Fred si arrampicò sul davanzale di marmo della finestra e si appoggiò al vetro.
“Stai attento…” gli ricordò Blaine, tentando di indovinare quale fosse la combinazione di tasti da dover premere per far partire la lavatrice e, soprattutto, non rovinare i vestiti al suo interno.
“Papà!”
“Sì?”
“Cos’è quella?” chiese il piccolo, indicando la luna che, subito dopo il tramonto, aveva timidamente iniziato a spuntare nel cielo.
“La luna.” Sorrise.
“Ma non si sente sola?” chiese Fred come se fosse un pensiero normale per un bimbo di neppure tre anni, ma sconvolgendo il padre.
“Sì, forse adesso sì. Tra un po’ arrivano le stelle a farle compagnia…” spiegò.
“Oh, loro sono tante… Mentre le aspetta, sto io con lei…” decise e ricominciò a fissare il cielo con un’aria seria. Blaine, leggermente commosso da quella scena, tornò a tentare di attivare lo stupido elettrodomestico. Si appuntò mentalmente di comunicare a Kurt che avevano ufficialmente il figlio più speciale del mondo.
No, non sono morta! Questa è dedicata al mio cuginetto, semplicemente perchè questa frase l'ha detta lui.
Spero vi piaccia!
Baci, Potters.
P.S. Ho pubblicato una Quick, se vi va.... "A lazy morning" sul nostro account.