Capitolo 10
River Song
NDA Ciao a tutti! Vorrei ringrazziare Joasteroide, Dani, dub01,samuela e shalycohen per lerecensioni. inoltre sono arrivata al decimo capitolo e a River . chi conosce Doctor Who e ha visto le puntate della sesta e settima stagione sa chi è gli altri beh lo scoprirete. Inoltre sono tristissima perché ieri ho visto la 7x05 e non mi piace il destino che haavuto un personaggio
inoltre qualcuni di voi mi aveva chiesto di dare più spazio a James. ed eccomi qui! Vi ho accontentati!va beh ora la smetto
Baci Marty Evans
POV Dottore
Siamo appena partiti dal bunker di Churchill. Amy era andata a dormire e James era sparito. Ero appoggiato a una delle ringhiere del TARDIS e da li osservavo la sala comandi e l’entrata sotto di me.. Ad un certo punto senatii uno sbuffo di aria fredda.
«Ciao James» dissi senza voltarmi. Percepivo che era arrabbiato anche voltato. La sua ira riempiva la stanza. Ed era infuriato con me. .
«Guardami» non era una richiesta era un ordine. Io odiavo gli ordini e le persone che mi davano ordini. Ma James era arrabbiato. e potevo anche intuire il motivo. Così mi voltai lentamente verso di lui.. Una volta che l’ebbi di fronte. Lo guardai con la massima calma che potevo avere e aspettai sistemandomi il farfallino.
«lo fai sempre» disse James e capii che voleva girare intorno al vero argomento che bolliva in pentola. Io non avevo nulla in contrario a parlare al una di notte su una nave spaziale avevo tutta l’eternità così lo assecondai.
«Cosa?» chiesi oltre a prendere tempo non capivo di cosa stesse parlando.
«Quello stupido farfallino che ti ostini a portare con tanto orgoglio. Te lo sistemi sempre quando sei nervoso.»
Non ci avevo mai fatto molto caso. . ma aveva ragione. Poi mi accorsi che aveva anche insultato il mio farfallino. E i farfallini non si devono insultare sono forti.
«Potter non insultare i farfallini! I farfallini sono fighi!»
Lui scoppiò a ridere
«Sei sempre il solito vecchio pazzo con una cabina Dottore! Non cambierai mai!» disse divertito. Ma intuì che stava ancora temporeggiando
«Se non fossi un vecchio pazzo con una cabina non potrei più chiamarmi il Dottore! Comunque va al punto James ho sonno!» sbuffai un po’irritato.
«Dritto al punto come sempre eh? Mi ricordi molto Sirius da questo punto di vista. Anche lui non sopportava che temporeggiassi mi diceva sempre “Prongs smettila di girarci intorno e dimmi quel cacchio che devi” Ah Paddy quanto mi manchi!» io sbadigliai. James non mi stava annoiando. Ma ero veramente stanco .
(si. Come no! N.D. Autrice.)
(Ehi guarda che salvare il mondo è impegnativo! N.D.Dottore)
(certo, certo,stancante. E ora vai avanti con la storia N.D.A)
( ah questa è schiavista! Non sono una macchina io eh! Sono u Signore del Tempo Rispettato e temuto non mi puoi trattare così!N.D. Dottore)
( Io ti tratto come mi pare e piace Zitto e lavora N.d A)
(Non ti preoccupare questa è pazza. Malgrado sia innamorata di un figo come me) N.D.James.)
(Già solo per il fatto che si sia innamorata di te è pazza N.d.A.)
(Potter cosa hai detto!? N.d.A.)
* James con espressione innocente * (Io? niente mia signora N.D. James)
(Potter guarda che posso farti fare una brutta fine N.d.A. )
(Tanto sono già morto N.D.James.)
Si ma potrei far sopravvivere Lily e farla spossare con Mocciosus.., che ne dici? N.d.A.)
( no ti supplico! Mocciosus e Lily no! Farò tutto quello che vuoi! N.D. .James
(Bene aborra continua la storia che non ho tutto il giorno!)
«Vai al punto James» dissi spazientito.
«Amy» disse
«Cosa centra Amy?» chiesi sempre più stupito.
« Mi hai chiesto di arrivare al punto. Eccolo qui: Amy»
Ora capivo. Voleva parlare di Amy.
«Cosa succede?» chiesi.
«L’hai baciata» lo guardai stupito.
«Io cosa?» chiesi stupito
«L’hai baciata sulla fronte.» mi acusò
«Si e allora?» chiesi non capendo dove volesse andarea parlare
«E allora? Dice lui. Quella è mia moglie!» disse furente.
