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Autore: Angelo Osaki    26/06/2013    0 recensioni
“La vita è fatta di difficoltà e cose positive, ma allora perché io muoio sempre sui problemi? Perché non so risolverli e cado sempre?” E’ una cadere costante, il suo. Dalla scuola, alla musica, passando per la scrittura e finendo con gli amici e la palestra. Un cadere che gli sta costando la sanità mentale. Sente che la sua anima gli urla contro di essere troppo lontano, di star scivolando via da tutto ciò che credeva far parte di lui.
Genere: Generale, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Shards of me In the shadows
 

Going under

 
Quando passa  vicino allo specchio e fissa la sua immagine riflessa, si chiede sempre se quello sia davvero lui: quel fisico non rispecchia a fondo quello che lui ha dentro. I capelli che stanno allungando, senza senso,  la tinta che sta ormai scolorendo trasformandosi in una sorta di tetro arcobaleno, i vestiti a volte scuri altre chiari abbinati male. Anzi, non abbinati affatto.   La barba che lui adora tanto, fortunatamente  più folta e sviluppata rispetto ai ragazzi della sua età.  Ha solo sedici anni, ma il suo fisico ne dimostra di più: spesso la gente crede che abbia diciannove, vent’anni.   In realtà si sente ancora un bambino. Un ragazzo chiuso in una prigione fatta di un solo tipo di sbarre: pensieri. La  sua mente lo sta uccidendo,  lo avverte ogni volta che respira. Sente di star arrivando in un punto dell’adolescenza in cui si ammettono solo due possibilità: o vieni fuori bene o diventi una brutta persona; e lui sa di essere vicinissimo a quest’ultima probabilità.  Anzi,  ci sta già affogando. 
Ormai non gli importa molto: è piuttosto annoiato, come se avesse perso il piacere nel fare ciò che di solito lo entusiasma. Pure gli amici: sta a contatto con tante persone durante la giornata, ma alla fine non se ne cura per niente; si sente troppo distante e incompreso. Distante da tutto, pure dalla sua vita. Incompreso dagli altri e perfino da se stesso: “se non so io cosa voglio, cosa cerco negli altri? “
La verità è che sta cadendo giù, affogando nella sua non vita.  Si può chiamare così una vita piena di dolore, ma anche  gioia? “La vita è fatta di difficoltà e cose positive,  ma allora perché io muoio sempre sui problemi? Perché non so risolverli e cado sempre?” E’ una cadere costante, il suo. Dalla scuola, alla musica, passando per la scrittura e finendo con gli amici e la palestra. Un cadere che gli sta costando la sanità mentale.  Sente che la sua anima gli urla contro di essere troppo lontano, di star scivolando via da tutto ciò che credeva far parte di lui.
Fissa un’ultima volta lo specchio, riflettendo ancora.  In realtà il suo aspetto rispecchia davvero ciò che ha dentro: confusione. Mostra ciò che veramente lui è: senza senso.  Una persona senza senso che vuole smettere di cadere. Quando qualcosa cade, prima o poi atterrà e smette di precipitare.  E allora perché la sua caduta non viene mai fermata?
   
 
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