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Autore: misslegolas86    19/06/2013    2 recensioni
Henry è salvo l'Ombra è sconfitta. Eppure tutto questo ha un prezzo. Un prezzo molto alto per Rumpelstiltskin e non solo. Il rientro a casa sarà ben diverso da quello che ognuno sulla Jolly Roger si era immaginato.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Baelfire, Belle, Emma Swan, Henry Mills, Signor Gold/Tremotino
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“Henry, va a dormire.” Neal scosse il figlio per una spalla. Il bambino si stava appisolando seduto scomodamente accanto al nonno tenendogli ancora la mano. Non si era allontanato un attimo dal capezzale di Rumpelstilskin.
“Resto io. Va a riposarti.” Continuò.
“Ok. Ma è importante che gli tieni la mano.” Si raccomandò serio il bambino stropicciandosi gli occhi “Lo aiuta a non peggiorare.”
Neal acconsentì con poca convinzione. Si trattava sicuramente di una fantasia di Henry ma per mandarlo a letto decise di non contrastarla pur, tuttavia, non prendendo la mano di suo padre.
Rimasto solo osservò con attenzione il volto dell’uomo che più aveva amato e odiato nella sua vita. Non aveva più ripreso conoscenza da quando lo aveva curato, era pallidissimo e il petto si sollevava impercettibilmente in modo fievole accompagnando di tanto in tanto un sommesso mormorio. Erano parole confuse ma dopo essere rimasto due interi giorni a vegliarlo Neal era certo di averle identificate. Suo padre ripeteva come un mantra due nomi “Bae…Belle…” come se quelle poche sillabe avessero il potere di tenerlo attaccato a quel filo sottilissimo che era la vita.
Neal si sentì a disagio ad essere affiancato a qualcun altro nei pensieri di suo padre. Non era geloso eppure non capiva che cosa aveva questa Belle che la rendeva tanto speciale da aver conquistato il cuore dell’Oscuro Signore al massimo della sua potenza. Quella ragazza volgare e lasciva che aveva intravisto lui a Storybrooke decisamente non gli sembrava capace di tirare fuori la parte migliore di suo padre, anzi decisamente insieme erano stati uno spettacolo urticante. Ma Emma gli aveva raccontato, in quei due giorni di veglia che cosa era successo a Belle e che la donna che aveva conosciuto non era realmente lei.
L’alba era ormai vicina e Neal si accorse effettivamente che suo padre stava peggiorando a vista d’occhio. Era muto e il respiro somigliava sempre di più ad un rantolo che faticava ad uscire dai polmoni. Istintivamente prese la mano di Rumpelstilskin tra le sue, era gelida, sembrava impossibile che appartenesse ad una persona ancora viva eppure, nell’attimo in cui le loro mani si congiunsero, suo padre aprì debolmente gli occhi “Bae” sussurrò, cercando a fatica di sorridergli “Bae…tu…tu sei salvo.” Disse con grande sforzo.
“Non ti affaticare” disse Neal, preoccupato “io sto bene e presto lo sarai anche tu.”
Suo padre scosse la testa “Non importa, non importa più. Ora ti ho ritrovato, sei salvo e potrai avere la tua vita con la tua famiglia, con tuo figlio.” Si interruppe tossendo poi riprese a fatica “Perdonami per tutto, figliolo. So di non essere stato un buon padre, di aver fatto tanti errori, di aver tradito la tua fiducia e di essere sempre stato un codardo. Potrai mai perdonarmi per quanto ti ho fatto soffrire?”
“Tu hai salvato mio figlio. Non c’è più nulla da perdonare. Questa volta non hai abbandonato Henry per il potere e la magia. Hai sacrificato tutto per lui. Hai rispettato il nostro patto. Sono orgoglioso di te, papà.” Disse Neal piangendo. Emma ed Henry gli avevano raccontato tutto quello che era accaduto, tutto quello che Rumpelstiltskin aveva fatto.
“Ma tu non morirai. Io ti salverò e torneremo ad essere una famiglia.” Concluse il ragazzo.
“Bae, non hai questo potere. Nessuno ce l’ha. Sapevo qual’era il mio destino quando sono partito. Ho avuto la gioia inattesa di ritrovarti, ora so che ho fatto tutto quello che dovevo. Tu avrai un futuro gioioso con la tua famiglia, ma senza di me, piccolo.” Concluse Rumpelstilskin accarezzandogli dolcemente la guancia.
“No! Non puoi lasciarmi di nuovo. Non ora. Abbiamo così tanto tempo da recuperare.”
“Lo vorrei tanto, figliolo. Non sai quanto lo vorrei. Ma il mio tempo sta finendo.”