« Sei geloso di me e Amy vero? Beh non sono io quello con cui stava a Leadworth»
«si sta innamorando di te!» era un accusa
«Sciocchezze!» dissi convinto.
«Ma tu non vedi come ti guarda! il suo sguardo sembra adorante! Lei si è innamorata di te! E tu di lei!»
«Io non sono inna...»
«Non negarlo! Me ne sono accorto sai? Mi accorgo di come la fissi a volte. Sembra che tu abbia appena trovato il paradiso eppure io lo sapevo»
«Cosa intendi con lo sapevo?» chiesi interrogativo
«Quando vi conobbi a Hogwarts nel
vostro futuro. Voi
stavate già insieme. perciò questo discorso
è inutile. Ma voglio che tu
sappia che io la
amo. La amo più della
mia stessa vita. Darei tutto per proteggerla. Darei tutto.
M «me
ne rendo conto. Mi dispiace James. Mi dispiace per ciò che
ti è successo. Ma
vorrei che nonostante Amelia i
nostri rapporti
restinino li stessi. Perché
ti voglio
bene. è da tanto tempo che non ho un amico James. Troppo
tempo.» «D’accordo ma non pensare di avere
vita facile per
quanto riguarda Amy
Dottore dovrà scegliere
lei io ormai non sono
che un ombra. Sono parte del tuo
corpo ormai perciò non
dovrei essere geloso perché
siamo la stessa persona. Insomma abitiamo
nello stesso corpo. Ma
lo sono. Ogni
volta che vi guardate o sfiorate non
riesco a pensare ad altro» mi disse si sentiva anche un
po’ in colpa per la sua
gelosia Dio era così umano! «è
solo umano James. La tua gelosia è un sentimento umano tu mi
stai facendo
scoprire sentimenti ed emozioni che non ho mai provato.» James
rise «Cosa
c’è di divertente?» «Il
fatto che tu non
sia mai stato geloso» «non
ho detto questo» James
sospirò e si voltò
verso
la ringhiera e mi chiese «Sei
mai stato innamorato veramente?
E non
parlo delle mille compagne
di viaggio
che hai avuto. Ne
delle donne che hai
sedotto.Parlo di amore vero» sicuramente James
pensava che non gli avrei risposto. Invece io mi appoggiai
alla
ringhiera e guardai il mio TARDIS dal alto. Poi mi decisi a parlare «
Si mi sono innamorato una volta. Ma è stato molte vite
fa» «Rose?»
mi chiese lui «Si
Rose, la mia dolce Rose. Una persona buona e dolce ed è
morta per colpa mia. Ma
non accadrà la stessa cosa a Amy. Te lo giuro James.
Farò qualsiasi cosa perché
non accada» dissi mentre
una valanga di
ricordi mi sommergeva. Per
fortuna
James mi disse
«Ti credo . e scusami se ti
ho
giudicato.» poi mi diressi lentamente verso
camera mia. Ma
quella notte non dormii.
Troppo attanagliato
dai ricordi. *** Quella
mattina quando Amy si svegliò e arrivò alla sala
comandi io e James quasi ci
prendemmo un infarto.. Indossava
una
maglia rossa a maniche lunghe degli shorts neri
dei collant e delle scarpe da ginnastica. «Buongiorno!»
esclamò lei «Scusa
ma tu hai intenzione di uscire così?» chiese James
che penso stesse per morire
di nuovo dallo shock. Amy alzò gli
occhi al cielo. «Si
perché cosa c’è che non va?»
chiese con semplicità. «Cosa
c’è che non va? Sei vestita in modo ehm
provocante» «E
con questo cosa vorresti insinuare Spirito? Sei peggio di mia
zia!» esclamò Amy
piccata «Non
paragonarmi a una vecchia inacidita!» saltò
su James. «Sei
un idiota te l’ha mai detto nessuno?!» disse Amy
portandosi di
fronte a James e
sfidandolo con lo sguardo. Io
intanto stavo inserendo delle
coordinate per partire. «Si
c’è stato qualcuno in passato. Ma poi ha cambiato
idea. Io gli ho fatto
cambiare idea» disse James. E capii che stava parlando della
Amy del passato
Lily Evans. «e
sentiamo come hai fatto a far cambiare
idea a quella persona?» chiese Amy
con
tono di sfida. «Mas
con il mio irresistibile fascino naturalmente Pond!» disse James orgoglioso mostrando
un sorriso a trentadue
denti. «Sei
un idiota arrogante!» ribatté Amy «e
tu una stronza seccante!» «Deficente!» «saccente» «vanesio» «acida» «imbecille» «BASTA!!» Loro mi guardarono sconcertati «Quando avete finito di
fare i bambini
chiamatemi! Siete irritanti!» dissi «Okay scusa hai ragione! La
piantiamo! Non è vero Spirito?
