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Autore: misslegolas86    29/06/2013    3 recensioni
Henry è salvo l'Ombra è sconfitta. Eppure tutto questo ha un prezzo. Un prezzo molto alto per Rumpelstiltskin e non solo. Il rientro a casa sarà ben diverso da quello che ognuno sulla Jolly Roger si era immaginato.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Baelfire, Belle, Emma Swan, Henry Mills, Signor Gold/Tremotino
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Avanzavano lenti lungo le strade sterrate verso il lago di Nostos e il tempo scorreva inesorabile. Neal osservò suo padre. Dire che era pallido era un eufemismo. Le labbra avevano assunto un sinistro colorito viola e ormai il tremore del corpo era incontrollabile. La mano, che ancora stringeva, era fredda come il marmo. Avanzare con il carro significava triplicare il tempo necessario per arrivare al lago ma non avevano scelta. Rumpelstiltskin chiaramente non poteva camminare ed anzi, spesso, cadeva in un sinistro oblio che faceva tremare il cuore nel petto di Neal per il timore di non rivederlo più aprire gli occhi. Eppure, aldilà di ogni previsione, Rumpelstiltskin resisteva, teneva fede al suo patto, alla parola data, lottando con tutte le sue forze.
Seduto sul carro accanto al nonno c’era Henry mentre il resto della compagnia avanzava in ordine sparso ai lati o dietro. Erano tutti appiedati, sarebbero stati inutili i cavalli data l’andatura lenta del carro su  cui era disteso Rumpelstiltskin.
Presto Filippo e Charming ritornarono a passo spedito dalla ricognizione. “Ci siamo. Ancora qualche chilometro e arriveremo al lago” disse il Principe. Neal sentì il cuore un po’ più leggero, il tempo per suo padre stava davvero per finire, non avrebbe retto ancora a lungo quel viaggio.
Il lago era ormai una semplice pozza circolare, lontano dalla bellezza del luogo popolato dalla pericolosa sirena, eppure utile agli scopi della compagnia.
“Papà.” Neal chiamò suo padre dandogli dei leggeri colpi sul viso “Papà” una nota di panico incrinò la sua voce quando il suo chiamare non sortì effetti “Papà” ripetè quasi disperato. Rumpelstiltskin aprì lentamente gli occhi impiegando parecchi secondi per mettere a fuoco il viso di suo figlio “Bae” disse con un flebile respiro.
“Papà, ci siamo. Emma sta per aprire il portale. Dobbiamo andare.” Riprese Neal.
“Bae, non ti lascerò venire con me. E’ troppo pericoloso.” sussurrò Rumpelstiltskin, a fatica “Il portale potrebbe non funzionare e tu moriresti insieme a me. Andrò da solo.”
“Tu sei matto!” esclamò Neal. “Non ti lascerò andare mai da solo. Verrò con te qualsiasi cosa accada.”
“Ma la tua famiglia, tuo figlio.” Esalò Rumpelstiltskin.
“Io verrò con te.” Rispose prontamente Henry.
“Ed io non resterò di certo qui.” Aggiunse Emma.
“Andiamo tutti.” Concluse Snow.
“Qualsiasi cosa accada.” Sentenziò Charming.
Neal aiutò suo padre ad alzarsi e se lo caricò praticamente sulle spalle. Rumpelstiltskin non aveva più forza neanche per reggersi in piedi. Emma liberò le ceneri dell’armadio nel lago e subito l’acqua cominciò a vorticare. Neal rinsaldò la presa su suo padre e si lasciò cadere nel vuoto, ancora una volta, ma questa volta non era da solo. Finalmente padre e figlio erano insieme in quel viaggio verso la salvezza che tanti anni prima li aveva divisi.
 
*****
 
Belle aprì la biblioteca quella mattina con una strana sensazione. Era passata come al solito dal pozzo nella vecchia foresta. Ormai era diventato un rito per lei. Prima di iniziare la sua giornata si recava in quel posto pur non avendo molta speranza di trovare chissà che cosa. Nulla era accaduto da quando aveva provveduto ad aprire una breccia nella protezione di Storybrooke, eppure non riusciva a stare lontana neanche un giorno da quel pozzo.
Accese le luci della biblioteca continuando ad avere un peso sul cuore, un’angoscia che non riusciva a spiegarsi. Si era appena sistemata dietro al bancone quando la porta si spalancò con violenza. Bae era entrato di corsa impiegando qualche secondo ad adattarsi alla quieta penombra della stanza dopo il sole dell’esterno.
