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Autore: CUCCIOLA_83    07/01/2008    6 recensioni
[...] La piccola Elizabeth guardò fuori dal finestrino, osservò la città che da lassù le sembrò così piccola, in quel momento si ricordò del pacchetto che Spencer le aveva dato, lo aprì e dentro una scatola bianca emerse una copia di “Orgoglio e pregiudizio”, lo aprì e vi trovò una dedica “alla mia Lizzy nella speranza che si ricordi sempre di me. A presto, tuo S.R. o Mr. Darcy”. Elizabeth guardò ancora fuori dal finestrino, «un giorno tornerò» sussurrò. [...]
Genere: Romantico, Drammatico, Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Spencer Reid, Un po' tutti
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Tutte le cose prima o poi hanno una fine. Ma di sicuro non l'amore vero.

Buona lettura








Lizzy era uscita dall’ospedale già da una settimana, ma Spencer non le permetteva ancora di lasciare il letto per più di un’ora,

«Spencer, mi sento bene, domani posso uscire? Ti prego ho bisogno di aria» disse Lizzy,

«non se ne parla» rispose con fermezza,

«eddai, solo un paio d’ore» disse ancora facendogli gli occhi dolci,

«non ci provare, non funziona..» disse Spencer poco convinto,

«ne sei sicuro? Se vuoi vengo in ufficio con te. Mi basta uscire di qui» propose,

«vedremo… ti serve qualcosa prima che vada di la?» chiese, Lizzy ci pensò un po’, si vergognava nel chiederglielo ancora,

«ecco, io.. non me la sento ancora di…» abbassò lo sguardo verso il letto,

«certo, non ti preoccupare, resterò ancora qui con te» rispose,

«grazie..» disse facendogli posto.

Erano lì sdraiati l’uno vicino all’altra, e i loro curi cominciarono a battere talmente forte che sembrava volessero schizzare fuori,

«L..Lizzy..» la chiamò,

«sì? Cosa c’è?» chiese lei,

«hem.. no, niente..» si affrettò a rispondere, «buonanotte..» disse ancora,

«buonanotte» rispose.

*****

la mattina seguente Lizzy riuscì a convincere Spencer a farla andare con lui al lavoro.

Quando entrambi fecero il loro ingresso negli uffici della BAU, vennero assaliti dai vari membri della squadra,

«ciao Elizabeth! Che bello rivederti qui!» disse Garcia abbracciandola, o per meglio dire stritolandola,

«a.. anche io lo sono.. ma vorrei respirare» disse Lizzy,

«oddio scusa..» si scusò Penelope,

«non ti preoccupare non sono così fragile» sorrise,

«ciao finalmente Reid, ti la lasciato uscire di casa» disse Emily,

«già, ci ho messo due giorni per convincerlo» disse ridendo Lizzy,

«non volevo che ti stancassi, tutto qui» si giustificò Reid,

«avrei una proposta, cosa ne dite di uscire questa sera? Per festeggiare la guarigione di Elizabeth» propose JJ,

«non so se sia il caso..» disse Reid,

«dai Spencer»disse Lizzy facendogli ancora gli occhi dolci, seguita a ruota da Garcia, Emily e JJ,

«ok, ok ma ora smettetela!» disse Reid allontanandosi da loro, peccato che Garcia e JJ continuarono ad inseguirlo.

Rimaste sole, Lizzy ed Emily cominciarono a parlare tra loro,

«allora, come stai, realmente?» chiese Emily,

«a parte la mano destra che è ancora un poco rigida, le cicatrici, gl’incubi e la paura del buio, direi che sto bene» rispose,

«mi dispiace, non deve essere facile» disse ancora la donna

«già, ma almeno non sono sola. A suo modo Spencer mi aiuta tantissimo» sorrise guardandolo, mentre cercava di seminare Garcia e JJ,

«quindi, per ora resti qui?»chiese

«sì, per ora sì. Sempre che mi voglia tra i piedi» scherzò Lizzy,

«io sono sicura di sì» sussurrò Emily.

*****

Mancava meno di un’ora all’appuntamento e Lizzy non accennava ad uscire dalla sua stanza. Preoccupato, Spencer, bussò più volte alla porta ma non ottenne risposta,

«Lizzy, sto entrando» avvertì, aprì la porta e chiuse gli occhi per ogni evenienza,

«puoi aprire gli occhi, prima di farti male» disse Lizzy, Spencer li riaprì lentamente, e la trovò in piedi davanti allo specchio in tuta, mentre a terra e sul letto erano sparsi un mucchio di vestiti,

«cos’è successo?» chiese,

«niente, è solo che qualsiasi cosa mi provo, vedo solo i segni dei.. suoi denti» rispose lasciandosi cadere sul letto, Reid le si sedette vicino,

«se vuoi ti aiuto a trovare qualcosa» si propose, Lizzy sorrise, «hey, guarda che non sono così imbranato come sembro. Non ci credi? Ok, vediamo. Questa camicetta rosa è molto carina e poi è a maniche lunghe, quindi, i segni sulle braccia non si vedranno, poi questa gonna nera, con delle calze nere, in modo che anche quelli sulle gambe sono a posto» disse prendendo gli abiti,

«grazie, ma per il collo? Il trucco non basta» disse fissando la sua immagine riflessa nello specchio,

«non eri tu la maga della moda? Basta usare uno di questi» disse indicando alcuni foulard appesi nell’armadio,

«ok, agli ordini dottore. Potresti uscire? Così mi cambio» chiese, prendendo in mano i vestiti,

«hem, si certo. Ti aspetto di la» disse uscendo di scorsa.

