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Autore: Marty Evans    21/06/2013    6 recensioni
Dimenticate tutto quello che sapete di Doctor Who dal episodio 5x01.
Cosa sarebbe successo se per Amy Rory fosse stato solo un ricordo della sua vecchia vita a Leadworth? Cosa sarebbe successo se il Dottore avesse scoperto che durante il processo di rigenerazione, un anima umana si era infilata dentro di lui e abitava il suo corpo? Chi è quest’anima? Perché ha scelto proprio il corpo del Dottore? Perché pare che quest’anima sia connessa e legata ad Amy, al suo destino, al suo misterioso passato e ai suoi terribili incubi? Cosa rappresenta il ciondolo che Amy ha al collo fin da bambina? Come mai Amy e il Dottore iniziano a provare una forte attrazione l'uno verso l'altra?
Una mia rivisitazione della 5 stagione. Questa storia è uno Spin-off della mia serie su Lily Evans e i Malandrini. Cosa lega questi universi completamente diversi?
Eleven/Amy
Crossover:Harry Potter/Doctor Who
Leggete e per favore recensite!
Genere: Avventura, Mistero, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Amy Pond, Doctor - 11
Note: AU, Cross-over, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 10

River Song

NDA Ciao a tutti! Vorrei ringrazziare Joasteroide, Dani, dub01,samuela e shalycohen per lerecensioni. inoltre sono arrivata al decimo capitolo e a River . chi conosce Doctor Who e ha visto le puntate della sesta e settima stagione sa chi è gli altri beh lo scoprirete. Inoltre sono tristissima perché ieri ho visto la 7x05 e non mi piace il destino che haavuto un personaggio

inoltre qualcuni di voi mi aveva chiesto di dare più spazio a James. ed eccomi qui! Vi ho accontentati!

va beh ora la smetto

Baci Marty Evans

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POV Dottore

Siamo appena partiti dal bunker di Churchill. Amy era andata a dormire e James era sparito. Ero appoggiato a una delle ringhiere del TARDIS e da li osservavo la sala comandi e l’entrata sotto di me.. Ad un certo punto senatii uno sbuffo di aria fredda.

«Ciao James» dissi senza voltarmi. Percepivo che era arrabbiato anche voltato. La sua ira riempiva la stanza. Ed era infuriato con me. .

«Guardami» non era una richiesta era un ordine. Io odiavo gli ordini e le persone che mi davano ordini. Ma James era arrabbiato. e potevo anche intuire il motivo. Così mi voltai lentamente verso di lui.. Una volta che l’ebbi di fronte. Lo guardai con la massima calma che potevo avere e aspettai sistemandomi il farfallino.

«lo fai sempre» disse James e capii che voleva girare intorno al vero argomento che bolliva in pentola. Io non avevo nulla in contrario a parlare al una di notte su una nave spaziale avevo tutta l’eternità così lo assecondai.

«Cosa?» chiesi oltre a prendere tempo non capivo di cosa stesse parlando.

«Quello stupido farfallino che ti ostini a portare con tanto orgoglio. Te lo sistemi sempre quando sei nervoso.»

Non ci avevo mai fatto molto caso. . ma aveva ragione. Poi mi accorsi che aveva anche insultato il mio farfallino. E i farfallini non si devono insultare sono forti.

«Potter non insultare i farfallini! I farfallini sono fighi!»

Lui scoppiò a ridere

«Sei sempre il solito vecchio pazzo con una cabina Dottore! Non cambierai mai!» disse divertito. Ma intuì che stava ancora temporeggiando

«Se non fossi un vecchio pazzo con una cabina non potrei più chiamarmi il Dottore! Comunque va al punto James ho sonno!» sbuffai un po’irritato.