Allora dove andiamo?» «In un museo»
risposi sorridendo Ci
materializzammo in
una delle sale del Archivio Delirium Appena uscii dal TARDIS io e James ci
mietemmo a studiare le
molte teche dov’erano esposti gli oggetti.
«possiamo andare su un
pianeta ora? Una mega astronave, il
bunker di Churchill... ora voglio vedere un pianeta!» Sembrava una bambina capricciosa. Ed
era buffissima con un
espressione corrucciata in volto. «Amy, questo non
è solo un vecchio asteroide. È
l’archivio
Delirium l’ultima
dimora dei monaci
senza testa e il
più grande museo che
sia mai esistito» «Hai una macchina del tempo
che te ne fai dei
musei?»
Non gli risposi
perché il
mio sguardo fu attratto da una
scatola su cui c’erano dei graffiti. Ma non erano semplici
graffiti. Da quanto
non vedevo quella
scrittura! Erano passati
secoli dal ultima
volta. Quella era
la mia lingua. Quei segni erano in
galifreyano «Fantastico! Una vecchia
scatola!» disse Amy annoiata. James invece mi guardava interessato
visto che aveva capito
cos’erano i graffiti. «viene da un vecchio
incrociatore strlainer. È una scatola
base» «Cos’è
una scatola base?» mi chiese Amy « è come la
scatola nera di un aereo. Ma questa può volare.
Se al astronave succede qualcosa. La scatola base torna alla base con
tutti i
dati di volo» spiegai «Affascinante . Cosa centra
con noi?» «Le scritte sono in
galifreyano antico. La lingua perduta
dei Signori del Tempo» questa volta Amy mi ascoltava
interessata «Ci sono stati giorni, in
un epoca lontana, in cui queste
parole potevano incenerire
le stelle,dare
origine a imperi e rovesciare gli dei» «Che cosa
c’è scritto?» chiese Amy affascinata «Ciao Dolcezza» Poi con il cacciavite sonico aprii la teca, presi la scatola
e scattai verso il
TARDIS Amy e James dietro di me. Mentre
l’allarme scattava «Abbiamo appena rubato una
scatola in un museo!» esclamò
James quando entrammo nel
TARDIS «è eccitante non
l’avevo mai fatto prima!» continuò «E in illegale!»
gli fece notare Amy «Sempre perfettina fino al
midollo eh Evans?» «Scusa come mi hai
chiamata?» chiese Amy James
si accorse del
errore. «scusa è che tu
mi ricordi qualcuno.» «guardiamo
il video di
sicurezza.»disis per evitare che Jaes si ficase in un guaio
più grosso di lui e
per evitare le domande di Amy 12.000 anni prima Un uomo con un frac e due
uomini armati alle
spalle si avvicinò a un terzo uomo
anche lui armato ma
con un espressione ebete sul viso.
Le labbra del uomo erano macchiate di rossetto.
L’uomo in frac si avvicinò al
tizio e disse «rossetto allucinogeno. Lei
è qui.» Intanto in un
altro corridoio
una donna bionda
con un abito da
sera blu notte
delle scarpe dal tacco a
spillo,e degli occhiali da sole avanzava sicura verso un portello. Lo
aprì con
una pistola laser e vi entrò. Qui
si mise davanti alla scatola base del
incrociatore e con la pistola laser incise i graffiti in galfireyano.
Sapeva
che l’unico modo per fuggire di li era il Dottor una volta
uscita dalla
stanza si
abbassò gli occhiali per far
capire a lui chi era. POV Amy Il Dottore aveva messo la scatola
accanto al suo
scanner. E ci stava armeggiando. Finalmente si riuscii a vedere
qualcosa una donna ( la
stessa di prima) «La festa è
finita Dottoressa Song» disse un uomo in
frac. Davanti a lui
stavano due
militari con i fucili puntati
verso la donna. La
donna che era di
spalle si girò verso l’uomo
in frac «Scusa Alistar , ma dovevo
proprio vedere cosa c’era nel tuo
cavò . voi non sapete cosa c’è.
