Fanfic su artisti musicali > B.A.P
Segui la storia  |       
Autore: Masayume Pachirisu    01/07/2013    3 recensioni
I loro sguardi si incrociarono.
Entrambi con il fiato corto, le guance rosse e gli occhi liquidi per il piacere appena provato.
La mano destra di Yong Guk finì sul collo di Zelo, tirandolo verso di sé, facendo scontrare così le loro labbra arrossate e gonfie per i troppi baci.
Il piacere li riprese nuovamente e i ruoli tra loro cambiarono, così che Zelo si ritrovò tra quelle coperte.
E Dio se ci stava dannatamente bene tra tutti quei Tigro stampati in mille pose diverse. Accaldato ed eccitato, lo fissava con trepidazione, aspettando che l'altro lo toccasse nuovamente e lo facesse sentire vivo...
Tema: Amori, tradimenti, band e musica. -Attenzione Crack Paring-
Principali: B.A.P (tutti) - SHINee (Onew - Taemin - Key - Jonghyun) - Infinite (Sungjong - Hoya)
Secondari: EXO (Baekhyun - Chanyeol - Kai - Kyongsoo) - Teen Top (?) - Yong Nam
Meteore: f(x)
Genere: Commedia, Erotico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi, Slash, Crack Pairing | Personaggi: Altri, Un po' tutti
Note: AU, Lemon, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Anche Venerdì sera era arrivato e con esso l'importante ritrovo tra gli Humanoids e colui che riempiva i loro portafogli. 
Jinki se ne stava dietro al bancone a sistemare alcune bottiglie sui vari ripiani alle sue spalle, quando la porta si aprì facendolo voltare verso di essa. 
La saracinesca era chiusa per metà quindi potevano essere solo loro e infatti, il volto serio di Bang lo fece sorridere. 
Purtroppo però quello stesso sorriso finì per morirgli in gola appena i suoi occhi notarono il volto depresso di Taemin, il quale se ne stava infondo alla fila insieme a Sungjong. 
Perché erano tutti li? 
Voleva parlare solo con Jonghyun e Yong Guk, non serviva che tutta la band si scomodasse. Alla fine non sapeva nemmeno lui per quale motivo li avesse chiamati in realtà. Se solo non avesse detto a Zelo di presentarsi il giorno dopo non si sarebbe ritrovato in quella situazione scomoda. 
Sospirò smettendo di riordinare e fece il giro del bancone avvicinandosi ai quattro ragazzi. Yong Guk aveva una faccia decisamente seria, molto più del solito. Jonghyun sembrava tranquillo mentre Sungjong non lo stava nemmeno degnando di uno sguardo. 
Taemin invece, teneva perennemente lo sguardo basso. Forse non lo aveva nemmeno guardato una volta entrato in quel locale. 
Ma come poteva biasimarlo? 
Gli aveva risposto in quella maniera stupida e insensata, chiunque ci sarebbe rimasto male. Anche se era piccolo non voleva dire che non sentisse dolore e questo Jinki lo sapeva, ma non poteva farci granchè, o almeno questo lo credeva lui. 

-Ci sediamo ragazzi?- disse indicando il tavolo tondo poco distante da loro. 

C'erano esattamente cinque sedie quindi ognuno prese posto. 
Jinki era nel mezzo tra Bang e Jonghyun e proprio di fronte a se poteva vedere lo sguardo di Taemin sempre più cupo, come se stesse stesse aspettando la pena di morte.
Sospirò tentando di fare mente locale e di riordinare le idee per iniziare un discorso decente, anche se in quel momento voleva solo urlare mille "scusa" e trecento "mi dispiace" e un'infinità di "mi piaci" a quel ragazzo che non accennava nemmeno per un secondo di guardarlo. 
Ma non fece nulla di tutto questo perchè Bang blocco tutta la sua caterba di pensieri e dubbi 

-Di cosa volevi parlarci?-

Jinki annuì smettendo di fissare il piccolo problema del suo cuore, che poi piccolo era un  eufemismo ma non importa.

-Oggi è passato un ragazzo al locale...- disse lentamente notando gli sguardi di tutti, si anche di Taemin, colpirlo in pieno viso, come se nessuno di loro si aspettasse una frase simile.

-Si chiama Zelo e... beh sembra un ragazzino a parte l'altezza ma non è questo il punto... dice di avere una band e mi ha proposto, in modo molto rozzo direi, di suonare qui..-

Silenzio.
Yong Guk si era preparato mentalmente una caterba di insulti ma nessuno sembrava in quel momento centrare con il discorso. 
Pensava che il problema fosse Taemin, non si aspettava di certo che una nuova band potesse in qualche modo intromettersi nel loro "lavoro". 
Jonghyun intanto guardava perplesso il barista, che per qualche strano motivo aveva abbassato lo sguardo e fissava con interesse le proprie mani. Quella rivelazione era incredibile e non sapeva se vederla come qualcosa di negativo o di positivo. 
Sungjong sospirò mentalmente. Per lo meno non si trattava di Taemin ma allo stesso tempo però era preoccupato. 
Perchè glielo stava dicendo? 
Quali potevano essere i suoi piani? 
Taemin invece aveva smesso di rimanere nel suo mondo appena aveva sentito la parola ragazzo. Sarà per gelosia, sarà perchè non era quella la frase che stava aspettando, fatto sta che quella rivelazione gli faceva paura.

