Fanfic su artisti musicali > Ed Sheeran
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Autore: elementare watson    21/06/2013    1 recensioni
ho aggiunto un i'mmagine di copertina!!!!!!
Dal testo:La violenza non è divertente e di certo nemmeno un gioco, io lo so ma papà sembra proprio non saperlo.
Una ragazza orgogliosa che non vuole apparire debole;
Un professore che non vuole far altro che proteggerla...
Genere: Drammatico, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ed Sheeran
Note: AU | Avvertimenti: Violenza
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Entrammo al cinema, il professore si offrì di comprarmi i pop-corn ma io declinai, faceva gia abbastanza per me.
I nostri posti erano praticamente i migliori di tutta la sala; i posti centrali di una fila poco più giu della prima in alto, la sala era gremita di gente ma non riconobbi nessuno, anche a causa della poca luce; già, eravamo arrivati un po' in ritardo, la publicità era cominciata da qualche minuto, bè, tanto di guadagnato.
Il film fu fantastico, erano secoli che non andavo al cinema, c'ero stata si e no tre volte in tutta la mia vita; giovane vita.
Stavamo uscendo dalla sala, il corridoio era sovraffollato perchè l'orario del termine del film coincideva con quello di altri due, la gente spingeva in tutte le direzioni, da destra, da sinistra, ma sopratutto da dietro, sulla mia schiena provocandomi degli spasmi.
Mr. Sheeran mi afferrò per un polso strattonandomi nella sua direzione, mi sentii sollevata quando sentii la sua mano, avevo paure che avrei potuto perderlo di vista in quella confusione; non riuscimmo ad oltrepassare la folla ma raggiungemmo il muro.
Vedere tutte quelle persone combattere per raggiungere per primi l'uscita era esilarante, cominciai a ridere senza una ragione apparente, evidentemente Mr. S. la pensava come me dato che anche lui si era messo a ridere.
Pian piano il corridoio si liberò e anche noi uscimmo
-Ti è piaciuto il film?-
mi chiese mentre camminavamo verso le porte a vetri dell'edificio
-Piaciuto?! Sta scherzando?! E' stato fantastico!-
risposi, forse con un po' troppo trasporto suscitando una risata nel prof
-Mi fa piacere-
disse.
Stavamo per salire in macchina, il professore mi aveva addirittura aperto lo sportello, quello era il segnale che era ora di tornare a casa e io non volevo, sentii le gambe cedere e per cercaer di rimanere in equilibrio afferrai il braccio di Mr. Sheeran, lui cinse la mia vita per sorreggermi 
-Va tutto bene, andiamo a cena-
quando sentii quelle parole di conforto pensai che il prof potesse leggemi nella mente, scossi la testa per scacciare quello strano pensiero
-La deve smettere di offrirmi ogni cosa altrimenti andrà in rovina-
dissi scherzosamente
-Hai ragione, allora vieni a cena da me-
sentenziò, quell'ipotesi non era nella lista delle possibilità, io non parlavo sul serio, la risposta che avrebbe dovuto darmi era "poi mi ripagherai" oppure "allora ti riporto a casa", ma non propormi, anzi decidere, che sarei andata a cenare a casa sua, era pur sempre un mio insegnante e io una sua studentessa, non volevo metterlo nei guai in alcun modo e fu quello che gli dissi ma lui rispose che non c'era alcun problema, che avrei dovuto fidarmi, e come potevo non farlo? Era l'unica persona con cui mi sentivo in pace.
 
Viveva in un appartamento al terzo piano in un palazzo che faceva parte di un complesso, l'ascensore era rotto, ma non lo avremmo usato comunque per talmente poche scale, entrai 
camminando lentamente guardandomi intorno, l'ingresso era molto ordinato, io rimasi sul tappetino
-Entra, che stai aspettando?-
disse il professore, lo seguii insicura fino alla cucina, mi sentivo un'intrusa, non avrei dovuto trovarmi li, in più il professore si comportava come se io conoscessi gia benissimo casa sua, come se quella situazione fosse normale e consueta, avevo paura di fare qualcosa di sbagliato.
Quando lasciammo il corridoio riconobbi nel caos della cucina il tipico "habitat" di un uomo che vive da solo, mi sedetti su una sedia, lui liberò il tavolo dalle risme che lo ricoprivano, diede un occhiata nella credenza e poi nel frigo
-Spero ti piaccia tonno e pane-
disse sorridendo imbarazzato
-Non si preoccupi, ciò che fa per me è più che abbastanza-
lo rassicurai.
Intavolò due scatolette di tonno, pane, piatti, bicchieri e una bottiglia d'acqua e cominciammo il nostro pasto.
 
A differenza di come la avevo immaginata, la cena fu piacevole, niente silenzi imbarazzanti, avevamo più interessi in comune di quanto non potessi immaginare.
Dopo aver mangiato rimanemmo seduti a parlare per diversi minuti, cercavo di non portare il discorso in punti morti altrimenti ci sarebbe stato il pretesto per riportarmi a casa, e io non volevo tornarci.
Comunque, ero a corto di argomenti, tanto più che finii a parlare di sesso, non chiedete come, non ne ho idea, non me lo ricordo proprio e forse avrei dovuto evitarlo
-Hey, questa non è la mia area di competenza, questi argomenti dovresti trattarli con il tuo insegnante di educazione sessuale-
disse mettendo le mani avanti, ci mettemmo a ridere entrambi
-Scusi, ha ragione-
dissi, lui sorrise
-Scherzavo, possiamo parlare di qualsiasi cosa, ricordi?-


Autor: scusate per il ritardo e per la schifezza che ho scritto credo che mi fermerò una settimana o due per pensare bene a come continuare... mi raccomando non scordate di recensire!!(=
  
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