La pioggia cade fitta dal cielo cupo e grigio della Bulgaria ed è fissata dal finestrino del treno da un ragazzo che apparentemente è tutto concentrato su chissà cosa o chi..
Il ragazzo in questione è un sedicenne di nome Thomas Alexander Nott, mago inglese figlio di una delle famiglie più ricche, famose, ambiziose e malvagie di tutto il Mondo Magico, si proprio magico, ma approfondiremo questo discorso più avanti.
Paesaggi collinari, montagne e gocce di pioggia passano davanti agli occhi del giovane che sembra non vederli perché troppo occupato a pensare ad altro:
Rose Haylie Weasley, la ragazza perfetta, la figlia perfetta, la studentessa perfetta, forse la perfezione fatta persona.
Capelli rosso fuoco, occhi del colore del cielo, pelle lattea.
Bellezza, intelligenza, forza

I due ragazzi si sono conosciuti alla scuola di magia e stregoneria di Hogwarts e subito è stato chiaro che fossero come il diavolo e l’acqua santa.
Fin dal primo giorno di scuola hanno litigato, il più delle volte per delle vere e proprie sciocchezze, basti pensare al fatto che una volta sono finiti in punizione perché Thom ha chiamato lei secchiona ed un momento dopo si è ritrovato il pesante tomo di Trasfigurazione in testa, ovviamente poi si è messo ad attaccarla e all’arrivo della preside praticamente mezza Biblioteca era completamente distrutta, c’erano libri e pezzi di carta dappertutto.
Dopo quell’ episodio i due ragazzi hanno passato i seguenti anni a litigare e farsi mettere in punizione a raffica, hanno imparato ad odiarsi, a tirarsi addosso battute velenose e pesanti, hanno imparato a ferirsi a vicenda.

Crescendo le cose non sono migliorate di una virgola ma ovviamente gli interessi di entrambi con il tempo sono cambiati e quindi il litigare per Thom è stato soppiantato dall’andare a letto con qualsiasi essere di sesso femminile e andare in giro insieme al cugino Scorpius portandosi dietro un’abbondante seguito di amici ed amiche mentre per Rose lo studio è diventato il suo unico pensiero ed interesse.
Dopo ben quattro anni di studio ad Hogwarts il ragazzo ha passato un anno in Bulgaria ed ha studiato a Durmstrang per volere dei genitori e quindi ha perso i contatti con tutti i vecchi amici ed anche con la rossa che stranamente aveva cominciato a tormentare i suoi pensieri subito dopo che l’aveva lasciata al castello.

Il treno procedeva veloce e sembrava sfrecciare insieme ai pensieri del giovane che viene riportato alla realtà solamente dal fischio del treno e dalla voce del conducente che annuncia finalmente l’arrivo a Londra, il ragazzo allora si alza dal proprio sedile e prende la valigia per poi scendere dal treno e ritrovarsi in stazione.
Una volta uscito di lì il giovane assicurandosi di non essere visto da nessuno si smaterializza a casa propria dove posa le valige per poi smaterializzarsi nuovamente al villaggio di Hogsmeade nel Mondo Magico per concedersi una serata tranquilla ai Tre Manici di Scopa magari in compagnia del cugino.
Ed è qui che comincia la nostra storia…

Thom prende a camminare per il piccolo villaggio con passo spedito e il sorriso stampato in viso visto e considerato che era da un anno che non percorreva quelle strade e che non si trovava a casa; una volta arrivato nei pressi del locale nota che sta per entrarvi la sopracitata ragazza dai capelli rossi di nome Rose Haylie Weasley e così dopo essersi lasciato prendere dalla sorpresa prima e da chissà quali strane emozioni dopo - che includevano la corsa impazzita del proprio cuore – il moro si avvicina alla rossa sperando vivamente che non lo ignori o lo freddi come suo solito.
-Rose

Quello che era stato poco più che un sussurro appare come un urlo alle orecchie della giovane Weasley che per poco non urla anche lei e che prega con tutto il cuore che quello che ha sentito non fosse solamente frutto della sua immaginazione ed è per questo che si volta piano, veramente piano verso il ragazzo e quando se lo ritrova davanti non può impedirsi di pensare a quanto fosse bello e a quanto lei desiderasse che fosse suo, infondo lo sapevano tutti che era cotta di lui dal terzo anno, oddio tutti tranne lui.
Thom era diventato decisamente più alto, aveva tagliato i capelli castano chiaro e a giudicare dalla camicia e dai pantaloni che non lasciavano praticamente niente all’immaginazione doveva aver continuato ad allenarsi anche in Bulgaria, ma quello che Rose amava di più di quel ragazzo erano quegli occhi azzurro cielo così simili se non uguali ai proprio che però avevano sempre avuto un velo di tristezza all’interno, chissà poi perché si era sempre chiesta lei.

Dal canto suo invece Thom appena Rose si era girata aveva subito portato lo sguardo nei suoi meravigliosi occhi tanto uguali quanto diversi dai propri, era poi sceso lento lungo il suo viso e si era soffermato a fissarle le labbra per poi scendere ancora lungo il suo corpo perfetto né troppo magro e né troppo in carne ma perfetto nel vero senso della parola.
Comunque dopo essersi squadrati in silenzio per quelle che sembravano ore finalmente la ragazza decide di prendere la parola.

-Oh, ciao Thom, quando sei tornato?
-Nemmeno mezz’ora, ho posato le valigie a casa e sono venuto qui.
-Oh, ho capito.
-Senti, sei sola?
-Uhm..si, perché?
-Ti va di entrare a prendere qualcosa?
Ecco che mille pensieri invadono la mente della giovane che chissà cosa si immagina per quella proposta fatta dal ragazzo ma decide di dissimulare la propria euforia limitandosi ad annuire così che il ragazzo faccia lo stesso e dopo averla presa per mano – provocando una scarica elettrica ad entrambi – la conduca all’interno del locale e poi ad un tavolino un po’ in disparte.

Dopo aver ordinato lei una Burrobirra e lui un Whisky Incendiario la serata passa veloce tra le domande di lei sull’anno passato e i racconti di lui aggiuntivi alle risposte, quando è il momento di andare via però il ragazzo comincia a riempire di attenzioni la ragazza mediante baci rubati su guancie o fronte ma è quando si azzarda a baciarle il naso che la ragazza forse spaventata e frastornata scappa via completamente rossa in viso ma nemmeno questo sembra fermare il ragazzo che decide di giocarsi il tutto per tutto.
Thom segue Rose fuori e la raggiunge in un vicoletto dove la trova appoggiata al muro e allora non gli ci vuole molto per fermarsi di fronte a lei bloccandole ogni via di fuga, il ragazzo la fissa negli occhi e avvicinandosi al suo viso, mormora:

-Dopo potrai anche picchiarmi, non mi interessa.
Detto questo elimina definitivamente la distanza fra le proprie labbra e quelle di lei staccandosi quasi subito prima di sentire lei mormorare in risposta:
-Non lo farei mai, non potrei mai picchiarti.
Ed è dopo queste parole che Thom si ritrova a baciare, baciare sul serio la sua Rose, complimentandosi con sé stesso per aver deciso di rischiare.