Ciao a tutti, ecco la
mia terza fanfiction su Sirius Black! Dedico la storia alla mia amicona
Alexandra…. Aspetto tanti Commenti!!! CIAO CIAO!
Remember me forever
Capitolo 1
“Prima o poi sarebbe successo!”
Harry
era sdraiato sul letto nella sua camera
di Grimauld Place. Teneva le
braccia incrociate dietro la nuca
corvina , gli occhi verdi erano stati liberati dalla prigionia dei suoi occhiali
tondi, che adesso giacevano nel comodino vicino al letto. Osservava il tetro
soffitto della stanza.
Era
stanco morto. Quel giorno,
Harry,
invece era ancora sveglio. In testa gli ronzava il dilemma che da mesi lo
tormentava: non era ancora riuscito a dire a Sirius tutto quello che era
successo quando era finito nel cimitero.
Erano
passati tre mesi da quel terribile giorno, ma ancora non gli aveva detto nulla.
D’improvviso,
come se una molla invisibile lo avesse spinto, si alzò a sedere sul letto. Basta , era inutile perdere tempo, doveva
andare da Sirius.
Scansò
le calde coperte che lo imprigionavano e scese dal letto. La differenza di
temperatura lo fece tremare dal freddo.
Sebbene fossero ad agosto inoltrato, le notti londinesi erano sempre fredde. Infilò
le ciabatte e una lunga vestaglia da notte e si avvicinò con passo felpato
verso la porta. Ruotò lentamente il pomello di ottone e spinse delicatamente la
porta, la quale cigolò rumorosamente. A quel rumore Ron si voltò su un fianco e borbottò qualcosa di
incomprensibile. Harry non ci fece caso ed uscì dalla camera.
Ci
volle un po’ di tempo perché i suoi occhi si abituassero al buio della notte,
dopodichè camminò per il corridoio verso la camera di Sirius. Non la trovò
subito in quanto, a causa del buio, tutte le porte sembravano uguali, ma
fortunatamente la porta della camera di Sirius era contrassegnata dal suo nome.
Harry senza esitare colpì la dura porta di legno. Tese le orecchie per udire la
risposta che arrivò subito.
-“Avanti”
disse Sirius da dietro la porta.
Harry
fece un profondo respiro ed entrò.
Sirius
era seduto sul suo letto, in mano reggeva qualcosa, ma Harry in quel momento
non fece caso su cosa fosse.
Sirius
aveva i capelli neri legati in una coda alta e qualche ciuffo gli ricadeva
sulla spaziosa fronte, mentre i penetranti occhi neri lo guardavano con un
misto di preoccupazione e curiosità.
-“Harry
che è successo? Stai bene?” domandò Sirius vedendolo davanti alla porta.
-“Si
Sirius, tranquillo sto bene” lo rassicurò Harry.
Gli faceva piacere che qualcuno si
preoccupasse per lui, a parte la signora Weasley e i suoi amici naturalmente.
-“Ecco…dovrei
parlarti di una cosa importante Sirius” cominciò Harry abbassando lo sguardo e
fissandosi le rosse pantofole.
-“Va
bene, dimmi” lo incoraggiò lui.
Harry
alzò lo sguardo e nel farlo notò quello che Sirius teneva in mano.
-“Che
cos’è?” domando d’improvviso Harry indicando l’oggetto.
-“Oh,
questa?” disse Sirius abbassando lo sguardo e sorridendo.
-“Questa
è la foto del passato Ordine della Fenice” gli rivelò lui mostrando ad Harry la
foto.
Harry
sussultò. Era la foto che Malocchio Moody gli aveva mostrato la sera stessa
durante la cena.
Harry
si avvicinò ad essa e la riguardò intensamente come aveva fatto prima. Rivide i
suoi genitori che gli sorridevano, rivide un Sirius più giovane e decisamente
più affascinante ed un Lupin altrettanto giovane ma dall’aspetto malandato.
Scrutò attentamente tutti i volti sorridenti dei presenti nella foto, fino ad
arrivare a lei.
Il
cuore cominciò a battere forte alla sua vista.
Come
aveva fatto a non notarla prima?
-“Lei
chi è?” domandò Harry sfiorando appena con l’indice la figura di una giovane
ragazza.
Il
sorriso di Sirius morì dalle labbra.
-“Si
chiamava Brittany Shallow” disse lui fissando l’immagine della ragazza.