«Dritto al punto come sempre eh? Mi ricordi molto Sirius da questo punto di vista. Anche lui non sopportava che temporeggiassi mi diceva sempre “Prongs smettila di girarci intorno e dimmi quel cacchio che devi” Ah Paddy quanto mi manchi!» io sbadigliai. James non mi stava annoiando. Ma ero veramente stanco .

(si. Come no! N.D. Autrice.)

(Ehi guarda che salvare il mondo è impegnativo! N.D.Dottore)

(certo, certo,stancante. E ora vai avanti con la storia N.D.A)

( ah questa è schiavista! Non sono una macchina io eh! Sono u Signore del Tempo Rispettato e temuto non mi puoi trattare così!N.D. Dottore)

( Io ti tratto come mi pare e piace Zitto e lavora N.d A)

(Non ti preoccupare questa è pazza. Malgrado sia innamorata di un figo come me) N.D.James.)

(Già solo per il fatto che si sia innamorata di te è pazza N.d.A.)

(Potter cosa hai detto!? N.d.A.)

* James con espressione innocente * (Io? niente mia signora N.D. James)

(Potter guarda che posso farti fare una brutta fine N.d.A. )

(Tanto sono già morto N.D.James.)

Si ma potrei far sopravvivere Lily e farla spossare con Mocciosus.., che ne dici? N.d.A.)

( no ti supplico! Mocciosus e Lily no! Farò tutto quello che vuoi! N.D. .James

(Bene aborra continua la storia che non ho tutto il giorno!)

«Vai al punto James» dissi spazientito.

«Amy» disse

«Cosa centra Amy?» chiesi sempre più stupito.

« Mi hai chiesto di arrivare al punto. Eccolo qui: Amy»

Ora capivo. Voleva parlare di Amy.

«Cosa succede?» chiesi.

«L’hai baciata» lo guardai stupito.

«Io cosa?» chiesi stupito

«L’hai baciata sulla fronte.» mi acusò

«Si e allora?» chiesi non capendo dove volesse andarea parlare

«E allora? Dice lui. Quella è mia moglie!» disse furente.

« Sei geloso di me e Amy vero? Beh non sono io quello con cui stava a Leadworth»

«si sta innamorando di te!» era un accusa

«Sciocchezze!» dissi convinto.

«Ma tu non vedi come ti guarda! il suo sguardo sembra adorante! Lei si è innamorata di te! E tu di lei!»

«Io non sono inna...»

«Non negarlo! Me ne sono accorto sai? Mi accorgo di come la fissi a volte. Sembra che tu abbia appena trovato il paradiso eppure io lo sapevo»

«Cosa intendi con lo sapevo?» chiesi interrogativo

«Quando vi conobbi a Hogwarts nel vostro futuro. Voi stavate già insieme. perciò questo discorso è inutile. Ma voglio che tu sappia che io la amo. La amo più della mia stessa vita. Darei tutto per proteggerla. Darei tutto. M

«me ne rendo conto. Mi dispiace James. Mi dispiace per ciò che ti è successo. Ma vorrei che nonostante Amelia i nostri rapporti restinino li stessi. Perché ti voglio bene. è da tanto tempo che non ho un amico James. Troppo tempo.»

«D’accordo ma non pensare di avere vita facile per quanto riguarda Amy Dottore dovrà scegliere lei io ormai non sono che un ombra. Sono parte del tuo corpo ormai perciò non dovrei essere geloso perché siamo la stessa persona. Insomma abitiamo nello stesso corpo. Ma lo sono. Ogni volta che vi guardate o sfiorate non riesco a pensare ad altro» mi disse si sentiva anche un po’ in colpa per la sua gelosia Dio era così umano!

«è solo umano James. La tua gelosia è un sentimento umano tu mi stai facendo scoprire sentimenti ed emozioni che non ho mai provato.»

James rise

«Cosa c’è di divertente?»