Nessuno di voi, allora ascoltatemi bene questa astronave non
arriverà a
destinazione.» L’ uomo in frac Alistair
disse ai due soldati
al suo servizio «Aspettate che scappi. Non
deve sembrare un esecuzione.» La
donna guardò uno
strano braccialetto che aveva al polso e disse una serie di numeri che
non
capii. Ma
il Dottore si
perché inizio ad armeggiare con i pulsanti della console «Cosa ha detto?»
chiese lo spirito. «Sono coordinate»
lui mise in funzione il TARDIS. Intanto la donna nel video aveva
fatto esplodere il
portello
e si era lanciata nel vuoto. Nello stesso momento il
Dottore fermò il
TARDIS e spalancò
la porta tendendo una
mano verso l’esterno. La
donna del video il
cadde letteralmente sopra. Provocandomi un intensa fitta di
gelosia allo stomaco. Chi
è quella donna? E
perché l Dottore sembra conoscerla? «River..»
riuscì a dire lui «Dottore, segui quella nave
spaziale.» ordinò River. Si misero alla giuda del TARDIS la donna
da una parte lui dall’altra. «Sfruttano la curvatura
li stiamo perdendo!» gridò la donna.
Io ero sempre più gelosa e nervosa.
Quella donna sapeva pilotare il TARDIS. Lui tirò una delle leve
del TARDIS lo spirito non lo vedevo
da nessuna parte probabilmente era nel corpo del Dottore. «Usa li
stabilizzatori»
gli ordinò lei «il TARDIS non ha
stabilizzatori!» disse lui offeso «Certo che ce li ha! I
pulsanti blu
davanti a te!» «Quelli non servono a
niente sono solo... blu!» «Sono gli stabilizzatori
blu!» disse lei premendoli. IL
TARDIS smise di
muoversi di colpo andando molto lentamente. «già. Ma adesso
è una noia però!» si lamentò
lui che di
certo si stava indignando perché quella donna sapeva molte
più cose di lui sul
TARDIS. Così
decisi di metterlo sulle
spine gli arrivai alle spalle e gli sussurrai. «Perché lei sa
pilotare il TARDIS?» chiesi. Lui sembrò
ferito da quella constatazione. «Pilotare! E tu questo lo
chiami pilotare!» Intanto River stava facendo
cose che non riuscivo a capire. Capii
solo l’ultima
frase. «Ho parcheggiato
proprio accanto al astronave.» Il
Dottore io e lo
spirito ( che aveva deciso finalmente
di
degnarci della sua regale presenza) la guardammo sbalorditi «Come parcheggiato? Non
siamo atterrati!» s’indignò il
Dottore. «Ti sbagli noi siamo appena
atterrati» gli disse River
senza mezzi termini. «ma non ha fatto
rumore!»s’indignarono lo spirito e il
Dottore «Non farebbe mai questo
rumore se tu non lasciassi i freni
inseriti»
Li rimproverò River puntando un dito contro il
Dottore. «E’ vero. Ma
è un rumore che adoro!» esclamò lui. «Pond, spirito con me,
diamo un occhiata» disse lui
dirigendosi verso le porte del TARDIS «No!aspetta verifica
ambientale!» disse River ammonendolo Lui non sembrò farci caso
e ribatté sarcastico «Oh certo bisogna
verificare!» Poi aprì una delle porte
del TARDIS . mise la testa fuori e
disse. « Il tempo è
bello! Siamo sul Alfava Metraxi il settimo
pianeta del sistema Dundra, atmosfera ricca di ossigeno,niente tossine
giorno
di undici ore e.. foese pioverà in serata»! Disse lui divertito. Io
ridacchiai. Lo spirito invece chiese «Come mai sai pilotare il
TARDIS?» River sorrise. «Ho avuto
l’insegnante
migliore» Il Dittere fece una faccia
compiaciuta. «Beh.. si..
modestamente..» disse
arrogantemente
lui. Lei lo interruppe «Peccato
che tu quel giorno avessi da
fare!»
Lui si fece più cupo
in volto e bofonchiò solo un “ah” a
mezza voce. «Allora come mai sono
atterrati qui?» si chiese River anfanando
verso le porte del TARDIS. «Non hai controllato la
scatola base si sono schiantati»
disse lui. Aprendole
la porta e
richiudendola dietro River. Era chiaro che non voleva averci nulla a
che fare. Ero
parecchio
irritata. «Spiega!» sbottai
arrabbiata
Il Dottore tornò
verso la console e iniziò a tirare le leve per partire. «Chi è quella?!
