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Autore: Samemistake_    30/06/2013    2 recensioni
"Vedi Harry,la vera bellezza non sta in una ragazza che porta la minigonna o una scollatura eccessiva. La vera bellezza è una ragazza che piange e subito dopo indossa uno dei suoi sorrisi che fanno invidia alle stelle. E fidati che la ragazza a cui dirò che è bellissima sarà la colei che porterò all'altare."
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E se Grace scoprisse di non essere figlia unica?
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Zayn Malik
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Dalla sera in cui mi sono sentita fottutamente inutile e inesistente,sono passati 4 giorni. Nessuno si accorge dei miei occhi cupi,nessuno si prende la briga di chiedermi come sto,tutto questo perché l’attenzione è sopra Jennifer,Jenni per gli amici.
Inoltre mio nonno,dopo la chiamata che gli ho fatto- alla quale non ha risposto- non si è fatto sentire.
Ho pensato che niente aveva più senso perché avevo perso tutto. Se non fosse stato per Justin avrei iniziato a tagliarmi,ma dovevo mantenere la promessa.
Gli unici che un po’ mi consideravano erano Liam,con la quale avevo legato moltissimo. Ogni sera veniva in camera mia e parlavamo un po’. Anche Zayn alle volte mi sorrideva o tipo andavamo a fare una passeggiata insieme. Sono due persone speciali. Con gli altri non ci rivolgevamo nessuna parola,a stento il buongiorno e la buonasera.
Provai a chiamare mio nonno.
<< Pronto >> disse con voce stanca.
<< Nonno,ma che fine hai fatto? Perché non mi hai risposto? >>
<< Scusami tanto,non trovavo il telefono. >>
rispose ridendo per camuffare la tosse.
<< Ma-ma tutto bene? >> dissi balbettando.
<< Sisi >> silenzio << tutto ok,sono solo raffreddato >>
Restammo a parlare per un po’,poi dovette staccare.
Per un momento chiusi gli occhi e immaginai un suo abbraccio.
mi sentivo così sola.
Scesi sotto e sentì le risate dei ragazzi a causa delle battute di Jennifer.
Anche io avrei voluto il suo umorismo;
Decisi che era meglio uscire,non appena aprì la porta vidi il mio angelo.
Gli occhi si riempirono le lacrime e per un attimo pensai che stessi sognando.
<< Hey,ciao >> mi salutò sorridente. << ci sono i ragazzi ? >>
<< Ehm si >> risposi in imbarazzo.
Avevo di fronte il mio idolo,la mia ancora e non sapevo che dire.
Lo portai dai ragazzi.
<< Io vado,non vorrei disturbare.. >> nessuno fiatò.
Così di corda me ne andai,piangendo nelle strade di Londra.
Perché mi ignoravano?Avevo fatto qualcosa di male? Il giorno prima mi dicevano che ero come una sorella minore per loro e poi?Mi lasciano come un cane abbandonato. Tutti si meritano delle spiegazioni.
Mi sedetti in una panchina tenendo il volto fra le mani. I miei occhi dovevano smettere di diluviare. Era tardi e non mi preoccupavo a riandare a casa,anche se era l’unica cosa che volevo fare visto la presenza del mio salvatore.
<< Dio perché ce l’hai con me? >> urlai.
Pensai al volto dei miei genitori che mi guardavano con disprezzo,pensai alla mano di mio padre darmi uno schiaffo,pensai a mio nonno troppo distante da me,pensai ai ragazzi che mi trattavano come una sconosciuta e pensai alla lametta che era sempre nell’angolo della mia stanza pronta per essere usata.
Corsi in casa,mi affacciai silenziosamente nel salotto e controllai se c’era ancora Justin ed era ancora lì anche lui a parlare con il resto della combriccola e con Jennifer.
Mi richiusi in camera,sbattendo la porta,misi la musica di Justin al massimo volume,non mi importava che lui era lì,io ne avevo bisogno. Presi la lametta e urlai << Vaffanculo alle promesse >>. Iniziai a infilzare la lama nel mio polso e mi sentì leggera e sporca. Ero una traditrice,avevo tradito mio nonno e il mio idolo.
Mi rannicchiai in un angolo della stanza e abbassai il volume dello stereo. Non mi sopportavano e se avessi fatto ancora più casino mi avrebbero sbattuto fuori da casa mia.
Non mi preoccupai nemmeno di disinfettarmi i tagli o di coprirli con della garza,dovevo vedere il sangue uscire fuori,perché me lo meritavo.
Bussarono alla porta ma non risposi.
<< Hey tutto bene? >> parlò una voce angelica.
Non risposi.
<< ragazzi non risponde >>
<< Grace apri questa cazzo di porta >>
urlò Liam.
Volevo urlargli che non potevo,nessuno avrebbe dovuto vedere le mie condizioni.
<< Non posso >>
<< Sono solo io,ti prego apri questa porta..non ti giudicherò >>
disse Justin lentamente.
Io non volevo essere vista. Non volevo che vedesse i miei tagli,sono il mio segreto.
Ma era il mio idolo,se non mi abbracciava lui chi poteva farlo?
Aprì piano la porta e vidi i suoi occhi incupirsi quando notò la lametta e tanto sangue per terra.
Lo lasciai entrare e mi abbracciò. Un abbraccio di quelli veri,speciali. E mi sentì viva,dopo tanto tempo avevo iniziato a vivere.
Scoppiai in lacrime.
Lui uscì e prese del disinfettante e delle garze.
<< Perché ? >> mi domandò mentre copriva i miei tagli.
Non risposi,mi limitai a guardarlo. Era bellissimo e dolce.
<< ti prego non farlo più >> continuò. << le mie belibers devono essere forti capito? >>
Sicuramente i miei ragazzi gli avevano parlato della mia passione verso la sua musica.
Annuì.
<< Non posso promettertelo Justin,l’avevo già fatto in passato e non ci sono riuscita. Sono una delusione capisci? Nessuno mi accetta per quello che sono,i miei genitori mi disprezzano,mio nonno sta a non so quanti chilometri da me. E i ragazzi hai visto come mi trattano? Anzi nemmeno mi considerano. Mi spieghi che cazzo ho fatto per meritarmi questo? >> sputai tutto d’un tratto.
Mi abbracciò,di nuovo,cantandomi il ritornello di ‘Be Alright’
Aprirono la porta e spuntarono tutti tranne Jennifer.
Liam emozionato,ci fece una foto,a mia insaputa.
<< Avete sentito tutto? >> dissi guardando il pavimento.
<< Abbastanza per capire quanto siamo coglioni >> rispose Louis venendo verso di me.
Strinsi ancora di più Justin,che nascose i polsi. Era il nostro segreto ormai.
<< Andate fuori di qui,vi prego >> li supplicai.
Restarono immobili,va bene adesso però li ignoravo io.
<< Quanto tempo pensi di stare qui? >> domandai a Justin.
<< Non lo so,sono in vacanza. Alloggio in un hotel qui vicino fino a quanto voglio io >>
Sorrisi. L’avrei rivisto.


" Credo di essere molto "in" : sono incoerente, inconcludente, inadatta, inesperta, inconsueta, innervosita, innescabile (già come una bomba), inadempiente, interessante anche, magari. Sono In , perchè ci sono dentro, fino al collo. Sono "in", perchè non saprei neanche come uscirne fuori." 


Spazio autrice.
Ciao belle!
Avete visto?ma che hanno in testa i ragazzi?Come posso abbandonare la povera acida Grace,ahah :')
Maledetta ironia di Jennifer.
E Justin?Non è cucciolosissimo? *-*
Recensite,a presto xx
  
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