-“Si
chiamava?”chiese Harry fingendosi sorpreso.
Sirius
guardò Harry negli occhi. Un mezzo sorriso malinconico gli deformò il bel
volto.
-“Purtroppo
è stata uccisa molto tempo fa da Voldemort”.
Harry
sussultò.
Ora
era tutto chiaro.
-“Per
favore raccontami di lei” chiese timidamente ma continuando a mantenere lo sguardo
fisso sul suo padrino.
-“Perché
me lo chiedi?” chiese lui abbassando lo sguardo.
Harry
non sapeva cosa rispondergli, ma sapeva che era costretto a dirgli la verità.
-“Te
lo dirò dopo, adesso ti prego raccontami di lei” rispose deciso il ragazzo
Sirius
rimase molto stupito dalla sua richiesta.
Chissà
se sarebbe riuscito a sopportare il ricordo di quella ferita che gli lacerava
il cuore. Un dolore che nemmeno il tempo era riuscito a lenire. Decise comunque
di raccontare a Harry la sua storia.
La
sua e del suo unico e vero amore.
Sirius
si alzò dal letto, e lentamente avanzò verso una consunta e impolverata scrivania che era situata in un
angolo della stanza. Su di essa vi era un’altrettanto polveroso recipiente di pietra ovale. Era grande più o meno quanto un freesbe , e su
di esso erano impressi degli strani simboli.
Poi
ritornò da Harry.
-“E’
una specie di pensatoio” disse Sirius rispondendo allo sguardo di Harry.
-“E’
diverso da quello che ha Silente nel suo studio, ora scoprirai perché” detto
questo appoggiò la bacchetta alla tempia e ne estrasse un leggero filo
d’argento che spinse nel pensatoio. Harry si avvicinò al bacile, si aspettava
di essere trascinato all’interno di esso, ma ciò non avvenne. Invece delle
figure comparirono sulla superficie del bacile ovale, come un ologramma.
-“Accipicchia Ramoso è la
prima volta da quando ti conosco che ti vedo così agitato!” esclama Sirius
Black.
E’ luglio e tra breve si
svolgerà il matrimonio tra James Potter e Lily Evans.
Per il grande evento i
Signori Potter hanno dato come disponibilità la loro casa e adesso lo sposo si
trova nella sua camera da letto insieme al suo migliore amico, nonché testimone
di nozze.
-“Cavolo Felpato, non sto
più nel vestito dall’emozione” dice James .
E’ tutto in tiro per il matrimonio,
i capelli neri che di solito sono spaventosamente disordinati, adesso sono
tirati all’indietro grazie chissà a quale strano incantesimo, mentre come
vestito indossa un classico smoking nero con rosa bianca all’occhiello e un
paio di scarpe di vernice anch’esse nere
Cammina nervosamente avanti
e indietro come il pazzo.
Sirius sorride sotto i
baffi.
E’ davvero felice per
l’amico, finalmente dopo anni di fatica è riuscito a condurre la sua amata Lily
all’altare.
Mentre pensa a questo
qualcuno bussa alla porta.
James invita la persona ad
entrare e Remus Lupin, accompagnato da Peter Minus, annuncia ai due che la
cerimonia sta per cominciare.
James sta per avviarsi, ma
nell’eccitazione perde l’equilibrio e cade provocando le risa di tutti.
James si trova nel giardino
di casa sua. E’ sistemato sotto un grande arco ricoperto di fiori rosa e
bianchi. Sta ritto, con le mani dietro la schiena, ogni tanto lancia qualche
occhiata preoccupata a Sirius, che sta
vicino a lui, il quale lo rassicura.
Tutto il perimetro del vasto
giardino è invaso da una lunga fila di orinate sedie bianche sulle quali sono
seduti gli ospiti.
A destra ci sono gli amici e
parenti dello sposo. Mentre a sinistra quelli della sposa. James nota Petunia,
la sorella maggiore di Lily, sdraiata sulla sedia con le mani conserte che lo
fissa imbronciata, ma subito abbassa gli occhi non appena i loro sguardi si
incrociano.
Senza alcun preavviso, parte
la marcia nuziale e tutti i presenti si alzano dalle sedie voltando il capo
all’indietro per vedere la sposa.
James alla vista della sua
Lily viene preso da un attacco di cuore.