“Rumple!” esclamò Belle. Era successo qualcosa di grave a  Rumpelstiltskin, era il cuore che glielo diceva.
“Devi venire!” esclamò Neal sconvolto. Ma non c’era bisogno di dirlo. Prima ancora che il ragazzo parlasse Belle era già scattata in piedi e aveva preso dal bancone le chiavi della Cadillac di Rumpelstiltskin.
“Dov’è?” chiese Belle, anche se conosceva già la risposta, mentre salivano in macchina.
“Nella Foresta” rispose Neal. Fu con sollievo che il ragazzo entrò in auto. Aveva fatto di corsa tutta la strada dal pozzo alla biblioteca e tremava al pensiero del tempo che avrebbero impiegato a ritornare da suo padre. Ogni minuto che passava allontanava suo padre dalla vita.
“Sta morendo.” Disse all’improvviso Belle, cercando di mantenere la calma anche se il tremore alle mani tradiva la sua agitazione, ma doveva essere forte.
Non era stata una domanda eppure Neal sentì che doveva rispondere “Sì” sussurrò mentre gli occhi gli si riempivano di lacrime e solo in quel momento focalizzò tutto quello che stava accadendo, stava perdendo di nuovo suo padre e questa volta lo avrebbe perso per sempre.
Belle gli strinse la mano sorridergli “Lo salveremo.” Disse, cercando di apparire molto più sicura di quello che in realtà era. Neal la osservò mentre guidava a tutta velocità verso il pozzo, Belle conosceva ormai quella strada a memoria. La ragazza appariva diversa dalla donna che aveva incontrato tempo prima a Storybrooke con suo padre. Era dolce, seria, forte nulla a che vedere con la donna lasciva e appariscente della volta precedente. Non parlarono per niente durante il tragitto, l’angoscia e la paura gravavano su di loro impedendo qualsiasi conversazione, ognuno rimase perso nei suoi pensieri mentre si avvicinavano alla foresta.
Giunti al pozzo scesero dall’auto e Belle accorse immediatamente al fianco di Rumpelstiltskin che era disteso con le spalle poggiate al tronco di un grosso albero vegliato da Emma e Henry.
“Rumple” esclamò accarezzandogli il viso e deponendo un bacio sulle sue labbra. Neal dietro di lei trattenne il respiro nella speranza che tutto si risolvesse.
“Belle…” esalò con un filo di voce Rumpelstiltskin aprendo gli occhi “ Belle tu..tu sei arrivata.”
“Sì Rumple, sono qui.” E lo baciò di nuovo ma, ancora una volta, nulla accadde. Belle sentì la disperazione assalirla.
“Sweetheart, non funzionerà” riprese Rumpelstiltskin.
“Tu lo sapevi?” chiese incredulo Neal.
“Lo immaginavo, figliolo. Mi dispiace ma non potrò rispettare il nostro patto. Non sai quanto avrei voluto che tutto fosse andato diversamente.  Mi raccomando spiegalo tu ad Henry.” Poi, rivolgendosi di nuovo a Belle i cui occhi si erano riempiti di lacrime, riprese “Io ho rifiutato il bacio del Vero Amore tanto tempo fa nel castello. Ti ho cacciata via e questo è il prezzo che devo pagare. Quella magia per me non funzionerà.”
“Ma tu sei cambiato, non è giusto” protestò Belle cercando di reprimere i singhiozzi.
“Every magic come with a price, darling. E’ giusto così.” Disse dolcemente Rumpelstiltskin asciugando le lacrime della ragazza “Non piangere. Sapevamo entrambi quale sarebbe stata la fine del mio viaggio. Almeno ho potuto vederti un’ultima volta. Come sempre avevi ragione.” Cercò di sorriderle.
“Ma ci deve essere qualcosa che posso fare per te. Non posso perderti un’altra volta. Non voglio perderti un’altra volta.”
“Neanche io, mia bellissima Belle, ma ancora una volta non abbiamo scelta.” Tossì faticando a riprendere fiato poi continuò “Sei stato il mio raggio di sole in un oceano di oscurità. E’ solo grazie a te se ho ritrovato me stesso, se ho riavuto l’affetto di mio figlio, l’amore di mio nipote. Non ti ho mai meritato, sweetheart, lo sai.”