“Invece no! C’è una persona che può salvarti, Belle. E io farò di tutto per riportarti da lei. Ascolta, è già tutto programmato. Charming e Snow sono andati al loro vecchio castello per recuperare i resti della polvere dell’armadio che ha portato Emma nel nostro mondo. Quando saranno tornati andremo tutti al lago di Nostos, Biancaneve dice che lì è possibile aprire un portale verso Storybrooke. Regina è convinta che se sarà Emma a tentare potrebbe davvero funzionare.” Neal espose il piano con convinzione anche se aspettava l’approvazione di suo padre come il ragazzino che era un tempo. Sapeva che suo padre aveva una cultura illimitata in materia di magia.
“Ma Storybrooke è irraggiungibile. Ho lasciato a Belle un incantesimo per nascondere la città. Il portale non si aprirà in quella direzione.” Disse Rumpelstilskin.
“Non puoi saperlo con certezza. Può darsi che l’incantesimo non sia stato lanciato oppure è possibile che non abbia funzionato bene o che si sia spezzato.”
Rumpelstilskin non rispose. Sapeva che l’incantesimo era perfetto avendolo creato proprio lui ed era certo che Belle, prima ancora di cercare il conforto di chi era rimasto a Storybrooke, aveva lanciato l’incantesimo in modo impeccabile. Bae non conosceva Belle come lui, lei era speciale e unica, una vera eroina che pensa prima al bene degli altri e poi ai suoi dolori. Questo era solo uno dei mille motivi per cui l’amava così tanto.
“Papà” lo riscosse Bae dai suoi pensieri “Tu devi però resistere. Me lo devi promettere.”
“Ho già fatto la stessa promessa ad Henry, ma tu Bea sei ormai un uomo. Capirai che non posso mantenerla.”   
Neal osservò le sue mani serrate intorno a quella di Rumpelstilskin e d’improvviso gli ritornarono alla mente le parole del bambino “Henry!” esclamò “ Aveva ragione. Non appena ti ho preso per mano ti sei risvegliato.”
Rumpelstiltskin lo guardò non capendo “Bae ma cosa…”
“Henry ha detto che dovevo tenerti per mano così non saresti peggiorato. E’ stato sempre qui accanto a te e tu sei peggiorato quando l’ho mandato a dormire. Ma come è possibile?” chiese confuso.
Suo padre rimase silenzioso. Ricordava la strana sensazione che provava quando c’era Henry accanto a lui e adesso con Bae era la stessa cosa. Era come se una forza invisibile gli attraversasse il corpo facendo indietreggiare il male oscuro per qualche tempo. Ma era troppo sfinito per riflettere su qualcosa di così complicato “Non ne ho idea, figliolo” si limitò a dire “Ma credo che Henry abbia ragione.”
“Benissimo allora non ti mollerò un attimo. Andrà tutto bene vedrai.” Disse con entusiasmo Neal.
“Bae, io non voglio che tu soffra ancora per causa mia. La vita mi ha insegnato che perdersi nelle illusioni e nella fantasia nasconde la realtà solo per qualche tempo. Poi quando precipitiamo nel mondo reale questo fa ancora più male. Non credo più ai sogni da tanto tempo.” Concluse con amarezza Rumpelstilskin. I dolori della sua vita erano stati davvero enormi per credere ancora alle illusioni.
Neal osservò suo padre e per la prima volta si accorse di sapere davvero poco del suo passato prima e dopo essere diventato l’Oscuro, quello che aveva fatto e sofferto, come la vita lo aveva trasformato in quello che era. “Io voglio credere a mio figlio, papà” esclamò poi all’improvviso. “Voglio fidarmi di lui.” Si trattenne dal dire che in passato lui non si era fidato di suo figlio quando aveva scelto la magia al posto della libertà, ormai, quello era il passato e doveva imparare a seppellirlo. Eppure a Rumpelstilskin non sfuggì anche quello che non era stato detto. “Va bene Bae, facciamo come dici tu. Mi fiderò questa volta davvero di te e di Henry. Ma ad una condizione.”
“Fai patti anche su letto di morte, papa?” chiese divertito Neal cercando di alleggerire l’aria
“Le vecchie abitudini sono dure a morire, figliolo.” Si giustificò Rumpelstilskin.
“Allora qual è il prezzo?” chiese il ragazzo
“Che tu non ce l’abbia con me se…” si interruppe non sapendo come continuare, poi con un sospirò scelse la verità, era finito il tempo delle menzogne “beh se dovessi morire. Ho anelato il tuo perdono per tutta la vita ed ora che l’ho ottenuto non lo sacrificherò proprio ad un passo dalla morte.” Concluse con sincerità.
“Abbiamo un accordo allora. Ma se Henry ha davvero ragione il nostro accordo è inutile.” 
 
SPAZIO AUTRICE
Ecco l'atteso chiarimento Rumple /Bae. Quando si scrive di loro è difficile non cadere nella flufflosità ma ho cercato di trattenermi. Non so se ci sono riuscita. Spero veramente che avremo qualcosa del genere in OUAT perchè vedere padre e figlio separati è una sofferenza. Rumple non potrà mai avere il suo happy ending se non chiarirà con Bae.
Come al solito aspetto con ansia i vostri commenti. Grazie per aver letto
Alla prossima!!!
  
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