Arrivati al locale, trovarono subito gli altri membri della squadra, compreso Gideon e un’altra donna bionda, Elly la moglie di Hotchner.

Seduti al tavolo parlando del più e del meno, ma nessuno toccò l’argomento rapimento, e Lizzy fu molto grata per questo. Improvvisamente Morgan la invitò a ballare,

«ok! Penelope non ti dispiace, vero?» chiese Lizzy,

«vai pure ragazza, ma mani a posto»disse puntandole il dito contro, ridendo,

«agli ordini» così Lizzy andò sulla pista da ballo con Derek. Spencer si scoprì a non riuscire a toglierle gli occhi di dosso mentre ballava, peccato che tutti se ne accorsero,

«cos’aspetti?» chiese JJ,

«per cosa?» chiese a sua volta Spencer,

«ad andare da lei..» disse Emily

«no, voglio dire, non è il caso» rispose,

«Reid, fidati, devi farti avanti. Prima che lo faccia qualcun altro» disse Emily indicando un paio di ragazzi seduti poco distanti da loro, che continuavano a fissare Lizzy,

«ma siamo amici da una vita.. noi…» balbettò Reid,

«basta parlare… vai!»disse Garcia buttandolo giù dalla sedia,

«hey, fa piano» si lamentò Spencer,

«non ti lamentare. Vai!» ordinò ancora Garcia, Spencer non se lo fece urlare un’altra volta e andò anche lui in pista,

«scusa, Morgan, posso?» chiese, l’uomo si voltò,

«ma certo, è tutta tua, Romeo» disse sussurrando l’ultima parte, per poi andarsene, lasciandoli soli,

«rieccoci qui» disse Lizzy,

«gia, se non ricordo male, mi dovevi insegnare a non inciampare sui miei stessi passi» disse a sua volta Reid,

«ma certo» disse porgendogli la mano.

Continuarono a ballare, per modo di dire, per le due canzoni successive, poi il ritmo cambiò,

«finalmente, qualcosa che non rischia di farmi cadere e massacrare i tuoi piedi» disse Reid, «almeno che tu non sia stanca» si affrettò a dire, Lizzy scosse la testa, per poi mettergli le braccia intorno al collo,

«grazie, Spencer» disse,

«per cosa?» chiese confuso,

«per tutto, ma in particolare per essermi sempre stato vicino, ti ho trattatati malissimo, ma nonostante tutto sei ancora qui» disse,

«io ci sarò sempre, te l’avevo promesso» rispose Spencer,

«già» sussurrò Lizzy,

poco dopo, si congedarono dal gruppo e tornarono a casa, in taxi. Arrivati davanti al palazzo però Lizzy si aggrappò, involontariamente, a Spencer, il quale aprì velocemente la porta facendola entrare per prima, solo una volta entrati nell’appartamento, Lizzy, ricominciò a respirare,

«ti senti bene?» chiese Spencer,

«sì, mi devo solo.. riabituare» rispose, cercando di togliersi il cappotto ma senza riuscirci, a causa della mano destra che non collaborava e quella sinistra che continuava a tremare, Lizzy lanciò un grido di frustrazione. Vedendola in difficoltà le si avvicinò e le slacciò i bottoni del cappotto,

«g..grazie» sussurrò,

«d.. di niente, figurati» sussurrò a sua volta.

Nessuno dei due riusciva a guardare l’altro negli occhi ma, quando lo fecero, entrambi sentirono un forza che li attirava l’uno verso l’altra, e nel giro di pochi secondi annullarono le distante tra loro.

Quando si allontanarono erano entrambi rossi in viso,

«s..scusa non so cosa….» tentò di dire, ma Lizzy lo zittì con un dito premuto sulla bocca, per poi baciarlo nuovamente. Questa volta il bacio fu più profondo, e quando si allontanarono entrambi si guardarono e sorrisero, intrecciarono le loro mani, come se non volessero allontanarsi l’uno dall’altra,

«credi che sia una cosa saggia?» chiese Spencer,

«ha qualche importanza ora?» chiese a sua volta Lizzy,

«no, non credo» rispose sorridendo lui, Lizzy annuì.







E fu così che l’allegra brigata arrivò alla fine del suo viaggio inaugurale. Ok scusate è il raffreddore che parla, non io. Però è vero che siamo arrivati alla fine di questa mia prima FF su Criminal Mind.

Ringrazio tutte le persone che hanno letto e commentato, ma anche tutte quelle che hanno solo letto. Spero che vi sia piaciuta, nonostante le incertezze e i sicuri errori che ho fatto.

presto, non so ancora bene quando, pubblicherò un’altra ff sempre su questo argomento e mi auguro che la seguiate con la stessa passione. In pratica sarà l’evoluzione di questa, con protagonisti sempre Reid e Lizzy, e tutti gli altri personaggi faranno da contorno, ma con un’aggiunta che spero gradirete, vi do solo un piccolo indizio “Las Vegas”!

Ora vi saluto, nella speranza di ritrovarci presto sulle pagine di questo sito ;)

Tao tao

   
 
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