Dimenticare e Continuare.
Eccoti, seduta dietro la porta con il viso appoggiato alle gambe, piangi, piangi ancora per lui…  sei felice ora?

Hai voluto seguirlo, quello stupido sentimento, e ora? Ora che ti ha procurato solo sofferenza, cosa te ne fai? Lo butti nella spazzatura come se tutto non fosse mai accaduto? No! Non puoi, non ce la fai! Non riesci a cancellarlo così dalla tua vita! Non è possibile! Non puoi!

Ti dai della stupida mentalmente, ti dai della stupida per averci voluto provare, per avergli creduto, ti dai della stupida per esserti innamorata di lui, quando perfino il tuo migliore amico ti aveva detto di non farlo… già il tuo migliore amico, lui che ogni tua scelta supportava e che mai ti avrebbe lasciato sola, era la sua promessa, lui ora si era allontanato perché eri stata tu a chiederglielo, o meglio, a urlarglielo quando è venuto da te dicendoti –È uno stronzo! Non fa per te! L-Lui non ti merita Angel…- sei stata uno schifo dopo, ma non sei tornata indietro, perché per te esisteva solo lui, il tuo “amore”. Eppure… senti, si lo senti, il tuo cuore batte, batte solo a pensare a lui, batte pensando il suo nome, il suo viso, batte perché ne sei ancora innamorata, e fa male! Ti fa male perché non vuoi, vuoi smettere di pensare a lui!
Eppure… eppure una parte di te non vuole lasciarlo andare, non vuole dimenticarlo, ti odi per questo! Tu non puoi vivere con il suo ricordo, perché… fa male. Capisci quindi che devi cambiare pagina... ci devi riuscire devi andare avanti. Però non ci riesci.

Il tuo cervello già lo sapeva, sapeva che saresti caduta, sapeva che non ti saresti rialzata.

Il tuo cuore voleva, voleva provarci, ma non voleva cadere non credeva che lui ti avrebbe lasciato andare…

E tu hai dato ascolto a ciò che più ti sembrava corretto, ciò che più ti rasserenava, hai ascoltato il tuo cuore.

A causa sua ti sei allontanata da Ian, a causa sua hai litigato con Lucy, a causa sua ti sei chiusa in te stessa…
E poi? Quanto vale questo, Angel? Vale il tuo migliore amico? Vale la tua amica, più fidata, vale te? No, questa era la risposta No. Non vale tutto questo ma soprattutto non vale te, non vale le tue lacrime non vale il tuo cuore, Ian te lo aveva detto, tu non hai voluto ascoltarlo, Lucy, pur essendo in America continuava a dirti che non faceva per te, perché? Perché non li hai ascoltati? Quando il giorno prima di vedere con i tuoi stessi occhi, Lucy ti aveva detto al telefono, secondo me dovresti lasciarlo stare, Angel…

No certo che non potevi ascoltarli, non potevi perché “l’amore” ti offuscava la vista, ti rendeva ceca, ceca davanti l’evidenza, cosi da farti negare ogni cosa.

Quel giorno però ci vedevi benissimo... Non potevi più negare. Così scappasti, scappasti dalla realtà creandoti un posto tutto tuo dove rifugiarti. Erano tre giorni che non uscivi dalla camera se non per pranzare/cenare, se possiamo definire così il tuo “pasto”, e andare in bagno, erano tre giorni che non vivevi più. Piangevi ogni notte, ti maledicevi per aver ascoltato lui e non le persone che conosci da una vita, forse è per questo che piangi, sai che ora sei rimasta sola.

I tuoi genitori erano in pensiero per te, non sapevano nulla ma comprendevano molto… Tua madre decise così di chiamare chi avrebbe potuto aiutarti.

Sentisti il campanello, e poi dei passi, passi veloci e pesanti, che salivano le scale e che si fermavano dietro la tua porta, poi sentisti bussare, forte e ripetutamente e poi il tuo nome, si ti stava chiamando qualcuno…

“Angel? Angel apri la porta…” era la sua voce non avevi dubbi…  ma cosa ci faceva lui qui? Perché era tornato… “Angel apri o entro con la forza!” perché sei qui? Perché dopo che ti ho urlato contro sei tornato? “ANGEL APRI! È L’ULTIMO AVVERTIMENTO POI BUTTO GIÙ LA PORTA!” ti sei alzata, hai trovato la forza di farlo, hai aperto la porta e te lo sei ritrovata davanti, aveva il giubbotto macchiato di terra e un livido nero sul volto. Preoccupata gli chiedesti spiegazioni.

“Che hai fatto al volto Ian? E perché sei sporco di terra?” le tue lacrime si erano fermate, ti interessava solo la sua salute ora.

“I-Io… sono scivolato…” stava mentendo, si vedeva chiaramente, ma non chiedesti oltre, abbassasti il capo e gli ponesti la domanda che da quando bussava alla porta ti girava nella mente.

“Perché sei qui, Ian? Perché sei tornato dopo tutto quello che ti ho de- ”

“Tempo fa ti dissi che non ti avrei mai lasciato sola, era una promessa, io mantengo le promesse lo sai.” Si avvicinò a te, tu eri spiazzata dalle sue parole, quella promessa te  la fece quando avevate 5 anni ora ne avete 18 eppure ancora la ricorda, le lacrime iniziarono a scendere nuovamente sul tuo volto ancora chino, cadevano giù, arrivando fino al pavimento e bagnandolo. Lui lo notò e ti abbracciò, il suo abbracciò era caldo e sicuro “Non potrei lasciarti sola nemmeno se volessi, Angel…” lei sentendo quelle parole così… dolci e piene d’amore, ricambiò l’abbraccio.

Si staccarono dall’abbraccio e lei gli curo le ferite che aveva per tutto il corpo, no non era caduto, era impossibile che tutte quelle ferite erano causate da una caduta. Però non indagò, gli bastò il suo sguardo per fargli capire che comunque stava bene, sul suo volto c’era un sorriso felice, e i suoi occhi azzurri erano limpidi e sinceri, non avevano parlato mai di loro, sapevano di essere migliori amici ma… si resero conto che infondo entrambi provavano qualcosa in più dell’amicizia…

Angel si riprese la sua vita, vicino a lei c’erano sia Lucy che Ian. I suoi due migliori amici…   








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*Nota Autrice:
Ciaooo :D
So che quest One-shot non è venuta benissimo ma non avevo nulla da fare xD
Spero vi piaccia almeno un po' :D
Ringrazio chi leggerà, chi recensirà e chi aggiungerà la storia in preferite, ricordate o seguite :D
Mi scuso per la presenza di eventuali errori.
Accetto sia critiche che consigli per migliorare :D
A presto ^^

MangAnime ;)