Già,per
quanto fosse solo un fatto temporaneo(si sperava) un bambino andava
comunque vestito.
-Bene,se
me lo tenete un attimo vado di corsa a prendere dei vestiti- rispose
Giorno. In un attimo era fuori dall'edificio e si dirigeva verso un
negozio di abiti.
Entrato
al centro commerciale cercò e trovo il reparto per bambini.
Però non aveva preso le misure,e se gli prendeva qualcosa di
troppo largo o troppo stretto?
Bhe,aveva
le proporzioni di un bambino sano,quindi di sicuro c'era qualcosa del
genere. Optò per una maglietta a righe nere e bianche,un
paio di piccole scarpe grigie e pantaloni neri;ah, anche un paio di
calze e di mutante chiaramente. Mentre andava alla cassa si ripromise
di comprare altro,ma al momento aveva con sè solo quei
soldi(anche se ne aveva,oh se ne aveva di soldi).
Alla
cassa parcheggiò gli acquisti al banco,sperando di fare in
fretta,ma il commesso era particolarmente curioso e ficcanaso
perchè disse:-Lei dimostra si e nò 15-16 anni,non
è un pò troppo giovane per un figlio?-.
L'espressione del ragazzo si irrigidì,pagò,prese
i vestiti e se ne andò.
Non
prima di aver tirato un cazzotto al cassiere chiaramente.
Tornato
a casa,venne accolto da un vero e proprio putiferio:Mista provava a
calmare Bucciarati,che si dimenava in braccio a Trish e continuava a
strillare.
-Oddio!!
grazie a dio sei tornato!! Non la smette di strillare!-
esclamò la ragazza poggiando il bimbo sul letto,che si mise
a gridare ancora più forte.
-Non
ne posso più! Provavamo a calmarlo ma lui subito a urlare
"Gionno Giovanna!"- si lamentò Narancia.
-Ma
dov'è il problema allora? Se vuole Gionno Giovanna gli
daremo Gionno Giovanna!-esclamò lui allegramente.
-Allora,Gionno
ti ha comprato i vestiti- cinguettò rivolto al bambino che
sorrise ed esclamò:-Gionno!!-.
Vestito
e preso in braccio Bucciarati prese a giocare con la treccia del
ragazzo,che si rivolse agli altri:-Non è uno splendore?-.
-Non
ne dubito- commentò Abbacchio sarcasticamente,per poi
spalancare gli occhi alla vista del bimbo che cercava di afferrare uno
dei boccoli in cima alla fronte di Giorno(se non sono boccoli allora
non so cosa siano).
-Noo!!
molla!! sai quanto ci vuole a tenerli?!?-esclamò lui
cercando di sottrarsi. Ma quello non sembrava curarsi di quanto ci
mettesse a tenerli,perchè continuò a tendere le
mani.
-Ah,se
proprio vuoi divertirti guarda questo- sospirò il giovane
infilandosi il padiglione auricolare nella testa,come solo lui sapeva
fare. Immediatamente Bucciarati perse interesse per i
boccoli,fissò l'orecchio(anzi,quello che ne rimaneva fuori)
e scoppiò a ridere.
Fugo
sospirò e Abbacchio guardò fuori dalla finestra
con aria cupa:chissà cosa stava prevedendo di nefasto...
Sempre
Fugo diede un'occhiata al suo orologio da polso e
decretò:-Data l'ora credo sia meglio se ci mettiamo a
lavorare,e tu Giorno devi provare a passare un'intera mattinata con
lui-terminò,indicando il bambino(diligentemente impegnato
con la treccia).
I
presenti si allontanarono,pronti per svolgere i rispettivi lavori,e a
Giorno non rimase che sedersi alla scrivania,tenere Bucciarati con un
braccio e con l'altro provare a sistemare le carte,o almeno a vedere se
qualcosa andava storto nelle miriadi di sale giochi che possedevano e
da cui spillavano denaro quanto vino da una botte.