E come mai ti conosce?! E come ha fatto a
organizzare tutto!?» sbraitai. Mentre lo spirito diceva
qualcosa al Dottore. riuscii
a cogliere solo le parole «Amy... Irritata... te
l’avevo detto» Lui ignorò lo Spirito e
continuando a premere i pulsanti e
lavorare con lo scanner mi rispose «é ima lunga
storia e ne conosco solo una parte. filiamocela» «Perché stiamo
scappando?» chiese lo Spirito «Perché è il futuro. Il
mio
futuro da quanto ho capito» «Non si sfugge al
futuro» gli feci notare io. «Posso evitarlo se voglio.
Il Tempo non è il mio padrone!»
replicò lui scostante e arrabbiato. «Scusa Dottore ma li fuori
c’è un pianeta?» chiesi curiosa «Certo che
c’è un pianeta!» sbraitò lui
adirato. «Mi avevi promesso un
pianeta!» constatai. Poi feci la mia migliore
espressione da cucciolo e chiesi «Cinque minuti?»
lui mi guardò poi sospirò e si arrese «e va bene cinque
minuti!» Mi
misi a saltellare
sul posto e corsi verso le porte del TARDIS POV dottore «Cinque minuti ma non uno
di più e apri bene le orecchie non
mi farò coinvolgere
in nessuna pazzia da
quella donna!» dissi mentre Amy correva fuori. Rimanemmo solo
io e James Chi
è Dottore? quella
Donna intendo. È
questo il bello
James. Non lo so. Come non lo sai! Tu vieni dal
mio
futuro come lei. Ti ho mai parlato di lei? No non ricordo nessuna River
Song. L’unica
persona di cui tu e Amy avete parlato è stata una certa
Melody. Melody? Chi è
questa Melody? Spoiler
Dottore! Non
posso dirti nient’altro Tu sai molto
più di
quello che vuoi dirmi non è vero
James
Potter? E tu sei
molto più curioso
di quello che mi aspettavo Lui
sorrise misteriosamente
e poi seguii Amy fuori dal TARDIS. Eravamo atterrati su della roccia un
altopiano roccioso. River
era intenta a fissare la nave schiantata. «Cosa l’ha fatta
schiantare?» «Il portello è
stato sigillato subito dopo che tu l’hai
fatto esplodere i motori sono andati fuori fase nessun
sopravissuto..» spiegai Amy
dietro di me mi
disse «Non vuoi nemmeno
presentarci?» era alquanto indispetita. «Amy Pond, spirito
professoressa River Song» «oh diventerò
una professoressa!» disse
lei compiaciuta. Ero irritato. «Guarda che non faccio il
taxista. Non verrò a prenderti
ogni volta che avrai voglia di lanciarti
da una nave spaziale!» La
sua risposta mi
irritò ancor di più «Sapessi quanto ti
sbagli Dottore!» ribatté melliflua lei. Poi cambiò argomento «C’è
una cosa nella stiva di quella nave che non potrà mai
morire » disse enigmatica. Poi
si girò prese un
radiolina e iniziò a dire
come se stesse
parlando al telefono «si sono io» Pausa «si sono sul luogo
del impatto. Localizzate tramite il mio segnale» Poi mi chiese di sonicizzarla per potenziare il segnale. Di
mala voglia
estrassi il cacciavite sonico e glielo
puntai addosso. Mentre un irritantissima Amy commentava « Dottore l’hai
sonicizzata» La ignorai meglio non far infuriare
anche James. POV
Amy River estrasse
dalla
borsa un libro blu. «Cos’è
quel libro?» chiesi interessata «Stanne alla
larga» mi ammonii il Dottore «Okay
ma cos’è?»
chiesi incuriosita « Il suo diario. In cui
c’è il so passato. Il mio
futuro. Continuiamo ad incontrarci
nel tempo sbagliato» Proprio
allora degli
uomini vestiti da militari arrivarono sul pianeta. Il capo
deigli uomini
armati esordii «Dottoressa Song,mi aveva
promesso un esercito. Invece qui
vedo solo una ragazza , un tizio idiota con un cravattino e un
fantasma» disse
l’uomo sprezzante «No le avevo promesso
l’equivalente di un esercito. le
presento il Dottore» «Il tizio idiota con il
cravattino che ti deve salvare
la vita in caso di necessità» disse
il Dottore. Mimando un saluto militare «Sono mortificato signore.
Padre Ottaviano Signore 20 Chierici
al mio comando. La dottoressa Song ci sta aiutando in questa operazione
sottocopertura. La Dottoressa le ha spiegato con cosa abbiamo a che
fare? » «Dottore
tu sai
qualcosa sul argomento angeli piangenti»