivolgendoli ai miei un brivido percorse la mia schiena. Nei suoi occhi celesti la mancanza delle iridi la faceva apparire senza emozioni.
Era lì sospesa che mi guardava dall'alto della sua altezza. Il suo volto disteso non tradiva alcuna espressione. Era lì ferma di come fosse una statua di marmo. Le sue braccia si dispiegarono come un tempo fece l’oracolo annunciando l’imminente cerimonia. Fu come se volesse accogliere qualcosa. Il suo viso gelido era tutt'altro che amichevole.
 Tutti i presenti si bloccarono osservandola con incredulità.
" iak to sai kiliomndhari?" pronunciò la donna con una voce tutt'altro che umana. Era metallica e non poteva che provenire da un essere che non poteva apparteneva a questo mondo. Sicuramente lei parlava l'antica lingua dei demoni. La demonessa scese lentamente verso l’acqua poggiando le sue punte su di essa. La vidi alzare passo dopo passo come se la superficie della vasca fosse solida. Eravamo a pochi metri l'uno dall'altro. La vidi portare una mano davanti a me per poi allargare le dita. Fu lì che compresi che cosa aveva in mente di fare. Nel momento in cui la sentii pronunciare un’altra frase incomprensibile. Chiamai i miei uomini avvertendoli delle sue cattive intenzioni. Corsi verso la mia destra sperando che non fosse troppo tardi.
" via!" ordinai con tutto il fiato che avevo in gola. " VIAAA!!!" Fu tutto quello dissi poco prima che un devastante raggio di luce invadesse l’intera stanza uccidendo parte del mio esercito in un sol colpo. Quella non era un essere divino ma una bestia scesa in terra.




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To be continued...

 
 
 
   
 
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