“Rumple, ti prego” Belle ormai non riusciva più ad essere forte. Lo stava perdendo per sempre e non era pronta a dirgli addio.
“Ma sei la cosa migliore che mi sia capitata nella vita.” Continuò Rumpelstiltskin con le ultime forze che gli rimanevano “ Ti ho amato, ti amo e ti amerò per sempre come non ho mai amato nessuna altra donna in vita mia, Belle. Da oggi torni davvero libera. Avrai la tua vita e la felicità che meriti. Quella felicità che io non sono mai riuscito a darti.”
“Non è vero, Rumple. Sopporterei di nuovo ogni singolo giorno di prigionia e perderei altre mille volte la memoria ma sceglierei sempre e comunque te. Sempre.”
Belle gli sorrise e Rumpelstiltskin, perdendosi per l’ultima volta in quell’oceano azzurro, con un dolce sorriso, esalò l’ultimo respiro.
“Rumple, no!” urlò Belle “No, no, no ti prego non lasciarmi! Non lasciarmi” sussurrò, poi accarezzandogli il volto. “Io ti amo.” Neal si accasciò accanto a lei singhiozzando
“Papà! Non puoi abbandonarmi di nuovo, ti voglio bene”.
Le loro mani erano posate sul petto di Rumpelstiltskin e calde lacrime bagnavano la sua camicia scura. Fu allora che una folata di vento ebbe origine da quel sofferente abbraccio e con la luminosità di mille colori scosse la radura.
Rumpelstiltskin con un profondo respiro aprì gli occhi sentendo la vita ritornare in lui
“Rumple” “Papà” esclamarono all’unisono Belle e Neal prima di stringerlo in un unico abbraccio.
“Voi mi avete salvato ma…ma come?” sussurrò Rumpelstiltskin stringendo a sé le persone più importanti della sua vita.
“E’ stato l’amore, l’unica forza capace di spezzare ogni sortilegio” disse qualcuno. Si voltarono. La Fata Turchina era appena giunta nella radura “ Sono arrivata non appena ho sentito l’incantesimo di protezione che avevo lanciato infrangersi.” Continuò rispondendo agli sguardi interrogativi di tutti.
“Ma il bacio del Vero Amore non ha funzionato” disse Belle.
“Non ha funzionato perché in passato Rumpelstiltskin ha rifiutato l’amore.” Riprese la Fata “ Eppure alla fine ha imparato realmente ad amare. E’ riuscito a sacrificare qualsiasi cosa per amore della sua famiglia. E’ cambiato e per questo è stato a sua volta riamato. L’amore lo ha salvato.”
“E’ come nella favola del mio libro” si intromise Henry “Solo se avesse realmente imparato ad amare e fosse riuscita a sua volta a farsi riamare per lui ci sarebbe stata salvezza.” Citò a memoria il bambino.
“Esatto.” Confermò la Fata.
“L’avevo detto che ti avremmo salvato, nonno.  E poi Rumpelstiltskin rispetta sempre i suoi patti, lo sanno tutti.” Concluse Henry.
Rumpelstiltskin strinse forte suo nipote “Sei davvero un ragazzino speciale, Henry. E’ un onore essere tuo nonno.”
“Ti voglio bene, nonno. Ora abbiamo un sacco di tempo che dici mi insegni  qualche trucco di magia?” chiese  il bambino sciogliendosi dall’abbraccio.
“Non se ne parla proprio, ragazzino.” Intervenne Emma.
“Scherzavo, mamma.” Rise Henry.
 
SPAZIO AUTRICE
Eccomi con la quasi fine del mio racconto. Questo non è l’ultimo capitolo. Ce ne sarà un altro conclusivo, una piccola sorpresa che sento il bisogno di scrivere. Rumple alla fine è stato salvato non solo da Belle ma anche da Bae. Insieme sono il suo happy ending e solo con loro Rumple può essere davvero felice. Mi sono lasciata andare molto al fluff lo so ma non mi sono trattenuta questa volta. In fondo Rumple stava morendo e sappiamo che quando è vicino alla morte (2x16 docet) diventa veramente super dolce. Ho messo qualche riferimento ai dialoghi della Bella e la Bestia disney che resta la mia stella polare per questa coppia. Ora mi fermo o continuo all’infinito.
Grazie per aver letto e mi raccomando recensite le vostre impressioni sono importantissime.
 
  
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