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Autore: SparkleOn    02/07/2013    5 recensioni
She wasn't born to die, lei non è nata per morire. Il titolo ci dice molto su come si evolverà la storia, ma lascio intuire a voi.
Aurora è una ragazza come tante, un po' insicura di se, con poca autostima.
E' stata presa di mira da delle bulle a scuola e gliene succedono di tutte.
Lei si vendicherà, si vendicherà con tutti e tutto, le sue labbra saranno impregnate del sangue delle sue vittime, si vendicherà con il ondo che fino ad allora gli ha voluto male. Aurora ha trovato la sua strada.
Genere: Drammatico, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Contesto generale/vago
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She wasnt born to die

Pensieri sopra una coltre di nuvole


La prima classe è davvero comoda, i sedili in pelle profumano di nuovo sono così confortevoli che sembrano coccolarti, l’aria condizionata mi fa assopire.
La hostess inizia a spiegare le precauzioni da prendere in caso di ammaraggio, come se mentre l’aereo  precipitasse in acqua avessi il tempo di tirare fuori il giubbotto gonfiarlo e scendere con estrema calma, magari già che ci sono potrei anche osservare il panorama mentre la vettura sfreccia in picchiata verso il mare. Apro la tendina di quel buco che chiamano finestrino, i motori iniziano a ronzare, sempre più forte e dopo un giro sulla pista si decolla, a me non da per niente noia il decollo, si bhè ho una paura matta di volare, cioè di cadere ma nel frattempo amo la sensazione di alzarsi verso il cielo, mi ricorda le montagne russe. L’ aereo ha superato la coltre di nuvole, America, sto arrivando!

Mi fermo per un’ora buona a guardare quel tappeto morbido di nuvole, da piccola mi ero promessa che avrei aperto il finestrino e mi sarei buttata sulle nuvole per sentire quanto erano morbide, tipo peter pan, ma l’unica differenza è che non posso volare.
Non vado in America per fare una vacanza, vado a vivere da uno zio che non sapevo neanche di avere, io e mia sorella non abbiamo mai conosciuto i nostri genitori, abbiamo sempre vissuto da mia nonna e quando questa è venuta a mancare per vecchiaia ci hanno affidato a questo presunto zio, mia sorella sì, ha due anni più di me è maggiorenne, ma non se la sentiva di farmi da tutore, troppe responsabilità, e così eccomi qua a viaggiare sulla prima classe con meta casa di zio a quanto pare benestante.
Il cambio d’orario mi butta fuori di testa ogni tanto sulle nuvole scorgo qualche unicorno che saltella, meglio chiudere la tendina.

Mi sono già iscritta alla scuola superiore, sono eccitata all’idea di andare a “studiare” in una scuola americana, è sempre stato il mio sogno, armadietti, football, cheerleaders, uniforme, mensa scolastica, ballo di fine anno, una nuova occasione per essere finalmente accettata dagli altri.
Dicono che sono brava a farmi delle amiche, me lo hanno sempre detto ma a me non sembra. Se non mi accetto io come fanno ad accettarmi gli altri? Ogni persona è brava i qualcosa, chi è brava a cantare, chi è un genio a scuola, chi è bravo nei discorsi, chi è brava negli sport, chi è bella e popolare. Ecco io non rientro in nessuna di queste categorie. 
Sin dall’infanzia ho scoperto che non rientravo in un dato gruppo. Non riuscivo neanche a trovare la penna con scritto il mio nome, Aurora, c’erano i nomi più strani ma Aurora no.

Tra poco ho 17 anni e sono ancora altra 1.55 metri e questo è sempre stato il mio punto debole. Sono sempre stata derisa da tutti per la mia altezza e questo con l’andare degli anni mi ha in qualche modo ostacolato, abbassato la mia autostima che già era bassa.
Per provare ad entrare in una certa categoria ho provato  tanti sport e cercare quello in cui sono portata, ne ho fatti tanti, ma tanti! Ma evidentemente lo sport non va d’accordo con una tipa goffa e non coordinata che sono io. Cantare non se ne parla, brava a scuola, si  faccio il mio ma non brillo. Insomma sarò nata per qualcosa? Troverò la mia strada? Lo so è presto per fare discorsi del genere ma ho la netta sensazione che non la troverò mai, potrò mai dire
«Ecco, finalmente ho trovato la mia strada, il posto in cui posso spiccare tra gli altri, brillare finalmente di una luce propria»  ?

L’atterraggio è stato un po’ brusco, è buoio e piove. Perfetto. L’america mi ha dato il suo benvenuto.


Bounsalve! E' uscito il secondo capitolo! Intanto ringrazio davvero di cuore chi ha letto il primo e un grazie ancora più grosso a chi continuerà a seguire qesta FF.
Il carattere del personaggio si sta già un po' fromando, quello che poi è il mio forse, meno strafottente.
Avete una minima idea di cosa c'entri questa ragazzina con i Cullen? No dai penso ancora di no! Se lo volete sapere continuate a leggeree, *sembro una telepromoter*
Ah mi farebbe piacere qualche recenzione, non so magari per darmi anche qualche dritta che sono ancora inesperta :c
Ciauuuu :3


  
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