-E quindi?- domandò infine Jonghyun, sempre più curioso di sapere che cosa voleva dirgli in realtà il barista.
-Quindi gli ho detto che non sapevo cosa rispondergli e di vederci domani... oggi ho provato a pensarci ma non ho avuto ottimi risultati. Direi che le vostre serate vanno sempre alla grande e c'è sempre ottima gente... forse far suonare una nuova band ogni tanto non sarebbe poi una cattiva idea... voi che ne pensate?-

Yong Guk ancora una volta non seppe cosa rispondere. 
Avrebbe voluto dirgli "NO" ma allo stesso tempo non poteva. 
Loro erano li grazie a Kibum e grazie al volere di Jinki. Era lui il capo di tutto e se voleva far suonare una nuova band non avrebbe potuto far valere nessuna delle sue parole. 

-Quindi li vorresti far suonare? Senza nemmeno sentirli?- domandò Sungjong con un po' di astio. 

Jinki se ne accorse e in qualche modo capì che non centrava la band in quel momento. Sembrava avercela con lui da quando era entrato e ciò voleva dire solo una cosa. 
Lui sapeva.
Sapeva di Taemin e sapeva quello che era succeso e probabilmente anche Yong Guk. 
Ecco perchè erano tutti li!

-Certo che no... non l'ho fatto con voi e non lo farò con loro... vorrei che ci incontrassimo tutti insieme domani mattina. Manderò un messaggio a Zelo e gli dirò di portare la sua band sperando che non ci siano problemi... voi che ne dite?-

-Per me va bene Jinki, non ho lezione domani quindi ci sarò...- rispose Jonghyun annuendo.

Diedero più o meno tutti la stessa risposta positiva, a parte Taemin che non disse nulla e Jinki non ebbe il coraggio di domandarglielo. 
In pochi minuti la discussione terminò e uno ad uno uscirono di nuovo dal locale, dopo aver salutato in maniera un po' fredda.

In macchina gli Humanoids non dissero nulla. Tutti troppo presi dai loro pensieri per iniziare un qualsiasi discorso. Yong Guk malediva se stesso per non essersi opposto a quella "stronzata", come l'aveva definita lui in quei pochi minuti. 
Sungjong continuava a fissare con preoccupazione il povero Taemin, che era sul punto di piangere un'altra volta. 
L'unico forse meno preoccupato era Jonghyun che, oltre che guidare, pensava più che altro a come potesse essere quella nuova band. 
Se Jinki era intenzionato a dargli una chance, voleva dire che quel ragazzo doveva avergli fatto una buona impressione almeno.
Una volta arrivati all'appartamento, Taemin si barricò nella sua camera e tutti poterono sentire il suo pianto isterico. 
Sungjong tentò di andargli dietro ma la porta era chiusa a chiave e lo stesso Bang cercò di farlo desistere dallo scardinarla.

-Ha bisogno di stare da solo...-
-Scusate ma che cosa è successo?! Perché piange e perchè è chiuso li dentro?!- domandò preoccupato il vocalist del gruppo.

I due amanti si fissarono per qualche secondo mentre l'altro fissava prima uno poi l'altro. Taemin era stato trano quel giorno ma non aveva voluto chiedere nulla per evitare di dargli fastidio. 
Poteva sembrare un angelo in apparenza, ma se era incazzato o giù di morale, stargli vicino e riempirlo di domande non è di certo la cosa migliore, almeno che non si cercasse la morte!  Ora però la situazione pareva alquanto critica e voleva sapere.

-Be... Taemin ha una cotta per Jinki..- disse Sungjong un pò a bassa voce.
-Ah... e quindi?- domandò l'altro grattandosi la testa.
-E quindi si è dichiarato e ma Jinki lo ha rifiutato in malomodo...- rispose subito Bang con un po' di acidità.

Voleva ancora spaccare la faccia a Jinki per come aveva ridotto il povero Taemin, ma aveva evitato solo per non far arrabbiare il bassista. 
Per quanto gli volesse bene e fosse suo amico, non poteva intromettersi in certe faccende. 

-COSA?!- gridò Jonghyun sentendosi subito zittire da entrambi.
-Stai zitto cretino!- gridò, per modo di dire, Yong Guk.
-Scusate... ma davvero? Cioè quel deficiente di Jinki ha detto no a quel pezzo di gnocco di Taemin?! Per favore diamogli un paio di occhiali... fategli fare una visita di controllo... non posso crederci?! E non ditemi che Jinki non è gay perchè è una mega stronzata!- 

Mentre parlava con un tono di voce praticamente pari ad un sussurro, Jonghyun continuava a gesticolare e muoversi come un pazzo. 
Quella rivelazione lo aveva scioccato molto di più della nuova band in arrivo! 
Sungjong annuì più volte sedendosi a peso morto sul divano. Non sapeva nemmeno a che pensare in quel momento, era tutto così incasinato e così difficile che il suo cervello non gli dava il tempo di riflettere. 

