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Autore: EuphemiaMorrigan    19/06/2013    7 recensioni
Uno Spin-off della raccolta su Madara e Naruto; perché... Sì.
Un Izuna buono e gentile con ogni essere vivente, tranne Tobirama. Un Tobirama stronzo e antipatico con tutti, anche con Izuna.
Un Madara felicemente inconsapevole. Un Naruto schifosamente bravo a mentire.
Un Hashirama con problemi di depressione. Una Mito leggermente violenta con il marito.
Fughe dei poveri Senju braccati dagli Uchiha.
Piani di omicidio lanciando piante ornamentali.
Ed un Madara sempre più inconsapevole del disastro annunciato che gli gravita attorno!
Perché, in fondo, più odi una una persona... Più vorresti portartela a letto.
(TobiramaXIzuna. Accenni: MadaraXNaruto. HashiramaXMito. E l'allegra (?) famiglia Uchiha al completo)...
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Hashirama Senju, Izuna Uchiha, Madara Uchiha, Naruto Uzumaki, Tobirama Senju
Note: Lime, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Il terribile braccio destro di Izuna.

 

Note: Hola! Beh... Dovrei scrivere altre cose, ma anche questa doveva essere aggiornata ^^'... Un capitolino di passaggio, con l'ultima parte un po' da diabete (??)... Ma il prossimo è LUI... Il capitolo che richiama “I nuovi (Odiatissimi) Vicini” della raccolta principale. Molto più lungo del solito e °Abbraccia Naruto° con il nostro povero Santo martire.

Un bacio, buona lettura ^^'.

 

Ad Izuna Uchiha serviva un alleato.

Qualcuno così stupid... Coraggioso da mentire al nemico comune e distrarlo, quel tanto che bastava, per non fargli mai capire che il suo adorato fratello minore faceva coppia fissa con un Senju.

Con IL Senju.

Tobirama. L'essere più odiato da Madara, ancor prima di Obito.

Se il maggiore avesse scoperto la sua relazione, come minimo, avrebbe scatenato una terza Guerra Mondiale. Sancendo così la fine della società odierna.

In fondo, non mentiva a Madara per proteggere se stesso, ma per l'umanità tutta. Quello che affermava Tobirama, e cioè che provava timore nei confronti dall'altro, non era assolutamente vero... Forse.

Comunque sia doveva trovare un compagno d'armi.

Ma chi?

Chi poteva essere così scem... Coraggioso?

«Izuna, come mai hai voluto incontrarmi?» Domandò Naruto, la vittima, attirando l'attenzione dell'uomo, che pareva perso nei suoi pensieri.

Lui gli sorrise gentile, bevve un sorso del suo caffè e, guardandosi distrattamente attorno, parlò «Noi siamo amici, giusto?».

«Sì...» Annuì rivolgendogli un sorriso. Izuna l'aveva invitato al bar, si erano seduti a un tavolo ed aveva cominciato a parlare con lui in maniera amichevole e gentile. Cosa non molto preoccupante visto che di solito si comportava così con tutti quelli che conosceva, ma c'era qualcosa di strano in quella situazione.

«Naruto, mi devi promettere una cosa!» Esclamò mortalmente serio.

Il biondo storse le labbra e s'informò cauto «Cosa?».

Eccolo, il momento della verità «Devi aiutarmi a non far capire a mio fratello che... Mi frequento con qualcuno» Concluse incerto, posandosi una mano sul collo e massaggiandolo lievemente. Avere una spada di Damocle sulla testa non lo rendeva molto tranquillo.

Uzumaki sbatté le palpebre confuso e arricciò il naso a disagio, affermando «Io non so se posso...» Non se la sentiva di mentire, in questo caso omettere qualcosa, al suo fidanzato. Soprattutto in quel periodo, in cui la loro relazione pareva aver fatto diversi passi avanti: era riuscito a convincerlo a farsi dare una copia delle chiavi di casa sua.

Sembrerebbe nulla, ma per Madara era un po' come il matrimonio.

«Non è per sempre! Solo finché non riesco a costruire qualcosa di stabile con lui. Naruto, se lo viene a sapere ora non mi darà nemmeno il tempo di capire se lo amo davvero, oppure no!» Gli spiegò con tono calmo e razionale.