Lily è bellissima.
Indossa un candido vestito
che le accarezza il corpo. Questo consiste in uno stretto corpetto ornato da
eleganti merletti che partono dalla sommità del bustino intrecciandosi sul
collo. Una lunga e voluminosa gonna dalle quali fuoriescono delle scarpette
color panna. Infine i capelli ramati sono stati intrecciati con roselline
bianche dalle quali è poi legato un lungo e trasparente velo che le copre il
volto leggermente truccato.
Sirius nota piacevolmente
l’amico e, senza dare nell’occhio, da a James una leggera gomitata.
-“Ehi Ramoso asciugati la bava”
sussurra, ma presto le parole gli muoiono in gola.
Sgrana gli occhi, mentre la
bocca rimane appena aperta.
Dietro Lily c’è una ragazza
a dir poco splendida. Regge il velo e si guarda intorno con fare timido, come
se non fosse abituata ad avere tanti sguardi puntati sopra, cosa addir poco
impossibile vista la sua bellezza.
Il volto leggermente
allungato mostra due occhi dal blu profondo coperti appena da una leggera
frangetta trasversale, mentre i rimanenti capelli neri come il mogano sono
tirati indietro e legati in una vaporosa ed elegante coda. Il corpo magro è
coperto da una veste color rosa confetto, il modello più o meno simile a quello
della sposa.
Sirius rimane veramente
senza parole, non ha mai visto una creatura tanto bella.
La cerimonia si svolge come
di consueto e Sirius per tutto il tempo non fa altro che lanciare occhiate
piene di apprezzamento verso la ragazza, ma lei sembra non accorgersene. Dopo
che i due sposi sono stati finalmente dichiarati marito e moglie, una miriade
di bianche colombe vengono fatte librare nell’azzurro cielo, mentre una grande
ovazione si diffonde nell’aria.
Il Signor Potter a questo
punto, con la sua bacchetta fa sparire tutte le sedie e l’arco fiorito e, il
loro posto, viene preso da delle tavole rotonde coperte da tovaglie rosa, dove
al centro sono posizionati delle composizioni floreali. Tutti gli ospiti si accomodano ai rispettivi
posti e consumano il lauto pasto nuziale. Quando il sole è ormai svanito
complatamente, delle piccole fatine colorate vengono liberate e, come delle
piccole lanterne ,illuminato tutto il
giardino.
Ancora una volta il Signor Potter prende la
bacchetta, cosicché tutti i tavoli si dispongono in un largo cerchio
annunciando così l’inizio delle danze che vengono aperte repentinamente dagli sposi.
Sirius cerca con lo sguardo
la bella fanciulla e la trova seduta in un tavolo che discute animatamente con
un’altra damigella. Alla tenue luce delle fatine è ancora più bella.
Si
passa le mani tra i lunghi neri capelli
e si aggiusta la cravatta blu, dopodichè si avvicina deciso verso la bella. Non
appena gli è d’avanti fa un versetto con la gola per attirare la sua
attenzione. Lei si volta e sposta i suoi occhi blu su di lui.
Sirius fa un mezzo inchino
porgendo una mano verso di lei, sorridendole.
-“Posso avere l’onore di
questo ballo, splendida fanciulla”.
Lei gli sorride dolcemente.
“C’è l’ho fatta di nuovo,
Sirius sei il migliore” si complimenta con se stesso lui mentre attende la
scontata risposta.
-“Neanche per sogno”
risponde la fanciulla mantenendo il suo dolce sorriso e sbattendo le ciglia.
Sirius viene investito da
una doccia di acqua fredda.
-“Come scusa?” domanda
incerto rimettendosi diritto.
-“Ho detto no” spiega lei
–“Sai vuol dire che non voglio assolutamente, e per nessuna ragione al mondo,
ballare con te”.
Sirius è scioccato, è la
prima volta che gli capita una cosa del genere. La ragazza che poco prima
parlava con la bella ridacchia a quella scena, cosa che fa diventare Sirius
rosso di vergogna.
Si guarda intorno flebilmente.
Fortunatamente nessuno si è accorto dell’imbarazzante scena che si è appena
svolta, nessuno tranne Remus Lupin che guarda Sirius con un’espressione che pare
dire “Prima o poi sarebbe successo!”. Sirius non si volta verso la ragazza,
ma velocemente si allontana dalla vista
di tutti.