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Autore: sesshy94    13/01/2008    2 recensioni
"....Il sole era tramontato da poco e i suoi raggi ancora illuminavano il campo di battaglia...." Salve a tutti gente. Sono nuova e se viene una schifezza ditemelo. Commentate in tanti. Si accettano commenti positivi e negativi.
Genere: Guerra | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Galbatorix, Murtagh, Nasuada, Orik, Roran
Note: OOC | Avvertimenti: Incompiuta, Spoiler!
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Da quel giorno erano passati dieci anni

Da quel giorno erano passati dieci anni.

Ora anche Roran e Katrina avevano una bambina di nome Akita.

Anche Murtagh e Zara avevano avuto una bambina di nome Aledis. Mentre Eragon e Ayra avevano avuto un bel maschietto chiamato Oskan.

Erano cresciuti tutti e ora avevano rispettivamente 9, 10 e 10 anni.

Ora stavano giocando in cortile Oskan e Aledis con due spade Akita raccogliendo fiori.

Furono interrotti dall’arrivo dei genitori. Zara e Murtagh si guardarono con un sorriso. Aledis aveva ereditato tutto il loro sangue e la voglia di combattere. A dieci anni sapeva già usare la spada come un veterano e tirava con l’arco manco fosse stata un Elfa pura. Ma la cosa più sorprendente era che Aledis non era un maschiaccio anzi. A volte i suoi genitori si chiedevano da dove le venisse fuori tutta quella bravura e passione per le armi. Ma poi bastava che si guardassero a vicenda per capirlo.

Eragon e Ayra erano fieri del loro Oskan. Era un mezz’elfo. E questo diceva tutto. Con le spade era bravo. Ma quello che preferiva di più era tirare con l’arco cosa in qui non aveva pari.

E che dire di Akita? Era una ragazzina calma e tranquilla. Non amava particolarmente le armi anche se non se la cavava male con l’arco. Con le spade era negata. Ma Roran e Katrina sapevano che aveva un debole per le piante, anche se lei faceva di tutto per nasconderlo. Ed erano contenti di questo. Almeno,se non voleva diventare una guerriera poteva diventare un guaritrice. Il  mondo aveva bisogno si degli uni che degli altri.

Ma quel giorno era un giorno speciale per tutti e tre.

Sarebbero andati a trovare Islandazi a Ellasmera. Anche perché era lì che si trovarono le uova di drago che Saphira aveva deposto dieci anni fa. Quasi tutti tra Varden e elfi avevano fatto la prova ma per nessuno si era schiusa. Così avrebbero provato i tre bambini.

I rispettivi genitori chiamarono i loro draghi e fecero salire i bambini. Aledis su Kieran, Oskan con Ayra e Akita con Roran.

I draghi spiccarono il volo e dopo un giorno di viaggio arrivarono a destinazione.

Era ormai troppo tardi per fare la prova dell’uovo e così andarono tutti a letto.

La mattina dopo i tre ragazzini si svegliarono prestissimo. Erano eccitatissimi e non riuscirono a dormire. Così uscirono e cominciarono a parlare tra loro.

“Uffa. Ma quanto dormono i grandi? Io voglio vedere se si schiuderà l’uovo. Vorrei che fosse quello indaco. È bellissimo quel colore. E vorrei che fosse un maschio forte e coraggioso come quello di mia mamma.” Disse Oskan.

“Io invece vorrei quello arancione-rosso. Sembra color del fuoco. Però anche a me piacerebbe che fosse maschio. Come quello di mia mamma!” disse Aledis

“Io invece vorrei quello bianco-argento ma femmina. Gentile e affettuosa come quella della mamma.” Disse la sognante Akita.

“Ecco dove eravate finiti! Ci avete spaventato piccole pesti. Forza filate dentro che dovete prepararvi!” disse Ayra che era stata spedita alla loro ricerca. Voleva sembrare arrabbiata eppure sorrideva.

I tre ragazzini andarono nelle loro camere e si prepararono.

Due ore dopo si trovarono tutti, elfi Varden e si anche nani, nello spiazzo davanti l’albero di Meona dove era stato posizionato un porta oggetti dove erano state posizionate le uova di Saphira. Erano cinque in tutto. Una indaco, una arancione-rossa,una bianca-argento,una gialla ocra e una incredibilmente era nera.

La prima che si fece avanti era proprio Akita. Toccò tutte e cinque le uova e poi attese. Dopo pochi secondi e poi con sua grande sorpresa si schiuse davanti agli occhi stupiti di tutti proprio quello  argento-bianco. Prese il cucciolo tra le braccia e tornò al suo posto.

Poi si fece avanti Oskan e anche lui toccò tutte le uova. Anche lui attese e anche per lui si schiuse un uovo. Ma non era quello indaco bensì quello nero. Oskan dubitò un minuto poi però un sorriso a trecentossessanta gradi gli si stampò sul volto. Prese anche lui il cucciolo tra le braccia e corse dai suoi genitori.

Mancava solo Aledis. La bambina si avvicinò alle uova. Toccò le tre rimanenti e con sua grande sorpresa si schiuse proprio quella arancione-rossa. Prese il cucciolo tra le braccia e corse dai suoi genitori.

 

 

 

 

Non so dirvi di quello che succederà a questi tre ragazzi. Forze diventeranno dei Cavalieri dei Draghi  pari ai loro genitori, oppure no. Quello che so è che l’altro giorno ho visto otto draghi volare e otto cavalieri cavalcare le possenti creature. Non so dove stessero andando ne perché. So solo che si dirigevano oltre le montagne della Grande Dorsale. Forze in cerca di nuove avventure,forze per annientare altri nemici. Forze un giorno torneranno o forze no. Chi lo sa? Chi lo potrà mai sapere?

 

 

 

 

 

Angolo autrice

Sigh sigh. Sto per piangere. Questo è l’epilogo. Io vi giuro che è stata una vera fatica scrivere questo ultimissimo chap. Però le ultime frasi vi dovrebbero suggerire quello che ho in mente.

 Si ho una mezza idea di scrivere un seguito.

Però non illudetevi troppo anche perché sto scrivendo un’altra storia. Bè in ogni caso vorrei ringraziare di cuore stefy_81 che mi ha seguito fino in fondo. Spero che questo chap ti sia piaciuto.

 Bè un bacione a tutti anche quelli che hanno solo letto.

  
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