«“Lo amo”... -Ripeté il più piccolo- ...È un uomo! Chi?» Domandò con curiosità crescente, lasciando da parte i suoi dubbi.

«Tu giura di aiutarmi e di non dirlo a Madara» Asserì di nuovo in tono duro.

L'altro ci pensò per qualche secondo, poi sospirò sinceramente «Va bene, lo farò».

«Tobirama Senju».

Mi sono condannato a morte!... Si gemette in testa Naruto quando udì il nome di chi, il suo fidanzato, progettava l'omicidio da una vita. Una volta l'aveva perfino trovato di fronte al computer, intento a cercare informazioni sul modo migliore per uccidere e la discarica più vicina in cui gettare il cadavere.

Madara odiava Tobirama e qualsiasi essere vivente sulla Terra avesse a che fare con lui, sopportava Hashirama solo perché si conoscevano dalle elementari. E poi... Anche verso “l'amico” provava un minimo di disprezzo, dato il suo sporco sangue Senju.

In quel momento Naruto capì che, in futuro, o Madara l'avrebbe lasciato per avergli mentito, o l'avrebbe ucciso... Oppure torturato.

Nemmeno immaginava di averci visto giusto con una di queste ipotesi!

 

Tobirama posò i palmi sul collo dell'amante e, ghignando strafottente, sussurrò sulla sua bocca «Codardo...».

Uchiha sbuffò, gli morse il labbro inferiore tirandolo verso di sé e ribatté «Stronzo! Tu non hai un fratello sadico, fuori di testa e con manie omicide nei confronti del tuo fidanzato».

L'altro sorrise, lo spinse sul letto sovrastandolo con il suo peso e, puntellando le mani sul materasso, lo guardò negli occhi. Si chinò ancora sulle sue labbra, coprendole con le proprie, mentre le braccia del compagno gli avvolgevano le spalle. Lo lasciò respirare e attaccò il collo candido e profumato, spostando le mani sui suoi fianchi; gli sfiorò la guancia con il naso e lo baciò su una tempia mormorando in tono divertito «E da quando sarei il tuo fidanzato, Uchiha?».

Izuna rise lieve, gli circondò il bacino con le cosce e rispose fingendosi pensieroso «Mmh... Forse da quando hai detto che mi ami, scimmiottando una qualche scena di un qualsiasi film in bianco e nero degli anni cinquanta».

«Scimmiottando?!... -Ripeté il suo amante alzando un sopracciglio, poi scoccò la lingua e borbottò- ...Se non ti va bene l'uomo romantico, mi limiterò a scoparti».

«Come se facessimo altro...» S'imbronciò Izuna.

Il loro rapporto non era cambiato poi molto in quei mesi. Sì, si parlavano, rimanevano abbracciati sul divano senza sentire il bisogno di fare sesso, cenavano insieme, scherzavano... In poche parole si comportavano come una vera coppia, ma era difficile che uscissero. Konoha era una grande città, ma... Ogni volta che tentavano di avere un vero appuntamento incontravano sempre qualche conoscente di Madara o Butsuma. Sempre.

Il Senju disegnò il contorno delle labbra imbronciate con il pollice, insinuò le dita tra i suoi lunghi capelli neri baciandolo ancora una volta. In fine si alzò dal letto dicendo «Muovi il culo, Uchiha! Andiamo a cena fuori».

«No, grazie! L'ultima volta che ci abbiamo pr...».

«Non a Konoha... -Lo bloccò incrociando le braccia al torace e ridendo della sua espressione sorpresa- ...Prendiamo la macchina e questa sera ce ne andiamo ad Oto, o Suna, decidi tu. Tanto distano entrambe poche ore».

«Come? Sei davvero serio?» Indagò l'altro, mettendosi seduto sul materasso ed inclinando il viso in sua direzione.

«Mi pare di essermi spiegato bene mesi fa: non sto con te solo per il sesso... -Parlò cupo. Successivamente si avvinò a lui, lo fece mettere in piedi e disse tornando sereno- ...Per cui muoviti, sto morendo di fame!».

Izuna sorrise leggermente e lo seguì, ancora non si era completamente abituato a quel nuovo Tobirama... Il vero Tobirama.

   
 
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