«Il fatto che tu non sia mai stato geloso»

«non ho detto questo»

James sospirò e si voltò verso la ringhiera e mi chiese

«Sei mai stato innamorato veramente? E non parlo delle mille compagne di viaggio che hai avuto. Ne delle donne che hai sedotto.Parlo di amore vero» sicuramente James pensava che non gli avrei risposto. Invece io mi appoggiai alla ringhiera e guardai il mio TARDIS dal alto. Poi mi decisi a parlare

« Si mi sono innamorato una volta. Ma è stato molte vite fa»

«Rose?» mi chiese lui

«Si Rose, la mia dolce Rose. Una persona buona e dolce ed è morta per colpa mia. Ma non accadrà la stessa cosa a Amy. Te lo giuro James. Farò qualsiasi cosa perché non accada» dissi mentre una valanga di ricordi mi sommergeva. Per fortuna James mi disse «Ti credo . e scusami se ti ho giudicato.» poi mi diressi lentamente verso camera mia.

Ma quella notte non dormii. Troppo attanagliato dai ricordi.

***

Quella mattina quando Amy si svegliò e arrivò alla sala comandi io e James quasi ci prendemmo un infarto.. Indossava una maglia rossa a maniche lunghe degli shorts neri dei collant e delle scarpe da ginnastica.

«Buongiorno!» esclamò lei

«Scusa ma tu hai intenzione di uscire così?» chiese James che penso stesse per morire di nuovo dallo shock. Amy alzò gli occhi al cielo.

«Si perché cosa c’è che non va?» chiese con semplicità.

«Cosa c’è che non va? Sei vestita in modo ehm provocante»

«E con questo cosa vorresti insinuare Spirito? Sei peggio di mia zia!» esclamò Amy piccata

«Non paragonarmi a una vecchia inacidita!» saltò su James.

«Sei un idiota te l’ha mai detto nessuno?!» disse Amy portandosi di fronte a James e sfidandolo con lo sguardo.

Io intanto stavo inserendo delle coordinate per partire.

«Si c’è stato qualcuno in passato. Ma poi ha cambiato idea. Io gli ho fatto cambiare idea» disse James. E capii che stava parlando della Amy del passato Lily Evans.

«e sentiamo come hai fatto a far cambiare idea a quella persona?» chiese Amy con tono di sfida.

«Mas con il mio irresistibile fascino naturalmente Pond!» disse James orgoglioso mostrando un sorriso a trentadue denti.

«Sei un idiota arrogante!» ribatté Amy

«e tu una stronza seccante!»

«Deficente!»

«saccente»

«vanesio»

«acida»

«imbecille»

«BASTA!!»

Loro mi guardarono sconcertati

«Quando avete finito di fare i bambini chiamatemi! Siete irritanti!» dissi

«Okay scusa hai ragione! La piantiamo! Non è vero Spirito? Allora dove andiamo?»

«In un museo» risposi sorridendo

Ci materializzammo in una delle sale del Archivio Delirium

Appena uscii dal TARDIS io e James ci mietemmo a studiare le molte teche dov’erano esposti gli oggetti.

«possiamo andare su un pianeta ora? Una mega astronave, il bunker di Churchill... ora voglio vedere un pianeta!»

Sembrava una bambina capricciosa. Ed era buffissima con un espressione corrucciata in volto.

«Amy, questo non è solo un vecchio asteroide. È l’archivio Delirium l’ultima dimora dei monaci senza testa e il più grande museo che sia mai esistito»

«Hai una macchina del tempo che te ne fai dei musei?»

Non gli risposi perché il mio sguardo fu attratto da una scatola su cui c’erano dei graffiti. Ma non erano semplici graffiti. Da quanto non vedevo quella scrittura! Erano passati secoli dal ultima volta. Quella era la mia lingua. Quei segni erano in galifreyano

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«Fantastico! Una vecchia scatola!» disse Amy annoiata.

James invece mi guardava interessato visto che aveva capito cos’erano i graffiti.