Gli
affari non andavano così male,peccato che ogni tanto Bruno
si agitasse e piangesse. Quindi un lavoro che in una mattinata lo
lasciava fresco e persino annoiato lo lasciò privo di forze
in pasto alla sera...e alla cena.
Infatti
Mista bussò e senza aspettare un "avanti" sporse la testa e
domandò:-Allora,fai in fretta che Trish è al
telefono a ordinare,stasera si mangia pizza,cosa scegli tu?-.
Il
ragazzo gli rivolse una breve occhiata e rispose:-Hmm,oggi non
è che abbia così tanta fantasia,prendo una
margherita e basta,aspetta che ordini anche Bu..- si interruppe
all'improvviso:-Oh dio! I bambini non mangiano la pizza a due anni!!
Cosa mangiano?- disse rivolgendosi a Mista.
L'altro,preso
alla sprovvista balbettò:-Ehm..mi pare..omogeneizzati-.
-Ottimo!!
Tienilo un attimo,vado a prendere questi benedetti omogeneizzati!-
esclamò. Senza dare spiegazioni uscì,e si diresse
come una furia al supermercato,prossimo alla chiusura.
Per
quanto fosse vanitoso,Giorno dovette offrire al giovane cassiere il non
proprio eccellente spettacolo di lui che,con vari vasetti di
omogeneizzati scelti tra i più promettenti,si dirigeva verso
la cassa balbettando un
fiacco:-Per..favore...devo..pagare..questi..omogeneizzati..non
chiuda..-.
Il
cassiere si dimostrò efficiente,oltre che pietoso. Ed in
poco tempo Giorno si ritrovò nell'infame casa.
-Vedi
di mangiare che ho corso come un matto-minacciò rivolto a
Bucciarati,che lo guardava con innocenza.
Tuttavia
non ne voleva sapere di prendere nemmeno un cucchiaio.
Il
giovane perse la pazienza,si rivolse verso Narancia e gli
ordinò:-Narancia,dammi una foto di Bucciarati com'era
prima,subito.-.
Il
ragazzo lo guardò stupito e ripetè:-Come? Una
foto? A che ti serve?-.
-Dammi
una foto e basta! E che lui si veda bene mi raccomando!!!-.
Presa
la foto,Giorno la mise davanti al bambino e disse:-Se non mangi non
cresci!! mangia e crescerai! Guarda quanto eri gnocco prima,se cresci
diventi così!-.
Il
solito Abbacchio ruppe il silenzio che si era creato con un
imbarazzato:-Eehm..-.
Il
biondo lo guardò e si giustificò:-Non mi
è venuto in mente altro-.
Foto
o non foto,il bambino acconsentì a mangiare. E finalmente
Giorno si accinse a finire la sua pizza oramai quasi fredda.
Chi
andò a dormire,chi a leggere,chi a guardare la televisione o
chi semplicemente a farsi gli affari suoi. Però Giorno non
poteva permettersi più tante libertà. Si concesse
qualche attimo per rilassarsi e pensare(e anche per far digerire il
bambino) e quando fu abbastanza convinto,lo prese e lo distese vicino a
se.
Ma
Bucciarati non dormiva. -Dormi- gli ordinò il ragazzo.
Peccato che i bambini non dormano a comando,ha-ha.
Giorno
provò a ricordarsi come faceva sua madre,ma non è
che i ricordi fossero così nitidi,e poi nemmeno la madre era
così brava. Tuttavia,ricordava che gli cantava una
ninna-nanna. Peccato che non sapeva le parole,gli toccò
improvvisare:
Ninna nanna ninna oh,
questo bimbo a chi lo
do,
lo daremo..ehm,a
Giorno Giovanna
che lo porta subito a
nanna..
Nell'improvvisare,nominò
l'intera organizzazione,ma miracolosamente Bucciarati si
addormentò a metà canzone. Che fosse lui
talentuoso o quello stanco,non gli importava granchè.
Strinse
Bucciarati a se,si calmò e poco dopo si
addormentò anche lui.