-Comunque devo dirvi una cosa anche io...- disse il cantante abbassando lo sguardo.
-E smettila di fare lo stupido e racconta!- Lo spinse Yong Guk.
-Beh... Visto che voi due non dite un cavolo sulla vostra relazione, io non farò la stessa cosa... infatti ieri sera ho fatto tardi perchè... diciamo che sono riuscito ad aprirmi con Kibum eeeee l'ho BACIATO!-
-Ma che centra la nostra relazione e poi COSAAA?!- gridò stavolta Yong Guk, che si beccò uno scappellotto dall'amante che gesticolò più volte.
-Smettetela di urlare! Ma comunque... wooo davvero? E lui?!- domandò il batterista sempre più curioso.
-Diciamo che è stato lui a dichiararsi in un modo un po' strano... Io ho preso la palla al balzo!- rispose l'altro sorridendo come un bambino di cinque anni.
-Ma vai via! Cavolo sembrava che ti fossi dichiarato come un principe azzurro... e poi ha fatto tutto Kibum!- lo prese in giro Yong Guk cercando di non ridere troppo mentre Jonghyun iniziò a tirargli cuscinate varie in testa.

Nonostante la situazione non fosse delle migliori, i tre riuscirono a parlare ancora un pò di come Jonghyun si era appiccicato a Kibum, anche se in qualche modo tentava di non entrare troppo nei particolari nonostante Yong Guk continuasse a fargli domande sempre più perverse. 
Fortunatamente Sungjong era li anche per evitare quel terzo grado stupido e il più delle volte tirava pizzicotti al suo amante, che tristemente piagnucolava e chiedeva un tenero "Perché?". 
La coppia di amanti falsamente segreta, si aprì per la prima volta con Jonghyun, raccontandogli più o meno cosa era accaduto tra loro. 

-Secondo voi dobbiamo preoccuparci di questa band?- domandò Sungjong sospirando.
-Non lo so... vedremo domani... più che altro Taemin sarà in grado di venire?- rispose Jonghyug sdraiandosi sul divano libero, togliendosi prima una poi l'altra scarpa per potersi mettere più comodo.
-Lo spero... questa situazione va sistemata e se non lo farà lui lo farò io...- rispose con decisione Yong Guk.

Sungjong si voltò verso il chitarrista guardandolo con sguardo confuso. Che intendeva dire? 

-Parlerò con Jinki...- continuò quindi Bang, notando gli occhi indagatori del batterista.
-Perché?- rispose subito dopo l'altro.
-Perché non voglio che la nostra band vada a puttane... sono il leader e devo sistemare anche questi casini...-

Già.
Lui era il leader e aveva il dovere di tenere unito il gruppo, ma quel comportamento lo lasciava comunque perplesso. 
Sungjong non era geloso, non troppo almeno. 
Anzi, non c'era mai stato bisogno di essere geloso e questo perchè Yong Guk non era una ragazzo facile da capire e da ammaliare. Le ragazze ci hanno sempre provato in tutti i modi. Vestiti sempre più corti, scarpe alte, trucco perfetto, profumi ammalianti. 
Tutto questo però non ha mai scalfitto la corazza del biondo dallo sguardo penetrante. 
Per lui c'era solo la sua Secret e il suo batterista. 
L'unico, il migliore, il suo tesoro. 
Era entrato nel suo cuore dal giorno in cui aveva bussato alla sua porta. 
Si era portato via una parte della sua anima una volta che aveva visto il suo sorriso.
Ma tutto questo Sungjong non lo sapeva. 
Poteva immaginarselo, poteva capirlo con un po' di sforzo, ma Yong Guk non gliel'aveva mai detto.

-Io ho sonno... vado a letto..- disse il batterista alzandosi per poi avviarsi in bagno.

Yong Guk guardò la figura dell'amante allontanarsi e sparire oltre la porta, senza capire per quale motivo non gli avesse nemmeno dato un bacio. 

-Ai ai amico... non vorrei essere nella tua situazione...- disse Jonghyuk sorridendo.
-E perchè?- 
-Non hai visto il suo sguardo? Secondo me pensava di ucciderti con le sue bacchette!- 
-Che cosa? Ma non dire scemenze... non avrebbe senso...-

Che motivo c'era di arrabbiarsi? 
Non capiva. Non gli pareva di aver detto qualcosa di sbagliato, anzi, non aveva detto quasi nulla. 
Quindi? 
Che Jonghyun avesse ragione? 
Ma cosa poteva saperne lui! 
Si era trovato un ragazzo solo da un giorno... che poi bisognava ancora capire se stavano insieme o meno, ma comunque! Che ne sapeva di che sguardo potesse avere Sungjong in quel momento... e perchè lui non lo aveva notato?!

-Non avete mai litigato?- domandò Jonghyun, notando lo sguardo perplesso del leader.
-No...-
-Auguri allora...-
  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > B.A.P / Vai alla pagina dell'autore: Masayume Pachirisu