«viene da un vecchio incrociatore strlainer. È una scatola base»

«Cos’è una scatola base?» mi chiese Amy

« è come la scatola nera di un aereo. Ma questa può volare. Se al astronave succede qualcosa. La scatola base torna alla base con tutti i dati di volo» spiegai

«Affascinante . Cosa centra con noi?»

«Le scritte sono in galifreyano antico. La lingua perduta dei Signori del Tempo» questa volta Amy mi ascoltava interessata

«Ci sono stati giorni, in un epoca lontana, in cui queste parole potevano incenerire le stelle,dare origine a imperi e rovesciare gli dei»

«Che cosa c’è scritto?» chiese Amy affascinata

«Ciao Dolcezza»

Poi con il cacciavite sonico aprii la teca, presi la scatola e scattai verso il TARDIS Amy e James dietro di me. Mentre l’allarme scattava

«Abbiamo appena rubato una scatola in un museo!» esclamò James quando entrammo nel TARDIS

«è eccitante non l’avevo mai fatto prima!» continuò

«E in illegale!» gli fece notare Amy

«Sempre perfettina fino al midollo eh Evans?»

«Scusa come mi hai chiamata?» chiese Amy

James si accorse del errore.

«scusa è che tu mi ricordi qualcuno.»

«guardiamo il video di sicurezza.»disis per evitare che Jaes si ficase in un guaio più grosso di lui e per evitare le domande di Amy

12.000 anni prima

Un uomo con un frac e due uomini armati alle spalle si avvicinò a un terzo uomo anche lui armato ma con un espressione ebete sul viso. Le labbra del uomo erano macchiate di rossetto. L’uomo in frac si avvicinò al tizio e disse

«rossetto allucinogeno. Lei è qui.»

Intanto in un altro corridoio una donna bionda con un abito da sera blu notte delle scarpe dal tacco a spillo,e degli occhiali da sole avanzava sicura verso un portello. Lo aprì con una pistola laser e vi entrò. Qui si mise davanti alla scatola base del incrociatore e con la pistola laser incise i graffiti in galfireyano. Sapeva che l’unico modo per fuggire di li era il Dottor una volta uscita dalla stanza si abbassò gli occhiali per far capire a lui chi era.

POV Amy

Il Dottore aveva messo la scatola accanto al suo scanner. E ci stava armeggiando.

Finalmente si riuscii a vedere qualcosa una donna ( la stessa di prima)

«La festa è finita Dottoressa Song» disse un uomo in frac. Davanti a lui stavano due militari con i fucili puntati verso la donna.

La donna che era di spalle si girò verso l’uomo in frac

«Scusa Alistar , ma dovevo proprio vedere cosa c’era nel tuo cavò . voi non sapete cosa c’è. Nessuno di voi, allora ascoltatemi bene questa astronave non arriverà a destinazione.»

L’ uomo in frac Alistair disse ai due soldati al suo servizio

«Aspettate che scappi. Non deve sembrare un esecuzione.»

La donna guardò uno strano braccialetto che aveva al polso e disse una serie di numeri che non capii.

Ma il Dottore si perché inizio ad armeggiare con i pulsanti della console

«Cosa ha detto?» chiese lo spirito.

«Sono coordinate» lui mise in funzione il TARDIS.

Intanto la donna nel video aveva fatto esplodere il portello e si era lanciata nel vuoto. Nello stesso momento il Dottore fermò il TARDIS e spalancò la porta tendendo una mano verso l’esterno.

La donna del video il cadde letteralmente sopra.

Provocandomi un intensa fitta di gelosia allo stomaco.

Chi è quella donna? E perché l Dottore sembra conoscerla?

«River..» riuscì a dire lui

«Dottore, segui quella nave spaziale.» ordinò River.

Si misero alla giuda del TARDIS la donna da una parte lui dall’altra.

«Sfruttano la curvatura li stiamo perdendo!» gridò la donna. Io ero sempre più gelosa e nervosa. Quella donna sapeva pilotare il TARDIS.

Lui tirò una delle leve del TARDIS lo spirito non lo vedevo da nessuna parte probabilmente era nel corpo del Dottore.

«Usa li stabilizzatori» gli ordinò lei

«il TARDIS non ha stabilizzatori!» disse lui offeso

«Certo che ce li ha! I pulsanti blu davanti a te!»

«Quelli non servono a niente sono solo... blu!»

«Sono gli stabilizzatori blu!» disse lei premendoli.

IL TARDIS smise di muoversi di colpo andando molto lentamente.

«già. Ma adesso è una noia però!» si lamentò lui che di certo si stava indignando perché quella donna sapeva molte più cose di lui sul TARDIS. Così decisi di metterlo sulle spine gli arrivai alle spalle e gli sussurrai.

«Perché lei sa pilotare il TARDIS?» chiesi. Lui sembrò ferito da quella constatazione.

«Pilotare! E tu questo lo chiami pilotare!»

Intanto River stava facendo cose che non riuscivo a capire.

Capii solo l’ultima frase.

«Ho parcheggiato proprio accanto al astronave.»

Il Dottore io e lo spirito ( che aveva deciso finalmente di degnarci della sua regale presenza) la guardammo sbalorditi

«Come parcheggiato? Non siamo atterrati!» s’indignò il Dottore.

«Ti sbagli noi siamo appena atterrati» gli disse River senza mezzi termini.

«ma non ha fatto rumore!»s’indignarono lo spirito e il Dottore

«Non farebbe mai questo rumore se tu non lasciassi i freni inseriti» Li rimproverò River puntando un dito contro il Dottore.

«E’ vero. Ma è un rumore che adoro!» esclamò lui.

«Pond, spirito con me, diamo un occhiata» disse lui dirigendosi verso le porte del TARDIS

«No!aspetta verifica ambientale!» disse River ammonendolo

Lui non sembrò farci caso e ribatté sarcastico

«Oh certo bisogna verificare!»

Poi aprì una delle porte del TARDIS . mise la testa fuori e disse.

« Il tempo è bello! Siamo sul Alfava Metraxi il settimo pianeta del sistema Dundra, atmosfera ricca di ossigeno,niente tossine giorno di undici ore e.. foese pioverà in serata»! Disse lui divertito.

Io ridacchiai.

Lo spirito invece chiese

«Come mai sai pilotare il TARDIS?»

River sorrise.

«Ho avuto l’insegnante migliore»

Il Dittere fece una faccia compiaciuta. «Beh.. si.. modestamente..» disse arrogantemente lui.

Lei lo interruppe «Peccato che tu quel giorno avessi da fare!»

Lui si fece più cupo in volto e bofonchiò solo un “ah” a mezza voce.

«Allora come mai sono atterrati qui?» si chiese River anfanando verso le porte del TARDIS.

«Non hai controllato la scatola base si sono schiantati» disse lui. Aprendole la porta e richiudendola dietro River. Era chiaro che non voleva averci nulla a che fare.

Ero parecchio irritata.

«Spiega!» sbottai arrabbiata

Il Dottore tornò verso la console e iniziò a tirare le leve per partire.

«Chi è quella?! E come mai ti conosce?! E come ha fatto a organizzare tutto!?» sbraitai. Mentre lo spirito diceva qualcosa al Dottore. riuscii a cogliere solo le parole

«Amy... Irritata... te l’avevo detto»

Lui ignorò lo Spirito e continuando a premere i pulsanti e lavorare con lo scanner mi rispose

«é ima lunga storia e ne conosco solo una parte. filiamocela»

«Perché stiamo scappando?» chiese lo Spirito

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«Perché è il futuro. Il mio futuro da quanto ho capito»

«Non si sfugge al futuro» gli feci notare io.

«Posso evitarlo se voglio. Il Tempo non è il mio padrone!» replicò lui scostante e arrabbiato.

«Scusa Dottore ma li fuori c’è un pianeta?» chiesi curiosa

«Certo che c’è un pianeta!» sbraitò lui adirato.

«Mi avevi promesso un pianeta!» constatai. Poi feci la mia migliore espressione da cucciolo e chiesi

«Cinque minuti?» lui mi guardò poi sospirò e si arrese

«e va bene cinque minuti!»

Mi misi a saltellare sul posto e corsi verso le porte del TARDIS

POV dottore

«Cinque minuti ma non uno di più e apri bene le orecchie non mi farò coinvolgere in nessuna pazzia da quella donna!» dissi mentre Amy correva fuori. Rimanemmo solo io e James

Chi è Dottore? quella Donna intendo.

È questo il bello James. Non lo so.

Come non lo sai!

Tu vieni dal mio futuro come lei. Ti ho mai parlato di lei?

No non ricordo nessuna River Song. L’unica persona di cui tu e Amy avete parlato è stata una certa Melody.

Melody? Chi è questa Melody?

Spoiler Dottore! Non posso dirti nient’altro

Tu sai molto più di quello che vuoi dirmi non è vero James Potter?

E tu sei molto più curioso di quello che mi aspettavo

Lui sorrise misteriosamente e poi seguii Amy fuori dal TARDIS.

Eravamo atterrati su della roccia un altopiano roccioso. River era intenta a fissare la nave schiantata.

«Cosa l’ha fatta schiantare?»

«Il portello è stato sigillato subito dopo che tu l’hai fatto esplodere i motori sono andati fuori fase nessun sopravissuto..» spiegai

Amy dietro di me mi disse

«Non vuoi nemmeno presentarci?» era alquanto indispetita.

«Amy Pond, spirito professoressa River Song»

«oh diventerò una professoressa!» disse lei compiaciuta.

Ero irritato.

«Guarda che non faccio il taxista. Non verrò a prenderti ogni volta che avrai voglia di lanciarti da una nave spaziale!»

La sua risposta mi irritò ancor di più

«Sapessi quanto ti sbagli Dottore!» ribatté melliflua lei.

Poi cambiò argomento

«C’è una cosa nella stiva di quella nave che non potrà mai morire » disse enigmatica.

Poi si girò prese un radiolina e iniziò a dire come se stesse parlando al telefono

«si sono io»

Pausa

«si sono sul luogo del impatto. Localizzate tramite il mio segnale»

Poi mi chiese di sonicizzarla per potenziare il segnale.

Di mala voglia estrassi il cacciavite sonico e glielo puntai addosso. Mentre un irritantissima Amy commentava

« Dottore l’hai sonicizzata»

La ignorai meglio non far infuriare anche James.

POV Amy

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River estrasse dalla borsa un libro blu.

«Cos’è quel libro?» chiesi interessata

«Stanne alla larga» mi ammonii il Dottore

«Okay ma cos’è?» chiesi incuriosita

« Il suo diario. In cui c’è il so passato. Il mio futuro. Continuiamo ad incontrarci nel tempo sbagliato»

Proprio allora degli uomini vestiti da militari arrivarono sul pianeta.

Il capo deigli uomini armati esordii

«Dottoressa Song,mi aveva promesso un esercito. Invece qui vedo solo una ragazza , un tizio idiota con un cravattino e un fantasma» disse l’uomo sprezzante

«No le avevo promesso l’equivalente di un esercito. le presento il Dottore»

«Il tizio idiota con il cravattino che ti deve salvare la vita in caso di necessità» disse il Dottore. Mimando un saluto militare

«Sono mortificato signore. Padre Ottaviano Signore 20 Chierici al mio comando. La dottoressa Song ci sta aiutando in questa operazione sottocopertura. La Dottoressa le ha spiegato con cosa abbiamo a che fare? »

«Dottore tu sai qualcosa sul argomento angeli piangenti»

  
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